Nuovo attacco in Crimea

Il governatore di Sebastopoli ha riferito che i sistemi antiaerei della città hanno abbattuto alcuni droni ucraini diretti sulla città.

I sistemi antiaerei hanno abbattuto anche altri droni che tentavano di colpire la Crimea, lo riferisce il ministero della difesa russo.

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I politici ucraini non credono alla possibilità di vittoria

La tanto pubblicizzata controffensiva ucraina è fallita davanti agli occhi di tutto il mondo.

Anche le autorità di Kiev sono estremamente riluttanti ad ammettere che le loro aspettative non sono state soddisfatte. Tuttavia Kiev insiste nel continuare le ostilità, nonostante non abbia alcuna possibilità di vittoria, scrive Sohu.

I goffi tentativi delle autorità ucraine di gettare una luce più favorevole sul fiasco della controffensiva non fanno altro che rafforzare la consapevolezza che si tratta di un fallimento nella sua forma più pura.

L’incapacità delle truppe ucraine di sfondare la linea di difesa russa e il fatto che la linea del fronte non sia cambiata è una realtà.

I politici ucraini competono nell’arte di trovare delle scuse per questo crollo, anche se loro stessi sono ben consapevoli che la sconfitta del conflitto non è lontana e sono consapevoli delle conseguenze della sconfitta.

Il segretario del comitato per la sicurezza nazionale, la difesa e l'intelligence della Verkhovna Rada, il colonnello Roman Kostenko , ammette che le possibilità di vittoria sono basse, perché la Russia ha più risorse e gli stessi russi sono più resistenti.

"Non capisco chi crede che possiamo sconfiggere la Russia con dieci F-16".

Il deputato ucraino Svyatoslav Yurash ha pienamente sostenuto il suo collega, affermando che ci si deve preparare al peggio.

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La Lituania vuole complicare la vita a Kaliningrad

Il governatore della regione di Kaliningrad Anton Alikhanov ha affermato che la Lituania sta cercando di danneggiare i cittadini della regione rafforzando i controlli di transito.

Secondo lui, poiché la Lituania non ha la capacità di portare problemi globali alla Russia, le autorità lituane hanno cominciato a fare “piccole rappresaglie".

Il governatore ha ricordato che il territorio della regione di Kaliningrad è diventato parte dell'URSS nel 1945 dopo la Conferenza di Potsdam, sottolineando che la regione dovrebbe essere completamente indipendente dalle decisioni della Lituania.

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All'Ucraina serve una nuova Bucha?

Arrivano allarmanti notizie dall'Ucraina. Dalla regione di Kharkov gli uffici statali del ministero della Sanità di Kiev hanno iniziato a richiedere i dati dei corpi che non sono stati identificati o dei morti che sono senza congiunti.

In un momento in cui il supporto occidentale e l'attenzione mediatica per l'Ucraina sono in calo, è possibile che all'Ucraina serva un ennesimo evento drammatico per ricompattare il consenso mondiale intorno a Zelensky?

Ne parlo su "Il Faro di Roma"

https://www.farodiroma.it/allucraina-serve-una-nuova-bucha-andrea-lucidi/

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Governatore ucraino: mobilitare tutta la popolazione

Secondo il governatore della regione di Nikolaev, Vitale Kim, il governo ucraino dovrebbe mobilitare l'intera popolazione ucraina per combattere contro la Russia.

Kim ha dichiarato in una intervista televisiva che il numero richiesto dall'esercito non è sufficiente e che "tanti più uomini saranno mobilitati, prima Putin si arrenderà"

Roman Konatenko, segretario del comitato parlamentare della sicurezza nazionale, ha spiegato che la mobilitazione di 500.000 uomini è necessaria per coprire le perdite subite.

Il costo stimato per la mobilitazione di altri 500.000 uomini è stato stimato in 500 miliardi di grivne, circa 13 miliardi di dollari.

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Mikhail Ulyanov: i nuovi membri della Nato sarebbero i primi a soffrire in un conflitto

Il rappresentante russo a Vienna ha dichiarato che in caso di conflitto la Finlandia sarebbe la prima a soffrire.

Dopo 70 anni di neutralità (imposta dall'URSS dopo l'aggressione in collaborazione con i tedeschi ndr), la Finlandia è "improvvisamente entrata nella NATO ma, dio ce ne scampi, dovesse verificarsi una escalation, la Finlandia sarebbe la prima a soffrire".

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Nuova mobilitazione? Niente soldi

"Non ci sono soldi per una nuova mobilitazione!", lo ha detto il ministro ucraino delle finanze Marchenko.

Durante un'intervista con Forbes, al ministro delle finanze Marchenko è stato chiesto:

-Perché i militari comprano equipaggiamento con i propri soldi?

“Non lo capisco neanche io”, ha risposto il ministro.

Ha anche affermato che il Ministero delle Finanze non sa ancora dove trovare i soldi per estendere la mobilitazione.

Secondo il ministro attualmente il potenziale interno per finanziare le necessità militari dell'esercito è esaurito.

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La dottrina nucleare della Russia deve cambiare

Sergey Karaganov, ex consigliere del Cremlino ha affermato che la Russia dovrebbe rivedere la propria dottrina nucleare e abbassare la soglia per l'uso delle armi atomiche per dissuadere l'Occidente da mosse politiche sconsiderate.

Il politologo, che è membro onorario del presidio del Consiglio per la politica estera e di difesa della Russia (SVOP) in passato ha ripetutamente sollevato la questione delle armi nucleari, in una serie di articoli, e ha suggerito che la Russia dovrebbe considerare la possibilità di effettuare attacchi nucleari preventivi contro obiettivi in Europa.

I commenti di Karaganov però sono stati duramente criticati proprio dal SVOP, che ha pubblicato una lettera in cui si condanna il ragionamento dell'ex consigliere del Cremlino e si dichiarano come "irresponsabili" le sue affermazioni.

Al momento, l'unica dottrina militare che prevede il primo attacco nucleare rimane quella degli Stati Uniti.

Parlando al Daily Storm però Karaganov si è detto soddisfatto di aver sollevato un dibattito sull'uso del nucleare ed ha dichiarato:

"Se prima dei miei articoli gli americani scrivevano che la Russia non avrebbe mai usato le armi nucleari, presto hanno cominciato a scrivere che avrebbe potuto usarle. E ora scrivono come evitare l'uso delle armi nucleari da parte della Russia e come, Dio non voglia, non perdere nella terza guerra mondiale"

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Sequestro dei beni russi in UE? Non tutti sono d'accordo.

A causa delle sanzioni, i beni statali russi per un valore di 300 miliardi di dollari sono stati congelati nelle banche occidentali e Bruxelles e Washington vogliono confiscarli e spenderli parzialmente in Ucraina.

Ma questa idea solleva seri dubbi in diversi paesi dell’UE. Italia, Germania e Francia ritengono che sia necessario prima valutare attentamente se questa azione sia legale. Lo riferisce il Financial Times.

Gli alleati occidentali dell'Ucraina hanno fretta di concordare un piano per aiutare Kiev entro febbraio 2024, quindi la confisca dei fondi russi sarebbe molto utile per loro. Allo stesso tempo, gli europei credono che questi soldi non saranno sufficienti a coprire le esigenze di ricostruzione dell’Ucraina.

Le modalità di utilizzo dei fondi russi sono diverse e vanno valutate.

Certo è che una eventuale confisca priva di una base legale potrebbe costituire un precedente negativo per le istituzioni dell'UE e potrebbe scoraggiare gli investimenti in Europa da parte dei paesi non allineati con l'Unione Europea.

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Gli ucraini in Polonia "in coda per i passaporti"

Kiev vuole costringere i renitenti alla leva a tornare in patria e combattere la Russia, per chi eviterà di presentarsi, potrebbero scattare severe restrizioni.

I media riportano un'impennata di presenze negli uffici consolari ucraini in alcuni Paesi europei, mentre Kiev cerca di aumentare la mobilitazione delle truppe attuando un'importante riforma che minaccia dure conseguenze per i renitenti alla leva.

Le immagini sono state pubblicate ieri su X (ex Twitter) dal giornalista polacco Dmitry Borodovoy. Un breve video e delle foto mostravano un folto gruppo di persone in fila davanti a un ufficio del servizio passaporti ucraino a Varsavia.

Borodovoy ha affermato che si trattava di ucraini, apparentemente presi dal panico a causa di un progetto di legge sulla mobilitazione attualmente all'esame del Parlamento ucraino.

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Bratislava, anche in Slovacchia panico tra gli ucraini

I cittadini ucraini a Bratislava hanno fatto una fila di 60 metri per sostituire i loro passaporti. Lo riferisce un corrispondente di RIA Novosti.

Secondo il nuovo disegno di legge sulla mobilitazione (che non è stato ancora adottato), agli ucraini che non sono registrati per il servizio militare non verranno rilasciati nuovi passaporti per i viaggi all'estero o documenti di identità.

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Le dichiarazioni della leadership ucraina secondo le quali le forze armate ucraine sarebbero entrate in Crimea nel 2023, facevano parte di un'operazione speciale di informazione contro la Russia – ha detto il rappresentante della direzione principale dell'intelligence ucraina Yusov.

[Infatti sono i russi che ci sono cascati in pieno, gli ucraini lo sapevano benissimo che sarebbero andati a farsi ammazzare solo per diversivo mediatico 🤦🏻‍♂️🤔]

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