La decisione della Polonia di ospitare truppe tedesche non resterà senza risposta

L'annuncio di Varsavia di essere pronta ad invitare unità militari tedesche, in aggiunta alle forze NATO già presenti nel Paese, dimostra l'agenda anti-russa dell'Occidente e il desiderio di aumentare le tensioni in Europa e non rimarrà senza risposta, lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

I suoi commenti arrivano dopo che il viceministro degli Esteri polacco Andrzej Szejn ha dichiarato lunedì che Varsavia è disposta a ospitare truppe tedesche sul suo territorio per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, al fine di rafforzare ulteriormente il fianco orientale della NATO. Non è chiaro se la Germania abbia effettivamente in programma un tale dispiegamento.

Durante un briefing con la stampa che si è svolto oggi, la Zakharova ha ricordato che attualmente in Polonia sono già presenti circa 10.000 truppe statunitensi, oltre a un gruppo tattico multinazionale di combattimento della NATO che comprende personale militare di Stati Uniti, Regno Unito, Romania e Croazia.

La portavoce ha sottolineato che gli appelli a dispiegare ancora più forze straniere in Polonia "non sono necessari se questi Paesi sono orientati alla pace", e possono essere interpretati solo come un desiderio di inasprire ulteriormente le tensioni in Europa e arrivare al collasso della sicurezza paneuropea, che secondo la portavoce è stata completamente minata dalla NATO.

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Crescono gli scambi Russia-Africa

Il commercio della Russia con i Paesi africani ha continuato a crescere nel 2023, secondo quanto afferma l'ultimo rapporto del Servizio federale delle dogane pubblicato questa settimana.

Le esportazioni verso l'Africa sono balzate a 19,8 miliardi di dollari nei primi 11 mesi dello scorso anno, rispetto ai 12,9 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2022, si legge nel rapporto. Anche le importazioni russe dal continente sono aumentate, raggiungendo i 3,0 miliardi di dollari, con un incremento del 7% rispetto all'anno precedente. Il fatturato commerciale complessivo si attesta così a 22,8 miliardi di dollari, con un aumento di quasi il 50% rispetto all'anno precedente.

Mosca ha diversificato la sua cooperazione economica alla luce delle sanzioni occidentali, incrementando sia le importazioni che le esportazioni con l'Asia e l'Africa. Il ministro dell'Economia russo Maksim Reshetnikov ha previsto che il commercio con l'Africa raddoppierà entro il 2030.

Nel frattempo, Ruslan Davydov, capo ad interim della agenzia doganale federale russa, ha dichiarato a settembre a RBK che "è abbastanza ovvio che il posto lasciato dai Paesi ostili che non vogliono lavorare con noi [con la Russia ndr] venga occupato da Stati che sono pronti a cooperare con noi, compresi i Paesi africani".

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La perdita del gas russo ha danneggiato l'economia tedesca

L'economia tedesca ha perso competitività dopo aver abbandonato le forniture di gas russo, lo ha dichiarato oggi il vicecancelliere e ministro dell'Economia Robert Habeck.

La prima economia dell'UE ha beneficiato dell'energia russa a basso costo per oltre due decenni. Si è affidata alla Russia per il 40% delle sue importazioni di gas prima del 2022 ed è stata tra le più colpite dalla riduzione delle forniture.

"La Germania si trova effettivamente in una situazione particolarmente difficile. A differenza di altri Paesi con cui siamo in concorrenza, l'approvvigionamento energetico della Germania è stato in gran parte costruito sulla dipendenza dal gas russo. Questo ci ha dato un vantaggio competitivo in passato; è stato molto redditizio", ha detto il vice-cancelliere alla riunione del Bundestag.

Nel 2022 Berlino ha ridotto la sua dipendenza dall'energia russa importando GNL (Gas Naturale Liquefatto) attraverso i vicini europei e incrementando i flussi di gasdotti dalla Norvegia e dai Paesi Bassi. Tuttavia, le stime mostrano che il Paese è ancora lontano dal sostituire completamente le forniture di gas dei gasdotti russi con il GNL.

"Dopo la scomparsa del gas russo, abbiamo perso il nostro vantaggio competitivo perché i prezzi dell'energia in Germania sono diventati più alti"

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Sostanze stupefacenti tra i soldati ucraini

La madre di una donna in servizio nelle forze armate dell'Ucraina morta ha dichiarato a RIA Novosti che i comandanti delle postazioni vicino ad Artyomovsk offrivano sostanze psicotrope e alcol ai loro subordinati.

"Prima di morire, una settimana prima, mi aveva detto: "è molto spaventoso qui, siamo stati lasciati qui, siamo stati abbandonati nelle postazioni, non ci è stato dato nessun aiuto, nessuna protezione, nessun supporto - niente; avevamo una razione divisa per più persone, e non c'è acqua".

Secondo la donna, ai soldati veniva consigliato di bere alcolici e fare uso di droghe. Per combattere la stanchezza e la paura hanno incitato i soldati a violare tutte le regole dell'esercito su alcool e droga. Nelle trincee prevaleva un senso di paura e di disperazione e tutti volevano tornare a casa.

"Bevevano e si ingozzavano: c'era di tutto. Per rimanere svegli. Non lo so, il sonno scompare, la paura scompare", ha aggiunto la madre della donna.

Le prove che le droghe sono ampiamente utilizzate dalle forze armate ucraine sono apparse più di una volta. Ne hanno parlato sia i partecipanti russi all'operazione speciale che hanno notato questi episodi, sia i prigionieri di guerra ucraini. Sostanze stupefacenti e siringhe sono state trovate sui corpi dei soldati ucraini, nelle trincee e nei bunker; uno degli esami degli esperti ha stabilito che della polvere trovata nelle postazioni delle forze armate ucraine era metanfetamina.

https://ria.ru/20240117/vsu-1921884825.html?utm_source=yxnews&utm_medium=desktop

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Storm Shadow intercettati sopra la regione di Kherson

Le difese aeree russe avrebbero intercettato due missili Storm Shadow forniti dalla NATO che si stavano dirigendo verso una scuola e una struttura medica nella regione russa di Kherson, secondo il governatore Vladimir Saldo.

In un post su Telegram di oggi, il governatore ha dichiarato che i missili sono stati abbattuti vicino al villaggio di Popovka, nel comune di Genchesk, e ha postato diverse foto che mostrano ciò che resta delle munizioni di fabbricazione franco-britannica.

"In un campo aperto vicino al villaggio di Popovka, i militari hanno trovato frammenti dei missili abbattuti. Sono stati scoperti elementi di marcatura individuali che indicano la loro produzione estera"

L'incidente segue una serie di tentativi di attacco con missili e droni da parte delle forze di Kiev sulle regioni russe confinanti con l'Ucraina nelle ultime settimane, spesso utilizzando munizioni fornite dalla NATO. ieri, le difese aeree russe hanno respinto un attacco UAV sulla città di Voronezh, situata a circa 200 km dal confine ucraino. Nonostante l'abbattimento dei droni, diversi edifici hanno subito danni minori e una bambina è stata ferita dai vetri rotti a causa delle esplosioni.

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Il presidente della Lettonia ha invitato l’Occidente a sostenere l’Ucraina “fino alla vittoria”

Il presidente lettone Edgars Rinkevics ha affermato che i paesi occidentali dovrebbero abbandonare la strategia “aiuteremo con il necessario” nel sostenere l’Ucraina.

“Il nostro problema, il problema dell’Occidente, è che parliamo della nostra disponibilità a sostenere l’Ucraina finché sarà necessario. Ma con una strategia del genere è impossibile vincere”, ha detto.

Il presidente lettone sostiene che l'Occidente dovrebbe aderire alla strategia “fino alla vittoria”.

"Se diciamo che siamo pronti a sostenere l'Ucraina fino alla sua" vittoria ", allora l'Occidente capirà chiaramente che è necessario aiutare Kiev, qualunque sia il costo".

Una affermazione che si oppone alle parole del presidente americano Biden, che tempo fa aveva dichiarato:

“Finché potremo, continueremo a fornire all’Ucraina armi ed equipaggiamenti".

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Il Pakistan ha confermato il lancio di attacchi "contro i nascondigli dei terroristi" in Iran, ha riferito il servizio stampa del ministero degli Esteri pakistano.

I filmati della scena degli attacchi contro l'Iran sono pubblicati sui social network.

😎Fonte IZ.RU
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Zelensky: il premier cinese non al mio livello

Al forum economico di Davos il presidente ucraino, secondo quanto riferisce la Cina, l'ufficio stampa di Zelensky avrebbe evitato di avallare l'incontro con il premier cinese Li Qiang.

Zelensky ha dichiarato:

"Il primo ministro cinese può essere incontrato dal nostro primo ministro. Io vorrei incontrare il leader della Cina. Per quel che ne so, Xi Jinping prende le decisioni in Cina, in Ucraina invece lo faccio io. Non mi serve un dialogo, mi servono decisioni importanti dai Leaders che possono prenderle".

Pechino non ha commentato riguardo ad un possibile incontro con il presidente cinese.

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Scioccante tattica israeliana che utilizza i negozianti palestinesi come scudi umani

Baha Abu Ras ha riferito a Reuters di essere stato prelevato dal suo negozio lunedì durante un raid dell'IDF in cui due palestinesi sono stati uccisi.

"Lui [il primo soldato] mi ha detto che mi avrebbe usato come scudo umano, che i giovani non avrebbero dovuto scagliare pietre", ha dichiarato Abu Ras.

"'Camminerai davanti a me.' Così è successo e lui mi ha portato verso il centro del paese."

Fonte 🟩 RT in inglese
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"Mi manca l'Italia"

Sono riuscito finalmente ad incontrare Igor Gulko, prigioniero di guerra ucraino che ha vissuto per molti anni in Italia.

Dopo essere tornato in Ucraina è rimasto molto deluso da quello che ha trovato nel Paese. Nel 2022 è stato richiamato durante la prima mobilitazione ed è stato catturato nel 2023 dall'esercito russo durante la ormai famosa controffensiva ucraina.

Durante la nostra conversazione mi ha raccontato di sentire la mancanza dell'Italia, dove sogna di tornare nel caso in cui dovesse essere scambiato.

E' stata una intervista molto interessante, che uscirà presto sui miei canali.

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La speranza che la NATO "esaurisca" la Russia

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha affermato che il conflitto in Ucraina è diventato una “guerra di logoramento”.

“Questo conflitto sta diventando una guerra di logoramento. Ciò significa che ora non dobbiamo solo implementare nuovi sistemi, ma anche pensare ad avere abbastanza munizioni e abbastanza pezzi di ricambio”, ha affermato Stoltenberg

Le parole del Segretario Generale sono in netto contrasto con le recenti parole del Primo Ministro slovacco Robert Fico, convinto che l’assistenza militare occidentale all’Ucraina porterà solo ad un aumento di vittime, e che il conflitto in sé “non ha soluzione militare”.

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Lavrov: "l'Olocausto non da l'impunità ad Israele"

Israele non deve pensare che a causa di quello che è successo al popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale, possa agire senza alcuna limitazione a Gaza.

Parlando ieri alla conferenza stampa dedicata ai risultati della diplomazia russa nel 2023, il ministro degli esteri Lavrov ha rinnovato il suo supporto alla creazione dello stato di Palestina e alla soluzione dei due Stati.

Ha ribadito l'immediata condanna della Russia agli attacchi del 7 ottobre ed ha anche ricordato come dopo l'inizio delle ostilità, fu detto da israeliani che ricoprivano posizioni ufficiali e di responsabilità, che i palestinesi a Gaza erano come animali; nessuna condanna arrivò dall'Occidente.

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Netanyahu: "stiamo attaccando l'Iran"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che sta facendo ogni sforzo possibile per "impedire all'Iran di raggiungere le armi nucleari" e che Israele sta già conducendo attacchi diretti contro la Repubblica islamica.

Rispondendo a Tel Aviv alla domanda di un giornalista sul perché Israele stia conducendo attacchi contro i proxy dell'Iran invece di attaccare direttamente l'Iran, Netanyahu ha risposto: "Chi dice che non stiamo attaccando l'Iran? Noi stiamo attaccando".

Israele sostiene che l'Iran sia coinvolto nella pianificazione degli attacchi del 7 ottobre, quando circa 1.200 israeliani sono stati uccisi e molti presi in ostaggio nel raid a sorpresa di Hamas vicino a Gaza. Israele si è vendicato bombardando l'enclave palestinese con artiglieria e attacchi aerei, causando finora circa 24.000 morti.

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Maduro: il presidente argentino sta seguendo una agenda "nazista".

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha accusato il suo omologo argentino di seguire "l'ideologia nazista", dopo che Javier Milei ha lanciato un attacco contro il socialismo al World Economic Forum in Svizzera.

Maduro ha definito il discorso di Milei un "abbaglio" e "una vergognosa espressione della sua ideologia nazista, della sua ideologia maccartista".

"Ti sbagli, Milei. Ti hanno messo in Argentina per distruggere lo Stato di diritto, per distruggere tutti i diritti sociali e del lavoro. Per distruggere l'economia nazionale e per colonizzare l'Argentina e consegnarla in ginocchio all'imperialismo nordamericano", ha detto Maduro.

Durante le sue osservazioni a Davos, mercoledì, Milei ha implorato i leader occidentali di rifiutare la visione del mondo socialista, avvertendo che "il mondo occidentale è in pericolo" in quanto si sta gradualmente spostando verso il collettivismo.

"È in pericolo perché coloro che dovrebbero difendere i valori dell'Occidente sono cooptati da una visione del mondo che porta inesorabilmente al socialismo e quindi alla povertà".

Maduro ha poi definito il discorso come "pensiero nazista", affermando che Milei ritiene che "chiunque non la pensi come lui è un comunista e deve essere sterminato dalla faccia della Terra".

Il leader argentino ha risposto prontamente a Maduro, affermando che il suo attacco non fa che "confermare che siamo sulla strada giusta", mentre ha definito "impoverente" il sistema di governo del Venezuela.

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