Sta cambiando la narrazione?
Segnalo due articoli apparsi su La Stampa di oggi. Il primo,a pagina 10, un reportage da Belgorod di Giovanni Pigni, dove si parla del bombardamento ucraino del 30 dicembre sul centro della città. L'atmosfera della città, che non ha nemmeno potuto festeggiare il Natale per motivi di sicurezza, è resa con incredibile precisione ed onestà.
Il secondo, l'analisi di Domenico Quirico a pagina 11. In questa analisi Quirico fa notare tutte le strane dichiarazioni dell'Occidente, riguardo la Russia e riguardo Israele. In particolare, Quirico sottolinea come le dichiarazioni trionfali dei leader occidentali non corrispondano alla realtà della situazione.
"La fame e la rivoluzione avanzano a Mosca e a San Pietroburgo come ai tempi di Nicola secondo l'Infingardo. Le sanzioni, come si dice in gergo efficacissimo e un po' cinico, «mordono». Da tre anni..."
Se anche su La Stampa si arriva a prendere coscienza della situazione, c'è forse speranza per un cambio di passo dei Media italiani? O forse ci si sta solo preparando al cambio di narrazione?
Canale di Andrea Lucidi
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Il secondo, l'analisi di Domenico Quirico a pagina 11. In questa analisi Quirico fa notare tutte le strane dichiarazioni dell'Occidente, riguardo la Russia e riguardo Israele. In particolare, Quirico sottolinea come le dichiarazioni trionfali dei leader occidentali non corrispondano alla realtà della situazione.
"La fame e la rivoluzione avanzano a Mosca e a San Pietroburgo come ai tempi di Nicola secondo l'Infingardo. Le sanzioni, come si dice in gergo efficacissimo e un po' cinico, «mordono». Da tre anni..."
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Belgorod, continua il terrore
Ieri Belgorod è stata nuovamente presa di mira dalle forze ucraine.
Molto missili sono stati intercettati ma alcuni hanno colpito lo stesso la città ed hanno causato tre feriti, ora in gravi condizioni.
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🇮🇱🇮🇷 🇱🇧 Grandi esplosioni nel sud del Libano
In mattinata si sono registrati numerosi attacchi israeliani sul villaggio di Kfar Killa, nel sud del Libano, violente esplosioni sul territorio. Non sono ancora state divulgate notizie delle vittime.
Dopo il bombardamento israeliano di Beirut, l'escalation con Israele è sempre dietro l'angolo e Israele non sembra volersi fermare.
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Forwarded from Clara Statello - Canale Ufficiale
Il film Il Testimone conquista la prima pagina del Corriere di Bologna con la polemica che ha portato al "licenziamento" del consigliere Celli dei Verdi dalla maggioranza che sostiene il sindaco del PD, Matteo Lepore.
L'ambasciatore della purga democratica è Mattia Santori, che ha comunicato a Celli la decisione di Lepore con queste parole: "il sindaco vi ha fatto fuori".
Celli è l'unico rappresentante dei Verdi in consiglio comunale. Ha dichiarato di essere contro la censura e ha accusato il sindaco di maccartismo.
Dal canto suo Lepore ha impugnato il suo diritto alla censura accusando Celli di difendere Putin e i putinisti.
Davanti a queste sensate e per nulla antidemocratiche argomentazione il capo-sardina non ha battuto ciglio, da quanto spiega il Corriere di Bologna.
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L'ambasciatore della purga democratica è Mattia Santori, che ha comunicato a Celli la decisione di Lepore con queste parole: "il sindaco vi ha fatto fuori".
Celli è l'unico rappresentante dei Verdi in consiglio comunale. Ha dichiarato di essere contro la censura e ha accusato il sindaco di maccartismo.
Dal canto suo Lepore ha impugnato il suo diritto alla censura accusando Celli di difendere Putin e i putinisti.
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Forwarded from Donbass italia
Donbass Italia è lieta di annunciare la data di Torino, organizzata in collaborazione con l'associazione Prospettiva, per il film russo sottotitolato in italiano: "Il Testimone".
Ricordando inoltre che la data del 27 gennaio a Bologna è allo stato attuale confermata, annunceremo molto presto nuove date. La censura non ci fermerà.
Contro la censura
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Forwarded from AASIB.ORG (Aiutateci a Salvare i Bambini ODV)
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Il canale Tutti i fatti è dedicato alle notizie di attualità nel mondo.
Nel canale troverai:
▪️ importanti notizie dalle zone del conflitto ucraino e quello israeliano-palestinese
▪️le notizie più importanti dall'Italia e dal mondo
▪️video di attualità da diversi Paesi
▪️esclusivi commenti audio di esperti
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Tokmak - Energodar
La mattinata è cominciata presto, partenza alle 8, direzione Tokmak. La città si trova a pochi chilometri a sud della linea del fronte, nella regione di Zaporozhe, ed era spesso nominata dai vari analisti durante l'estate del 2023 in relazione alla "controffensiva ucraina". Ha poco più di 9000 abitanti e doveva essere uno dei primi grandi obiettivi dell'esercito ucraino.
Sono stato molto contento di vedere che la città cerca di continuare a vivere normalmente, le scuole sono aperte, i negozi e i mercati anche. L'amministrazione della città fa il possibile per ripristinare le infrastrutture, ma la città è a serio rischio di bombardamenti ucraini. Ho documentato alcuni degli ultimi bombardamenti, effettuati con HIMARS e artiglieria. Colpiti obiettivi civili, tra cui una scuola, fortunatamente rimasta solo lievemente danneggiata e subito ripristinata.
Ho parlato con il direttore della scuola, che ha studiato li anche lui, mi ha raccontato del suo lavoro e dei ragazzi, più di 300, che frequentano la scuola. Oggi per loro era il primo giorno di scuola dopo le vacanze per il nuovo anno.
Poi sono ripartito, raggiungendo la costa del fiume Dnepr, o meglio, del bacino idrico di Khakovka, ora quasi prosciugato a causa della distruzione della diga di Novaya Kakhovka. Nel punto in cui ero c'erano 20km tra una riva e l'altra. Dall'altra parte del bacino c'è il territorio ucraino.
Mi sono spostato quindi nella città di Energodar, sede dell'impianto nucleare. La centrale nucleare, la più grande d'Europa, era stata al centro delle polemiche nel 2023 a causa dei bombardamenti ucraini sull'impianto. L'Ucraina aveva naturalmente negato ogni addebito. Io avevo visitato l'impianto a marzo del 2023 e avevo documentato i risultati dei bombardamenti ucraini.
E' stata una giornata lunga, ma come sempre, ne è valsa la pena. Presto uscirà il reportage.
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Sono stato molto contento di vedere che la città cerca di continuare a vivere normalmente, le scuole sono aperte, i negozi e i mercati anche. L'amministrazione della città fa il possibile per ripristinare le infrastrutture, ma la città è a serio rischio di bombardamenti ucraini. Ho documentato alcuni degli ultimi bombardamenti, effettuati con HIMARS e artiglieria. Colpiti obiettivi civili, tra cui una scuola, fortunatamente rimasta solo lievemente danneggiata e subito ripristinata.
Ho parlato con il direttore della scuola, che ha studiato li anche lui, mi ha raccontato del suo lavoro e dei ragazzi, più di 300, che frequentano la scuola. Oggi per loro era il primo giorno di scuola dopo le vacanze per il nuovo anno.
Poi sono ripartito, raggiungendo la costa del fiume Dnepr, o meglio, del bacino idrico di Khakovka, ora quasi prosciugato a causa della distruzione della diga di Novaya Kakhovka. Nel punto in cui ero c'erano 20km tra una riva e l'altra. Dall'altra parte del bacino c'è il territorio ucraino.
Mi sono spostato quindi nella città di Energodar, sede dell'impianto nucleare. La centrale nucleare, la più grande d'Europa, era stata al centro delle polemiche nel 2023 a causa dei bombardamenti ucraini sull'impianto. L'Ucraina aveva naturalmente negato ogni addebito. Io avevo visitato l'impianto a marzo del 2023 e avevo documentato i risultati dei bombardamenti ucraini.
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Attacco israeliano su Gaza uccide giornalisti
Sabato scorso un attacco israeliano ha ucciso due giornalisti e ne ha ferito un terzo. Lo ha riportato Al Jazeera.
Dal 7 ottobre a Gaza sono stati uccisi 68 persone tra giornalisti, reporter e lavoratori nella sfera dell'informazione.
Il comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ), aveva detto a dicembre che il numero di giornalisti uccisi a Gaza era allarmante. La ONG aveva notato che la maggior parte delle vittime erano palestinesi, aggiungendo che "apparentemente Israele attacca i giornalisti e le loro famiglie". In più, al momento 20 reporter sono detenuti dalle forze israeliane e 3 sono segnalati come dispersi.
Al Jazeera ha citato la Corte Penale Internazionale e le organizzazioni per il rispetto dei diritti umani sottolineando che gli attacchi ai giornalisti sono dei crimini gravi.
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Dal 7 ottobre a Gaza sono stati uccisi 68 persone tra giornalisti, reporter e lavoratori nella sfera dell'informazione.
Il comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ), aveva detto a dicembre che il numero di giornalisti uccisi a Gaza era allarmante. La ONG aveva notato che la maggior parte delle vittime erano palestinesi, aggiungendo che "apparentemente Israele attacca i giornalisti e le loro famiglie". In più, al momento 20 reporter sono detenuti dalle forze israeliane e 3 sono segnalati come dispersi.
Al Jazeera ha citato la Corte Penale Internazionale e le organizzazioni per il rispetto dei diritti umani sottolineando che gli attacchi ai giornalisti sono dei crimini gravi.
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I reclutatori ucraini fermano i mezzi pubblici
Sono stati pubblicati oggi questi due video, che arrivano da Odessa, in cui vengono mostrati dei reclutatori ucraini intenti a bloccare i mezzi pubblici per arrestare tutti gli uomini in età militare.
E' cosi che l'Ucraina vuole rinfoltire i ranghi delle proprie forze armate?
Canale di Andrea Lucidi
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Forwarded from Donbass italia
Comunicato stampa
Dopo alcuni articoli letti su varie testate giornalistiche e alcuni servizi televisivi, mi sembra doveroso fare alcune precisazioni.
Mi chiamo Vincenzo Lorusso, sono un giornalista freelance attivo sul territorio del Donbass e sono l'autore del canale Telegram Donbass Italia.
Donbass Italia non è assolutamente un’associazione.
Assieme al collega e amico Andrea Lucidi sono riuscito a portare in Italia il film russo sottotitolato in italiano "Il Testimone".
La prima proiezione è avvenuta a Roma il 22 ottobre (link del reportage della prima proiezione: https://dzen.ru/video/watch/653855e4d558a34add83c16b)
Successivamente sono stato contattato da varie associazioni e il film è stato proiettato a Cesena, Reggio Emilia, Milazzo, Lido di Camaiore, Firenze e nuovamente a Roma.
Da circa 40 giorni è in programma la proiezione a Bologna, per il 27 gennaio a Villa Paradiso.
Da ottobre e fino a pochi giorni fa nessuna polemica era sorta, ma appena l'ambasciatore ucraino in Italia si è lamentato di questi eventi culturali è partita la crociata contro il film e contro Donbass Italia.
Vorrei precisare - contrariamente a ciò che ho letto su alcuni quotidiani - che l'opera è un film di fantasia e non è un documentario.
Che non si tratta di un film di propaganda e comunque non più di film statunitensi tipo: “Salvate il soldato Ryan".
I giornalisti e i politici che hanno parlato di questo film, definendolo “il film di Putin”, non hanno visto l'opera cinematografica, commettendo infatti grossolani errori, descrivendo scene e luoghi mai presenti nel film.
Un'opera per essere criticata deve essere visionata e successivamente apprezzata o contestata, ma invece si preferisce censurare o "invitare" le organizzazioni a fare un passo indietro e a non proiettare il film: " Il Testimone".
Per quanto ci riguarda, non faremo un passo indietro anzi andiamo avanti e annunciamo (locandina in allegato) la prossima proiezione prevista a Torino.
Colgo l'occasione per augurarvi un Felice Anno Nuovo 1938
Донбасс Италия
Dopo alcuni articoli letti su varie testate giornalistiche e alcuni servizi televisivi, mi sembra doveroso fare alcune precisazioni.
Mi chiamo Vincenzo Lorusso, sono un giornalista freelance attivo sul territorio del Donbass e sono l'autore del canale Telegram Donbass Italia.
Donbass Italia non è assolutamente un’associazione.
Assieme al collega e amico Andrea Lucidi sono riuscito a portare in Italia il film russo sottotitolato in italiano "Il Testimone".
La prima proiezione è avvenuta a Roma il 22 ottobre (link del reportage della prima proiezione: https://dzen.ru/video/watch/653855e4d558a34add83c16b)
Successivamente sono stato contattato da varie associazioni e il film è stato proiettato a Cesena, Reggio Emilia, Milazzo, Lido di Camaiore, Firenze e nuovamente a Roma.
Da circa 40 giorni è in programma la proiezione a Bologna, per il 27 gennaio a Villa Paradiso.
Da ottobre e fino a pochi giorni fa nessuna polemica era sorta, ma appena l'ambasciatore ucraino in Italia si è lamentato di questi eventi culturali è partita la crociata contro il film e contro Donbass Italia.
Vorrei precisare - contrariamente a ciò che ho letto su alcuni quotidiani - che l'opera è un film di fantasia e non è un documentario.
Che non si tratta di un film di propaganda e comunque non più di film statunitensi tipo: “Salvate il soldato Ryan".
I giornalisti e i politici che hanno parlato di questo film, definendolo “il film di Putin”, non hanno visto l'opera cinematografica, commettendo infatti grossolani errori, descrivendo scene e luoghi mai presenti nel film.
Un'opera per essere criticata deve essere visionata e successivamente apprezzata o contestata, ma invece si preferisce censurare o "invitare" le organizzazioni a fare un passo indietro e a non proiettare il film: " Il Testimone".
Per quanto ci riguarda, non faremo un passo indietro anzi andiamo avanti e annunciamo (locandina in allegato) la prossima proiezione prevista a Torino.
Colgo l'occasione per augurarvi un Felice Anno Nuovo 1938
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Il Tg1 e gli eventi "filorussi"
Oggi il Tg1 delle 13,30 ha mandato in onda un servizio sugli eventi "filorussi" organizzati in Italia. Tre degli eventi citati mi coinvolgono: la conferenza di Modena, per cui il sindaco ha revocato la sala, la proiezione del film "Il Testimone" a Bologna, che il sindaco di Bologna vorrebbe impedire e il progetto "Un ponte per la pace", che ha messo in comunicazione gli studenti di Lugansk con gli studenti di Aprilia.
Per quanto riguarda la conferenza, come ho già detto, non ero tra gli organizzatori, ma ero stato invitato come relatore, per parlare della mia esperienza di reporter nella città, che visito da gennaio dello scorso anno. Non pretendo di avere la verità in tasta ed avrei parlato esclusivamente della mia esperienza.
Riguardo la proiezione del film c'è poco da dire. Si tratta di un film. Un'opera cinematografica, tra l'altro anche recensita dall'Antidiplomatico, sulla guerra in Ucraina. Si può davvero avere così tanta paura di un film da volerlo censurare?
Infine, la cosa che mi preme di più, "Un ponte per la pace". Il progetto, a cui tengo molto, era, per la parte che mi riguarda, al suo secondo appuntamento, primo fatto in collaborazione con OpenHub dopo presentazione del progetto congiunto con l'associazione "Vento dell'Est". Si è trattato, e per quanto mi riguarda, continuerà a trattarsi di un progetto senza nessun contenuto politico. Il mio obiettivo è quello di dare ai ragazzi dell'Istituto Beregovoy di Lugansk, che da anni studiano inglese, spagnolo, tedesco e francese, la possibilità di incontrare almeno virtualmente i loro coetanei italiani. Lo scopo del progetto è mettere gli studenti in comunicazione e favorire al massimo lo scambio culturale e la conoscenza reciproca. In questo non c'è mai stata una goccia di politica. Stiamo davvero criticando un progetto scolastico perché una delle scuole coinvolte è del Donbass? Di cosa ci si lamenta esattamente? Gli studenti italiani sono forse stati mangiati dagli studenti di Lugansk? Cosa ci sia di cosi grave, non è dato sapere.
https://www.rainews.it/notiziari/tg1/video/2024/01/Tg1-ore-1330-del-09012024-4cba39b4-e2a3-4c60-9fb8-4cf3f110f5be.html
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Per quanto riguarda la conferenza, come ho già detto, non ero tra gli organizzatori, ma ero stato invitato come relatore, per parlare della mia esperienza di reporter nella città, che visito da gennaio dello scorso anno. Non pretendo di avere la verità in tasta ed avrei parlato esclusivamente della mia esperienza.
Riguardo la proiezione del film c'è poco da dire. Si tratta di un film. Un'opera cinematografica, tra l'altro anche recensita dall'Antidiplomatico, sulla guerra in Ucraina. Si può davvero avere così tanta paura di un film da volerlo censurare?
Infine, la cosa che mi preme di più, "Un ponte per la pace". Il progetto, a cui tengo molto, era, per la parte che mi riguarda, al suo secondo appuntamento, primo fatto in collaborazione con OpenHub dopo presentazione del progetto congiunto con l'associazione "Vento dell'Est". Si è trattato, e per quanto mi riguarda, continuerà a trattarsi di un progetto senza nessun contenuto politico. Il mio obiettivo è quello di dare ai ragazzi dell'Istituto Beregovoy di Lugansk, che da anni studiano inglese, spagnolo, tedesco e francese, la possibilità di incontrare almeno virtualmente i loro coetanei italiani. Lo scopo del progetto è mettere gli studenti in comunicazione e favorire al massimo lo scambio culturale e la conoscenza reciproca. In questo non c'è mai stata una goccia di politica. Stiamo davvero criticando un progetto scolastico perché una delle scuole coinvolte è del Donbass? Di cosa ci si lamenta esattamente? Gli studenti italiani sono forse stati mangiati dagli studenti di Lugansk? Cosa ci sia di cosi grave, non è dato sapere.
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✍🏼 Attacco globale al giornalismo indipendente e al pensiero non allineati alla NATO
Un mio articolo su cosa c'è davvero in gioco dietro l'isteria censorea dei sindaci di Modena e Bologna e di altri esponenti del PD come Lia Quartapelle.
Segui 👉🏼 @ClaraStatello
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www.lantidiplomatico.it
Censura di film russi e maccartismo: il sindaco di Bologna passa alle purghe interne
L'antidiplomatico - Liberi di svelarvi il mondo
Corruzione in Ucraina
Il ministro della difesa ucraino ha dichiarato che da una indagine interna ha rivelato i costi della corruzione: 262 milioni di dollari.
Lunedì il ministro Umerov ha annunciato il risultato dell'indagine durata quattro mesi ed ha dichiarato che il suo dicastero starebbe lavorando per ripulire le forze armate da "membri senza scrupoli, all'interno e all'esterno dell'istituzione".
Il ministro ha sostenuto che con il suo lavoro si sta "sradicando la corruzione", definita come "un sistema che resiste, ma che sconfiggeremo".
Ha anche annunciato che i prossimi appalti saranno redatti secondo gli standard della NATO.
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Il ministro della difesa ucraino ha dichiarato che da una indagine interna ha rivelato i costi della corruzione: 262 milioni di dollari.
Lunedì il ministro Umerov ha annunciato il risultato dell'indagine durata quattro mesi ed ha dichiarato che il suo dicastero starebbe lavorando per ripulire le forze armate da "membri senza scrupoli, all'interno e all'esterno dell'istituzione".
Il ministro ha sostenuto che con il suo lavoro si sta "sradicando la corruzione", definita come "un sistema che resiste, ma che sconfiggeremo".
Ha anche annunciato che i prossimi appalti saranno redatti secondo gli standard della NATO.
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