Droni

Sempre massiccio l'utilizzo dei droni. Nel settore di Artyomovsk (Bakhmut), da dove arrivano queste immagini, si vede l'impiego dei droni russi contro le posizioni di fanteria ucraine.

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Collaborazione tra il Ministero degli interni e il commissario per i diritti umani a Lugansk

Il 21 dicembre 2023 è stato firmato un accordo sull’interazione tra il Ministero degli affari interni della Repubblica popolare di Lugansk e il Commissario per i diritti umani nella Repubblica popolare di Lugansk .

Il documento firmato faciliterà un'interazione efficace nel garantire la protezione statale dei diritti e delle libertà dei cittadini, anche nel campo del miglioramento della legislazione e dell'organizzazione dell'educazione giuridica.

Inoltre, l'accordo prevede lo scambio di informazioni sulle violazione dei diritti umani, l'organizzazione di ricevimenti congiunti di cittadini, la visita dei luoghi di detenzione sotto la giurisdizione del Ministero degli Affari Interni per la LNR e l'informazione tra le parti sulle violazioni riscontrate.

Lo riferisce il commissario per i diritti umani della LNR, Viktoria Serdiukova.

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Bansky contro la guerra?

Lo street artist Banksy ha confermato di essere l'autore dei graffiti contro la guerra nella zona londinese di Peckham.

Ha dipinto tre UAV d'attacco MQ-1 Predator su un segnale di stop.

Bransky è noto per aver dipinto dei murales anche in Ucraina, in opposizione alla operazione militare russa.

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Troppa immigrazione? Troppa naturalizzazione? La soluzione c'è!

Molto spesso si leggono sui media italiani le richieste, da parte dei cosiddetti immigrati di seconda generazione, di essere naturalizzati con più semplicità. Allo stesso tempo alcune forze politiche si oppongono con forza alla immigrazione degli stranieri nel territorio italiano e alla relativa facilità con cui è possibile chiedere il passaporto italiano.

Ma una soluzione c'è.

Basterebbe infatti ritirare la cittadinanza a tutte quelle persone che non possono provare di essere cittadini italiani dal 1943 o di essere discendenti di cittadini italiani del 1943.

Coloro i quali sono residenti in Italia da dopo il 1943 o loro discendenti nati fino al 2020 sarebbero privati della cittadinanza. Ma niente paura, perché potrebbero continuare a risiedere nel paese e sarebbero dotati di un documento speciale, un passaporto da non-cittadini. Non avrebbero diritto di voto e sarebbero privati di alcuni diritti politici riservati ai soli cittadini.

Avrebbero anche la possibilità di essere naturalizzati, a fronte del pagamento di una tassa decisa dal governo, un esame di lingua italiana, di storia, un test sulla costituzione e la dimostrazione di conoscere l'inno nazionale.

Ora, starete sicuramente pensando che una decisione di questo tipo sarebbe folle, dettata dal razzismo e senza nessuna reale utilità, se non quella della discriminazione. Un qualcosa di sicuramente inapplicabile nell'ambito dell'Unione Europea.

Beh, invece no. Questa decisione è stata applicata da un paese europeo: la Lettonia, che attualmente ha l'8% della propria popolazione composta da "non-cittadini". Persone e figli di persone che non potevano dimostrare la residenza nel paese dal 1940 o la loro discendenza da cittadini lettoni del 1940.

Ne ho parlato qui: https://www.youtube.com/watch?v=b05tKtll8UE

E qui: https://www.youtube.com/watch?v=zSC_mrNSFPg&t=77s

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Le scuole della LNR saranno restaurate con l'aiuto del governo federale

Nel 2024, sei scuole della LNR verranno ristrutturate dal Ministero dell'Istruzione della Federazione Russa. Lo ha affermato il Ministro dell'Istruzione e della Scienza della LNR Ivan Kusov.

"Per questo proposito verranno stanziati più di 700 milioni di rubli. Dopo la ristrutturazione, le scuole saranno dotate delle attrezzature e dei mobili necessari. Si tratta di scuole in diverse regioni: a Krasnodon, Starobelsk, Antratsit e in altre città", ha osservato il ministro.

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I non-cittadini lettoni, approfondiamo!

📣Questa sera alle 21.30 terrò una diretta di approfondimento sul tema dei "non-cittadini" in Lettonia.

Ora si parla di espulsioni e deportazioni dal paese baltico per tutti quei residenti che non hanno superato l'esame di lingua, ma si è evitato accuratamente di parlare del fenomeno dei "non-cittadini", una politica discriminatoria messa in campo da paesi dell'UE.

Vi aspetto questa sera alle 21.30 sul mio canale YouTube (finché sarà aperto)

▶️https://www.youtube.com/watch?v=p1u_Yl06p9I

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Ekaterina Duntsova esclusa dalle elezioni presidenziali

La commissione elettorale centrale ha rifiutato di registrare la candidatura di Ekaterina Duntsova a causa di numerosi documenti non correttamente presentati alla commissione.

La candidatura di Ekaterina Duntsova era stata accolta favorevolmente in Occidente.

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Vi aspetto questa sera alle 21.30 sul mio canale YouTube (finché sarà aperto)

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Reporter senza frontiere? Due pesi e due misure.

Riporto la traduzione dell'articolo della collega francese Christelle Néant sul comportamento di Reporter senza frontiere (RWB), che nel report annuale per il 2023 sui giornalisti morti nello svolgimento del loro lavoro ha evitato di includere due giornalisti russi morti durante il 2023.

"Qualsiasi altro giornalista che riporti fatti contrari a questa narrazione viene immediatamente escluso dalla categoria di "giornalista" e trattato come un subumano la cui vita o morte conta poco".

Vi invito a leggere l'articolo al link qui sotto.

https://telegra.ph/PER-REPORTER-SENZA-FRONTIERE-LA-CENSURA-È-LIBERTÀ-DI-PAROLA-E-LA-MORTE-DEI-GIORNALISTI-RUSSI-NON-CONTA-12-23

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📣Andrea Lucidi -Canale Ufficiale-📣

✔️Mi chiamo Andrea Lucidi, sono uno storico e giornalista freelance. Dal 24 febbraio ho deciso di scendere in campo in prima persona e di iniziare un progetto di informazione per far raccontare il dramma del popolo del Donbass.

Il progetto del canale prevede:
▶️Reportage dal Donbass e da altre aree di crisi

📝 Servizi sulla cultura russa e sulle località meno conosciute della Federazione Russa.

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La strage di Gaza

Almeno 100 giornalisti palestinesi sono stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre, lo riferisce Al Jazeera.

Israele continua a prendere di mira i civili a Gaza, compresi giornalisti, accademici e operatori sanitari, afferma Al Jazeera.

Il Committee to Protect Journalists, un’organizzazione internazionale non governativa, ha affermato che si tratta del periodo più mortale per i giornalisti dalla fondazione dell'organizzazione nel 1992.

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Biden alla stampa "non ho chiesto un cessate il fuoco a Gaza"

Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato alla stampa ieri di aver avuto una lunga conversazione con il premier israeliano. Ha dichiarato però di non aver richiesto un cessate il fuoco a Gaza.

L'augurio di Natale di Biden ai palestinesi?

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