Armi all'Ucraina? Anche gli stadi dicono no.

Negli ultimi giorni a Milano in due diversi incontri sportivi, allo stadio San Siro e al Mediolanum Forum, sono stati esposti dagli spalti degli striscioni che recitavano: "L'Europa è contraria alla fornitura di armi all'Ucraina".

Ne parlo su "Il Faro di Roma".
https://www.farodiroma.it/armi-allucraina-il-no-anche-negli-stadi/

Qui il video di San Siro: https://youtu.be/gO7NDkXxNQs?si=oiJPtbBxMBDw6K7M

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I pericoli dell'IA e Putin

Oggi il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto una grande conferenza stampa durante la quale rispondeva alle domande poste dai cittadini e dai giornalisti.

Durante la conferenza stampa una persona, che si è presentata come uno studente dell'Università Statale di San Pietroburgo, ha posto una domanda al presidente russo attraverso una rappresentazione virtuale generata al computer di Putin stesso, chiedendo la sua opinioni sui pericoli dell'IA.

Riguardo i pericoli dell'intelligenza artificiale e la necessità di temerla, Putin ha affermato che è impossibile fermare lo sviluppo di questa tecnologia o impedire la creazione di super intelligenze artificiali in grado di imparare a sentire, distinguere gli odori e acquisire funzioni cognitive.

Poiché è impossibile impedirlo, la Russia, ha riferito il presidente russo, deve diventare leader in questa tecnologia, o almeno fare tutto ciò che è in suo potere per essere uno dei leader globali in questa direzione.

Tuttavia, è impossibile prevedere come andrà a finire, ha ammesso il Putin. Ha osservato che, sebbene sia importante discutere riguardo restrizioni e i regolamenti relativi allo sviluppo dell'IA in modo che non diventi un pericolo per l'umanità, qualsiasi accordo tra i leader tecnologici sarà difficile finché questa tecnologia non inizierà a rappresentare una minaccia reale.

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Kiev in UE? Non soddisfa le condizioni.

Viktor Orban, in una dichiarazione alla stampa, ha dichiarato che il processo di allargamento dell'Unione è un processo dettagliato giuridicamente con precondizioni stabilite dai paesi membri.

Secondo Orban al momento tre su sette precondizioni non sarebbero soddisfatte da Kiev, "quindi non c'è motivo di negoziare adesso l'adesione dell'Ucraina".

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Consiglio Europeo: partiti i negoziati per l'adesione dell'Ucraina

Nessuno stato dell'UE si è opposto all'avvio dei negoziati per l'adesione dell'UE all'Ucraina.

Per Zelensky "questa è una vittoria per l'Ucraina. Una vittoria per tutta l'Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza".

La presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola: "L'Europa è l'Ucraina, l'Ucraina è l'Europa".

I negoziati di adesione sono stati aperti con Ucraina e Moldavia, alla Georgia è stato concesso lo status di paese candidato.

Orban, che sembra non essersi opposto nel consiglio europeo, ha ribadito il suo scetticismo riguardo ai negoziati con l'Ucraina.

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L'Ungheria blocca 50 miliardi di aiuti per Kiev

Il premier ungherese Viktor Orban ha bloccato 50 miliardi di aiuti per Kiev. Questo è successo dopo poche ore dall'annuncio dell'avvio per i negoziati di adesione dell'Ucraina all'UE. L'Ungheria non ha posto il veto per i negoziati, probabilmente a fronte dello sblocco dei fondi europei per il paese magiaro. Il premier ungherese però ha ribadito che secondo lui Kiev non soddisfa tutti i requisiti di adesione.

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In memoria dei giornalisti caduti in Donbass

Oggi, 15 dicembre, in Donbass si festeggia la memoria dei giornalisti che sono stati uccisi durante il loro lavoro. I corrispondenti di guerra, i reporter, gli operatori.

Sono purtroppo molti i giornalisti, anche stranieri, che nel corso dei nove anni di conflitto hanno perso la vita per documentare la realtà della guerra.

A Lugansk morirono, nel giugno 2014, Igor Kornelyuk e Anton Voloshin, a cui è stato dedicato un monumento nel centro della città. Nel territorio della DNR morì Andrea Rocchelli nel maggio 2014, fotoreporter italiano, ucciso dai mortai di Kiev.

Anche quest'anno sono morti diversi giornalisti in Donbass. A novembre, Boris Maksudov, reporter del canale televisivo Rossiya 24, e il corrispondente di guerra di RIA Novosti, Rostislav Zhuravlev, ucciso in estate nell'oblast di Zaporozhe.

Non dimenticheremo mai nessuno di loro. Hanno dato la vita per la verità.

A tutti loro i capi delle Repubbliche di Lugansk e Donetsk hanno dedicato un pensiero questa mattina.

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L'istruzione universitaria e la Russia

Sempre più spesso vedo che in Occidente si cerca di far passare i russi come un popolo di ignoranti ubriaconi, cavalcatori di orsi dediti al trasporto a spalla di grossi tronchi d'albero e vittime della propaganda.

La Russia invece, grazie all'eredità sovietica, è sempre stata molto attenta all'istruzione universitaria. In ogni capoluogo di regione sono presenti almeno due università.

A Lugansk per esempio, capoluogo della LNR che fa parte dei nuovi territori russi, ci sono l'Università Dahl, l'Università pedagogica, l'Università tecnica e il campus medico.

Secondo le statistiche occidentali la Russia è il 6° paese al mondo con il maggior numero di persone che possiedono un titolo di studio universitario, con il 62.09%.

Secondo la stessa classifica, l'Italia è al 45° posto con il 28.27% e gli USA al 13° con il 51.17%

Fonte: https://wisevoter.com/country-rankings/most-educated-countries/

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Macron: Ucraina molto lontana dall'adesione all'UE

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato ieri ai giornalisti che l'UE dovrà riformare in modo sostanziale le sue regole prima che l'Ucraina possa aderire. Macron sostiene l'adesione di Kiev al blocco, ma ha avvertito che all'Ucraina non deve essere permesso di indebolire l'industria dell'UE.

Durante una conferenza stampa, a Macron è stato chiesto se l'ammissione dell'Ucraina avrebbe minacciato le risorse degli agricoltori francesi, che sarebbero stati massicciamente indeboliti dai prodotti più economici delle loro controparti ucraine.

"Siamo molto lontani da un effettivo allargamento all'Ucraina e, in ogni caso, l'allargamento, qualunque esso sia, richiederà una riforma profonda delle nostre regole", ha dichiarato.

Polonia, Ungheria e Slovacchia hanno già vietato le importazioni di grano ucraino, sfidando una politica dell'UE messa in atto dopo lo scoppio del conflitto per dare agli agricoltori ucraini un mercato per i loro prodotti. Inoltre, l'adesione dell'Ucraina all'UE comporterebbe una riduzione del 20% dei sussidi agricoli per gli attuali membri, aumentando ulteriormente il vantaggio competitivo di Kiev, come ha riportato il Financial Times in ottobre, citando documenti dell'UE.

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Vincenzo Lorusso su "Inthenet"

Vincenzo Lorusso, creatore del progetto di informazione "Donbass Italia", è stato intervistato da Simona Frigerio per Inthenet.

https://www.inthenet.eu/2023/12/15/vincenzo-lorusso-la-voce-di-chi-non-ha-voce/

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Nuova "controffensiva"?

Secondo il giornale tedesco Die Welt, che cita un esperto, l'Ucraina starebbe pianificando una nuova manovra offensiva per il 2024.

Nico Lange, ex funzionario della difesa tedesca e ora senior fellow alla Munich Security Conference, ha suggerito che, nonostante il crescente pessimismo dell'Occidente sui progressi dell'Ucraina sul campo di battaglia, Kiev possa ancora mantenere una discreta quantità di equipaggiamento militare, con ulteriori consegne previste dall'Occidente.

"L'Ucraina sta probabilmente raccogliendo risorse per una nuova controffensiva il prossimo anno", ha suggerito l'esperto, aggiungendo che Kiev potrebbe iniziare la nuova spinta nell'area di Kherson e tentare di attraversare il fiume Dniepr in forze.

L'Ucraina all'inizio di giugno aveva lanciato la tanto attesa controffensiva, che nei piani avrebbe dovuto interrompere il collegamento terrestre con la Crimea. A diversi mesi dall'inizio dell'offensiva, anche gli alti funzionari ucraini, tra cui il Ministro degli Esteri Dmitry Kuleba, hanno iniziato ad ammettere il fallimento della manovra.

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L'esercito israeliano ha ucciso tre ostaggi israeliani a Gaza

Secondo quanto comunicato dall'IDF, i soldati israeliani avrebbero accidentalmente ucciso tre ostaggi, anche loro israeliani, che erano stati rapiti da Hamas.

In base a quanto ricostruito, i tre ostaggi con bandiera bianca stavano avanzando verso i soldati israeliani, che in violazione delle regole di ingaggio hanno aperto il fuoco uccidendoli.

L'IDF ha condannato l'episodio.

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La dogana tedesca avverte: i regali di natale dalla Russia saranno confiscati

Dopo la confisca delle auto con targa russa avvenuta in Germania, il governo tedesco passa ad un nuovo attacco, questa volta rivolto ai russi che vivono legalmente in Germania e ai tanti russo-tedeschi che hanno ancora parenti in Russia: la caccia ai regali di Natale.

Il Berliner Zeitung riporta il nuovo avvertimento delle dogane tedesche: non saranno fatte eccezioni per i regali di Natale e tutti i prodotti vietati dal famigerato allegato XXI del regolamento UE 833/2014 del 31 luglio 2014, aggiornato dopo il 24 febbraio 2022, saranno confiscati.

L'allegato XXI include anche carta, prodotti di carta, legno, cosmetici e plastica, lasciando intendere che pacchetti contenenti libri, profumi o giocattoli in plastica o legno provenienti dalla Russia saranno sequestrati dalle dogane tedesche.

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La Lettonia espelle i russi

Ria Novosti riporta che la Lettonia prevede di espellere dal paese circa un migliaio di cittadini russi che non hanno richiesto il permesso di soggiorno o non hanno superato l'esame di lettone.

Ai cittadini russi verranno concessi 30 giorni per partire; in casi eccezionali, il periodo potrà essere prolungato fino a un anno.

In Lettonia, dallo scorso anno, hanno deciso di concedere ai russi un permesso di soggiorno permanente solo se superano un esame di lingua e non di rinnovare quello temporaneo.

Nel paese una importante percentuale di popolazione è composta da "non-cittadini", persone di etnia russa a cui, all'atto dell'indipendenza del paese, non fu concessa la cittadinanza, ma solo un documento di apolidia chiamato "passaporto alieno".

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L'UE potrebbe impedire all'Ungheria di votare riguardo all'Ucraina

Secondo quanto riportato dal Financial Times, si starebbe valutando la possibilità che l'Ungheria perda temporaneamente il diritto di voto all'interno dell'Unione Europea.

Questo sviluppo arriva dopo un'intensificazione delle discussioni, soprattutto dopo che Budapest si è opposta a un pacchetto di aiuti finanziari quadriennale da 50 miliardi di euro per l'Ucraina durante il vertice dell'UE di giovedì scorso.

Secondo quanto riportato oggi dal Financial Times, che cita funzionari anonimi, alcuni membri dell'UE stanno valutando la possibilità di attivare l'articolo 7 del Trattato sull'Unione Europea, che consente agli Stati di perdere alcuni diritti in caso di persistente violazione dei principi fondamentali dell'UE.

Un anonimo collaboratore dell'UE ha dichiarato alla testata che, sebbene "l'Ungheria possa creare ulteriori problemi", non sarà in grado di "impedirci di fornire denaro all'Ucraina". Il funzionario non è d'accordo con coloro che amano dipingere Orban come "burattino di Putin", aggiungendo che il primo ministro ungherese sta perseguendo la propria agenda.

Il FT ha citato un altro diplomatico dell'UE anonimo, secondo il quale Orban è "sempre transazionale, mai ideologico" e sta semplicemente cercando di sbloccare 20 miliardi di euro di finanziamenti dell'UE, che Bruxelles aveva sospeso per preoccupazioni legate allo stato di diritto nel Paese dell'Europa centrale.

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