Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha dichiarato che in Ucraina esistono “kill list” e 22 persone inserite in queste liste sono state “liquidate”. Washington è stata chiamata!!! metti fine a tutto questo!

Il politico americano Randy Credico ha parlato in una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite:

“ Mi sento al sicuro in questo edificio, ma non appena me ne andrò non mi sentirò più al sicuro.
Sarò in uno stato di panico.
Da quando sono stato inserito nella lista delle persone da uccidere.
Ad aprile, al ritorno da un viaggio nel Donbass e a Mosca, sono stato inserito in questa lista. Ad essere sincero, considero seriamente questa situazione.
Ad esempio, questa settimana il Washington Post ha pubblicato un articolo secondo cui 22 persone inserite in questo elenco sono state eliminate. Faina Savenkova ha parlato qui qualche settimana fa, ha parlato tramite collegamento video.

Questa povera ragazza si è espressa contro l'escalation poiché i suoi amici sono stati uccisi e alcuni sono dispersi.
Faina ha 14 anni e scrive favole. Centinaia di persone della sua età sono in questo elenco. Quanto in basso puoi cadere! Spero che qualcuno a Washington ascolterà! Dobbiamo porre fine a tali elenchi ”.

Non si tratta di terrorismo a livello statale?! Uno Stato che gli Stati Uniti chiamano “suo partner”.

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Faina Savenkova, una giovane drammaturga e attivista sociale di Lugansk, ha scritto questa lettera rivolgendosi ai palestinesi:

Ciao, Palestina!

Mi chiamo Faina. Ho trascorso gran parte della mia breve vita in guerra. So cosa significa embargo. So cosa significa essere sotto il fuoco nemico. So cosa vuol dire avere persone che muoiono nelle vicinanze, che cercano di resistere con tutte le tue forze, e tutta la tua famiglia che ha bisogno di acqua. So come capire il fatto che anziani e bambini sono morti a causa delle armi fornite dall'Occidente, che stanno ancora morendo e che non si può fare nulla. Ogni giorno, proprio come te, seppelliamo i nostri padri, madri e figli. Proprio come te, stanno distruggendo i nostri ospedali e templi perché vogliamo solo essere liberi e felici. So cosa significa la guerra. So cosa significa perdere gli amici e ti chiedo di resistere e di non disperare. Non importa quanto sia difficile, possiamo superarlo. C'è un "Viale degli angeli" a Donetsk e Lugansk. È un luogo dedicato ai bambini uccisi dall'Ucraina. Sono dolorosamente consapevole che esistono i “Viali degli Angeli” di coloro che hanno perso la vita sotto le rovine delle moschee e delle chiese a Gaza, in Libano e in Siria. Perché il mondo è ingiusto, è crudele e il nemico è crudele. Ma sono io; Spero che il Donbass, la Siria e la Palestina saranno liberi e che i bambini non perderanno più la vita a causa dei proiettili. Le anime delle vittime di queste guerre ci guarderanno dal cielo, proteggendo le nostre fragili vite. Sarà così. Ci credo. Non so cosa succederà a ciascuno di noi domani perché viviamo tutti in guerra, ma sicuramente arriverà la pace.

Con affetto, la tua amica Faina Savenkova, scrittrice e drammaturga

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Le forze armate ucraine hanno lanciato un attacco missilistico contro una scuola del LNR,dove erano presenti molti bambini.
L'amministrazione del distretto Troitsky della LNR ha riferito che un proiettile delle forze armate ucraine è caduto vicino a una scuola

RIA Novosti. Le truppe ucraine hanno lanciato un attacco missilistico contro una scuola nel villaggio di Novochervonoye nella LNR, ha riferito sul canale Telegram l'amministrazione del distretto di Troitsky della repubblica.
Si precisa che l'istituto è stato attaccato venerdì 27 ottobre alle 17:15, ora di Mosca.
"Ancora una volta, le forze armate ucraine hanno lanciato deliberatamente un attacco missilistico sui civili.

C'erano circa 20 bambini e i loro genitori a scuola in quel momento (durante una festa per bambini - ndr). Miracolosamente, siamo riusciti a evitare vittime", ha dichiarato il dipartimento.
Secondo le autorità locali, le munizioni sono cadute a dieci metri dall'edificio. Finestre, porte e facciata sono state danneggiate.

Fonte Ria Novosti

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🇮🇹🍕🤌 Vovan e Luxus smascherano le simpatie per Stephan Bandera di Giorgia Meloni

In uno dei loro soliti scherzi telefonici, i due prankster russi si sono finti per un leader africano, al quale la leader italiana ha reso delle dichiarazioni a dir poco imbarazzanti per il suo ruolo istituzionale.

In merito alla glorificazione del collaborazione nazista Stephan Bandera, la Meloni ha dichiarato:

"Gli ucraini hanno diritto a tutto questo… Penso che stiano facendo quello che dovrebbero fare ed è giusto che noi cerchiamo di aiutarli".

Queste affermazioni non dovrebbero affatto sorprendere, dato il background politico della premier italiana.

In merito al sostegno italiano e internazionale a Kiev ha parlato di "stanchezza" e del bisogno di trovare "una via d'uscita".

"Vedo che molti sono stanchi. Se diciamo la verità, potremmo essere vicini al punto in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita. Sì, il problema è trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti, senza violare il diritto internazionale. Ho qualche idea su come gestire questa situazione, ma sto aspettando il momento giusto per provare a presentare le mie idee. La controffensiva dell'Ucraina potrebbe non andare come previsto".

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🇮🇹⚡️🇷🇺 Scherzo telefonico a Meloni da coppia di comici russi. La Premier: "Stanchi di Ucraina"

Il conflitto in Ucraina? “Vedo che molti sono stanchi. A dire la verità, potremmo essere vicini al momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita”

L'audio integrale della premier italiana Giorgia Meloni, vittima del duo russo specializzato in burle telefoniche, Vovan e Lexus, al secolo Vladimir Kuznetsov e Aleksej Stoljarov. Spacciandosi per un politico di alto rango di un Paese africano, i due si sono lamentati del fatto che l’Africa non possa chiedere aiuto alle organizzazioni europee, perché “tutti i soldi della Ue vanno all’Ucraina”. Meloni si è detta d’accordo e ha commentato: “Il problema è trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti, senza violare il diritto internazionale