Gorlovka, bombardamenti sui civili

Oggi ero a Gorlovka, a Miniere di Gagarin, per incontrare i bambini che dal 2014 sono supportati dalla associazione "Aiutateci a Salvare i Bambini" (www.aasib.org). Mentre insieme a Vincenzo Lorusso di Donbass Italia ci stavamo dirigendo a piedi verso le case di questa comunità, un bombardamento ucraino ha iniziato a colpire il territorio trovandoci in campo aperto. Un colpo è caduto a poche centinaia di metri da noi, distruggendo il tetto di una casa.

Ci siamo rifugiati all'interno di un negozio e siamo rimasti lì alcune decine di minuti in attesa della fine del bombardamento. Elena, la coordinatrice della comunità per gli aiuti umanitari, che avevamo contattato immediatamente al telefono, ci aveva detto che la situazione da loro, a poche centinaia di metri, era pericolosissima.

Mentre eravamo bloccati in questo negozio non ho potuto fare a meno di pensare al clima in cui questi bambini vivono dal 2014. Mi si è stretto il cuore. Ringrazio Ennio Bordato con tutti il cuore per l'assistenza che da a questa comunità e vorrei fare davvero di più per poter sostenere questi bambini e questi ragazzi.

Oggi li abbiamo incontrati, abbiamo parlato con loro, li abbiamo visti in una situazione completamente diversa da quella che era appena tre settimane fa, quando ero stato a Miniere di Gagarin per la prima volta.

Tornando indietro non ho potuto fare a meno di pensare che i colpi che oggi sono caduti vicino a noi avrebbero potuto essere colpi sparati da armi italiani, quegli obici e pezzi d'artiglieria semovente che l'Italia da all'Ucraina. Mentre facevo questo ragionamento in auto, la persona che ci stava portando indietro ha detto: "voi siete qui per far vedere agli italiani quello che succede, questo è l'importante."

A breve il reportage!

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No NATO no armi a Kiev

L'organizzazione "Vento dell'Est" ha organizzato un flash mob in 10 città d'Italia per ribadire la contrarietà alla NATO e al supporto militare italiano al governo ucraino. Segue il comunicato:

“In perfetta continuità con il precendente esecutivo guidato da Mario Draghi, anche il nuovo governo Meloni prosegue con il coinvolgimento dell'Italia nel conflitto in Ucraina, una scelta decisamente contraria a quello che è il nostro interesse nazionale – afferma Vento dell’Est nel comunicato di rivendicazione dell’azione – La fornitura di armi a Kiev ci rende di fatto cobelligeranti, esponendoci a rischi altissimi in caso di escalation del conflitto e impedendoci di svolgere un qualsiasi ruolo di mediazione. Inoltre le sanzioni si stanno rivelando un vero e proprio boomerang che danneggia più l’Europa, tra aumento dei costi energetici, inflazione e calo delle esportazioni, che non la Federazione Russa.

Viene da chiedersi cosa ci sia di ‘sovranista’ nel sottostare pedissequamente a qualsiasi imposizione provenga da Washington, assecondando quella che a tutti gli effetti è anche una guerra contro l’Europa, con lo scopo di separarla dalla Russia e renderla sempre più dipendente dagli Stati Uniti. Purtroppo più passa il tempo e più risulta evidente la volontà della Nato di alzare il livello dello scontro, come testimonia anche la fornitura di proiettili all'uranio impoverito. Per questo riteniamo importante mobilitarsi e far sentire la voce di quella maggioranza della popolazione che vuole la pace e non la guerra.

Noi a breve torneremo nei territori del Donbass con una nuova missione umanitaria per dimostrare che dall’Italia non arrivano soltanto armi per l’esercito di Zelensky ma anche aiuti alla popolazione civile".

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