CONTRO LE BASI
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Eventi e informazioni contro la presenza militare in Sardegna.
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Oggi a Cagliari c’è stata la festa dell’arroganza del colonialismo italiano in terra sarda. Le più alte cariche dello stato e dei militari a festeggiare un esercito che partecipa a tutti i peggiori conflitti del mondo portando morte e dolore ovunque, compreso qua dove si esercita senza sosta proprio in preparazione delle guerre. A tale proposito oggi il ministro Crosetto è stato molto chiaro, le basi in sardegna non verranno dismesse.
➡️ t.me/sulcis_iglesiente_ribelle
Vi aspettiamo al benefit dell’8/12 dalle 21.30 in poi a @sadomucasteddu , troverete da bere ma non da mangiare.
Ci saranno i @men.hir e Giorgigheddu, oltre ad una selezione musicale.
Vi faremo ballare fino alle 4 🎵❤️‍🔥

I soldi serviranno a sostenere il ricorso al TAR

~ scaletta in aggiornamento

#aforas #benefit #menhir #tar
Sabato 13 Gennaio h. 11 Domusnovas
Ingresso della fabbrica RWM
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Ss 130 colonne militari dirette al poligono di Teulada. La guerra in Sardegna non si ferma mai.

➡️ t.me/sulcis_iglesiente_ribelle
PERCHÉ SCENDERE IN PIAZZA?
PER DIFENDERE LA LIBERTÀ E CELEBRARE IL GIORNO DELLA MEMORIA


Abbiamo scelto questa data perché come un faro ci aiutasse a riconoscere la discriminazione, l’abuso, il fascismo e impedire un nuovo genocidio.

Il Governo, attraverso le Questure, ci vorrebbe impedire di farlo poiché la manifestazione preavvisata violerebbe "il valore universale che alla giornata del 27 gennaio è stato riconosciuto".

La Legge, però, istituisce il Giorno della memoria "in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro paese e in Europa e affinché simili eventi non possano mai più accadere".

Noi, per rispetto di questa legge, scenderemo in piazza il 27 gennaio per denunciare il genocidio del popolo palestinese e la violazione dei diritti umani che in questo momento Israele con la complicità dell’Occidente sta commettendo.

Ieri erano gli ebrei, gli ‘zingari’, i neri
Da 76 anni sono i palestinesi
Quale sarà il popolo di domani?


Ci riteniamo profondamente offesə da questo divieto, per questo motivo sabato 27 saremo in piazza e non indietreggeremo. È nostra responsabilità reagire, difendere il popolo palestinese e noi stessə dal sionismo globale.

SIAMO TUTTI PALESTINESI
MAI PIÙ É ORA
Nei giorni scorsi un'ordinanza della Capitaneria di Porto di La Maddalena aveva autorizzato dal 20 febbraio fino all' 8 marzo un'esercitazione degli incursori della Marina Militare nelle acque del Parco Nazionale, in cui era previsto l'utilizzo di esplosivi.

È un' ulteriore espansione delle attività militari in Sardegna, di cui a quanto pare neppure il Comitato Misto Paritetico era stato messo al corrente.

Sono passati oltre 20 anni da quando la base americana per sommergibili a propulsione nucleare è stata chiusa e per fortuna le istituzioni locali e la cittadinanza sono molto più attente a ciò che i militari fanno nel loro territorio, rispetto a quanto avveniva un tempo.

La capitaneria di Porto ieri sera ha quindi abrogato l'ordinanza che autorizzava le esercitazioni, soprattutto per l'intervento dell' Ente Parco che si era subito attivato affinché venissero fermate.

In particolare il presidente del Parco ha contestato che uno dei due punti individuati per le esercitazioni ricadesse in una Zona di Conservazione Speciale, istituita nel 2022 dal Ministero dell' ambiente.

Si tratta di un Sito di Interesse Comunitario, esattamente come i due SIC che sono presenti nel Poligono di Teulada, dove sta per iniziare nuovamente la stagione delle bombe, in totale spregio della fauna e della flora protetta dalle normative italiana e comunitaria.

Per impedirlo A Foras ha promosso nel 2023 e nel 2024 il ricorso amministrativo contro il calendario delle esercitazioni militari, il quale è privo di qualsiasi valutazione di incidenza ambientale delle attività addestrative a fuoco, con l'utilizzo di carri armati, bombe e mortai all'interno di una Zona di Conservazione Speciale.

Aspettiamo ancora che i giudici si pronuncino nel merito della questione che abbiamo posto, stabilendo se in Sardegna il Ministero della Difesa sia tenuto o no a rispettare le leggi dello stato.
Esercito italiano nelle campagne di Selargius nei pressi del cantiere del Tyrrhenian Link.
Transizione energetica e occupazione militare vanno a braccetto.
Nel frattempo le esercitazioni militari aree non hanno tregua neanche durante le ore notturne.
Cagliari, viale La Playa
Ieri sera - non si fermano neanche di domenica - nei cieli del sud Sardegna strani addestramenti militari fin dopo il tramonto. Aerei militari volavano a bassissima quota.
Nel frattempo le strade sulcitane sono invase da colonne di mezzi militari. Ieri ci sono arrivate segnalazioni del trasporto di cannoni e obici sulla ss130.
Rinnoviamo l’invito a iscriversi al canale e a condividere in ogni forma possibile le info sull’occupazione militare che recuperiamo sul territorio.

https://t.me/controlebasi