Elisa Renaldin Emisfero destro chiama 🌌
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Intuizioni, suggestioni ed eventi creativi per uscire dai recinti percettivi ed esplorare la vita con occhi nuovi
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Tante volte si cerca sollievo o felicità nel fare.
Le attività diventano il motivo del benessere, costellando ogni attimo di obiettivi, risultati, imprese e attività.
Si cerca il piacere nell'ottenimento di qualcosa, e si cerca spasmodicamente il raggiungimento di un fine.

Nulla di male nel voler realizzare un desiderio, ma spesso gli si dà la massima importanza, come se fosse la vera e unica ragione del nostro esistere. Come dire: se non faccio, non sono. Se non raggiungo, non sono.

Questo porta costantemente fuori, spostando l'attenzione all'esterno e sottoponendoci a un bombardamento di stimoli che disorientano la coscienza.

Altre volte si riesce a trovare gioia e pace nel NON fare, riscoprendo un Riposo Interiore dimenticato, dove non esiste alcuna esigenza di dover raggiungere, realizzare, ottenere.

Ora, viviamo in un contensto in cui queste due esigenze devono essere equilibrate, ma ritengo che il punto di partenza debba essere l'assenza di obiettivi, l'assenza di affanno, l'assenza di doveri, addentrandosi il quel Silenzio e Pausa che portano a sentire meglio dove andare e perché.

La maggior parte di obiettivi e desideri scaturisce da una mente reattiva e da una personalità che si sente smarrita nel non fare, che prova ansia per il tempo che passa e disagio nel non essersi ancora definita e collocata in una realtà (distopica).

Ma le esigenze dello Spirito sono molto distanti da quelle mentali ed emotive.

Creare Spazio e Silenzio permette di accedere ad un'altra dimensione di noi, in cui, ripuliti dalle spasmodiche "esigenze" o dai desideri indotti, si trovano Risposte differenti. Si trovano Soluzioni. Si trovano Idee. E si smette di darsi addosso per non aver ancora fatto, detto, finito, raggiunto, realizzato, avviato...
Semplicemente, la tensione cala, e in quel Sollievo ci sentiamo in grado di vedere, sentire, comprendere, scegliere. Senza ansie, senza dubbi, restando nel momento Presente e sbarazzandoci dell'eterna e ansiogena rincorsa del "tempus fugit".

La vita è ADESSO, e ogni Adesso sciupato, è vita sprecata. Capito e sentito questo, anche ogni Momento di Pausa e Silenzio diventa pieno, pregno, significativo, semplicemente perché noi Ci Siamo. E il resto si srotola da sé.

Sto mettendo a punto un percorso online per raggiungere questa condizione, con l'intento di condividere ciò che sto apprendendo applicandolo su me stessa. Intanto ragiono sul titolo.... 😉

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"Smettila di cercare di amare te stesso.
Sii semplicemente il Sé che ama".

- Jeff Foster

Questo cambio di prospettiva è radicale. Sembra una banalità, capirlo è anche semplice, ma sentirlo è un altro paio di maniche.

Ci hanno detto che dobbiamo amarci per tornare a una condizione di equilibrio. Vero. Ma a volte pare di dover fare uno sforzo sovrumano per amare quell'involucro di carne e sangue così fragile, debole, che appare ai nostri occhi sbagliato o manchevole di qualcosa.

È che non ci hanno insegnato ad amarci, punto e basta. E non può essere una questione mentale, o un atto volontario. Non è che mi metto lì e penso: adesso mi amo.
No, non funziona.

E allora come si fa? Sviluppando uno stato di Presenza, perché nella presenza non c'è l'involucro, non c'è la mente, non c'è nemmeno l'anima (o il viaggiatore) ma si fa spazio lo Spirito, ciò che ci connette alla Coscienza Originaria.
Quello è il Sé che ama.

Ama a prescindere e riconosce le debolezze umane, e ha un'ammirazione sfrenata per quell'Essere infinito che si sente finito. È un Amore che arriva da Altrove, ma è pur sempre nostro. Ma nasce da "più in alto", e ci ammanta, ci circonda, ci protegge, ci guarisce. Siamo sempre Noi, nell'accezione incorporea, espansa, infinita, eterna.

No, non mi sentirete mai dire che si tratta di dio o di qualche divinità o cose del genere, perché se no siamo alle solite: qualcun altro, là fuori, ci ama.
Eh no!! Finché non sentiamo di Essere quel Qualcosa, di appartenere a quel Qualcosa, di originare ed emanare da Esso, NCS (Non Ci Siamo).

Ma sapere e sentire di Essere contemporaneamente l'Amato e l'Amante, è vertiginoso. Fine dei conflitti, delle lotte interne, della disapprovazione per se stessi, e spazio ad accettazione incondizionata autorizzata alla massima potenza. Figo.

Non succede in uno schiocco, di dita. Per assurdo occorre impegnarsi quotidianamente e senza sosta, perché la Relazione col Sé che ama, e con la Vita, va coltivata e nutrita, così come tutte le relazioni.

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"Non c'è nessuna evoluzione da fare.
Non c'è nessuna lezione da imparare.
Vanno tolte le interferenze che si agganciano all'inconscio e riattivano continuamente i programmi. Dopodiché, vanno tolti i programmi.

Cosa sono questi programmi? Credenze, il più delle volte. Alcune sono già installate quando arriviamo qui, altre si agganciano man mano che facciamo esperienze traumatiche. Le une rinforzano le altre. È facilissimo cadere nel tranello del "hai scelto tu l'esperienza", per dare un senso alla sequenza infinita di brutture, ingiustizie, traumi e dolori vissuti, quando invece si tratta, molto banalmente, di programmazioni inconsce".

"Essere inseriti in una matrice d'inganno è un abuso attuato ai danni degli Esseri Originari, non una scelta della Coscienza per venire qui "a fare esperienza". Esperienza di che? Di drammi e di dolore? Di disperazione? Sono gli Esseri Originari che, non potendo essere soggiogati totalmente e in eterno, si accorgono che qualcosa non va e fanno dei passaggi di disvelamento.

Ma molti di loro, quando sono prossimi a un cambio percettivo o a un salto coscienziale, vengono ostacolati, frenati, distratti, rettificati, o perfino resettati.
Le interferenze che si agganciano alla mente sfruttando i programmi inconsci, governano letteralmente l'andamento delle loro vite, perché sanno benissimo che quando viene scoperto il giochino, il banco salta!
Altro che "forze di opposizione" che agiscono per il nostro risveglio. O ancora credete che l'Ombra lavori per la Luce?"

Questi sono appunti estratti dalla prima stesura del mio libro sui #recintipercettivi.
Il prossimo che mi propina la solita minestra riscaldata del male che opera per il bene, potrà solo farmi alzare gli occhi al Cielo. Per me, è solo un vecchio paradigma (che rientra nei #recintipercettivi planetari) che è servito inizialmente per dare un senso a certi accadimenti ciclici, ma la verità è stata volutamente celata, per impedire la totale Liberazione degli Esseri Originari.

Ora i tempi e le energie sono cambiati, grazie al Cielo, e giungono nuove consapevolezze e saperi. Si tratta di non restare agganciati ai vecchi credi e aprirsi a comprendere che può esserci dell'altro, in arrivo. Io mi sono spostata, anche perché in me non ha mai risuonato il paradigma evolutivo. Ho sempre saputo e sentito che c'era qualcosa di profondamente distorto.

È mia premura condividere quanto apprendo e percepisco, col solo e unico scopo di favorire una nuova Visione, indicando una via d'uscita da questo labirinto allucinato e allucinante. Si sentirà in risonanza solo qualcuno, e va benissimo così. Io cerco i miei simili. 🌟

Forza, che la via d'uscita c'è 💪

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Per esprimere vicinanza a qualcuno, non ci vuole molto. Basta un Cuore aperto, che senta cosa può fare del Bene all'altro.

Molti lamentano la mancanza di questi atti d'amore e attenzione nei loro confronti (e hanno tutta la mia comprensione di questa dolorosa mancanza) ma chiedo: riusciamo noi a dare questa Presenza Amorevole agli altri? E prima ancora, riusciamo a darla a noi stessi?

Perché, molto banalmente, non si può dare agli altri qualcosa che non si possiede, ma non si può nemmeno ricevere qualcosa che non si ha già, vibrazionalmente parlando.

Se riusciamo a fare l'atto rivoluzionario di vedere gli altri come un'estensione di noi stessi, almeno un po', almeno qualche volta, capiremo che il dare fuori è, in realtà, un dare dentro, perché se quell'atto d'Amore sgorga da dentro e va verso un'estensione di noi, allora staremo nutrendo contemporaneamente noi stessi e l'altro. Se tu sei la Fonte di un Sentimento, quella vibrazione parte da te, si estende all'esterno verso altre manifestazioni dell'Esistente (di cui fai parte) e perciò ti torna indietro. La stessa cosa vale per il "male" e la riteniamo corretta. Perché non vederla applicata anche al bene?
Hasta la vista! 😎

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Audio
🎵"LA PERCEZIONE E' LA CHIAVE".
Intervista in diretta radio di Marcello Pamio ad Elisa Renaldin, tema: "LA PERCEZIONE E' LA CHIAVE".
Martedì 16/4/2024
🎵ASCOLTA
Ci vediamo domenica 21 Aprile a Treviso 😉
www.liberisinasce.it
Una volta che inizi a interpretare il mondo, le persone e i loro comportamenti sulla base di programmi inconsci, algoritmi e interferenze energetiche, vedi tutto da un'altra prospettiva.

Improvvisamente vedi le dinamiche di base, scopri ciò che non è autentico, riconosci quando a parlare è il Cuore, piuttosto che la mente rapita dai programmi.

Questo porta a percepire la realtà intorno come artefatta, e quindi un po' più digeribile, come dire: non è colpa di nessuno.
Con questo non intendo giustificare atti spregevoli o privi di rispetto e sensibilità, ma solo sottolineare che chi li agisce, non è in sé. È mosso da dinamiche interne molto nascoste, è letteralmente agito e pensato da qualcosa di pervasivo.

Nessuno sta bene quando litiga, quando risponde male, quando chiude fuori gli altri dal suo cuore, quando ha bisogno di difendersi. Nessuno sta bene quando si limita, si nasconde, non si esprime o lo fa finché resta nella zona di comfort. Nessuno.

Il problema è che abbiamo subito così tante ingiustizie, vissuto così tanti dolori e sofferenze, specie da chi amavamo, che inevitabilmente, col tempo, qualcosa dentro si chiude e va in protezione.
Vediamo nell'altro e nel suo comportamento il problema, ci sentiamo feriti ingiustamente, ce la prendiamo e portiamo avanti quel dolore anche per moltissimo tempo. E ci sono dinamiche ben precise sotto a questa scelta/non scelta.

Difficile passare il concetto, o meglio la sensazione, che sta dietro a questo discorso. Posso solo dire che si tratta di #recintipercettivi e che la maggior parte di essi è creata intenzionalmente. Ci vuole molta compassione, per vederlo.

Come sapete, la mia visione laica mi salva da qualsiasi dogma religioso/spiritualista e mi fa concentrare su come funziona la realtà, nuda e cruda. Siamo immersi in un mare di Energie contrastanti, e l'unica salvezza sta nel prendere in mano il timone e iniziare a dirigere la nostra nave. Noi, noi soli, non attraverso dei, divinità, maestri ascesi, creature alate o quant'altro. Noi.

Prima scoviamo le programmazioni inconsce, gli algoritmi e le interferenze che abbiamo addosso, prima avremo una visione più vicina al reale, senza ipotesi, supposizioni, influenze energetiche di sorta e ganci che fanno presa sulla parte mentale. E inizieremo a capire cosa ci succede attorno, anche quando sembra assurdo e inspiegabile.

Ci sono alcuni modi per iniziare a uscire dai #recintipercettivi. Io utilizzo il #teatrotrasformativo e le tecniche di Trasformazione Percettiva. Chi vuole provarle, mi trova qui: info@elisarenaldin.it

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Siamo stati privati del piacere delle piccole cose.
Siamo stati spostati all'esterno, verso qualcosa che non potremo trovare mai.
La nostra attenzione è stata dirottata verso falsi ideali e falsi obiettivi, false motivazioni, falsi scopi.
Un po' alla volta ci siamo convinti che le cose importanti siano materiali, assecondando un turbine mondano di bisogni indotti.
Siamo stati allontanati dalla nostra Essenza, che è in cerca di Bellezza, di Amore, di Arte e di Fusione.
Abbiamo perso la Connessione con ciò che è Autentico, Magico, Vibrazionale, Spirituale.
Per ritrovare noi stessi, dobbiamo buttare via tutto, cancellare, voltare pagina, resettare e ricominciare dall'inizio.
Proprio come se fosse il primo giorno di questa vita in questo mondo.
Rinascere, ripartire, ricominciare.

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Noto che quando provo a portare l'attenzione su qualcosa di positivo, piacevole, orientato al bello... in molti dirottano il focus su ciò che non va, che dispiace, che dà fastidio o che manca.

È impressionante come a volte venga ignorato o addirittura stravolto il senso di uno scritto, pur di confermare una realtà sgradevole, anziché fare lo sforzo di uscire da quel #recintopercettivo e notare altro, che c'è.

Sicuramente, quel qualcosa di meglio c'è, ma tanti sono rapiti da questo automatismo negativo che depreda e soffoca sul nascere ogni sentimento positivo, quasi non ci si volesse illudere di qualcosa di bello per non essere delusi.

Capisco questa forma di autotutela, è il risultato di trascorse sofferenze divenute stanchezza e disillusione, lo comprendo. Ma è una scelta che non apre a nuove possibilità.

In fondo, si tratta solo di iniziare a notare un dettaglio bello, anche piccolo, un'inezia che può turbare tutto il campo energetico in positivo. È un'apertura, è un raggio di sole che spunta da dietro le nuvole per un minuto.
Basta solo notarlo e goderne, senza rimarcare che per 23 ore e 59 minuti c'è stata l'ombra.

Più notiamo ombra e più vedremo ombra, è un meccanismo inconscio diventato abitudine consolidata, sotto il livello dell'attenzione vigile. Ed essendo inconscio, comanda al posto nostro.

Cambiare rotta richiede uno sforzo, ebbene sì, perché come ho detto altre volte, la Realtà risponde, è un'entità vivente e si rapporta a noi in termini energetici e vibrazionali. E da energie e vibrazioni si condensa in realtà.

Potrà sembrare banale, ma non lo è affatto. Dove portiamo attenzione, là accade qualcosa, specie se condito con le emozioni.
I Sentimenti vanno evocati, l'attenzione va addestrata, l'osservazione va allenata. La nostra mente è come un apparecchio TV, e abbiamo noi il telecomando.

©ER

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Il Sapere profondo passa da vie diverse rispetto a quelle mentali.
Le più grandi intuizioni, infatti, sono sia cardiache che mentali.
La mente, da sola, non crea niente, e oltretutto è agganciata alla matrice di inganno in cui siamo immersi.
Per questo parlo di una "nuova via" di trasmissione, così come si stanno delineando nuove vie di guarigione, sia emotiva che fisica.
Restare ancorati al vecchio paradigma è un limite che impedisce di far entrare nuove onde energetiche in arrivo ora nella nostra dimensione.
Le Energie cambiano.
E noi?
"La manifestazione dipende dalla percezione".

Per manifestare in maniera consapevole occorre Pensare in maniera libera e consapevole.
Governare la realtà esterna parte dal governare la realtà interna.

Quando si presentano emozioni, pensieri, ricordi e immagini disturbanti che non sono il frutto di una scelta, possiamo guardarli, affrontarli e dissolverli, oppure ignorarli e portare l'attenzione altrove.

L'importante è essere costantemente presenti e consapevoli dei propri processi interni determinandoli e non subendoli.

Se faccio entrare un ospite sgradito in casa, è mia responsabilità.

"Voi siete la sorgente delle frequenze".
Prendiamoci cura della nostra interiorità, mettiamo dei guardiani ad ogni soglia e sbarriamo l'ingresso alle interferenze.

Spostiamoci sulla Frequenza della qualità che ci serve. Interferenze e opposizioni ci saranno sempre: impariamo a riconoscerle, ad anticiparle, a proteggerci, a scansarle, a neutralizzarle e a renderci invisibili vibrazionalmente.
Invisibili a loro.
Ci sono alcuni #recintipercettivi individuali davvero fetenti.
La mente vede e comprende, la teoria è chiarissima... ma il cambio di prospettiva interno appare difficile o non facilmente attuabile.

Non appena trovo la via d'uscita, sarà mia premura indicarvela... 😎
PIETÀ PER IL GENERE UMANO

Pur rischiando di essere fraintesa, vorrei esprimere una considerazione.

A volte, osservando i volti delle persone attorno a me, per la strada, nei luoghi pubblici... specie se sono da sole, noto un alone di tristezza. Una sorta di pesantezza energetica, una nube che offusca.
In una manciata di secondi mi sembra di scorgere immagini, frammenti di episodi, ricordi sfumati e sensazioni mischiate sulla linea del tempo.
Personaggi smarriti nella trama, in cerca di un significato dentro a un film indecifrabile e contorto.
Se penso a quanti e quali drammi ogni singolo individuo ha dovuto attraversare, mi pervade un'emozione mista di dispiacere e compassione, che include anche me, naturalmente.

Di anno in anno, di vita in vita, di secolo in secolo... l'uomo ha vissuto in condizioni ostili e a volte disumane. E se anche alcuni sono scampati alle cose peggiori, non sono stati immuni a difficoltà personali che hanno tolto loro vigore, brillantezza, energia, fulgidità (esiste questo termine? Boh).

Spesso, ciò che si è subito lo si replica e lo si riversa su altri, perpetrando questa barbarie inconsapevole che si alimenta nel dolore e nella sofferenza. Non tutti riescono a consapevolizzare certi passaggi, certe analogie, certi meccanismi, e non è colpa loro.

Con questo non voglio giustificare chi commette atrocità danneggiando gli altri, ma solo dire che è evidente quanto, su questo pianeta, aleggi un'energia ostile, predatoria, negativa, limitante, che non tutti sono in grado di identificare.

Molti spiegano questa realtà opprimente mostrando la presenza di energie "di contrasto", chiamiamole così... altri dicono che è tutta opera nostra e dipende solo ed esclusivamente da noi.
Io mi colloco nel mezzo, e voglio proporre un'attenuante, perché se fosse davvero TUTTA volontà nostra, allora TUTTI dovrebbero, come minimo, sapere da dove arrivano, cosa ci fanno qui, e come operare in questo sistema contorto e squilibrato. Se tutti avessero il libretto di istruzioni o di sopravvivenza, allora potremmo fare altre considerazioni. Ma così.....no.

Per questo a volte sento questa sensazione di "pietà" ma nel senso buono del termine, come si prova dispiacere per un prigioniero che non può e non riesce a liberarsi. Da sempre, per me, il valore massimo del mio operato sta nell'aiutare a LIBERARSI e a riscoprire la propria Autenticità. E per questo, oggi più che mai, ciò che scrivo, i miei spettacoli e corsi di #teatrotrasformativo, puntano in quella direzione.

Libertà per tutti 🌈
Perché la Libertà e la Gioia di alcuni, è Libertà e Gioia di molti.
E la Libertà e la Gioia di molti, diventa Libertà e Gioia di Tutti. Siamo un'ecosistema umano interattivo.

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Noi siamo i principali ostacoli di noi stessi.
Non che non esistano "forze" in contrapposizione, che si nutrono della nostra energia (in realtà ne è strapieno) ma possono agganciarsi a noi tanto quanto stiamo nel mentale e insistiamo nel mentalizzare ciò che dovrebbe essere una pura e semplice esperienza.

Tutta la nostra esperienza, da quando veniamo al mondo, però, viene filtrata dal mentale, e ci viene detto in continuazione che la nostra forza è lì, che il nostro potere è lì, che le capacità sono lì. Veniamo continuamente dirottati verso processi mentali infiniti, e così, oltre a distrarci da ciò che è più vero ed essenziale, veniamo anche indotti a lasciare aperti i canali di immissione di queste energie di contrasto, che vivono esattamente nel mentale.

È finito il tempo di spiegare le cose, occorre farle sentire, farle esperire. Occorre farsi canali di quelle nuove vibrazioni che passano attraverso il corpo stimolando emozioni e sensazioni. Quella, è esperienza diretta, non mediata dalla mente.

Per sganciare noi stessi dalla tirannia mentale, occorre che assecondiamo gli impulsi e gli stimoli che queste vibrazioni innescano, ovvero lasciarci Essere e lasciarci Agire, nel Sentire.
Per fare questo, bisogna rimanere il più a lungo possibile nel corpo, in uno stato di Veglia e di Presenza, accorgendoci di quando veniamo sequestrati dalla mente e da quelli che possiamo tranquillamente chiamare parassiti energetici.

La porta di ingresso è la mente, e va tenuta chiusa. Dalla mente si generano pensieri, che innescano stati d'animo, che generano energie, che diventano cibo succulento per certe entità.
Nel cuore, invece, non possono entrare. Lì la porta è sbarrata perché le vibrazioni emesse dal Cuore Energetico, naturalmente fanno da scudo protettivo. Stare nel Cuore significa letteralmente emanare un'energia protettiva e inespugnabile, che oltretutto è estremamente più potente di quella mentale, e si propaga nell'ambiente circostante, quindi agisce anche in chi è attorno a noi.

C'è davvero qualcosa di magico, in questo... 🌟💫

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Così come possiamo vedere l'altro tanto quanto abbiamo visto dentro noi stessi, allo stesso modo otteniamo tanto quanto ci sentiamo meritevoli e ci permettiamo di ricevere.

Ricevere dipende da noi.
Sentirci amati e supportati dipende da noi.

Con le energie di Amore e Abbondanza si instaura una relazione. Ci sentiamo all'altezza di quella Relazione?

Il meritare e il sentirsi degni sono il punto di partenza.
Sentirsi piccoli, immeritevoli o indegni, sono tra i primissimi #recintipercettivi da oltrepassare.

Ma questo non può limitarsi a un sapere mentale, né a una percezione egoica di compensazione. Deve essere un Percepito profondo, un Sentito.

Difatti, per ogni #recintopercettivo oltrepassato, c'è un cambio nello stato di Coscienza
È ufficiale: se sorridi, il mondo ti sorride.
No, non è la solita frase fatta, sapete che da me non avrete fregnacce. Si tratta di formule energetiche, che si basano su regole precise.

Conditio sine qua non:
- essere in equilibrio
- avere la testa sgombra
- restare neutri emotivamente, meglio se con una sensazione di leggerezza
- non emettere giudizi
- non avere aspettative su se stessi e sugli altri
- rimanere presenti nella mente e nel corpo
- sentire di stare impostando la realtà
- sentire la relazione tra le nostre emanazioni e la risposta della realtà
- scegliere ogni momento (cosa pensare, come sentirsi)

Seguendo tutti questi punti, la realtà si adegua. L'unica nostra responsabilità è tenere il nostro Campo Interiore pulito e neutro.
Non c'entra essere capaci, degni o meritevoli. Non c'entra un dio che ci assiste o meno. C'entra il fatto di scegliere, scegliere ogni istante dove portare l'attenzione.

Funzioniamo così, solo che portano la nostra attenzione sempre FUORI, specie in pensieri e stati emotivi demotivanti. E allora intorno a noi, la realtà risponde sulle stesse frequenze, e pensiamo che non dipenda da noi. E invece, il nostro metro quadro di realtà possiamo costruircelo eccome.

Ma ci vuole la disciplina di un militare, la volontà di un maratoneta e la precisione di un cecchino per far fuori all'istante ogni immagine, pensiero ed emozione che non sia stata scelta da noi.

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Il mio libro sui #recintipercettivi sta iniziando a scriversi da sé.
Non trovavo mai il momento, l'ispirazione o l'energia necessaria per cominciare, e così è successo che ho iniziato ad avere delle Intuizioni profonde, frutto dell'attuale Lavoro che sto facendo su di me.
Questo mi ha portato a scrivere, come sempre faccio, degli appunti personali di Consapevolezza. Ecco, quegli appunti saranno capitoli del libro, perché senza direzionare la mia attenzione alla stesura del testo, in realtà ho visto che Intento e Azione coincidono, e devo dire che è una figata assurda.

Le comprensioni che attiro a livello coscienziale sono il frutto di un lunghissimo percorso (della serie: non è che in quattro e quattr'otto ci si arriva), e sono già ripulite dei meccanismi egoici di identificazione, vale a dire che ciò che scrivo mette sotto torchio anche me, e mi spinge sempre OLTRE.

La Scrittura diventa atto Creativo e Creatore, per giunta. Sono felice di tradurre in parole ciò che, in realtà, va solo sentito e consapevolizzato. Sempre più mi sto dirigendo verso l'obiettivo di far fare ESPERIENZA di ciò che ho compreso, perché le spiegazioni, oramai, hanno fatto il loro tempo. Il libro sarà solo un tramite per tranquillizzare quel mentale paranoico che ha bisogno risposte, ma alla fin fine occorre sperimentare ed esperire, non ci sono altre vie. Occorre, poi, dare la giusta interpretazione a ciò che ci accade, perché lì, proprio lì, ci sono tutte le risposte.

Il Teatro sarà mio fedele compagno per portare tutto questo alla persone.

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