Tra Michela Murgia e il suo medico, Fabio CalabrĂ², c’era un patto. Ne parla lui stesso, direttore di oncologia medica all’Istituto nazionale dei tumori del Regina Elena di Roma, a Repubblica: “Michela sarebbe stata libera di rinunciare alla cura nel momento in cui le medicine le avrebbero impedito di essere quella che era sempre stata. […]