“Parlava del vero mondo: della sua infinita crudeltà, della morte, dei dolori che ciascuno di noi era costretto a patire”. Come farà Bernardo Zannoni, al suo primo romanzo con I miei stupidi intenti (Sellerio) a scriverne un secondo? Tanto è folgorante, maestoso, trascinante l’esordio, questa epopea angosciante e istintuale della faina Archy: maltrattato e abbandonato […]