Sono stati pubblicati due dei tre decreti in materia di valutazione rischio incendio nei luoghi di lavoro, che sono stati presentati nel corso della seduta del Comitato Centrale Tecnico Scientifico per la prevenzione incendi (CCTS) del 29 luglio 2020. Una volta pubblicati ed entrati in vigore tutti e tre, andranno ad abrogare definitivamente lo storico DM 10 marzo 1998.
Dopo il Decreto 1 settembre 2021 che reca i criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, pubblicato sulla Gazzetta n. 230 del 25 settembre, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana del 4 ottobre 2021, n. 237, anche il Decreto Ministeriale 2 settembre 2021 che stabilisce i criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e le caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio
Dopo il Decreto 1 settembre 2021 che reca i criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, pubblicato sulla Gazzetta n. 230 del 25 settembre, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana del 4 ottobre 2021, n. 237, anche il Decreto Ministeriale 2 settembre 2021 che stabilisce i criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e le caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio
Apertura straordinaria Portale Energivori. Aperta sessione suppletiva fino alle ore 23.59 del 30 marzo 2022 per presentare la dichiarazione.
Si tratta di uno sconto sulla componente ASOS presente nella fattura dell’energia elettrica, permettendo un risparmio economico annuo da 30.000€ a 200.000€.
Chi può richiederlo?
I soggetti beneficiari che possono accedere all’agevolazione sono le imprese che hanno un consumo medio di energia elettrica pari ad almeno 1 GWh/anno e rientrano in uno dei seguenti casi:
• operano nei settori di attività economica riportati nell’Allegato 3 o nell’Allegato 5 delle Linee Guida CE
• non rientrano fra quelle al punto precedente, ma sono comprese negli elenchi delle imprese a forte consumo di energia redatti per gli anni 2013 e 2014 dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).
Inoltre, i soggetti beneficiari devono avere un indice di intensità elettrica positivo determinato:
• in relazione al VAL, non inferiore al 20%;
• oppure in relazione al FAT, non inferiore al 2%.
Dove e come avviene la richiesta?
La richiesta dell’agevolazione energivori dev’essere effettuata tramite il portale dedicato della Cassa per i Servizi Energetici ed Ambientali (CSEA - https://www.csea.it).
Si tratta di uno sconto sulla componente ASOS presente nella fattura dell’energia elettrica, permettendo un risparmio economico annuo da 30.000€ a 200.000€.
Chi può richiederlo?
I soggetti beneficiari che possono accedere all’agevolazione sono le imprese che hanno un consumo medio di energia elettrica pari ad almeno 1 GWh/anno e rientrano in uno dei seguenti casi:
• operano nei settori di attività economica riportati nell’Allegato 3 o nell’Allegato 5 delle Linee Guida CE
• non rientrano fra quelle al punto precedente, ma sono comprese negli elenchi delle imprese a forte consumo di energia redatti per gli anni 2013 e 2014 dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).
Inoltre, i soggetti beneficiari devono avere un indice di intensità elettrica positivo determinato:
• in relazione al VAL, non inferiore al 20%;
• oppure in relazione al FAT, non inferiore al 2%.
Dove e come avviene la richiesta?
La richiesta dell’agevolazione energivori dev’essere effettuata tramite il portale dedicato della Cassa per i Servizi Energetici ed Ambientali (CSEA - https://www.csea.it).
Con il Bando #Riparto puoi finanziare la realizzazione di percorsi di welfare aziendale finalizzati ad agevolare il rientro al lavoro delle madri e favorire la natalità e il work-life balance.
Previsto un contributo a fondo perduto del:
1. 90% delle spese ammissibili relative a progetti di valore compreso tra un minimo di euro 15.000 e un massimo di euro 50.000 per le imprese con meno di 10 dipendenti;
2. 85% delle spese ammissibili relative a progetti di valore compreso tra un minimo di euro 30.000 e un massimo di euro 100.000 per le imprese con meno di 50 dipendenti;
3. 80% delle spese ammissibili relative a progetti di valore compreso tra un minimo di euro 80.000 e un massimo di euro 250.000 per le imprese con un numero di dipendenti che va dalle 50 alle 250 unità;
4. 70% delle spese ammissibili relative a progetti di valore compreso tra un minimo di euro 200.000 e un massimo di euro 1.000.000 per le imprese con più di 250 dipendenti.
Previsto un contributo a fondo perduto del:
1. 90% delle spese ammissibili relative a progetti di valore compreso tra un minimo di euro 15.000 e un massimo di euro 50.000 per le imprese con meno di 10 dipendenti;
2. 85% delle spese ammissibili relative a progetti di valore compreso tra un minimo di euro 30.000 e un massimo di euro 100.000 per le imprese con meno di 50 dipendenti;
3. 80% delle spese ammissibili relative a progetti di valore compreso tra un minimo di euro 80.000 e un massimo di euro 250.000 per le imprese con un numero di dipendenti che va dalle 50 alle 250 unità;
4. 70% delle spese ammissibili relative a progetti di valore compreso tra un minimo di euro 200.000 e un massimo di euro 1.000.000 per le imprese con più di 250 dipendenti.
Presentazione online del corso – 04 ottobre 2022 ore 16:30. Partecipa su https://meet.goto.com/271081557
Relatori: Prof. Andrea Secchi – Università degli Studi di Parma – Dipartimento Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale e Dottor Marco Formentini – AD di Ambiente Lavoro Salute
Relatori: Prof. Andrea Secchi – Università degli Studi di Parma – Dipartimento Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale e Dottor Marco Formentini – AD di Ambiente Lavoro Salute
Dal 10 giugno 2023 è necessario adeguarsi ai nuovi limiti, in materia di POPs nei rifiuti, imposti dal Regolamento (UE) 2400/2022 del 9 dicembre 2022, che modifica il Regolamento (UE) 1021/2019 relativo agli Inquinanti Organici Persistenti.
I POPs – Persistent Organic Pollutants – sono sostanze organiche che persistono nell’ambiente e che tendono al bioaccumulo, rappresentando un pericolo sia per l’uomo che per l’ambiente. Sono dunque state sviluppate specifiche misure di controllo, la cui disciplina fa riferimento alla Convenzione di Stoccolma ed alla Convenzione di Aarhus. Tutt’oggi l’elenco delle sostanze e la riduzione dei limiti di massima concentrazione sono periodicamente oggetto di revisione.
Il nuovo Regolamento (UE) 2400/2022 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 novembre 2022 reca modifiche agli allegati IV e V del precedente Regolamento POP 1021/2019. Le novità riguardano i seguenti composti:
Dicofol
PFOA
Diossine, furani e PCB-DL
PFHxS
HBCDD
PBDE
SCCP
I POPs – Persistent Organic Pollutants – sono sostanze organiche che persistono nell’ambiente e che tendono al bioaccumulo, rappresentando un pericolo sia per l’uomo che per l’ambiente. Sono dunque state sviluppate specifiche misure di controllo, la cui disciplina fa riferimento alla Convenzione di Stoccolma ed alla Convenzione di Aarhus. Tutt’oggi l’elenco delle sostanze e la riduzione dei limiti di massima concentrazione sono periodicamente oggetto di revisione.
Il nuovo Regolamento (UE) 2400/2022 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 novembre 2022 reca modifiche agli allegati IV e V del precedente Regolamento POP 1021/2019. Le novità riguardano i seguenti composti:
Dicofol
PFOA
Diossine, furani e PCB-DL
PFHxS
HBCDD
PBDE
SCCP