Il self publisher Glen Greenwald analizza le leggi restrittive di censura suo social media che sono state approvate di recente in Canada, Inghilterra, Australia e tutti i paesi dell’Unione Europea (Digital Service Act, che diventerà ancora più asfissiante il 17 febbraio 2024).

“Potrei essere confortato dal fatto che noi, almeno qui negli Stati Uniti, abbiamo il Primo Emendamento che protegge la libertà di espressione, rispetto a quello che accade in UE. Ma Il loro piano è costringere queste aziende a cambiare le loro politiche, a limitare la libertà di parola online, a garantire che la censura nei paesi occidentali sia onorata e obbedita, e quindi queste aziende non avranno altra scelta se non quella di garantire che tali limitazioni si applichino anche agli Stati Uniti. E la libertà di parola in tutto l’Occidente sarà frenata, violata e limitata sui principali mezzi tecnologici che ora utilizziamo per comunicare tra noi”.

La domanda è: perché una tale azione sincronizzata? Risposta: hanno in mente qualcosa di grosso tra il 2024 e 2025, qualcosa di terribile, e devono poter usare le leggi di abbattimento della libertà di parola sui social network e altre piattaforme di comunicazione.

Non c’è altra spiegazione.

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