È FINITA L'EPOCA DELLE PROTESTE DEMOCRATICHE CHE COSTRINGONO I GOVERNI FA FARE MARCIA INDIETRO.

La storia democratica degli ultimi 100 anni è stata caratterizzata da grandi proteste dei popoli contro le leggi ingiuste e in molti casi i governi sono stati costretti a fare marcia indietro. Ciò era possibile perché i politici temevano ripercussioni durante le elezioni, ma nella storia recente l'élite malvagia ha sostanzialmente svuotato il sistema elettorale democratico. Ora i risultati delle elezioni li decidono loro e con le tecnologie possono manipolare e rubare i voti. Al governo poi, di destra o sinistra, ci vanno sempre i loro servi e dunque ogni protesta popolare contro leggi ingiuste viene ignorata. Anzi: negli ultimi anni abbiamo assistito all'aumento degli atti di ferocia della Polizia contro i cittadini inermi.

Nel 1930 in America il Movimento dei lavoratori costrinse il governo a dare risposte alla Grande Depressione, i lavoratori industriali organizzarono scioperi e proteste che portarono a riforme significative nel diritto del lavoro e nella politica sociale attraverso il New Deal.

Nel 1963 milioni di americani si unirono alla Marcia di protesta per i diritti civili promossa da Martin Luther King (massone progressista dotato di uno "scudo massonico" inter-loggia, ma ciò nonostante lo uccisero lo stesso i fratelli reazionari della fazione nera). La marcia pacifista "I have a dream" portò al voto del Civil Rights Act del 1964 e al Voting Rights Act l'anno seguente.

Nel 1968 ci fu il Maggio francese: questo movimento di massa vide studenti universitari, insegnanti e lavoratori unirsi in proteste contro il capitalismo, l'imperialismo americano e le tradizionali istituzioni, valori e ordine sociale. Le proteste portarono a cambiamenti nella politica francese, compreso un aumento significativo dei salari e una riduzione dell'orario di lavoro.

Il 19 settembre del 1976 a Napoli, al comizio conclusivo di Enrico Berlinguer alla Festa nazionale de l'Unità, c'era un milione di persone e i diritti dei lavoratori erano ancora presi in considerazione dalla sinistra e difesi in molti casi. Gli scioperi erano pesanti e portavano a negozziazioni.

Nel 1980 il movimento di lavoratori Solidarność (Polonia) giocò un ruolo cruciale nel superamento del comunismo in buona parte dell'Europa.

Nel 1990 gli scioperi dei minatori inglesi contro la privatizzazione voluta da Margaret Thatcher (massone conservatrice) portarono ad ampie proteste contro le politiche di privatizzazione e la chiusura delle miniere, segnando una significativa lotta per i diritti dei lavoratori.

Poi lentamente cambiò tutto.

Nel 2011 il Movimento Occupy Wall Street, Iniziato a New York, portò l'attenzione sulle disuguaglianze economiche, il potere delle grandi corporazioni e l'influenza della finanza sull'economia e la politica. Le proteste si diffusero in numerose città in tutto il mondo, ma non ottennero nulla, Le corporazioni continuarono a divorare diritti.

Nel 2018-2019 il Movimento dei Gilets Jaunes infiammò la Francia: protestavano contro l'aumento delle tasse sul carburante, ma non ottennero l nulla. Anzi, vennero massacrati.

Nel 2020-2021 in tutto il mondo si protesta contro le restrizioni, i vaccini, il green pass e si invoca la libertà. I governi se ne fregano e massacrano i diritti costituzionali, impongono il vaccino con il ricatto, il green pass, le mascherine. Le proteste non fermano i loro piani criminali.

Ecco perché ritengo che la protesta degli agricoltori nel 2024 in Europa non farà fare marcia indietro all'élite globalista. Finirà nel nulla.

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