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Forwarded from I conti non tornano
Sole 24 Ore, la carne è debole e inquina: si mangia solo di domenica

🥩Il quotidiano di Confindustria suggerisce di consumare solo 100 grammi di carne alla settimana: le risposte dei lettori dicono tutto

🖌️“Le emissioni di CO2 dei vegani sono risultate essere il 30,3% di quelle del gruppo che mangiava molto carne. Anche mangiare poca o tanta carne fa differenza. Chi consuma poca carne produce il 57,2% di CO2 di chi ne consuma tanta. Resta il fatto, come si diceva, che 50 grammi di carne al giorno forse non sono da considerarsi “pochi”. Ma questo risultato ci fa capire quanto potremmo abbattere il nostro impatto se decidessimo di consumare, per esempio, l’equivalente di 100 grammi di carne alla settimana”

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Forwarded from Covid Truffa Libri
DALLA DITTATURA RELIGIOSA A QUELLA SCIENTIFICA

La maggioranza della popolazione ritiene davvero che valga la pena di prendersi qualche fastidio allo scopo di arrestare e se possibile rovesciare la corsa al controllo totalitario di tutto?...

«Alla fine», dice il Grande Inquisitore nella parabola di Dostoevskij, «alla fine essi deporranno la libertà ai nostri piedi e ci diranno: 'Fateci vostri schiavi, ma dateci da mangiare'.» …

Egli segna a merito suo e della sua Chiesa l'aver vinto la libertà, e così l'aver fatti felici gli uomini»… I Grandi Inquisitori del passato seppero fare assai bene. Ma i loro successori, gli informatissimi dittatori scientifici di domani, sapranno certamente fare assai meglio…

Ma miracolo, mistero e autorità non bastano a garantire in eterno la sopravvivenza della dittatura. I dittatori hanno aggiunto alla terna anche la scienza, e così riescono a imporre la loro autorità manipolando i corpi degli embrioni, i riflessi degli infanti, la mente dei bambini e degli adulti…

Gli antichi dittatori caddero perché non sapevano dare ai loro soggetti sufficiente pane e circensi, miracoli e misteri. E non possedevano un sistema veramente efficace per la manipolazione dei cervelli. In passato liberi pensatori e rivoluzionari furono spesso i prodotti della educazione più ortodossa e più osservante
...

Ma sotto un dittatore scientifico l'educazione funzionerà davvero e di conseguenza la maggior parte degli uomini e delle donne cresceranno nell'amore della servitù e mai sogneranno la rivoluzione. Non si vede per quale motivo dovrebbe mai crollare una dittatura integralmente scientifica

Ma alcuni di noi credono che senza libertà le creature umane non saranno mai pienamente umane e che pertanto la libertà è un valore supremo. Può darsi che le forze opposte alla libertà siano troppo possenti e che non si potrà resistere a lungo. Ma è pur sempre nostro dovere fare il possibile per resistere
".

(Aldous Huxley - Ritorno al mondo nuovo - 1958)
(Immagini: una illustrazione de "Il mondo nuovo" (1932) e una sua versione russa)
Forwarded from ChildResQue Ita Channel
BZgA_Standards_Italian.pdf
1.4 MB
ChildResQue🗓22 settembre🌏

🔥STANDARD PER L’EDUCAZIONE SESSUALE IN EUROPA
🔥

Come da richiesta avanzata da alcuni utenti della chat durante una discussione relativa all'#ipersessualizzazione dei bimbi, propulsa dalle istituzioni e prevista dal nido alle scuole superiori, mettiamo il PDF completo degli "Standard per l’educazione sessuale in Europa".

Questo documento, creato e diffuso dall'#OMS e #BZgA, è il quadro di riferimento per responsabili delle politiche, autorità scolastiche e sanitarie, specialisti.

Tant'é che anche il sito del Ministero della Salute ne fa riferimento a fine testo della pagina con il nome ingannevole "Educazione all’affettività e alla sessualità" e vi porta al sito della "Centro di collaborazione dell'OMS per la salute sessuale e riproduttiva" ma questo non ve lo dice nessuno perché ancora non ne abbiamo parlato.

Ora... diventerà argomento pubblico di discussione

#Agenda2030 #Gender_mainstreaming #CRT #CSE #W_L_AMORE

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Forwarded from I conti non tornano
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Bonomi si accorge dei danni causati dalla UE: "70mila persone perderanno il posto di lavoro a causa della transizione green e nessuno ne parla"

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IL PIFFERAIO MAGICO: UNA FIABA MODERNA

«Nell'anno 1284 apparve a Hamelin un uomo molto strano. Indossava un mantello variopinto […] e diceva che avrebbe liberato la città da topi e ratti in cambio di una certa somma di denaro». Comincia così la leggenda del pifferaio magico.

Le origini della leggenda risalgono al Medioevo. La storia - basata, secondo alcuni, su fatti realmente accaduti - ha ispirato una ballata di Goethe, Der Rattenfänger, una fiaba dei fratelli Grimm, Die Kinder zu Hameln, e una delle poesie più conosciute di Robert Browning, The Pied Piper of Hamelin. E sebbene ogni autore abbia modificato la storia, i punti chiave sono rimasti invariati: il pifferaio fu ingaggiato dalla città di Hamelin per liberarla dalla piaga dei topi. Seguendo le note ipnotiche del flauto magico dell'acchiapparatti, i roditori attraversarono le porte della città verso il loro presumibile destino.

Non furono gli unici ad essere ammaliati dalla sua musica. Quando la città si rifiutò di pagarlo per i sui servigi, il pifferaio, con un aspetto spaventoso e uno strano cappello rosso in testa, tornò a prendere i giovani di Hamelin. Incantati dalle note del suo flauto, i bambini seguirono il pifferaio fuori dalla città e semplicemente scomparvero.

Quando raggiunsero il fianco della montagna
un meraviglioso portale vi si aprì,
come se si fosse creata improvvisamente una caverna;
il pifferaio entrò e i bambini lo seguirono,
e quando alla fine tutti furono all'interno,
la porta nella montagna si chiuse rapidamente. [The Pied Piper of Hamelin, Robert Browning, 1842].

Il pifferaio magico non smette di incantare

Il pifferaio di Hamelin è una di quelle storie che si leggono da bambini e che da adulti si ripresenta nella quotidianità molto più spesso di quanto non si pensi, soprattutto negli ultimi anni. La figura del pifferaio magico è diventata una metafora che può assumere connotazioni positive e negative, ma sono quest’ultime a prevalere: una persona carismatica che incanta le masse e le conduce ad una tragica fine.

Chi è il moderno pifferaio magico?

The Piper, brano dell'album Super Trouper del 1980 degli ABBA, è liberamente ispirato alla celebre fiaba, usandola come metafora di una situazione politica distopica, in cui un uomo seduce le genti con il “fuoco nei suoi occhi” e la paura come arma, oscuro riferimento ai totalitarismi. Vi suona familiare?

Ma, come nelle peggiori fiabe, il lupo è alle porte sotto le spoglie di un agnello e opera anche - e soprattutto - sui social media con l’obiettivo di ricondurre i “dissidenti” nella caverna [di Platone]. Come resistere alla melodia ammaliatrice suonata da influencer e guru? Vincendo quella certa indolenza di chi attende, passivamente, che qualcuno gli prepari la buona o la cattiva novella e, naturalmente, acuendo lo spirito critico.

t.me/distopia2punto0
INPS: TAGLIARE LE PENSIONI A CHI VIVE DI PIÙ


1) IL REPORT DELL'INPS

Si può scaricare cliccando qui, nel secondo capitolo, quello sulle pensioni (p.189), si può vedere come sia proposto di analizzare la pensione in base al lavoro e all'aspettativa di vita. Dividendo la popolazione in quintili, si vede che le aspettative di vita del primo quintile compiuti i 67 anni per i maschi sono 16,3, mentre per chi è nell'ultimo quintile sono 18,9, con 2,6 anni di differenza. Per le donne invece la differenza è meno ampia, di 1,7 anni, con 21,6 nell'ultimo quintile e 19,9 nel primo quintile. Dopodiché si calcola l'aspettativa di vita per tipo di lavoro, mostrando che per gli uomini è maggiore per chi svolge lavori nelle gestioni INPDAI (19,7), e la minore è per i lavoratori dipendenti (17,6 FLPD), mentre per le donne l'aspettativa maggiore è per le pensionate liquidate in regime di totalizzazione e cumulo (22,4) e quella peggiore per le lavoratrici dipendenti (20,7). Le differenze nell'aspettativa di vita raggiungono il massimo confrontando il primo quintile per gli uomini FLPD con l'ultimo quintile INPDAI, che raggiunge 4,9 anni. Dopodiché l'INPS divide anche la longevità per regione, mostrando che per le donne l'aspettativa di vita più alta vi è in Trentino Alto Adige e per gli uomini in Umbria, anche se la differenza col Trentino Alto Adige è minima. La differenza maggiore è tra gli uomini con il primo quintile della Campania, regione dove si vive di meno, confrontata con l'ultimo quintile dell'Umbria ed è di circa 4 anni. La conclusione che l'INPS (pp.197) trae da questa storia, citazione letterale delle conclusioni, è:

"Come accennato, la presenza di differenze significative è problematica dal punto di vista dell’equità ed anche della solidarietà in quanto l’attuale sistema previdenziale applica al montante contributivo un tasso di trasformazione indifferenziato. Il non tener conto del fatto che i meno abbienti hanno una speranza di vita inferiore alla media risulta nell’erogazione di una prestazione meno che equa a tutto vantaggio dei più abbienti."

2) DI NUOVO IN MEZZO LA FARSA PANDEMICA

I giornalisti hanno sostenuto che l'INPS ha proposto di togliere soldi dalla pensione a chi vive di più in base al tipo di lavoro o alla regione di residenza per ridistribuirli agli altri (1, 2, 3, 4, 5, 6). Ovviamente non manca chi attribuisce il calo dell'aspettativa di vita media alla covid, dicendo che questo di per sé ha portato ad un aumento delle pensioni. In realtà, la covid non c'entra niente e l'aspettativa di vita è stata ridotta dai veleni sperimentali, come mostrano questi studi sul Giappone e la Germania (1, 2, 3) che fanno vedere come l'eccesso di mortalità sia non solo negli anziani, ma anche nei giovani, ed è strettamente correlato alla somministrazione di nuove dosi. L'eccesso di mortalità in Italia del 2020 invece è per il 57% attribuito a cause esterne alla covid, e di questo 57%, il 38% dell'eccesso di mortalità è attribuito ai lockdown. Se teniamo in considerazione che la stragrande maggioranza delle morti fatte passare per covid sono in realtà dovute ad altre cause o al dolo dei medici, la giustificazione per approvare la politica di redistribuzione dell'INPS viene stroncata sul nascere.

CONCLUSIONI

L'INPS smentisce l'interpretazione data dai giornalisti e sostiene che si è limitata a fornire dei dati e che non ha alcun ruolo attivo nella riforma delle pensioni (1, 2). Presentare un report del genere mentre il governo sta pensando ad una riforma delle pensioni dove si dice che il tasso di trasformazione unico va contro l'equità e la solidarietà però va oltre la descrizione oggettiva e neutrale dei dati: i due termini moralistici hanno una dimensione valoriale-categorica che di oggettivo non ha nulla, ma riflettono l'ideologia della "social justice". Cioè il socialismo woke che consiste nel tagliare una gamba a chi ne ha due per renderlo uguale a chi ne ha una sola, penalizzando il merito, l'iniziativa privata e discriminando persino in base alla regione in cui si vive.

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LA FDA VUOLE SOSTITUIRE IL SALE CON QUELLO A mRNA PRODOTTO DA BILL GATES
Marcello Pamio - 22 settembre 2023
La FDA sta pianificando silenziosamente di sostituire il sale in America con un nuovo “sostituto” sintetico prodotto dallo squallido individuo di Bill Gates.
Ovviamente lo fanno per la nostra salute perché il sodio è pericoloso. Il loro altruismo è sempre toccante!
Le società Nu-Salt e Morton (nome omen), sono entrambe finanziate dal pedofilantropo. La loro mission è di sostituire il cloruro di sodio con cloruro di potassio, MSG (il deleterio glutammato monosodico, esaltatore di sapidità che danneggia i neuroni) e altre sostanze chimiche pericolose, per imitare il sapore del sale, quello vero.
In una lettera datata 8 agosto 2023, le principali organizzazioni sanitarie, tra cui l’American Association of Kidney Patients (AAKP), l’Accademia di nutrizione e dietetica e la National Kidney Foundation (NKF), hanno sollevato serie e urgenti preoccupazioni sulla recente proposta della FDA.
Il punto del contendere è che il potassio è un minerale cruciale per la contrazione muscolare, soprattutto nel cuore, per cui deve essere attentamente bilanciato. Se questo equilibrio viene perduto ci potrebbero essere malfunzionamenti cardiaci! Chi ha orecchie per intendere in-tenda, gli altri al campo santo...
Con le scuse più assurde e disparate ci stanno togliendo a spizzichi e bocconi tutto, compresa la Vita stessa. Il sale è un elemento cruciale, e non a caso il detto "il sale della vita" la dice lunga...
Disinformazione.it
Forwarded from ImolaOggi Channel
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Covid, "vaccini" e attacchi a Marcello Foa.
Montagnier aveva ragione.
Un grande Roy De Vita asfalta i mentecatti

https://t.co/3CSfCEP94x
Forwarded from I conti non tornano
Asahi, il cambiamento climatico ci farà rimanere senza birra

🍺Un’analisi condotta dalla giapponese Asahi ha rilevato che il riscaldamento globale è destinato a ridurre significativamente la resa dell’orzo e la qualità del luppolo nei prossimi tre decenni: il rischio è una carenza di birra

Asahi prevede che in uno scenario di riscaldamento di +2 gradi entro il 2050 il raccolto francese diminuirà del 10%, quello polacco del 9% e la qualità del luppolo nella Repubblica Ceca del 13%.

💬"Sebbene con il clima più caldo il consumo di birra possa aumentare e diventare un'opportunità per noi, il cambiamento climatico avrà un impatto serio. C'è il rischio che potremmo non essere in grado di produrre abbastanza birra." ha detto Atsushi Katsuki al Financial Times

ℹ️Il marchio Asahi possiede anche Peroni e Nastro Azzurro ed ha una quota di mercato globale del 3,4%

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Forwarded from Malori improvvisi (Lothar)
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Solo una piccola carrellata di ciò che sta accadendo sotto i 60 anni.

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Forwarded from Avv. Andrea Perillo (Andrea Perillo)
DISOBBEDITE E PASSA LA PAURA
Il pensiero del filosofo Frédéric Gros.

"La disobbedienza si basa su un’intuizione primaria: nonostante tutti i discorsi pedagogici, politici o religiosi che raccontano come i nostri impulsi originariamente anarchici ed egoistici ci rendano difficile l’apprendimento di regole comuni, allontanandoci dall’interesse
personale o dal godimento immediato, è probabilmente la disobbedienza la cosa più difficile e richiede più coraggio e tenacia, mentre la docilità è diventata rifugio e rassegnazione. Perché disobbedire significa superare alcune paure, oltrepassare o abbattere i cinque grandi muri della paura.
La prima paura è quella della punizione.
È una paura elementare, immediata. Mentre la nostra obbedienza non è altro che il risultato di un rapporto di forze, il prodotto di una violenza primaria (quella che io chiamo “sottomissione”), la trasgressione comporta un costo che il ribelle mette in conto di pagare: punizione, correzione, ecc.
La seconda paura è una paura più sottile, quella nei confronti delle figure autoritarie, di tutti coloro che dovrebbero comandarci per il nostro bene (il genitore, il capo) e che abbiamo paura di deludere. La nostra obbedienza non è altro che (in quello che definisco un rapporto di “subordinazione”) una richiesta d’amore verso il superiore, si concretizza in un eccesso di zelo che vorrebbe catturare la sua attenzione e conquistare il suo riconoscimento. E ho paura di non essere all’altezza delle sue richieste.
La terza paura è quella della solitudine che presuppone un rapporto molto più orizzontale: riproduco i comportamenti degli “altri” per “conformismo”, e soprattutto non voglio rischiare di staccarmi dalla massa, dal gruppo dove trovo sicurezza e conforto. È il calore dolce e caldo del “gregge”, così come enunciato da Nietzsche.
La quarta paura è quella del cambiamento e della novità; perché l’obbedienza alimenta l’immobilismo. Disobbedire significa sempre introdurre una rottura, una discontinuità.
L’obbedienza, al contrario, sta dalla parte del conservatorismo e della tradizione: non facciamo domande, non mettiamo in discussione nulla. Obbedire è andare aventi sempre come prima.
E poi c’è, credo, un’ultima paura, più profonda, più enigmatica, che la filosofia a volte fatica a definire: la paura della libertà. Parlo qui della libertà responsabile, libertà come capacità di decidere e di accettare le conseguenze della propria decisione, perché nell’obbedienza c’è un meccanismo segreto e quasi perverso di “deresponsabilizzazione”.
Quando obbedisco sono il protagonista della mia azione ma non ne sono l’autore. Se mi chiedono spiegazioni, la reazione è immediata: «Chiedi a chi ha dato l’ordine, io faccio sempre e solo quello che mi viene chiesto».
L’obbedienza è quell’unico dispositivo che permette a chiunque di agire senza essere il soggetto della propria azione. Il piacere della deresponsabilizzazione.
La libertà è una vertigine e un fardello insopportabile cui rinunciamo facilmente seguendo chiunque ci dice cosa fare e cosa pensare. Questa paura morale della libertà si associa spesso con la paura dovuta all’insicurezza e alla morte, in una chiave più politica: baratto, attraverso un “contratto sociale” del tipo descritto da Hobbes, la mia obbedienza con la mia sicurezza. Quando parlo di disobbedienza, non mi riferisco ovviamente né ad atti criminali, né a delitti, e nemmeno alla trasgressione estetica (antiaccademismo) o etica (anticonformismo). Parlo di quei momenti in cui, di fronte a una situazione intollerabile, a una messa in discussione violenta e inaccettabile dei principi di umanità o degli ideali di giustizia, non posso rimanere passivo. Allora mi alzo e dico di no. Mi posiziono così al centro di un’esperienza concreta e viva della mia libertà come affermazione di un soggetto che rifiuta totalmente l’infimo discorso di buona coscienza. Il gesto di disobbedienza raggiunge l’universalità anche quando “gli altri” sono di fatto maggioranza, ma non rappresentano altro che la passività animale della folla docile."

https://t.me/avv_andreaperillo
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TUMORI TURBO ➡️ "I vaccini mRNA stanno provocando “tumori turbo”; dottor William Makis

I tumori turbo si verificano nelle donne incinte e nei bambini di appena 12 anni

Alcune persone muoiono nel giro di poche ore.
Forwarded from ilDissonante (Carlo L°)
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Detta così non fa una grinza!

Ma noi ormai siamo "Complottisti" e pensiamo sempre male...

Quindi, pensiamo:
"Creano una situazione di insicurezza, delinquenza, immigrazione incontrollata, violenza, criminalità, paura, poi...
propongono la soluzione, l'unica possibile
:
TECNO-CONTROLLO TOTALE su tutta la popolazione."

ma tranquilli, lo fanno solo per la nostra sicurezza, per il nostro bene!


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t.me/ilDissonante
Forwarded from Closed
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Q-ANON: Fidati dell'Operazione "Fiducia"!

Nel primo video, di aprile 2020, il reporter Greg Reese, spiega come il sistema può neutralizzare il dissenso. L'opposizione controllata "è una strategia in cui un movimento di opposizione viene segretamente sovvertito per servire come inganno di massa, per distruggere la vera opposizione."
Il 28 ottobre 2017 appare il primo post della fonte anonima "Q". Da allora i post e l'ideologia "Q-Anon" si sono diffusi rassicurando tutti dell'esistenza di un gruppo di militari (i "Cappelli Bianchi") che dietro le quinte, e sotto la guida del presidente Trump, stanno combattendo e sconfiggendo il Deep State. Il loro motto? "Fidati del Piano!" e "Goditi lo spettacolo!". Alle masse, già condizionate, si sono quindi aggiunte delle persone sedute sul divano, che, in attesa della vittoria dietro le quinte, sgranocchiano i pop-corn. Cosa di meglio per il "Sistema"?
Nel secondo video, del gennaio 2021, il conduttore statunitense Alex Jones esamina la sorprendente somiglianza fra "Q-Anon" e la psy-op bolscevica "Operation Trust". Questa operazione di controspionaggio, condotta fra il 1921 e il 1926, aveva lo scopo di neutralizzare l'opposizione attraverso la creazione di una falsa organizzazione di resistenza. L'operazione "Fiducia", citata nel libro "New lies for old" del disertore del KGB Anatoliy Golitsyn, era stata ideata dando l'illusione che un gruppo di capi militari si fosse organizzato per fermare la presa di potere dei comunisti (proprio come i "Cappelli Bianchi"!).
Alex Jones sottolinea come queste azioni rientrino nelle strategie di controllo mentale.
Anche vari meme come "Pepe la rana" sembrano rientrare in questo quadro. Spinto per diventare virale, "Pepe" è caratterizzato da un'ambiguità che crea dissonanza. E non si spiegherebbe altrimenti come un popolo in guerra possa sollazzarsi con degli sciocchi cartoni animati mentre il mondo intorno è in fiamme.

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