Uriel Crua
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L'Uomo silenzioso nella stanza

Leggi il libro "CRONISTORIA ITALIANA DELLA DERIVA"

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Dall'amico MEMENTO MORI:

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Oltre alle solite follie delle politiche "Green" a cui assistiamo da mesi se ne aggiungono alcune che hanno del grottesco ma che viaggiano in quel circuito di interesse chiamato "sostenibilità ambientale".
Da parecchio tempo la macchina propagandistica di queste politiche ci ha abituato a parole dall'aspetto genuino quali : impatto sull'ambiente, difesa della biodiversità, agricoltura sostenibile e via dicendo...
Parallelamente però si mettono in moto e in atto situazioni, per ora in fase di debutto, che vorrebbero, invitando gli agricoltori, fermare la produzione (con incentivi un tanto a ettaro)e a lasciare la terra incolta (Emilia Romagna per il 2024) con la giustificazione di voler proteggere la biodiversità delle zone coltivate oppure l'esatto opposto, come nel vercellese, di agricoltori la cui terra verrebbe acquistata con cifre allettanti nel migliore dei casi o espropriata a loro insaputa per costruirci sopra centrali elettriche di convergenti impianti foto/agrovoltaici ; opere di interesse pubblico viene detto.
Dietro tutto questo società private che fanno capo a multinazionali il cui obiettivo è mettere mano anche al comparto agricolo come hanno fatto per gli altri settori del nostro paese.
Ora, pensare di sostituire la terra con gli impianti fotovoltaici o agrovoltaici (in cui ci puoi coltivare sotto) in un paese la cui superficie coltivata è del 40% ma che crea qualità, non solo è un atto suicida ma ci legherebbe ancor più alle importazioni di scarsa qualità distruggendo del tutto quel patrimonio di eccellenza che mezzo mondo ci invidia, il cibo.
Questo cancro "Green" così inteso va fermato prima che vada in metastasi.

P. S. La foto ironizza su queste insulsaggini che poco tengono in considerazione gli inconvenienti nella frenetica cecità del progresso.
CREDIBILITÀ È AUTOREVOLEZZA
Uriel Crua

Credibilità è essere capaci di incarnare nella prassi quotidiana l'azione che si propone.
Non solo, in verità, esserne capaci. Bensì essere incapaci di agire contro i propri princìpi, soprattutto se questi princìpi si divulgano.
Autorevolezza è dimostrare di saper incarnare quella professione nonostante le avversità.
La resistenza, la lotta, contro questo Tempo deve passare necessariamente da qui.
Dal vergognarsi dell'incoerenza. Dal non saper essere fatti che di quella pasta.
I chiacchieroni, i ciarlatani, giacciono sotto nicchie di vanità, ancorché piccine.
Vogliono mostrare anziché essere.
Si badi bene: non esiste un saggio che implori di essere ammirato.

t.me/urielcrua
CHE È POSSIBILE
Uriel Crua

Sono stato accusato di narcisismo, di autocompiacimento, di essere "fumo negli occhi", e tanto altro. La verità è che ho sempre e solo voluto indicare una possibilità, una soluzione che andasse oltre le meccaniche della (legittima) paura. Perché con la paura, da una parte e dall'altra, si spezzano le persone.
Quando non si poteva uscire di casa non dicevo semplicemente "uscite", ma uscivo io stesso e vedevo che si poteva fare. Soltanto dopo dicevo "uscite".
Quando le persone erano confinate nelle loro "zone colorate", io giravo, andavo al parco a fare pranzetti con gli amici e i loro bimbi. I nostri figli andavano sulle giostrine. Solo dopo dicevo: "fatelo, si può".
Quando per lavorare, per vivere, per sopravvivere, per prendere un autobus, per entrare in posta, era necessario il lasciapassare, io ho rifiutato alla base ogni elemento della grammatica del terrore. Sono sopravvissuto senza fare tamponi, senza alcuni servizi essenziali: solo dopo ho detto "la strada è aperta. Abbiate coraggio. Si può fare".
Ho cercato di essere esemplare in questi anni non per "autocompiacimento", né per narcisismo (non sapete nemmeno come sono fatto, rifiuto inviti e presentazioni per timidezza e pudore,ho perso lavoro, soldi, stabilità: ditemi dove starebbe il mio narcisismo), ma per essere testimone di qualcosa che trascende la durata profana, che sta al di là di alcune mere considerazioni "tattiche" e di convenienza. Credo ci sia bisogno di persone che possano credere nel coraggio delle proprie scelte, e che di fronte al tallone di ferro sappiano dire no senza giri di parole.
Credo anche di avere il dovere di contribuire nella costruzione di quella nuova "arca" che servirà a salvarci dal precipizio. Non è un "mio" dovere, ma quello di ognuno. Io faccio questa mia piccola parte da una rampa piccina, senza aiuti, senza avere alle spalle una famiglia ricca o benestante che mi sostenga. E lo dico soltanto perché si sappia che nella quasi totalità dei casi, volere è per davvero potere.
Un abbraccio

Uriel

t.me/urielcrua
LIBERI LIBRI
Uriel Crua

Fai due passi in libreria. Le case editrici saranno sempre le solite: Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, Adelphi e simili. A parte i classici - sui quali ci sarebbe da fare un discorso intorno alle "traduzioni" che di volta in volta annacquano e neutralizzano testi anche di spessore - troveremo sempre e soltanto operette di carta straccia (Murgia, Scanzi, Vespa, Cazzullo, Fazio etc.) che strizzano l'occhio alle tendenze modaiole e di marketing care presso chi stila le tanto odiate "Agende".
Chi volesse indagare la conoscenza al di fuori di quella palta fangosa avrebbe due vie soltanto: vecchissime edizioni di editori ormai morti e sepolti, da trovarsi col lanternino presso mercatini dell'usato;
oppure affidarsi a produzioni indipendenti.
Chi strilla che "non compra su amazon" dovrebbe porsi una seria riflessione su cosa siano oggi in Italia le case editrici e su cosa - di contro - permette il leviatano Amazon: le case editrici classiche indirizzano il pensiero in senso ideologico, fazioso e censorio. Fanno da filtro tra la sete del popolo e ciò che al popolo è concesso bere. In sostanza, scelgono loro i contenuti: questo vale anche per i testi didattici nelle scuole.
Oltretutto del prezzo di copertina, all'autore non arriva che una manciata di centesimi, spesso inferiore all'euro. Il grosso se lo spartisce la casa editrice col distributore nazionale, che in Italia è Messaggerie. Servizi di pay-per-print esistono e posso garantire che sono peggio delle case editrici, e per giunta il grosso dei guadagni lo fanno proprio affiliandosi al tanto odiato Amazon, con l'aggravante che all'autore arriva poco o niente e solo dopo mesi.
Le produzioni Indipendenti di qualità, possono allora contare su Amazon come mero servizio di "stamperia", utilizzando il Leviatano a proprio vantaggio, sfuggendo le grinfie censorie delle grandi case editrici e vedendo al contempo remunerato il proprio lavoro (perché, a meno che non vogliate comprare manualetti di giardinaggio compilati con chat GPT, scrivere un libro è un LAVORO che porta via il sangue).
La produzione indipendente che usasse Amazon come stamperia potrebbe distribuire la propria opera presso librai coraggiosi, garantendo loro guadagni che con le grandi case editrici mafiose si sognerebbero (i librai, al pari degli autori, percepiscono percentuali infinitesimali del prezzo di copertina).
In questa strana giostra che è la realtà, succede anche questo: che chi sa come muoversi, può gettare dolorosissimi semi di luce direttamente nella pancia del Leviatano, presidiare il nemico, usando la sua forza a proprio vantaggio, agendo d'astuzia come Davide contro Golia.
Fai questo pensiero, e aiuta le produzioni indipendenti e libere dalla censura a crescere insieme ai piccoli librai.
I commenti sono aperti. Siate educati, grazie
CARTA CONTRO SCROLL
Uriel Crua

Perché scrivo sempre meno sui "social"?

Per disincentivare il perpetuo oblio causato dal gesto dello scroll.

Perché un libro è meglio.

Un libro si sfoglia, non si "scrolla".

Va da sé che è fisico. Esiste. Occupa spazio. Gli si dà importanza. Gli si trova una collocazione. È presente.

Il libro invoglia a prendere momenti per sé, un proprio spazio e una propria collocazione nel tempo.

Il libro si DESIDERA leggerlo, non appare semplicemente come un suggerimento di Zuckerberg o di qualsiasi algoritmo.

Un libro lo controlli tu.

Con un libro si riprende il controllo.

TU decidi di lasciarlo entrare in casa.

La parola stampata non muta, rimane. Non è alterabile.

Il libro è un atto di coscienza che ferma il Tempo e rallenta il ritmo ossessivo.

Il libro è una parentesi dolcissima e necessaria. È la volontà di riprendere in mano la propria vita.

Un abbraccio

Uriel

t.me/urielcrua
ANTIROMANZO COMPLOTTISTA!
Uriel Crua

Scopri, in questo libro molto patriarcale, cosa unisce Benito e Rachele Mussolini, Michael Collins, Lupe Velez e Stanlio e Ollio, Nikola Tesla, Charles Richard John Spencer-Churchill, IX duca di Marlborough, David Rockefeller, il Papa, strani esseri a forma di lucertola, Gesù che ritorna e tanti altri personaggi.

Solo un vero, ma proprio vero, complottista riuscirà a unire i puntini di questo “Antiromanzo complottista”.
Dopo averlo letto, non sarai più lo stesso.

Buon divertimento patriarcale, e buona lettura.

Uriel

***

Per acquistarlo invia una mail a uriel.crua@gmail.com con oggetto ANTIROMANZO

130 pagine circa. 13 euro
Uriel Crua pinned a photo
IRREALE
Uriel Crua

Da ragazzo, alle superiori, la mia professoressa mostrò alla classe uno studio secondo cui i ragazzi dell'epoca avevano difficoltà a distinguere l'elemento irreale in una storia di narrativa.
Lo studio fu fatto su un numero piuttosto alto di giovani, a cui veniva fatta leggere la storia ordinaria di un ragazzo che al mattino si preparava, si vestiva, faceva colazione, poi apriva la finestra e volava a scuola.
Veniva chiesto: trova l'elemento di fantasia.
In pochissimi ci riuscivano. Una percentuale davvero minoritaria
Non posso fare a meno di pensare che quei ragazzi sono gli stessi che oggi non capiscono l'elemento irreale in "non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire"; oppure in "non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione"; oppure "guida elettrico per salvare il pianeta"; oppure "la donna può avere il pene e viceversa"; oppure "due uomini hanno il diritto di avere un figlio insieme"; oppure "Putin è il nuovo Hitler" (anche se qui ci sarebbe da riflettere meglio). Oppure "i diritti te li devi guadagnare facendo quello che diciamo"; oppure "vai a lavorare otto ore al giorno per il resto della tua vita, così sei libero".
Un silenzio immoto. Anime di pietra.
Un sortilegio vasto.

t.me/urielcrua
SARÒ FAMOSOH
Uriel Crua

Fatti un sito. Cura l'immagine. Posta ogni giorno. Impara WordPress e le KeyWord, il SEO.
Fai presentazioni. Vendi gadget. Usa un linguaggio comprensibile.

La gente è scema.

La gente abbocca.

La gente ti adorerà.

Non ho fatto niente di tutto ciò, e non so più come girarmi per spedirvi il mio libro.

Altro che pochi, ma buoni.

Nonostante io non abbia fatto nulla, sponsorizzato niente, né curato l'immagine, né fatto presentazioni, né pagato facebook per inserzioni etc, né rilasciato interviste da chicchessia, il libro sta andando a ruba.

Siamo tanti. Altroché.
E buoni.

Grazie!

Grazie a tutti, davvero.

Uriel

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Per ordinare il libro, manda una mail con oggetto ANTIROMANZO a uriel.crua@gmail.com e sarai ricontattato personalmente da me. Grazie
MEMORIA
Uriel Crua

Mentre si celebra la Giornata della Memoria, nelle scuole italiane viene cancellata la memoria.

Questi sono i giorni in cui ai nostri ragazzi vengono somministrati (è il caso di usare questo termine) documentari, pellicole, testi intorno al tema dell'Olocausto. Nella maggior parte dei casi si tratta di slogan posticci dal sapore di catechesi elementare. Di buoni e deboli contro forzuti e ottusi cattivi.

Un po' come il povero e fiero Zelensky vittima del sudicio e sadico Putin.

Un po' come i poveri medici vittime della crassa e violenta propaganda No-Vax e No-Green Pass.

Un po' come i tapini di Sion che per difendersi smembrano frotte di bambini.

Un po' come i civilissimi monopattinati cittadini delle città da quindici minuti contro i supponenti e arroganti proprietari di Fiat Panda Euro 1.

Un po' come quelli di Coldiretti che inorridiscono di fronte a orde di trattori killer che pretendono di poter persino lavorare.

Farsi due domande e ragionare in prospettiva, liberi da griglie ideologiche, è cosa ormai bandita nelle scuole d'Italia.

Pagliacci che succhiano pagliacciate.

t.me/urielcrua
AVVISO AI LETTORI
Uriel Crua

Sto impacchettando le copie di Antiromanzo Complottista ordinate, sto scrivendo dediche, sto compilando a mano indirizzi su fogli delle raccomandate. Verrete avvisati uno per uno una volta spedite. Pazientate. Arrivo!

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Per ordinare una copia, scrivi a uriel.crua@gmail.com con oggetto ANTIROMANZO. Verrai ricontattato personalmente

Grazie!

Grazie davvero a tutti

t.me/urielcrua
Dal Telegram del Prof. Bellavite

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CAMPAGNA “STOP LORENZIN”

In Italia dal 2017 vige un obbligo vaccinale (Legge 119/2017) spietato che preclude la socialità e l’aggregazione in età prescolare ai bambini che non sono stati sottoposti a 10 vaccini obbligatori. Questi bambini vengono privati della possibilità di frequentare asili nido e scuole materne. Vengono trattati letteralmente come degli appestati, nonostante siano bambini perfettamente sani. Anzi, secondo alcuni studi scientifici, sono più sani dei vaccinati.

L’obbligo vaccinale ha distrutto anche la dignità del medico e la scienza della vaccinologia.

I genitori di bambini da 0 a 6 anni devono avere diritto di fare una scelta libera sulla salute dei loro figli. Come tutti i cittadini pagano le tasse, che servono anche a sovvenzionare quelle strutture che però solo ai loro figli vengono negate per legge.

È ora di finirla con l'infame legge Lorenzin le cui turpi origini CORVELVA spiega bene in questo documento. 
https://www.corvelva.it/speciale-corvelva/papers/la-genesi.html
COMPLESSITÀ
Uriel Crua

Vedete. L'esercizio della complessità è fondamentale. Viviamo in un mondo complesso che ci viene raccontato con le categorie infantili della Disney.
Il linguaggio viene stravolto, mutilato, semplificato, per farvi sfuggire le sfumature. Per impedirvi di concepire domande.
Le scuole di "scrittura creativa" propalano semplificazioni su semplificazioni, mutilazioni su mutilazioni. Un libro - dicono - deve essere "scorrevole". Scivolarvi addosso, insomma. Essere godibile. Essere niente.

Così io vado controcorrente anche in questo caso. E ripristino la complessità come atto politico di sovversione. Come esercizio di vita. Come palestra di pensiero. La mia contro-scrittura è un manifesto sui denti di chi ci vuole scemi.

Ma scemi non siamo.

Grazie a chi mi vorrà leggere.

Uriel

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Per avere una copia, scrivi a uriel.crua@gmail.com e metti in oggetto ANTIROMANZO. Sarai ricontattato
«Questo non è DNA umano, signor Vitta. Perlomeno, non ci risulta completamente umano. In parte è suo. Le sequenze però sono troppo vistosamente alterate e le basi azotate sono decisamente fuori dalla norma. Potremmo provare a ripetere i test – chissà – forse qualche sostanza ha contaminato il laboratorio. Ma tenderei ad escluderlo.»
  «Mi vuole dire se sono io il padre oppure no?»
  Il dottore si passa una mano sulla guancia e sospira.
  «Per quanto bizzarro, incredibile e fragoroso, signor Vitta, per come stanno le cose, ora come ora io non posso che dirle questo: che lei non è l’unico padre.»
 
Estratto da "Antiromanzo Complottista!", Uriel Crua (2011-2022)

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Per avere una copia, scrivi a uriel.crua@gmail.com e metti in oggetto "ANTIROMANZO". Verrai ricontattato da me
CERVELLO FINO
Uriel Crua

La legge Europea sul "ripristino della natura" ha colpito nel cuore gli agricoltori.
Occorre sottolineare - senza vene polemiche - che si tratta di un cuore a forma di portafogli.
Perché fintanto che si è trattato di glifosato sparso a piene pompe per uccidere le infestanti, non si sono visti trattori.
Fintanto che si è trattato di pesticidi in aerosol sui vigneti per incrementare la produzione, non si sono visti trattori.
Fintanto che si è trattato di concimi chimici per zucchine grosse come polpacci, non si sono visti trattori.

Attenzione a schierarsi con facilità. Gli agricoltori conducono certamente una battaglia sacrosanta, ma non si tratta di contadini biodinamici che pregano il Padre Sole.

Si tratta di aziende che son scese in strada per proteggere il fatturato.

Non un ideale.

Chi ha orecchie, capirà.

t.me/urielcrua