Uriel Crua
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L'Uomo silenzioso nella stanza

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Di OBSOLESCENZA, MEMORIA E SERVITÙ.
Uriel Crua

L'obsolescenza è - secondo Treccani - quel processo attraverso cui un prodotto o una struttura diviene inattuale.
In termini commerciali, si parla di "obsolescenza programmata" ovverosia di quella politica di vendita "diretta a limitare il ciclo di vita di un bene (prodotto o macchinario) sia mediante canoni di progettazione che ne rendano impossibile o eccessivamente costosa la riparazione sia tramite l'immissione sul mercato di versioni tecnicamente più evolute".
In altre parole, o si progettano oggetti volutamente scadenti affinché si rompano anzitempo, oppure si proietta scientemente la "sensazione" di invecchiamento di un bene di consumo per stimolare la richiesta ossessiva di altri beni di consumo di pari valore, ma più "nuovi".
Si tratta di tecniche di vendita che fanno macinare capitali.
Il punto focale però è uno: quanto questa sovraesposizione costante, continua, indefessa e imperterrita, potrà modificare la struttura dell'Uomo-Consumatore?
Quanto danno questa ipertrofica manipolazione delle percezioni collettive riesce ad infliggere alla tessitura mnemonica dell'Uomo Contemporaneo?
L'idea è che l'introduzione coatta, letteralmente scioccante, di questi meccanismi di invecchiamento programmato vada a modificare i processi percettivi dell'Uomo Massa riducendone la capacità di attenzione, di riflessione, e la profondità di pensiero, andando ad atrofizzare quella "muscolatura mnemonica" che aiuterebbe scelte di buon senso.
Così come un oggetto di consumo vecchio di appena due anni viene percepito come stantio e inutilizzabile - benché perfettamente funzionante - ecco che anche la percezione del ricordo, della Storia, dei processi geopolitici anche superficiali viene relegata nel dimenticatoio, rendendola vecchia e inutile. Non più "fruibile".
Si spiegherebbe così la schizoide discrasia di certe narrazioni eterodirette (vedi "salviamo l'ambiente" in perfetta armonia con "mandiamo armi all'uranio per salvare la democrazia") perfettamente e placidamente accettate dalle masse. Perché in realtà non sono "accettate". Non vengono proprio percepite.

Perché immediatamente dimenticate.

Sostituite con informazioni più "nuove".

Fresche stimolazioni per servi sciocchi.

***

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NO, NO, NO.
Uriel Crua

I saluti al sole, i cerchi dell'amicizia, i bagni di Gong, lo Yoga edulcorato, la fratellanza astrale e gli abbracci agli alberi.
Ci vogliono Uomini. Servono Donne.
Il futuro dovrà essere affidato a milizie della Vita, non alla Soy Generation.
Chi ha orecchie.
LA DOMANDAH!1!
Uriel Crua

Cosa facevo "quando ci tenevano chiusi in casa"?
Be', anzitutto me la sono davvero goduta. Ho usato quella scusa per godermi appieno la mia misantropia, e nel frattempo portavo in giro i miei figli - unica e suprema mia ragione di vita. Poi compilavo video da mettere in rete per far capire quale gran razza di buffonata fosse tutto, ma perlopiù nessuno capiva, né li guardava.
Ai tempi del "coprifuoco" mi divertivo ad aspettare le ventidue in punto per vestirmi e uscire: la città era un boato di silenzio surreale.
Guardavo poi i comportamenti dell'una e dell'altra parte: i paranoici della farsemia e i "resistenti". La stessa pasta morbida e malleabile, fatta eccezione per gli amici di WELTANSCHAUUNG ITALIA, con cui poi presi contatto e con i quali si è instaurato un bel rapporto che dura tutt'oggi.
Ah, sì: ho rinunciato al lavoro, ho tolto i miei figli da scuola facendo loro lezione A CASA, ho tirato la cinghia, ho tessuto rapporti con altri genitori per far stare i miei bimbi con altri bimbi, non ho MAI rispettato una fra le regole insensate, non ho MAI scaricato un green pass, nemmeno da tampone, sono andato a mangiare fuori anche quando non si poteva. Insomma: non sono salito su palcoscenici, non ho venduto corsi di realizzazione personale, non ho fatto dirette dicendo quanto fosse bruttissimo il vairus "ingegnerizzato". Ah, mi sono persino preso un raffreddore ma non ho compilato reels e stories.
Ho letto un sacco di libri e un paio li ho anche scritti: di uno non ho visto nemmeno un centesimo.
Mi sono anche comprato una casa decadente in mezzo ai boschi e me la sono messa a posto a mani nude senza chiamare ditte, con il prezioso aiuto di mio padre e mio suocero, due uomini d'altri tempi che sanno fare le cose come si deve.
Ho discusso con persone e con alcuni amici son finito testa contro testa, ho gridato loro che eran servi e che eran vigliacchi. Chi mi conosce sa che non ho mai ragionato in termini di convenienza.
Ma che anzi godo - grazie al cielo - della sovrumana capacità di sopportare le conseguenze delle mie scelte "scellerate".
Spero fino in fondo.
APPUNTI SOVRANNATURALI
Uriel Crua

Una delle derive più sottili da intercettare, una fra le più suggestive e ugualmente impalpabili, pertiene alla sempre più diffusa sovrapposizione tra entità "sovrannaturali" ed entità "aliene".
Ciò che veniva interpretato con le categorie - tanto per fare un esempio - dell'angelologia o della demonologia, viene ora suggerito come intervento di entità biologiche molto potenti e/o "evolute" provenienti da altri mondi fisici: i cosiddetti "alieni".
Ci si spinge persino a teorizzare - con tanto di "traduzioni letterali" - che essi abbiano creato l'uomo, e che il loro intervento indirizzi i destini dell'umanità fin dalla notte dei tempi.
Gli "studi" che vanno in questa direzione sono davvero assai suggestivi, e a tratti persino incontrovertibilmente convincenti: dalla "Archeologia proibita" inaugurata da Cremo e Thompson, fino a certe meno serie paccottiglie da Best Seller.
Non si discute nel merito delle "scoperte", le quali potrebbero - vista la attitudine alla fantasiosità dell'argomento - essere spiegate in mille altri modi. No. C'è da riflettere piuttosto intorno alle conseguenze derivanti dalla massiccia implementazione di simili tesi.
Una fra tutte, la forzosa deriva meccanicistica, materialistica e grigia che ne scaturirebbe: non più mondi sottili, interventi extradiegetici di un cosmo magico e regolato da forze intercettabili e ispiratrici; non più Bellezza e Amore, tonalità imperscrutabili del Grande Mistero che suggestiona e dà respiro all'anima. Ma esseri, esseri senzienti e tecnologicamente avanzati che a suon di bisturi futuristici e meccaniche genetiche, hanno dato vita a questo essere ibrido e sottomesso che si vuol chiamare Uomo.
Si tratta di riduzionismo tecnico, di una circuitazione elementale che esclude ogni Mistero e dunque ogni afflato di ispirazione. Come quelli che spiegano l'amore con interazioni di fluidi e impulsi elettrici.
Una visione triste dell'esistente tutto.
NON FA UNA PIEGA
Uriel Crua

Un modo molto efficace per neutralizzare le verità, è quello di mescolarle.
Non c'è dubbio che l'iperpornografica esplosione industriale cagioni mali anche gravissimi agli ecosistemi. Basti pensare a una petroliera sversata in mare, o ai liquami industriali interrati sotto campi coltivati. Si tratta di avvelenamento, si tratta di crimini. Certamente vivere in città ipersaturate di gas di scarico non fa piacere a nessuno, così come nessuno vorrebbe vivere a ridosso di una discarica o di un'acciaieria. Allo stesso modo, sicuramente a nessuno verrebbe mai in mente di mescolare al proprio sangue un preparato sperimentale sconosciuto e potenzialmente dannoso coperto dal segreto militare i cui controlli di sicurezza sono affidati a chi vende e produce tali preparati. Corretto?
Dunque vien da sé che quanti si facciano afferrare lo sterno dalla "eco-ansia", siano perfettamente consapevoli delle dinamiche che muovono il mondo, compreso il fatto che essi stessi fungono da pedine strumentali di un riassetto industriale necessario ai padroni del vapore per mantenere e consolidare poteri e privilegi sempre più mal digeriti dalle popolazioni. Popolazioni che debbono quindi essere confuse, terrorizzate, polarizzate, polverizzando le verità in mille frammenti consegnati poi ai capi tribù di ciascuna fazione, affinché si scornino tra loro mentre qualcuno, da qualche parte, accarezza il suo gatto ridendo davanti ai riverberi del panopticon
La disperazione non appartiene al padrone. La disperazione è dispensata ai popoli.

Al padrone appartiene la programmazione, la tattica, la sapienza.

Inverti i ruoli, e rovescia il rovesciato per ripristinare l'ordine.

Uriel Crua
NON SIAMO ANIMALI
Uriel Crua

Nello strepitoso film "Antichrist" di Lars Von Trier (2009) viene detto: "La Natura è il tempio di Satana".

È così.

Non c'è nulla di "buono" nella natura. Nulla di "giusto". Così come nulla di "sbagliato" o "ingiusto".

La Natura è perfetta e spietata. La Natura non è  "armoniosa", non nel senso che si intende comunemente: è feroce, semmai, disordinata.

Il gatto addenta la serpe. La serpe avvelena il gatto. I calabroni cercano spazi e si moltiplicano a danno delle api. L'edera cerca spazi e si moltiplica a danno dei frutti.

Le erbacce infestano. Le formiche distruggono. I parassiti danneggiano.

La Natura è disordine e caos: è l'intervento dell'Uomo - essere senziente e raziocinante - a mettervi armonia, ordine, disciplina. A placare la ontologica fame di spazio della Natura, a sedarla, a farla fruttificare in equilibrio.

L'Uomo che schiaccia la Natura ha compiuto gravissimi errori.

L'Uomo che la idolatra come una Dea compie un gravissimo errore

L'Uomo che vi riconosce una energia creatrice  imperitura, ferina e rovinosa, da domare e armonizzare con il proprio equilibrio, fa cose buone.

L'Uomo che la conosce, che sa annusarla, che sa carezzarla e domarla, è uomo di vittoria.

Non ci si illuda d'altro.
SGOZZARE I MAIALI
Uriel Crua

Sgozzare i maiali e ricavarne il sanguinaccio, il piede e il muso da condire con sale, pepe e limone, farci bistecche e coste da conservare, insaccati e altre prelibatezze da mettere in dispensa per l'inverno, con tutta la famiglia in festa, gli zii e i papà dilatati dall'alcol, e le grosse risate rubizze delle donne e dei bambini: un'arte, un rito, una celebrazione ormai desueta, letteralmente epurata, della quale non resta che una misera porzione incellofanata nel polistirolo dei banchi frigo delle grosse catene GDO.

Alcuni ancora sanno riprodurre questa arte, sanno sporcarsi le mani, sanno cagliare la famiglia intorno a valori forti e funzionali. Sanno crescere e sgozzare maiali, infilare le mani nella pelle dei conigli e rivoltarla. Sanno addentare polpi. Decapitare galline. E nutrirsene. Non dipendono da filantropi e se ne fregano delle oscillazioni dei mercati. Sono bestialità in purezza. Una riserva di autentica sapienzialità.

Popoli dell'Est Europa, o famiglie del profondo Sud, tanto per fare un esempio.

Provate a parlar loro di Green Economy, cashless, microchip sottocutanei, pass vaccinali e identità digitali. Ma provate a parlar loro anche di "ritorno alla natura", di "empatia panica", di "centratura dei chakra".

Vi ruttano in bocca prima di sganasciarsi dalle risate.
QUALE RESISTENZA?
Uriel Crua

Vi chiudono in casa, e poi vi restituiscono la vita sotto forma di bonus una-tantum, e tutti lì a bramarli.

Vi danno i pass da guarigione, e li scaricate, e li usate, senza fiatare.

Vi drogano i prezzi dell'energia, e correte a spendere decine di migliaia di euro per inutili pannelli solari senza accumulo. Avete compiuto il loro piano.

Vi drogano i prezzi del gas, e correte a scavare per installare ridicole pompe di calore che tra manutenzione e installazione vi drenano capitali. Anche così, vincono loro.

Vi tolgono le case, ma ve le fate rimettere a nuovo coi 110%, sbavando come ratti.

Dopo aver visto due film di Walt Disney diventate pure vegani pensando di salvare il mondo e gli unicorni.

Resistenza?

Questo è percolato di scoreggia. Senza speranze.
Coli la tua vita addosso al telefonino per guardare video e contenuti che stigmatizzano persone che colano la loro vita addosso al telefonino.

E ci metti i like.

Stando maledettamente fermo.

Uriel Crua - il tuo nemico preferito.
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ITALIA ALLO SPECCHIO
Uriel Crua

Italia ha permesso che ciò accadesse.

Italia l'ha fatto.

È successo dietro l'angolo della vostra memoria flebile e corrotta.

Sono qui anche per ricordarvi questo.

Che avete fatto schifo, schifo sopra tutte le cose.

Mentre qualcuno si ingozzava delle vostre paure, mentre qualcuno ingrassava, mentendovi.

Che pena vedervi così indifferenti oggi come ieri.
IN VERITAS
Uriel Crua

La verità è che la maggior parte di noi non avrebbe mosso un dito se ad un certo punto un potere malvagio e soverchiante - seppur sempre esistito - non avesse osato entrarci in casa senza permesso.

Se fino a tutti gli anni Novanta e i primi anni dieci la Propaganda era forte, fortissima, e iniziava a imbastire le prime rifrazioni di Totalitarismo, dando la possibilità di ignorarla e evitarne le propaggini, è stato solo dal 2011 in poi che quella Propaganda ha cominciato a ingrassarsi, dilatarsi, spandersi e reificarsi ovunque. In una parola, a entrarci in casa per davvero.

Dapprima con l'Euro, poi con le riforme del Lavoro, poi con le austerità economiche, le pensioni, poi nel 2017 con l'assalto al Corpo che sanciva anche la definitiva resa dell'anima.

Ora con le Guerre e l'Energia. Domani con l'impronta di Carbonio.

La propaganda, lentamente, dopo essersi gonfiata del vostro consenso, è diventata Dettato.

A breve per davvero non ci sarà più scelta alcuna.

Non restate più immobili. Reagite ad ogni attacco, per quanto insulso appaia.

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LA MORÃŒA
Uriel Crua

Un pensiero speciale per quelle centinaia di migliaia di famiglie che quest'anno non hanno la possibilità di andare in vacanza, perché son stati loro drenati i soldi da un meccanismo criminale e vigliacco.
Ai cui figli non è dato di vedere il mare, di respirare il sole, perché derubati delle sostanze da vergognosi usurai.
Costo del cibo raddoppiato, bollette triplicate, mutui impazziti, lavoro stagnante: migliaia di euro succhiati dalle loro tasche e finiti dritti nel sangue corrotto di avidi aguzzini.
Centinaia di migliaia di persone costrette in città sopite e scarne, sporche e soffocanti.

Quanta decadenza.
CENNI BIOGRAFICI
Uriel Crua

Sono contento.
Ho sempre pensato che di un artista fosse necessario leggere la biografia. Perché dal modo in cui ha vissuto il suo tempo, si può determinare la coerenza del suo enunciato.
Oggi guardo a dove le mie scelte "scellerate" e "sconvenienti" mi hanno portato. Guardo al dolore e alle gioie che il mio stile di vita, fatto di ineluttabile volontà e necessità di coerenza, ha procurato.
Guardo i miei figli squillanti giocare nel giardino dei boschi ritorti; guardo i miei cani sorridere addosso alla carne della mia carne; guardo alla cena che ho preparato coi gomiti sfarinati nell'orto.
E sono contento di essere fatto "scellerato".
E di avere un Cuore che chiude il passaggio allo scolo delle lordure del mio Tempo.

In qualche modo, questa cosa deve definirsi come Amore puro.