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VALORE=PAGARE È IL MANTRA NEOLIBERISTA

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per giustificare l’aumento dei prezzi, già alti, dei biglietti d’ingresso ai musei utilizza la stessa strategia retorica che l’allora ministro Dario Franceschini utilizzò nel 2014: “il nostro patrimonio ha valore, quindi è giusto pagare tanto per fruirne” (chi se ne frega se l’Italia è il Paese delle disuguaglianze pertanto il costo di un biglietto per alcuni è del tutto indifferente mentre per altri è insostenibile). L’ideologia che sta dietro al classismo di certe opinioni che leggiamo sui giornali e che vengono pronunciate dal ministro della cultura si chiama neoliberismo.

Ciò non ha effetti soltanto sulle possibilità di accesso al nostro patrimonio culturale e museale, ma anche sulla psicologia di ciascuno di noi…
Unione Popolare
VALORE=PAGARE È IL MANTRA NEOLIBERISTA Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per giustificare l’aumento dei prezzi, già alti, dei biglietti d’ingresso ai musei utilizza la stessa strategia retorica che l’allora ministro Dario Franceschini utilizzò…
Quante volte ti sei sentito a disagio in un museo? Quante volte ti sei sentito un estraneo in un luogo a cui non appartieni? Quante volte non ti sei sentito abbastanza bravo/ colto/ intelligente per capire? Quante volte avresti voluto frequentare quel luogo, ma non ci sei potuto andare perché costava troppo? Non preoccuparti: non sei tu inadeguato. Inadeguato è il sistema che da anni sottrae pezzo dopo pezzo il nostro patrimonio culturale alla maggioranza. È il sistema che ti fa sentire estraneo in un luogo che ti appartiene, indipendentemente dal tuo conto in banca, dal tuo percorso di vita o dal tuo background culturale.

Come Unione Popolare abbiamo intenzione di restituire il patrimonio collettivo alla collettività, e non soltanto a chi può permetterselo. Torneremo tutti e tutte a usufruire del nostro patrimonio culturale. Torneremo a sentirci a casa nei luoghi che appartengono a ognuno di noi.
FUORI LE ARMI DAL PNRR

Giovedì 1 giugno il Parlamento Europeo voterà una risoluzione per utilizzare i soldi del Pnrr e della coesione sociale per finanziare armi e munizioni. In questo modo ai cittadini e alla collettività verrebbero sottratte importanti risorse dirottate verso le lobby delle armi e verso i mercanti di morte.

Unione Popolare condanna apertamente questa follia, in contrasto con tutto ciò che dovrebbe essere l’Europa e sostiene l'appello promosso da ANPI, Arci, Rete italiana pace e disarmo e Libertà e giustizia.

Chiediamo ai parlamentari europei di esprimere la loro contrarietà con il voto. Chiediamo a voi di condividere, informare e sensibilizzare. Svuotare gli arsenali è la scelta giusta contro le guerre.
SIAMO PARTITI!

L’Italia è l’unico paese europeo dove negli ultimi trent'anni i salari sono diminuiti invece di aumentare. Lavoriamo tanto, spesso in modo precario, senza tutele, con stipendi insufficienti per vivere dignitosamente. I salari sono così bassi che oggi nel nostro Paese il 12% delle persone che lavorano è sotto la soglia di povertà. E il numero aumenta drammaticamente tra i lavoratori giovani.

Per questo abbiamo lanciato una legge di iniziativa popolare per l’introduzione di un salario minimo legale legato all’inflazione. Per far sì che chiunque, qualunque sia il lavoro che svolge, guadagni almeno 10 euro l’ora, con la garanzia che lo stipendio si adegui nel tempo in base all’inflazione.

Troverete in tutta Italia i banchetti per firmare la proposta di legge di iniziativa popolare. Insieme possiamo portare finalmente il salario minimo anche nel nostro Paese. Insieme possiamo dire basta ai contratti truffa e allo sfruttamento.
«Dopo l’indecente genuflessione dello Stato e dei poteri forti su Berlusconi che non è un uomo che ha servito lo Stato ma che si è servito dello Stato per i suoi interessi, arriva l’indegna riforma della giustizia del governo Meloni per coerenza intitolata “riforma Berlusconi”.
Cancellato il reato di abuso d’ufficio e quindi sarà più difficile scoprire corruzioni, concussioni, peculati e associazioni mafiose […]»

Leggi il commento completo del nostro portavoce Luigi de Magistris 👇

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid035PjkYKb1N1QqdRbWuoeGrYhCsyJeDB2bZHg3VGXnaV4zyTY9nDsZmeCiVCm1CwZsl&id=100083023377681

https://www.instagram.com/p/CtlmRGoICWV/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==
14-15-16 LUGLIO
🟣GIORNATE NAZIONALI CONTRO IL LAVORO POVERO🟣
🔴FIRMA PER IL SALARIO MINIMO DI 10€:
https://unionepopolare.blog/salariominimo/
👉PARTECIPA ALLA MOBILITAZIONE, SCARICA I MATERIALI:
https://unionepopolare.blog/mai-piu-lavoro-povero/

il turismo viene spacciato come il “petrolio d’Italia” – con l’indotto vale il 13% del PIL, 190mld di €. In realtà il turismo – così come accade per il petrolio nei Paesi petroliferi – produce contemporaneamente enorme ricchezza ed enorme miseria. La prima rimane attaccata nelle tasche di pochi imprenditori piagnoni; la miseria, invece, distribuita tra i lavoratori e le lavoratrici del comparto.
Il turismo è uno dei settori a più alto tasso di irregolarità, secondo quanto riporta l’Ispettorato del Lavoro: 3 aziende su 4 irregolari ai controlli. Le storie reali – quelle che sui media non trovano spazio – raccontano di dipendenti costretti anche a 7 giorni su 7, 12 ore al giorno, senza diritto a ferie e malattia e per paghe da fame (in molti casi pagate in nero).
Ma anche perché i CCNL applicati prevedono paghe basse, insufficienti per un’esistenza dignitosa: poco più di 7€ lordi per un aiuto cuoco; poco più di 8€ per un bagnino.
Un salario minimo è urgenza e necessità anche per chi lavora nel turismo.
10€ l’ora è il minimo per chi costruisce la vera ricchezza del nostro Paese: i lavoratori e le lavoratrici!
15-16/07 GIORNATE NAZIONALI CONTRO IL LAVORO POVERO
UNIONE POPOLARE: "Dal Twiga agli scavi di Pompei, dal Lago di Garda a Venezia, in tante località turistiche per un salario minimo di 10€ contro il lavoro povero!"

Sabato 15 e domenica 16 luglio Unione Popolare sarà  presente in tante località turistiche con i “fantasmi” del lavoro povero e i banchetti per la raccolta firme per la Legge di Iniziativa Popolare per introdurre un salario minimo di 10€ indicizzato automaticamente all'inflazione.

"Dal Twiga di Briatore e Santanché alla Venezia dell'Harry's Bar di Arrigo Cipriani, passando per gli Scavi di Pompei e la costiera amalfitana, oggi e domani denunceremo la vergogna del lavoro povero perché precario, sottopagato e troppo spesso, soprattutto nel turismo, irregolare.

Denunciamo l'arroganza di un Governo classista e reazionario che taglia il reddito di cittadinanza, si oppone al salario minimo, non fa nulla per fermare l'inflazione. Un Governo al servizio dei super ricchi e nemico dei lavoratori e delle lavoratrici.

Proprio mentre l’ultradestra  affossa la pur moderata proposta delle opposizioni in Parlamento, vogliamo far emergere dall'invisibilità milioni di lavoratrici e lavoratori con paghe da fame e costruire un’ampia mobilitazione popolare per cambiare gli equilibri politici nel Paese."

Coordinamento Nazionale UP
Qualche giorno fa il PD ha votato compatto in Europa (solo 2 astenuti) per il piano Asap, che prevede il rifornimento con altre armi e munizioni dall’Ucraina, anche utilizzando i fondi del Pnrr. In altre parole, invece di investire in scuole, ospedali, ricerca, strade e servizi pubblici, l’Europa liberista con il supporto immancabile del PD intende investire miliardi di euro nelle armi.

Lo stesso PD poco tempo fa, al parlamento italiano aveva votato contro la possibilità di usare il Pnrr per finanziare la guerra.
L’ipocrisia e l’opportunismo di chi ci riempie di bei discorsi nei comizi e poi sostiene e vota compatto misure anti popolari e guerrafondaie è evidente.

È la stessa ipocrisia di chi ha impedito per anni al nostro Paese di diventare un posto migliore per tutti, e non per pochi.
Da Minniti a Meloni & Von der Leyen. Memorandum contro i migranti, muro criminale d'Europa

Con la Visita del Presidente del Consiglio Meloni e della Presidente della Commissione Europea, Von der Leyen al dittatore tunisino Saied si legittimano stragi e torture. Si replica quanto accaduto in Libia e, in maniera più grande in Turchia.

Bypassando il parlamento, con lo strumento del "Memorandum", una lettera di intenti e non un accordo fra Stati, questo governo, come altri in passato e col sostegno UE, garantisce fondi al governo di Tunisi per fermare con ogni mezzo i tentativi di fuggire dal paese. A scappare sono giovani tunisini oppressi da una crisi economica e sociale senza fine e coetanei subsahariani la cui vita è messa a rischio dai proclami razzisti del "presidente" Saied.

Non è il primo Memorandum che si stringe con la Tunisia ma la fase particolare che attraversa il Paese lo rende ancora più infame e vigliacco. Qualche centinaio di milioni di euro per fermare le migrazioni, anche mandando nella terra di nessuno del confine con la Libia, decine di migliaia di uomini, donne e bambini, condizionati al fatto che la Tunisia, per "risolvere la propria crisi" accetti il prestito cappio del FMI, riforme che distruggeranno quanto resta dello Stato sociale in cambio di valuta.

Una politica neocoloniale di guerra che l'Italia persegue sia con governi di centro destra che di centro sinistra, in nome di una falsa lotta ai trafficanti. Tunisia, Libia, Turchia, non sono porti sicuri ma luoghi di violazione continuata dei diritti fondamentali. Di questi crimini non saremo mai complici. Ci auguriamo che altri facciano sentire la propria voce.

✍️ Coordinamento nazionale Unione Popolare

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Unione Popolare: “Caro #PD, noi stiamo raccogliendo firme in tutta Italia per un #salariominimo di 10€/l’ora agganciati automaticamente all’inflazione. Se il destino di milioni di lavoratori ti sta davvero a cuore e non è solo demagogia, perché non vieni a firmare per la nostra pdl?”

@UltimoraPolitics24