Unione Popolare
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Canale Telegram ufficiale di Unione Popolare #Uniamoci
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“Secondo l’Eurostat l'Italia è l’ultimo di 27 Paesi per tasso di occupazione fra neolaureati, dietro persino a Grecia e Romania.

Questo spiega l’emigrazione di massa - la vera emergenza negata - verso l'estero che va avanti da anni in proporzioni da primo dopoguerra quando il Paese era in macerie: 337.000 giovani laureati secondo I’Istat sono emigrati in un decennio.

Siamo di fronte al fallimento delle politiche neoliberiste degli ultimi tre decenni che hanno visto il nostro Paese perdere una quota enorme di tessuto industriale, lo smantellamento delle grandi imprese pubbliche e dello stesso Stato. Le difficoltà di utilizzare i fondi del Pnrr fotografano lo stato degli enti locali, le liste di attesa quello della Sanità pubblica.

Come ci ricordava Luciano Gallino è lo Stato che deve creare occupazione. Il gap del nostro Paese rispetto al resto dell'Ue per quanto riguarda il numero di dipendenti pubblici è di dimensioni enormi. Persino negli Usa, la patria del neoliberismo e dello "Stato minimo", il numero di dipendenti pubblici in proporzione agli abitanti è superiore a quello dell'Italia.

Per questo c’è bisogno di un piano per il lavoro per il rilancio del pubblico, la riconversione ecologica, la cura delle persone e del territorio”.

Continua a leggere l’articolo del nostro Maurizio Acerbo su @ilfattoquotidianoit

#uniamoci #acCompagnamoci

💜 Aderisci anche tu a Unione Popolare
https://unionepopolare.blog/adesioni/
Il nostro portavoce #luigidemagistris è stato invitato a partecipare a un incontro pubblico organizzato da Raniero La Valle e Michele Santoro nella speranza di unire le voci del Paese contro la guerra che genera solo morte e povertà per i molti, e profitto per pochissimi.
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Caivano contesta la passerella di Giorgia Meloni
MELONI TEME IL SALARIO MINIMO

Giorgia Meloni boccia il salario minimo, dicendo che potrebbe portare al ribasso degli stipendi. Forse ignora che gli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici italiani sono già da fame (3-4-5€ l’ora), e peggio c’è soltanto la schiavitù. O forse lo sa ma se ne frega.

Aggiunge che bisogna “fidarsi di chi crea ricchezza piuttosto che intervenire sui salari con i decreti”. Peccato che in questo Paese molti imprenditori facciano ricchezza sulle spalle e sulla pelle di chi lavora, complici i governi ultra liberisti, tra cui quello Meloni.

Dove si è mai vista una Presidente del CDM che invita la cittadinanza a fidarsi dei privati piuttosto che della politica?

Meloni si schiera apertamente dalla parte di chi sfrutta. Ci troverà dalla parte opposta. Continueremo a batterci contro quelli come lei, per un salario minimo di almeno 10€ l’ora. Per la dignità di chi lavora.

Venite a firmare nel vostro comune di residenza o presso i nostri banchetti per la nostra LIP #10èilminimo!
“A Catania accade che, dopo aver giustamente accolto i minori ucraini per non fargli vivere le barbarie della guerra, adesso, senza specifiche ed esaustive motivazione, il tutore di questi minori ne richiede il rimpatrio condannandoli, se va bene, a miseria certa.

Per gli adolescenti, dai 16 in su, a breve è previsto per loro l'arruolamento.

Perché la tutrice, nominata dal consolato ucraino, sta richiedendo tutti questi rimpatri?

E Catania è solo la punta dell'iceberg.

Prima li aiutiamo e poi li lasciamo andare a una vita di stenti e morte certa! Ma la vera ragione qual è?”

✍️ @suriano_simona
VERSO LE EUROPEE 2024
Appello del Coordinamento nazionale provvisorio di #UnionePopolare
Qui il comunicato completo👇👇👇
https://unionepopolare.blog/appello-per-una-alleanza-pacifista/

"Giù le armi, su i salari” è quindi il programma politico che come Unione Popolare vogliamo porre al centro delle prossime elezioni europee. Un programma contro la guerra e le sue enormi conseguenze, ma soprattutto un programma “per”: per una maggiore eguaglianza nel lavoro e nei diritti di cittadinanza; per redistribuire la ricchezza; per l’aumento delle paghe – in Italia in primis con un salario minimo di 10€ l’ora; per la garanzia della sicurezza e della salute sui posti di lavoro; per la riduzione dell’orario lavorativo a parità di salario, affinché il continente europeo possa essere laboratorio di liberazione e non di oppressione ulteriore di chi lavora.

[...] Unione Popolare ritiene necessario proseguire nella costruzione di uno spazio politico alternativo ai poli politici esistenti, e decide pertanto:

👉di convocare l’assemblea costituente di Unione Popolare per fine ottobre/inizi novembre;

👉di partecipare alla prossima competizione elettorale europea puntando a costruire una lista contro la guerra che sappia vincere due sfide:
🔴coniugare il rifiuto della guerra, e del sistema di alleanze che la sorregge (e della partecipazione italiana diretta o indiretta alla stessa), con la lotta al liberismo economico e all’economia di guerra;
🔴dare vita a una alleanza pacifista tra tutte e tutti coloro – persone, associazioni, comitati o partiti – che ne condividano il programma e l’impostazione.

Anche noi, come Michele Santoro, non chiediamo a nessuno di rinunciare alle sue idee e ai suoi simboli. La priorità è porre fine alla guerra. Siamo quindi disponibili a dar vita e a partecipare in modo riconoscibile e riconosciuto alla costruzione di una alleanza pacifista per una lista unitaria nelle elezioni europee, contro l’orrore della guerra.
Unione Popolare valuterà pertanto con i necessari confronti e con un percorso di partecipazione e consultazione democratica, le condizioni e le modalità per la costruzione di questo percorso.

A partire da questa impostazione Unione Popolare è favorevole ad un confronto con Michele Santoro e Raniero La Valle – protagonisti in quest’anno e mezzo della battaglia per la pace e che hanno lanciato un appello contro la guerra per le elezioni europee – e con ogni forza interessata e disponibile alla costruzione di una alleanza pacifista.

Il Coordinamento Nazionale Provvisorio di UP
Unione Popolare: “10 anni fa a Lampedusa naufragava l’Europa”

Il 3 ottobre di 10 anni fa, all’alba, a poche miglia dalla salvezza, si rovesciava un barcone proveniente da Mishrata in Libia, bilancio: 368 vittime, 20 dispersi, 151 sopravvissuti, una delle più gravi stragi nel Mediterraneo Centrale. Ma non era la prima volta e non sarebbe stata l’ultima di una lunga catena di delitti, giusto chiamarli con questo nome, dovute alle leggi UE e italiane, a governi di diverso colore, alla criminalizzazione della solidarietà, alla decisione spregiudicata di limitare i soccorsi in mare o, peggio ancora, di affidare le vite di chi fugge, a criminali che indossano le divise delle Guardie costiere di diversi Paesi e che svolgono contemporaneamente il lavoro di trafficanti, carcerieri e venditori di carne umana. Sin dalla fine degli anni Novanta si combatte nel Mediterraneo una guerra silenziosa che vede da una parte carnefici ben armati e dall’altra vittime colpevoli unicamente di volere un futuro; quel tratto di mare fra i più sorvegliati del pianeta è divenuto un’immensa fossa comune che ogni giorno inghiotte altre vite. Chi come noi nasce avendo come elemento fondante la contrarietà alla guerra, a tutte le guerre, non resta indifferente. L’Europa che vogliamo contribuire a costruire non ha nulla a che fare con questa fortezza criminale, ad est piena di muri e fili spinati, a sud divenuta un deserto in cui aiutare è un reato. Vogliamo vivere in un continente in cui si possa circolare indipendentemente dal colore della pelle e del passaporto, in cui non si rischino galere e deportazioni, in cui il benessere dei popoli sia sovradeterminante rispetto agli interessi dei padroni e dei capitali. La pace per cui lottiamo parte anche per un Mediterraneo che sia luogo di vita e di contaminazione. Nazionalismi, colonialismi e suprematismi vengano ricacciati nel misero passato di cui è intrisa la storia occidentale.

Coordinamento Unione Popolare
Unione Popolare sarà presente con i propri militanti e simpatizzanti ai cortei che percorreranno sabato 7 ottobre la città di Roma.

Saremo in particolare parte del concentramento dei Comitati contro ogni tipo di autonomia differenziata, perché convinti che il combinato disposto fra il ddl Calderoli e le proposte di premeriato o di presidenzialismo, non debbono passare in quanto segnerebbero un ulteriore arretramento della democrazia già scarsa nel Paese. Verrebbero erosi alcuni fra i pochi principi ancora saldi della Carta costituzionale nata dalla Resistenza.

Saremo in piazza perché la situazione è drammatica. Le responsabilità sono delle politiche neoliberiste messe in pratica da tutti i governi, anche di centro sinistra, che si sono succeduti e che sono state favorite anche dalle pratiche concertative di CGIL, CISL, UIL.
Saremo con chi ha tentato negli anni di difendere i salari, la sanità pubblica, il welfare.

La nostra sarà una presenza critica, di chi vuole incontrare e dialogare con le tante e i tanti che pagano l’impoverimento del Paese, la crescita delle diseguaglianze, l’assenza dei servizi essenziali.
[...]
Leggi il comunicato completo su
https://unionepopolare.blog/7-ottobre-2023/

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10 È IL MINIMO!
Ultimi giorni per firmare per la legge di iniziativa popolare di UP per introdurre un salario minimo garantito: l’appello del nostro Luigi de Magistris.
Abbiamo bisogno del vostro aiuto per raggiungere il traguardo!

Puoi firmare nel tuo comune di residenza o ai nostri banchetti!
Più informazioni al sito https://unionepopolare.blog/salariominimo/dovefirmare/
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Ultimi giorni per firmare per la campagna #10èilminimo! Dal 2 Giugno stiamo raccogliendo firme per la LIP che abbiamo depositato in Cassazione, per un #salariominimo di 10€, agganciato all’inflazione.

Costringiamo il Parlamento ad approvarlo!
L’appello della nostra Simona Suriano

Puoi firmare nel tuo comune di residenza o ai nostri banchetti!
Più informazioni al sito https://unionepopolare.blog/salariominimo/dovefirmare/
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Ultimi giorni per firmare per LIP 10èilminimo! Nel tuo Comune o presso i nostri banchetti.
Grazie ad Angelo d’Orsi per il sostegno!

Più informazioni al sito https://unionepopolare.blog/salariominimo/dovefirmare/

#10èilminimo #salariominimo #uniamoci #unionepopolare
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!
Siamo giovani, vogliamo lavoro, #salariominimo. Mettiamoci la firma!

Sai che...
🔴L’Italia è il paese UE col più alto numero di NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non sono in stage): 1 su 4
🔴Dal 2007 il numero degli espatri di cittadini italiani è sistematicamente superiore al numero dei rientri
🔴Quasi un giovane su 4 non lavora, al Sud siamo a 4 su 10
🔴Chi non è partito e lavora è precario e ha paghe da fame: le donne under 30 di questo Paese sono le lavoratrici peggio pagate di tutti.

NON È UN PAESE PER GIOVANI

Tra precariato, stipendi da fame e inflazione sono pochi i giovani che possono permettersi di costruirsi una vita autonoma. Tra affitti alle stelle e mutui concessi solo a chi ha contratti a tempo indeterminato l’indipendenza abitativa è un lusso.
Per la prima volta da molte generazioni il futuro che ci vedrà protagonisti sarà peggiore di quello dei nostri genitori! Precarietà infinta, accesso allo studio sempre più difficile ed elitario, nessuna prospettiva di stabilità.
Per questo abbiamo depositato la proposta di legge di iniziativa popolare per un salario minimo legale di almeno 10 euro l’ora, indicizzato al costo della vita.
Il salario minimo è il primo passo necessario per dare una svolta a questo quadro desolante e aprire una strada verso il futuro che ci meritiamo, in cui avere una casa o fare figli non sembreranno più utopie, ma possibilità concrete!
Partiamo dal salario minimo e unifichiamo le lotte: salario, ambiente, casa e lavoro. Mobilitiamoci per cambiare.
Giovedì 26, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 ottobre ci troverete nelle piazze di tutta Italia con banchetti dove firmare per la nostra proposta di legge, per la quarta giornata di mobilitazione nazionale per il salario minimo, dedicata proprio alle giovani generazioni.
VIENI A FIRMARE ANCHE TU
IL FUTURO è NOSTRO, RIPRENDIAMOCELO!
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Sostenete la nostra proposta per fissare il Salario Minimo a 10€ l'ora!
La campagna sta per terminare e avete ancora pochi giorni per firmare nel vostro Comune o ai nostri banchetti.
Grazie alla nostra Marta Collot per il sostegno!

#10èilminimo #salariominimo #uniamoci #unionepopolare
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"Ultimi giorni per firmare per la campagna #10èilminimo! Da Giugno stiamo raccogliendo firme per ottenere anche in Italia una legge sul Salario Minimo, e proponiamo 10€.

Lavoriamo perché il Parlamento possa approvarla!

Grazie a Emiliano Brancaccio per il sostegno!

#10èilminimo #salariominimo #uniamoci #unionepopolare
Unione Popolare al fianco del popolo palestinese, in piazza a Roma sabato 28 ottobre

La città di Roma, sabato 28 ottobre, nel pomeriggio, sarà attraversata da un grande corteo nazionale in difesa della lotta di liberazione del popolo palestinese.

Come Unione Popolare aderiamo alla manifestazione, parteciperemo ed invitiamo ad una presenza massiccia di aderenti e simpatizzanti.

Vai al comunicato completo
https://unionepopolare.blog/unione-popolare-al-fianco-del-popolo-palestinese/
In Palestina la situazione è drammatica: Israele ha interrotto ogni forma di comunicazione e ha iniziato l'offensiva via terra. Si prospetta l'ora più buia per il popolo palestinese, isolato dal resto del mondo. L'oscurità è scesa su Gaza, dove ogni massacro, ogni violazione, ogni crimine di guerra potrà avvenire nell'indifferenza e restare impunito.

L'Onu ha appena approvato una bozza per una tregua che interrompa i bombardamenti e garantisca l'ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza: l'Italia si è astenuta vergognosamente. Rivolgiamo un pressante appello al governo italiano affinché non disonori il nostro Paese rendendolo complice del genocidio del popolo palestinese e affinché si attivi immediatamente per impedire che Israele metta in atto la sua "soluzione finale", e cioè lo sterminio di un intero popolo. La comunità civile chiede la cessazione istantanea della follia omicida del governo Netanyahu: come Unione Popolare ci uniamo a questa richiesta.

In un momento critico come questo, in cui ci troviamo di fronte a ingiustizie insopportabili, è cruciale che ci uniamo come una forza collettiva per difendere la vita e i diritti del popolo palestinese.
Domani, il corteo a Roma rappresenterà un momento di unione e solidarietà, ma dobbiamo andare oltre. Dobbiamo impegnarci a continuare la nostra protesta in tutte le forme possibili nei giorni a venire.
VERSO LE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE
Comunicato del Coordinamento Nazionale di Unione Popolare
👉https://unionepopolare.blog/comunicato-sulle-elezioni-europee/

Unione Popolare sin dall’inizio ha fatto della pace e della giustizia sociale, ambientale ed economica i punti cardine del suo agire politico.

Ha operato per la costruzione di uno schieramento largo e plurale in questa direzione, con l’obiettivo di realizzare un campo popolare alternativo al sistema rappresentato sia dall’ultradestra di governo che dal centrosinistra.
In quest’ottica è oggi interessata alla costruzione di una lista unitaria per le elezioni europee per un’Europa della pace, contro l’austerità e per la solidarietà.

Da costruire con tutte le forze che rifiutino la guerra, l’Italia in guerra, l’invio di armi e l’economia di guerra.

Per realizzare un mondo multipolare e pacifista è necessario il superamento della NATO, alla quale l’Italia è sempre più subalterna avendo smarrito la propria sovranità, NATO che è sempre più attore bellico e di ostacolo al raggiungimento di un orizzonte di pace e giustizia. Per noi non esiste esportare la democrazia perché vuol dire imporre l’imperialismo.

Un’alleanza contro la guerra è un’urgenza confermata dal massacro in corso a Gaza contro il popolo palestinese.
Ancora una volta l’Italia si è allineata all’UE e agli USA nella complicità assoluta con Israele.

Se il nostro Governo è saldamente al lato di Tel Aviv, noi siamo invece dal lato della legittima resistenza del popolo palestinese all’apartheid e al genocidio dello Stato israeliano.

Bisogna unire le voci per chiedere l’immediato cessate il fuoco e lo stop dei bombardamenti su Gaza e per ribadire che solo la fine dell’occupazione illegale dei territori palestinesi può essere la base di una pace duratura.

Un’eventuale alleanza per le europee dovrà essere l’esito comune di un dialogo e di un percorso tra pari, capace di valorizzare il programma, il patrimonio di idee, valori, simboli ed esperienze di tutte le soggettività partecipanti.

Per verificare la possibilità di costruire questa alleanza contro la guerra, Unione Popolare si impegna a incontrare una delegazione del movimento politico “Pace Terra Dignità” promosso dall’appello di Raniero La Valle e Michele Santoro, nonché il PCI e ogni altra organizzazione e movimento impegnati nella lotta contro la guerra e interessati a costruire una convergenza in vista delle elezioni europee.

Questi incontri sono da svolgere necessariamente in tempi brevi, in modo che Unione Popolare possa poi decidere se sussistano, come auspicabile, le condizioni necessarie per dare vita al percorso indicato.

Il Coordinamento Nazionale di Unione Popolare