Unione Popolare: “Una Lip per il salario minimo c’è già. Perché farne altre al ribasso?”
Giunge notizia che le opposizioni unite intendano lanciare una raccolta firme per un salario minimo di 9€ lordi/ora, slegati dal costo della vita, che, qualora venisse approvato, entrerebbe in vigore tra un anno e mezzo. Se le opposizioni si sono finalmente convinte della necessità di un salario minimo, perché non sostengono e promuovono la legge di iniziativa popolare #10èilminimo di Unione Popolare, per un salario minimo di almeno 10€/ora, indicizzato all’inflazione e con gli aumenti a carico delle imprese?
Hanno già aderito moltissimi cittadini e cittadine e diverse realtà sociali e politiche, nonché economisti e giuristi illustri. Stiamo raccogliendo firme da mesi. C’è davvero bisogno di fare concorrenza al ribasso a una proposta coraggiosa che cambierebbe la vita di milioni di lavoratori e lavoratrici in questo Paese?
Venite a firmare.
Coordinamento Unione Popolare
Giunge notizia che le opposizioni unite intendano lanciare una raccolta firme per un salario minimo di 9€ lordi/ora, slegati dal costo della vita, che, qualora venisse approvato, entrerebbe in vigore tra un anno e mezzo. Se le opposizioni si sono finalmente convinte della necessità di un salario minimo, perché non sostengono e promuovono la legge di iniziativa popolare #10èilminimo di Unione Popolare, per un salario minimo di almeno 10€/ora, indicizzato all’inflazione e con gli aumenti a carico delle imprese?
Hanno già aderito moltissimi cittadini e cittadine e diverse realtà sociali e politiche, nonché economisti e giuristi illustri. Stiamo raccogliendo firme da mesi. C’è davvero bisogno di fare concorrenza al ribasso a una proposta coraggiosa che cambierebbe la vita di milioni di lavoratori e lavoratrici in questo Paese?
Venite a firmare.
Coordinamento Unione Popolare
CI SIAMO! AL VIA LA CAMPAGNA DI ADESIONI A UNIONE POPOLARE.
Da lunedì 7 agosto potremo aderire allo spazio politico di Unione Popolare, con un contributo minimo di 5 euro!
Dopo i risultati elettorali delle elezioni politiche dello scorso settembre, ci sono arrivate centinaia di messaggi di incoraggiamento a non mollare e a “non disunirci”. Abbiamo promesso a chi ha scelto di darci fiducia che non avremmo rinunciato al nostro progetto politico di cambiamento per un Paese più giusto, più solidale, più unito e più sicuro. Per queste e per le prossime generazioni. E infatti, dopo un anno siamo qui a batterci, negli spazi reali e virtuali, con più entusiasmo di un anno fa. Nel frattempo, il nostro Paese è diventato sempre più prono a un sistema che alimenta guerre, disuguaglianze, esclusioni, precarietà, rassegnazione, nonché una sempre più diffusa depressione tra chi non si riconosce in tutto questo.
Per questo c'è urgente bisogno di creare uno spazio politico aperto, in grado di costruire un'alternativa per l'Italia e l'Europa.
Unione Popolare ha bisogno di te, del tuo contributo, delle tue idee, del tuo desiderio di cambiare le cose… ora tocca a te!
#Uniamoci! #acCompagnamoci insieme!
Da lunedì 7 agosto potremo aderire allo spazio politico di Unione Popolare, con un contributo minimo di 5 euro!
Dopo i risultati elettorali delle elezioni politiche dello scorso settembre, ci sono arrivate centinaia di messaggi di incoraggiamento a non mollare e a “non disunirci”. Abbiamo promesso a chi ha scelto di darci fiducia che non avremmo rinunciato al nostro progetto politico di cambiamento per un Paese più giusto, più solidale, più unito e più sicuro. Per queste e per le prossime generazioni. E infatti, dopo un anno siamo qui a batterci, negli spazi reali e virtuali, con più entusiasmo di un anno fa. Nel frattempo, il nostro Paese è diventato sempre più prono a un sistema che alimenta guerre, disuguaglianze, esclusioni, precarietà, rassegnazione, nonché una sempre più diffusa depressione tra chi non si riconosce in tutto questo.
Per questo c'è urgente bisogno di creare uno spazio politico aperto, in grado di costruire un'alternativa per l'Italia e l'Europa.
Unione Popolare ha bisogno di te, del tuo contributo, delle tue idee, del tuo desiderio di cambiare le cose… ora tocca a te!
#Uniamoci! #acCompagnamoci insieme!
UNA TESTA UN VOTO!
-1 giorno all’apertura della campagna di adesioni!
Unione Popolare deve vivere sul principio democratico di “una testa un voto”.
Per realizzare questo obiettivo abbiamo attivato le adesioni individuali a UP e nel contempo continuiamo far vivere sui territori le campagne politiche contro la guerra e contro il governo.
Proprio per attivare un effettivo percorso di partecipazione dal basso riteniamo che sia necessario dar vita a Unione Popolare garantendo la massima apertura a tutte e tutti coloro che sottoscriveranno il Manifesto dei principi fondamentali 👇
https://unionepopolare.blog/manifesto-principi-fondamentali/
Unione Popolare è uno spazio politico formato da singoli e organizzazioni, aperto a chi vuole partecipare per creare una dinamica politica attrattiva, capace di integrare identità politiche e pratiche diverse.
Unisciti a noi. Aderisci a #UnionePopolare!
#acCompagnamoci
-1 giorno all’apertura della campagna di adesioni!
Unione Popolare deve vivere sul principio democratico di “una testa un voto”.
Per realizzare questo obiettivo abbiamo attivato le adesioni individuali a UP e nel contempo continuiamo far vivere sui territori le campagne politiche contro la guerra e contro il governo.
Proprio per attivare un effettivo percorso di partecipazione dal basso riteniamo che sia necessario dar vita a Unione Popolare garantendo la massima apertura a tutte e tutti coloro che sottoscriveranno il Manifesto dei principi fondamentali 👇
https://unionepopolare.blog/manifesto-principi-fondamentali/
Unione Popolare è uno spazio politico formato da singoli e organizzazioni, aperto a chi vuole partecipare per creare una dinamica politica attrattiva, capace di integrare identità politiche e pratiche diverse.
Unisciti a noi. Aderisci a #UnionePopolare!
#acCompagnamoci
🟣 SONO APERTE LE ADESIONI A UP!
Unione Popolare ha bisogno di te, del tuo contributo, delle tue idee, del tuo desiderio di cambiare le cose… ora tocca a te!
Unisciti a noi. Aderisci a Unione Popolare! 💜👇
https://unionepopolare.blog/adesioni/
#acCompagnamoci #UnionePopolare
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#acCompagnamoci #UnionePopolare
#10èilminimo, indicizzato all'inflazione, subito e non a carico dello Stato.
Scopri le differenze tra le proposte di legge sul #salariominimo !
#uniamoci
https://unionepopolare.blog/salario-minimo-le-differenze/
Scopri le differenze tra le proposte di legge sul #salariominimo !
#uniamoci
https://unionepopolare.blog/salario-minimo-le-differenze/
Unione Popolare
Unione Popolare – Salario minimo, le differenze tra la proposta di UNIONE POPOLARE e quella delle opposizioni
Una proposta di legge per il salario minimo c’è già. Perché farne altre al ribasso? Scopri le differenze tra le proposte.
Le opposizioni propongono al governo un salario minimo di appena nove euro, slegato dal costo della vita, che, qualora approvato, entrerebbe in vigore tra un anno e mezzo. Ma la voce del paese reale fuori dai Palazzi dice che 9 euro sono davvero pochi, rilanciando di fatto la nostra proposta #10èilminimo !
I mezzi di informazione mainstream ignorano la nostra raccolta firme: abbiamo solo le vostre voci. Fai conoscere la nostra proposta!
Ricordiamo che #UnionePopolare raccoglie le firme da 2 mesi #10èilminimo.
La gente è con noi!
I mezzi di informazione mainstream ignorano la nostra raccolta firme: abbiamo solo le vostre voci. Fai conoscere la nostra proposta!
Ricordiamo che #UnionePopolare raccoglie le firme da 2 mesi #10èilminimo.
La gente è con noi!
“Secondo l’Eurostat l'Italia è l’ultimo di 27 Paesi per tasso di occupazione fra neolaureati, dietro persino a Grecia e Romania.
Questo spiega l’emigrazione di massa - la vera emergenza negata - verso l'estero che va avanti da anni in proporzioni da primo dopoguerra quando il Paese era in macerie: 337.000 giovani laureati secondo I’Istat sono emigrati in un decennio.
Siamo di fronte al fallimento delle politiche neoliberiste degli ultimi tre decenni che hanno visto il nostro Paese perdere una quota enorme di tessuto industriale, lo smantellamento delle grandi imprese pubbliche e dello stesso Stato. Le difficoltà di utilizzare i fondi del Pnrr fotografano lo stato degli enti locali, le liste di attesa quello della Sanità pubblica.
Come ci ricordava Luciano Gallino è lo Stato che deve creare occupazione. Il gap del nostro Paese rispetto al resto dell'Ue per quanto riguarda il numero di dipendenti pubblici è di dimensioni enormi. Persino negli Usa, la patria del neoliberismo e dello "Stato minimo", il numero di dipendenti pubblici in proporzione agli abitanti è superiore a quello dell'Italia.
Per questo c’è bisogno di un piano per il lavoro per il rilancio del pubblico, la riconversione ecologica, la cura delle persone e del territorio”.
Continua a leggere l’articolo del nostro Maurizio Acerbo su @ilfattoquotidianoit
#uniamoci #acCompagnamoci
💜 Aderisci anche tu a Unione Popolare
https://unionepopolare.blog/adesioni/
Questo spiega l’emigrazione di massa - la vera emergenza negata - verso l'estero che va avanti da anni in proporzioni da primo dopoguerra quando il Paese era in macerie: 337.000 giovani laureati secondo I’Istat sono emigrati in un decennio.
Siamo di fronte al fallimento delle politiche neoliberiste degli ultimi tre decenni che hanno visto il nostro Paese perdere una quota enorme di tessuto industriale, lo smantellamento delle grandi imprese pubbliche e dello stesso Stato. Le difficoltà di utilizzare i fondi del Pnrr fotografano lo stato degli enti locali, le liste di attesa quello della Sanità pubblica.
Come ci ricordava Luciano Gallino è lo Stato che deve creare occupazione. Il gap del nostro Paese rispetto al resto dell'Ue per quanto riguarda il numero di dipendenti pubblici è di dimensioni enormi. Persino negli Usa, la patria del neoliberismo e dello "Stato minimo", il numero di dipendenti pubblici in proporzione agli abitanti è superiore a quello dell'Italia.
Per questo c’è bisogno di un piano per il lavoro per il rilancio del pubblico, la riconversione ecologica, la cura delle persone e del territorio”.
Continua a leggere l’articolo del nostro Maurizio Acerbo su @ilfattoquotidianoit
#uniamoci #acCompagnamoci
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Il nostro portavoce #luigidemagistris è stato invitato a partecipare a un incontro pubblico organizzato da Raniero La Valle e Michele Santoro nella speranza di unire le voci del Paese contro la guerra che genera solo morte e povertà per i molti, e profitto per pochissimi.
Media is too big
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Caivano contesta la passerella di Giorgia Meloni
MELONI TEME IL SALARIO MINIMO
Giorgia Meloni boccia il salario minimo, dicendo che potrebbe portare al ribasso degli stipendi. Forse ignora che gli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici italiani sono già da fame (3-4-5€ l’ora), e peggio c’è soltanto la schiavitù. O forse lo sa ma se ne frega.
Aggiunge che bisogna “fidarsi di chi crea ricchezza piuttosto che intervenire sui salari con i decreti”. Peccato che in questo Paese molti imprenditori facciano ricchezza sulle spalle e sulla pelle di chi lavora, complici i governi ultra liberisti, tra cui quello Meloni.
Dove si è mai vista una Presidente del CDM che invita la cittadinanza a fidarsi dei privati piuttosto che della politica?
Meloni si schiera apertamente dalla parte di chi sfrutta. Ci troverà dalla parte opposta. Continueremo a batterci contro quelli come lei, per un salario minimo di almeno 10€ l’ora. Per la dignità di chi lavora.
Venite a firmare nel vostro comune di residenza o presso i nostri banchetti per la nostra LIP #10èilminimo!
Giorgia Meloni boccia il salario minimo, dicendo che potrebbe portare al ribasso degli stipendi. Forse ignora che gli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici italiani sono già da fame (3-4-5€ l’ora), e peggio c’è soltanto la schiavitù. O forse lo sa ma se ne frega.
Aggiunge che bisogna “fidarsi di chi crea ricchezza piuttosto che intervenire sui salari con i decreti”. Peccato che in questo Paese molti imprenditori facciano ricchezza sulle spalle e sulla pelle di chi lavora, complici i governi ultra liberisti, tra cui quello Meloni.
Dove si è mai vista una Presidente del CDM che invita la cittadinanza a fidarsi dei privati piuttosto che della politica?
Meloni si schiera apertamente dalla parte di chi sfrutta. Ci troverà dalla parte opposta. Continueremo a batterci contro quelli come lei, per un salario minimo di almeno 10€ l’ora. Per la dignità di chi lavora.
Venite a firmare nel vostro comune di residenza o presso i nostri banchetti per la nostra LIP #10èilminimo!
“A Catania accade che, dopo aver giustamente accolto i minori ucraini per non fargli vivere le barbarie della guerra, adesso, senza specifiche ed esaustive motivazione, il tutore di questi minori ne richiede il rimpatrio condannandoli, se va bene, a miseria certa.
Per gli adolescenti, dai 16 in su, a breve è previsto per loro l'arruolamento.
Perché la tutrice, nominata dal consolato ucraino, sta richiedendo tutti questi rimpatri?
E Catania è solo la punta dell'iceberg.
Prima li aiutiamo e poi li lasciamo andare a una vita di stenti e morte certa! Ma la vera ragione qual è?”
✍️ @suriano_simona
Per gli adolescenti, dai 16 in su, a breve è previsto per loro l'arruolamento.
Perché la tutrice, nominata dal consolato ucraino, sta richiedendo tutti questi rimpatri?
E Catania è solo la punta dell'iceberg.
Prima li aiutiamo e poi li lasciamo andare a una vita di stenti e morte certa! Ma la vera ragione qual è?”
✍️ @suriano_simona
VERSO LE EUROPEE 2024
Appello del Coordinamento nazionale provvisorio di #UnionePopolare
Qui il comunicato completo👇👇👇
https://unionepopolare.blog/appello-per-una-alleanza-pacifista/
"Giù le armi, su i salari” è quindi il programma politico che come Unione Popolare vogliamo porre al centro delle prossime elezioni europee. Un programma contro la guerra e le sue enormi conseguenze, ma soprattutto un programma “per”: per una maggiore eguaglianza nel lavoro e nei diritti di cittadinanza; per redistribuire la ricchezza; per l’aumento delle paghe – in Italia in primis con un salario minimo di 10€ l’ora; per la garanzia della sicurezza e della salute sui posti di lavoro; per la riduzione dell’orario lavorativo a parità di salario, affinché il continente europeo possa essere laboratorio di liberazione e non di oppressione ulteriore di chi lavora.
[...] Unione Popolare ritiene necessario proseguire nella costruzione di uno spazio politico alternativo ai poli politici esistenti, e decide pertanto:
👉di convocare l’assemblea costituente di Unione Popolare per fine ottobre/inizi novembre;
👉di partecipare alla prossima competizione elettorale europea puntando a costruire una lista contro la guerra che sappia vincere due sfide:
🔴coniugare il rifiuto della guerra, e del sistema di alleanze che la sorregge (e della partecipazione italiana diretta o indiretta alla stessa), con la lotta al liberismo economico e all’economia di guerra;
🔴dare vita a una alleanza pacifista tra tutte e tutti coloro – persone, associazioni, comitati o partiti – che ne condividano il programma e l’impostazione.
Anche noi, come Michele Santoro, non chiediamo a nessuno di rinunciare alle sue idee e ai suoi simboli. La priorità è porre fine alla guerra. Siamo quindi disponibili a dar vita e a partecipare in modo riconoscibile e riconosciuto alla costruzione di una alleanza pacifista per una lista unitaria nelle elezioni europee, contro l’orrore della guerra.
Appello del Coordinamento nazionale provvisorio di #UnionePopolare
Qui il comunicato completo👇👇👇
https://unionepopolare.blog/appello-per-una-alleanza-pacifista/
"Giù le armi, su i salari” è quindi il programma politico che come Unione Popolare vogliamo porre al centro delle prossime elezioni europee. Un programma contro la guerra e le sue enormi conseguenze, ma soprattutto un programma “per”: per una maggiore eguaglianza nel lavoro e nei diritti di cittadinanza; per redistribuire la ricchezza; per l’aumento delle paghe – in Italia in primis con un salario minimo di 10€ l’ora; per la garanzia della sicurezza e della salute sui posti di lavoro; per la riduzione dell’orario lavorativo a parità di salario, affinché il continente europeo possa essere laboratorio di liberazione e non di oppressione ulteriore di chi lavora.
[...] Unione Popolare ritiene necessario proseguire nella costruzione di uno spazio politico alternativo ai poli politici esistenti, e decide pertanto:
👉di convocare l’assemblea costituente di Unione Popolare per fine ottobre/inizi novembre;
👉di partecipare alla prossima competizione elettorale europea puntando a costruire una lista contro la guerra che sappia vincere due sfide:
🔴coniugare il rifiuto della guerra, e del sistema di alleanze che la sorregge (e della partecipazione italiana diretta o indiretta alla stessa), con la lotta al liberismo economico e all’economia di guerra;
🔴dare vita a una alleanza pacifista tra tutte e tutti coloro – persone, associazioni, comitati o partiti – che ne condividano il programma e l’impostazione.
Anche noi, come Michele Santoro, non chiediamo a nessuno di rinunciare alle sue idee e ai suoi simboli. La priorità è porre fine alla guerra. Siamo quindi disponibili a dar vita e a partecipare in modo riconoscibile e riconosciuto alla costruzione di una alleanza pacifista per una lista unitaria nelle elezioni europee, contro l’orrore della guerra.
Unione Popolare valuterà pertanto con i necessari confronti e con un percorso di partecipazione e consultazione democratica, le condizioni e le modalità per la costruzione di questo percorso.
A partire da questa impostazione Unione Popolare è favorevole ad un confronto con Michele Santoro e Raniero La Valle – protagonisti in quest’anno e mezzo della battaglia per la pace e che hanno lanciato un appello contro la guerra per le elezioni europee – e con ogni forza interessata e disponibile alla costruzione di una alleanza pacifista.
Il Coordinamento Nazionale Provvisorio di UP
A partire da questa impostazione Unione Popolare è favorevole ad un confronto con Michele Santoro e Raniero La Valle – protagonisti in quest’anno e mezzo della battaglia per la pace e che hanno lanciato un appello contro la guerra per le elezioni europee – e con ogni forza interessata e disponibile alla costruzione di una alleanza pacifista.
Il Coordinamento Nazionale Provvisorio di UP
Unione Popolare: “10 anni fa a Lampedusa naufragava l’Europa”
Il 3 ottobre di 10 anni fa, all’alba, a poche miglia dalla salvezza, si rovesciava un barcone proveniente da Mishrata in Libia, bilancio: 368 vittime, 20 dispersi, 151 sopravvissuti, una delle più gravi stragi nel Mediterraneo Centrale. Ma non era la prima volta e non sarebbe stata l’ultima di una lunga catena di delitti, giusto chiamarli con questo nome, dovute alle leggi UE e italiane, a governi di diverso colore, alla criminalizzazione della solidarietà, alla decisione spregiudicata di limitare i soccorsi in mare o, peggio ancora, di affidare le vite di chi fugge, a criminali che indossano le divise delle Guardie costiere di diversi Paesi e che svolgono contemporaneamente il lavoro di trafficanti, carcerieri e venditori di carne umana. Sin dalla fine degli anni Novanta si combatte nel Mediterraneo una guerra silenziosa che vede da una parte carnefici ben armati e dall’altra vittime colpevoli unicamente di volere un futuro; quel tratto di mare fra i più sorvegliati del pianeta è divenuto un’immensa fossa comune che ogni giorno inghiotte altre vite. Chi come noi nasce avendo come elemento fondante la contrarietà alla guerra, a tutte le guerre, non resta indifferente. L’Europa che vogliamo contribuire a costruire non ha nulla a che fare con questa fortezza criminale, ad est piena di muri e fili spinati, a sud divenuta un deserto in cui aiutare è un reato. Vogliamo vivere in un continente in cui si possa circolare indipendentemente dal colore della pelle e del passaporto, in cui non si rischino galere e deportazioni, in cui il benessere dei popoli sia sovradeterminante rispetto agli interessi dei padroni e dei capitali. La pace per cui lottiamo parte anche per un Mediterraneo che sia luogo di vita e di contaminazione. Nazionalismi, colonialismi e suprematismi vengano ricacciati nel misero passato di cui è intrisa la storia occidentale.
Coordinamento Unione Popolare
Il 3 ottobre di 10 anni fa, all’alba, a poche miglia dalla salvezza, si rovesciava un barcone proveniente da Mishrata in Libia, bilancio: 368 vittime, 20 dispersi, 151 sopravvissuti, una delle più gravi stragi nel Mediterraneo Centrale. Ma non era la prima volta e non sarebbe stata l’ultima di una lunga catena di delitti, giusto chiamarli con questo nome, dovute alle leggi UE e italiane, a governi di diverso colore, alla criminalizzazione della solidarietà, alla decisione spregiudicata di limitare i soccorsi in mare o, peggio ancora, di affidare le vite di chi fugge, a criminali che indossano le divise delle Guardie costiere di diversi Paesi e che svolgono contemporaneamente il lavoro di trafficanti, carcerieri e venditori di carne umana. Sin dalla fine degli anni Novanta si combatte nel Mediterraneo una guerra silenziosa che vede da una parte carnefici ben armati e dall’altra vittime colpevoli unicamente di volere un futuro; quel tratto di mare fra i più sorvegliati del pianeta è divenuto un’immensa fossa comune che ogni giorno inghiotte altre vite. Chi come noi nasce avendo come elemento fondante la contrarietà alla guerra, a tutte le guerre, non resta indifferente. L’Europa che vogliamo contribuire a costruire non ha nulla a che fare con questa fortezza criminale, ad est piena di muri e fili spinati, a sud divenuta un deserto in cui aiutare è un reato. Vogliamo vivere in un continente in cui si possa circolare indipendentemente dal colore della pelle e del passaporto, in cui non si rischino galere e deportazioni, in cui il benessere dei popoli sia sovradeterminante rispetto agli interessi dei padroni e dei capitali. La pace per cui lottiamo parte anche per un Mediterraneo che sia luogo di vita e di contaminazione. Nazionalismi, colonialismi e suprematismi vengano ricacciati nel misero passato di cui è intrisa la storia occidentale.
Coordinamento Unione Popolare
Unione Popolare sarà presente con i propri militanti e simpatizzanti ai cortei che percorreranno sabato 7 ottobre la città di Roma.
Saremo in particolare parte del concentramento dei Comitati contro ogni tipo di autonomia differenziata, perché convinti che il combinato disposto fra il ddl Calderoli e le proposte di premeriato o di presidenzialismo, non debbono passare in quanto segnerebbero un ulteriore arretramento della democrazia già scarsa nel Paese. Verrebbero erosi alcuni fra i pochi principi ancora saldi della Carta costituzionale nata dalla Resistenza.
Saremo in piazza perché la situazione è drammatica. Le responsabilità sono delle politiche neoliberiste messe in pratica da tutti i governi, anche di centro sinistra, che si sono succeduti e che sono state favorite anche dalle pratiche concertative di CGIL, CISL, UIL.
Saremo con chi ha tentato negli anni di difendere i salari, la sanità pubblica, il welfare.
La nostra sarà una presenza critica, di chi vuole incontrare e dialogare con le tante e i tanti che pagano l’impoverimento del Paese, la crescita delle diseguaglianze, l’assenza dei servizi essenziali.
[...]
Leggi il comunicato completo su
https://unionepopolare.blog/7-ottobre-2023/
Aderisci a Unione Popolare!
https://unionepopolare.blog/adesioni/
Saremo in particolare parte del concentramento dei Comitati contro ogni tipo di autonomia differenziata, perché convinti che il combinato disposto fra il ddl Calderoli e le proposte di premeriato o di presidenzialismo, non debbono passare in quanto segnerebbero un ulteriore arretramento della democrazia già scarsa nel Paese. Verrebbero erosi alcuni fra i pochi principi ancora saldi della Carta costituzionale nata dalla Resistenza.
Saremo in piazza perché la situazione è drammatica. Le responsabilità sono delle politiche neoliberiste messe in pratica da tutti i governi, anche di centro sinistra, che si sono succeduti e che sono state favorite anche dalle pratiche concertative di CGIL, CISL, UIL.
Saremo con chi ha tentato negli anni di difendere i salari, la sanità pubblica, il welfare.
La nostra sarà una presenza critica, di chi vuole incontrare e dialogare con le tante e i tanti che pagano l’impoverimento del Paese, la crescita delle diseguaglianze, l’assenza dei servizi essenziali.
[...]
Leggi il comunicato completo su
https://unionepopolare.blog/7-ottobre-2023/
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10 È IL MINIMO!
Ultimi giorni per firmare per la legge di iniziativa popolare di UP per introdurre un salario minimo garantito: l’appello del nostro Luigi de Magistris.
Abbiamo bisogno del vostro aiuto per raggiungere il traguardo!
Puoi firmare nel tuo comune di residenza o ai nostri banchetti!
Più informazioni al sito https://unionepopolare.blog/salariominimo/dovefirmare/
Ultimi giorni per firmare per la legge di iniziativa popolare di UP per introdurre un salario minimo garantito: l’appello del nostro Luigi de Magistris.
Abbiamo bisogno del vostro aiuto per raggiungere il traguardo!
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Ultimi giorni per firmare per la campagna #10èilminimo! Dal 2 Giugno stiamo raccogliendo firme per la LIP che abbiamo depositato in Cassazione, per un #salariominimo di 10€, agganciato all’inflazione.
Costringiamo il Parlamento ad approvarlo!
L’appello della nostra Simona Suriano
Puoi firmare nel tuo comune di residenza o ai nostri banchetti!
Più informazioni al sito https://unionepopolare.blog/salariominimo/dovefirmare/
Costringiamo il Parlamento ad approvarlo!
L’appello della nostra Simona Suriano
Puoi firmare nel tuo comune di residenza o ai nostri banchetti!
Più informazioni al sito https://unionepopolare.blog/salariominimo/dovefirmare/
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Ultimi giorni per firmare per LIP 10èilminimo! Nel tuo Comune o presso i nostri banchetti.
Grazie ad Angelo d’Orsi per il sostegno!
Più informazioni al sito https://unionepopolare.blog/salariominimo/dovefirmare/
#10èilminimo #salariominimo #uniamoci #unionepopolare
Grazie ad Angelo d’Orsi per il sostegno!
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