Unione Popolare
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UNIONE POPOLARE C’È

Siamo riuscite/i anche stavolta a raccogliere le firme necessarie per presentare la nostra lista alle regionali sia nel Lazio che in Lombardia. Un immenso grazie alle nostre candidate, Mara Ghidorzi e Rosa Rinaldi, a chi ha lavorato intensamente affinché questo obiettivo fosse raggiunto, e anche a chi ha deciso di dare fiducia a Unione Popolare con una firma.

Unione Popolare non poteva che presentarsi sola anche questa volta, poiché l’alternativa avrebbe implicato una rinuncia alle nostre promesse e ai nostri obiettivi.

Ci batteremo affinché i cittadini e le cittadine non si sentano più numeri ininfluenti abbandonati dall’amministrazione di turno, bensì attivi e attive protagonisti/e della cosa pubblica.

Le nostre proposte:
🟣sanità pubblica, territoriale e accessibile a tutti,
🟣trasporto pubblico efficiente e accessibile a tutti,
🟣reale rivoluzione verde,
🟣lotta senza quartiere a tutte le mafie,
🟣diritti sociali e civili per tutte/i

Un altro mondo è possibile. Uniamoci per costruirlo.

#Sanità #UnionePopolare #Lazio2023 #Lombardia2023 #Uniamoci
CARO GOVERNO, QUANDO CI OCCUPIAMO DEI PROBLEMI DEL PAESE?

L’Istat conferma la stima preliminare sull’inflazione di dicembre: 11,6%! (12,3% il dato armonizzato per criteri europei).

In Italia i prezzi sono saliti dello 0,3% rispetto a novembre. Questo si traduce con il fatto che al momento siamo uno dei paesi europei con il carovita più marcato. In Germania l’inflazione è al 9,6%, in Francia al 5,9%, in Spagna al 5,8%.

Il dato riferito a tutto il 2022 è impietoso: 8,1%. Si tratta dell'incremento più forte dal 1985.

Il Governo Meloni, invece di spaccare il paese con l'autonomia differenziata e pensare al presidenzialismo, che misure concrete ha in mente per venire incontro ai bisogni reali del Paese?

#Inflazione #CaroPrezzi
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Giorgia, Giorgia, Giorgia… voci di corridoio dicono che sei pronta a ratificare il #MES. Ma noi siamo sicuri che sono solo voci, perché la tua posizione sul MES era questa quando eri all’opposizione. A tutto c’è un limite, anche all’incoerenza.

#Meloni #GovernoMeloni
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L’arresto di Messina Denaro chiude i conti con quella che era l’ala stragista di Cosa Nostra. Ma poco o nulla si sta facendo nei confronti di cosa è diventata Cosa Nostra dal ‘93 in poi. Dopo la trattativa tra pezzi di stato e Cosa Nostra abbiamo le mafie entrate fin dentro il cuore dello Stato.

Da un lato c’è il grandissimo coraggio dei cittadini che si ribellano, che non abbassano la testa, che denunciano. Ma dall’altro lo Stato fa poco e niente per combattere le collusioni e tutte quelle zone grigie nelle quali le Mafie prosperano.

#Mafia #MessinaDenaro
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Matteo #MessinaDenaro latitante da 30 anni nel nostro paese è una sconfitta, non certo una vittoria. Occorre una svolta definitiva nella lotta alle #Mafie.
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Spesso si millantano contratti favolosi e paghe faraoniche. La realtà invece è un'altra: paghe da fame, lavoro precario, lavoro nero. L'alternativa al Reddito di Cittadinanza per molti è questa.
#redditodicittadinanza
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Il Sottosegretario di Fratelli d'Italia, Andrea Delmastro, ammette di aver condiviso informazioni riservate con Giovanni Donzelli sul caso Cospito, che sono state successivamente utilizzate in modo vergognoso a fini politici.

Il Governo Meloni dimostra una totale mancanza di maturità istituzionale. La vicenda legata alle dichiarazioni di Donzelli rappresenta un fatto preoccupante che potrebbe compromettere un'attività investigativa di rilevante interesse per la magistratura.
L'Italia è un Paese dove il lavoro è sempre più precario e incerto. Giovani, anziani, assunti a termine, precari o addirittura stabili: non importa la tua situazione, se lavori in Italia c'è sempre la sensazione di precarietà, di difficoltà a pianificare il futuro e di vivere con un reddito insufficiente.

Ilaria, operatrice socio-sanitaria in un ospedale pubblico assunta in somministrazione, e Rossella, addetta alle mense scolastiche con un part-time ciclico verticale, rappresentano solo due esempi di questa triste realtà. Vivono sotto la pressione di un rinnovo costante o sotto il ricatto di una retribuzione interrotta per mesi.

Milioni di italiani vivono con un reddito inferiore ai 10mila euro l'anno. Milioni di giovani fuggono dal Paese in cerca di condizioni migliori e milioni sono poveri pur lavorando.

Storie che raccontano una realtà in cui la destra al potere e un'opposizione inadeguata restano indifferenti, lasciando il Paese intrappolato nel presente.

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Il Consiglio dei Ministri approva, all’unanimità e tra gli applausi, il disegno di legge sull’autonomia differenziata. Un progetto eversivo dell’ordine costituzionale presentato dal Ministro contro il sud Calderoli. Il Governo in questo modo attenta all’unità nazionale.

La Premier da ora non è più la leader di Fratelli d’Italia ma dei traditori d’Italia. Il Sud resisterà e respingerà al mittente questo disegno dei poteri forti contro il popolo meridionale.

Metteremo in campo una resistenza e una lotta che ci condurrà alla vittoria contro chi vuole distruggere il nostro Mezzogiorno. Non passerete!

Luigi de Magistris


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Bologna, una città con la crisi abitativa tra le più gravi d'Italia, con prezzi raddoppiati in pochi anni, con studenti, giovani lavoratori e famiglie in difficoltà economica alla disperata ricerca di una casa. E poi fanno il "museo delle case popolari".

Caro Matteo Lepore, ma perché invece di fare un museo sulle case popolari non proviamo a fare nuove case popolari?

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Shell, una delle maggiori compagnie petrolifere e del gas, ha annunciato un record di profitto annuale nel 2022, raggiungendo 39,9 miliardi di dollari, il doppio rispetto all'anno precedente e il più alto nella sua storia di 115 anni.

Mentre le persone faticano a pagare bollette sempre più alte e vedono prezzi alle stelle alla pompa di benzina, le grandi compagnie energetiche guadagnano grazie all'aumento dei prezzi dell'energia causato dalla crisi in Ucraina e dall'inflazione.

È giunto il momento di introdurre una tassa equa e seria sugli extra-profitti di queste multinazionali.

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Invece di migliorare, l’Italia peggiora. E il cambiamento non verrà da chi ha governato negli ultimi trent'anni. C’è bisogno di una nuova politica, ed è con questo obiettivo che è nata Unione Popolare. Insieme, possiamo costruire un futuro migliore per il nostro Paese.

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È stata una campagna che ha visto, ancora una volta, una grande partecipazione popolare: cittadine e cittadini, militanti, simpatizzanti, che desideriamo ringraziare. Ringraziamo anche Rosa Rinaldi e Mara Ghidorzi, le nostre candidate Presidenti rispettivamente nel Lazio e in Lombardia.

Non sono mancate le difficoltà, dalla mancanza di risorse economiche all’oscuramento mediatico. Le difficoltà però non hanno affievolito l’entusiasmo popolare, che è la dimostrazione concreta che il paese reale ha bisogno di una casa politica, che manca da troppi anni.

Diritto alla casa, diritto alla salute e diritto a una vita dignitosa sono gli obiettivi di Unione Popolare. Questi chiari e ragionevoli obiettivi non sono stati realizzati dai governi di destra e di centro sinistra, il cui orizzonte è la comune fedeltà al modello neoliberista delle privatizzazioni che sta distruggendo lo stato sociale, impoverendo le classi popolari, e danneggiando l’ambiente in modo irreversibile.

In questo scenario opprimente, Unione Popolare è un barlume di speranza. Uniamoci per riprenderci il futuro che ci appartiene. Domenica 12 e Lunedì 13 febbraio votiamo e facciamo votare Unione Popolare alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia.
In un'Italia e in una Sicilia afflitte dall'aumento dei prezzi e dall'inflazione, le famiglie sono sottoposte a una crescente difficoltà economica. L'aumento dei prezzi sta riducendo il reddito effettivo e il potere d'acquisto, causando una disperata lotta per far fronte alle spese quotidiane, come il mutuo, le bollette e l'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità.

Nel bel mezzo di questa crisi, i deputati regionali, senza distinzione di colore politico, hanno visto aumentare i loro stipendi di circa 900 euro al mese, sommandoli agli attuali 11.100 euro. Tra questi ci sono persone che ogni giorno fanno la morale contro il reddito di cittadinanza e il salario minimo: si conferma una distanza sempre più abissale tra la politica e il popolo.

A coloro che sostengono che l'aumento sia solo un “adeguamento all'inflazione”, rispondiamo che i deputati siciliani dovrebbero concentrarsi sul miglioramento del reddito delle famiglie siciliane. Non è ora di pensare alle esigenze delle persone e di intraprendere una politica orientata verso i bisogni reali del Paese?

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Terremoto in Turchia, Kurdistan e Siria, servono gli aiuti, si sospendano immediatamente le sanzioni.

23.831 morti. Dopo oltre 100 ore dal devastante terremoto in Turchia, Kurdistan e Siria, si sta ancora scavando tra le macerie, spesso a mani nude, per tentare di estrarre vite umane. Occorrono aiuti, di ogni genere, e subito. I soccorsi e gli aiuti umanitari arrivano a rilento e con enormi difficoltà. Occorre sospendere le sanzioni internazionali, richiesta accolta ieri parzialmente dagli USA.

Cosa aspettano invece la UE e l'Italia? Nel nostro Paese c'è addirittura un PD che non perde occasione per mostrare la sua faccia più disumana, pronunciandosi nettamente contro l'eliminazione delle sanzioni alla Siria. Una posizione grave e insostenibile, in una corsa contro il tempo senza precedenti!

L'attivazione dei canali Onu e delle ONG è naturalmente necessaria. Così come la solidarietà popolare, che si sta mostrando in queste ore in tutta la sua generosità. Ma mantenere le sanzioni in presenza del terremoto è un atto gravissimo. Peraltro conosciamo dalla Storia quanto le sanzioni colpiscano i popoli e non i governanti.

Noi di Unione Popolare facciamo nostro un principio basilare dell'agire: "Restiamo umani". Per questo chiediamo che il Governo Meloni agisca in ogni sede possibile per l'immediata e urgente eliminazione delle sanzioni, affinché gli aiuti possano arrivare a tutte le popolazioni colpite dal sisma, senza alcuna discriminazione, e si garantisca altresì una protezione umanitaria temporanea in Europa, come giustamente accade per profughi ucraini (dir.eu 55/2001).

Coordinamento Unione Popolare
Sono ormai dodici mesi che va avanti la guerra in Ucraina. Decine di città distrutte, migliaia di morti, centinaia di migliaia di profughi, inflazione alle stelle in Europa, crisi alimentari in Africa. Sono tutte conseguenze terribili di una guerra che va fermata il prima possibile.

Condanniamo l'invasione di Putin e siamo a fianco delle vittime ucraine, ma più armi, più distruzione e più morti non sono la soluzione. L'Italia può e deve avere subito un ruolo da protagonista nella ricerca di una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina. E' ora che tacciano le armi e parli la diplomazia.

Per questo Unione Popolare sostiene con convinzione la marcia Perugia Assisi "contro tutte le guerre" del 24 Febbraio, e la mobilitazione pacifista organizzata dai portuali di Genova il 25 febbraio.

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