Sinistra Ecologista 🔴 News e comunicazioni
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Informazioni, notizie e comunicazioni della lista rossoverde di Torino.
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𝐒𝐨𝐩𝐫𝐚𝐥𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 𝐚𝐥 𝐂𝐏𝐑: 𝐢𝐥 𝐆𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐦𝐦𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐠𝐢𝐮𝐫𝐢𝐝𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐡𝐢 𝐞 𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐝𝐚.

All’indomani delle proteste, la situazione al CPR è più 𝐝𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 e 𝐢𝐧𝐮𝐦𝐚𝐧𝐚 del solito, difficile da sostenere anche per chi ci lavora. La tensione è alta per le condizioni insopportabili di questi ‘non luoghi’, un fallimento sul piano giuridico e sul piano umanitario. 𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐦𝐚𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐢, che in assenza di reati il diritto amministrativo non può privare le persone della propria libertà, magari persone che hanno fatto ore di coda davanti alle questure per rinnovare i loro permessi, o che provengono dal carcere e potrebbero essere identificate in quel contesto.

Abbiamo voluto effettuare un 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐥𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 immediatamente dopo aver appreso i fatti dei giorni scorsi, che hanno indotto anche il Garante nazionale e la Garante torinese dei diritti delle persone private della libertà a visitare il centro.

Sabato sono bruciate due mense e domenica tre diverse aree, a quanto pare dopo la visione di un servizio choc sul CPR di Potenza. L'ente gestore non disponeva di un piano di evacuazione e per questo, nelle ultime ore, molte persone si sono trovate a dormire in luoghi improvvisati, poiché non è stato possibile uno sfollamento immediato. 79 trattenuti saranno gradualmente trasferiti nei CPR di Macomer (25), Trapani (14) e Potenza (25). La capienza del centro è passata da 121 a 42 posti.

Questi luoghi sono un fallimento sotto ogni punto di vista. 𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢, 𝐦𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐥𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐮𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐩𝐢𝐭𝐢: la permanenza massima dovrebbe essere di 90 giorni, ma che cosa accade quando il Paese di provenienza (per esempio il Marocco) non ha accordi con l’Italia che garantiscano i rimpatri? La persona che non può essere rimpatriata continua a entrare e uscire dai centri. 𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐜𝐞𝐫𝐢 𝐞 𝐨𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐢, 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐩𝐢ù 𝐛𝐚𝐬𝐢𝐥𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐞. Un mondo impenetrabile separato dal resto del mondo, un vero vulnus per la democrazia e la civiltà dei diritti.

Marco Grimaldi - Deputato
Sara Diena - Consigliera comunale di Sinistra Ecologista
Emanuele Busconi - Consigliere della Circoscrizione 3 e co-portavoce di Sinistra Ecologista
𝐀𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥'𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐄𝐢𝐧𝐬𝐭𝐞𝐢𝐧.

La scorsa settimana studentesse e studenti hanno occupato un plesso del liceo Einstein di Torino, per esprimere il loro dissenso rispetto alle dichiarazioni d'intenti del Ministro 𝐕𝐚𝐥𝐝𝐢𝐭𝐚𝐫𝐚. Una risposta più che naturale a chi nel 2023 vede nella "𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚", nell'efficienza economica e addirittura nell'umiliazione i valori cardine del sistema scolastico italiano.
Nel disegno del ministro, la socialità e la crescita collettiva sono soppiantate dalla competizione e dall'eccellenza a ogni costo. E la lenta acquisizione di conoscenze viene sostituita dalla fabbricazione di presunte "competenze lavorative".

Per fortuna c'è chi dice no, come le studentesse e gli studenti dell'Einstein. Al tempo stesso, però, non è mancato chi pur di soffiare sul fuoco ha voluto mettere i "buoni" che vogliono andare a scuola contro i "cattivi" che lo impediscono.

Interroghiamoci invece sulla 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐯𝐢𝐭à che abita le nostre scuole oggi, sul fatto che ragazze e ragazzi non sentono di essere protagonistə del futuro che dovrebbero poter scrivere.

Il momento dell'occupazione di una scuola, piuttosto che essere criminalizzato come già era avvenuto lo scorso anno a seguito delle proteste per le morti in alternanza scuola-lavoro, dovrebbe essere visto come un 𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚, portato avanti da una fascia di popolazione che non può ancora votare, ma che ha tutto il diritto di far sentire la propria voce.

Studentesse e studenti che si assumono la 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐮𝐧 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐢ù 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞 sono esempio virtuoso di cittadinə che non sono dispostə a subire passivamente politiche che impatteranno negativamente sul loro futuro.

La possibilità che ragazze e ragazzi rischino di 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞𝐧𝐳𝐞 disciplinari o, peggio, penali per le loro azioni, mi preoccupa: la sola risposta, se necessaria, deve risiedere nel dialogo studentə e docenti, che hanno tutti gli strumenti per trovare una sintesi comune.

Il 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐚𝐠𝐨𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞𝐬𝐜𝐨 e la sperimentazione didattica, così come le esperienze che rafforzano le occasioni di confronto tra studentə sulla propria condizione, tanto a scuola quanto nella società che abitano l'Einstein ormai da anni, sono il punto di partenza per costruire insieme un'idea di scuola diversa, un'idea di scuola più giusta.

✍️Sara Diena - Consigliera comunale di Sinistra Ecologista

Per questo lanciamo un momento di confronto per decostruire il sacro dogma della meritocrazia, che corrode, giorno dopo giorno, il nostro sistema scolastico. Ne parleremo con Alessandro Sahebi.
𝐀𝐬𝐬𝐞𝐦𝐛𝐥𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐄𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐬𝐭𝐚 - 𝚄𝚗 𝚊𝚕𝚝𝚛𝚘 𝚖𝚘𝚗𝚍𝚘 è 𝚗𝚎𝚌𝚎𝚜𝚜𝚊𝚛𝚒𝚘.

#SaveTheDate
📅Sabato 25 febbraio
Dalle 9:30
📍Fonderie Ozanam, Via Foligno 14, Torino

In occasione dell’assemblea verrà lanciata la 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐭𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 a Sinistra Ecologista per il 2023.

L'Assemblea è 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚, aperta a tutte e tutti.
𝙿𝚛𝚒𝚖𝚊𝚟𝚎𝚛𝚊 𝚊𝚖𝚋𝚒𝚎𝚗𝚝𝚊𝚕𝚎 - 𝙻'𝚞𝚕𝚝𝚒𝚖𝚊 𝚛𝚒𝚟𝚘𝚕𝚞𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚙𝚎𝚛 𝚜𝚊𝚕𝚟𝚊𝚛𝚎 𝚕𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚞𝚖𝚊𝚗𝚊 𝚜𝚞𝚕𝚕𝚊 𝚃𝚎𝚛𝚛𝚊 🌎

🔹𝐅𝐞𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐂𝐨𝐭𝐮𝐠𝐧𝐨, giornalista professionista e autore del libro "Primavera ambientale"
𝘋𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘢 𝘤𝘰𝘯:
🔹𝐌𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨, attivista di Fridays For Future
🔹𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐆𝐫𝐢𝐦𝐚𝐥𝐝𝐢, deputato di Alleanza Verdi Sinistra
🔹𝐀𝐥𝐢𝐜𝐞 𝐑𝐚𝐯𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞, capogruppo di Sinistra Ecologista in Consiglio Comunale e co-portavoce di Sinistra Ecologista
𝘔𝘰𝘥𝘦𝘳𝘢 𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐌𝐞𝐳𝐳𝐚𝐥𝐚𝐦𝐚, esperto in valutazione di impatto ambientale.

#𝚂𝚊𝚟𝚎𝚃𝚑𝚎𝙳𝚊𝚝𝚎
📅Giovedì 23 febbraio, ore 20:30
📍Comala, Corso Ferrucci 65/A, Torino

𝐈𝐥 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨
«𝘐𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘨𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘤𝘭𝘪𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰, 𝘪𝘭 𝘱𝘪ù 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘳𝘰𝘴𝘰 𝘦 𝘳𝘢𝘥𝘪𝘤𝘢𝘭𝘦, 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘢 𝘪𝘯 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘰, 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘱𝘪𝘢𝘻𝘻𝘢 𝘦 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘦𝘢𝘯𝘻𝘦, è 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘯𝘰𝘪 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘪».
All'inizio del XXI secolo non sono più i partiti ma movimenti come i Fridays For Future o Extinction Rebellion a occultare dietro a iniziative apparentemente simboliche come uno sciopero scolastico un messaggio radicale, le premesse per una «rivoluzione unicorno», una rivoluzione che contro ogni apparenza scoppi davvero.
La critica al sistema capitalistico passa ora per l'idea di giustizia climatica, alla base dell'azione ecologista contemporanea, che vuole innanzitutto denunciare il suo e etto negativo sulle possibilità di sopravvivenza biologica della specie umana.
𝘚𝘢𝘳à 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘳𝘪𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘴𝘴𝘢 𝘢𝘭 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘥𝘪𝘴𝘢𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘤𝘭𝘪𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘰?
𝐔𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 Extinction Rebellion Torino è 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐛𝐮𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐞 𝐦𝐢𝐧𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐢𝐬𝐭𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚 𝐠𝐢𝐮𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧’𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐚𝐢 𝐝𝐢 𝐓𝐨𝐫𝐢𝐧𝐨.

Ieri mattina tre gruppi di ambientalisti hanno infatti invaso le sedi della Rai, de La Stampa e de La Repubblica del capoluogo piemontese. «Crisi climatica. I governi sono responsabili. Aiutateci a raccontare chi sono i criminali», recitano i loro cartelli. «Governi colpevoli, diRai la verità?», si legge in un altro.

In via Cavalli, però, non è andato tutto come previsto: cinque attivisti sono stati bloccati con la forza e uno di loro è stato fermato con la pistola.
Conosco bene chi è a terra sotto quella canna. Il fatto che Rob sia un vero pacifista non violento mi fa dire solo con più serenità quello che già pensavo: con la scusa della “minaccia anarchica” iniziano e vedersi i primi segni di una esasperazione pericolosa.

𝐈𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐬𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐨𝐥𝐥𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐬𝐭𝐞.
Stiamo attenti perché questa brutta immagine potrebbe davvero essere l’ultimo avviso prima che le cose vadano a finire molto male.

Marco Grimaldi - Alleanza Verdi Sinistra
📍Da piazza Massaua a viale Umberto Cagni al Valentino, da piazza Baldissera a piazza Bengasi: 𝐝𝐞𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐮𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐝𝐨𝐧𝐢𝐦𝐢 𝐞 𝐢 𝐦𝐨𝐧𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐝𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐚 𝐥𝐮𝐠𝐡𝐢 𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐧𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨, affinché possano diventare un 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.

👉Il post di Alice Ravinale

👉Per leggere la mozione

👉L'articolo uscito su Domani
Hai già segnato in agenda l'Assemblea di Sinistra Ecologista?
Non puoi assolutamente mancare 🤩

In occasione dell’assemblea verrà lanciata la campagna di tesseramento a Sinistra Ecologista per il 2023. L'Assemblea è pubblica, aperta a tutte e tutti.

🍝Stiamo organizzando il pranzo sociale! Se vuoi fermarti a mangiare con noi dopo l'Assemblea, compila il form che trovi cliccando qui.

#SaveTheDate
📅Sabato 25 febbraio, ore 9:30
📌Via Foligno 14, presso Fonderie Ozanam
CPR DI TORINO: NON SI RIAPRA PIU'!

Migliaia di vite segnate. Milioni di euro bruciati. L’idoneità strutturale è compromessa come la storia di quel luogo. Tra poche ore probabilmente le autorità diranno che il CPR di Torino chiuderà per ristrutturazione, a causa dei roghi dei giorni scorsi. Noi diciamo una cosa semplice, da anni: non si riapra più.

📍Insieme a quelle porte e a quelle mura si chiuda una volta per tutte una delle pagine più vergognose e disastrose del nostro Stato di diritto.

Nella nostra città c'è bisogno di investimenti per garantire i diritti delle persone, dalla sanità all'accesso alla casa: non vengano spesi altri soldi pubblici per riaprire una struttura inutile e crudele.

Marco Grimaldi e tutti gli amministratori e le amministratrici di Sinistra Ecologista: Jacopo Rosatelli, Alice Ravinale, Emanuele Busconi, Sara Diena, Valentina Cera, Alberto Re, Samuele Stefanuto, Elena Variara, Francesco Pongiluppi, Giuseppe Piras, Ilaria Genovese e Francesca Gruppi.
LA RISPOSTA DI SARA DIENA ALLE ACCUSE DI ANTISEMITISMO

Non mi sento di dover spiegare perché il riconoscimento della violazione dei diritti del popolo palestinese non abbia nulla a che fare con l'antisemitismo.

Si tratta di una correlazione spuria, cioè un apparente collegamento fra due fenomeni che non hanno alcun nesso causale.

Perché le accuse di fomentare l’ANTISEMITISMO che riceviamo come Sinistra Ecologista per aver organizzato la presentazione del report di Amnesty International "Apartheid di Israele contro la popolazione palestinese" sono inaccettabili.

Inaccettabili per Alice Ravinale che per tanti anni ha organizzato viaggi della memoria per portare le nuove generazioni a visitare quei non luoghi e non dimenticare cos'è stata la Shoah e che oggi si trova accostata sui media ad un terribile episodio di violenza discriminatoria nei confronti di un bambino.

Inaccettabili per me, che porto con orgoglio il cognome della famiglia Diena, ebrea dalle antichissime origini risalenti al XIV secolo, terminata con mio bisnonno, Giuseppe Diena, ucciso a bastonate nel campo di concentramento di Flossenbürg.

Inaccettabili per mia madre, che ha ricostruito, pezzo dopo pezzo, la storia di questa famiglia e l'ha fatta sua, confermando ogni giorno il suo impegno attraverso i banchi di scuola.

Per mia nonna, che a 89 anni non smette di portare la sua e la loro testimonianza al di là di ogni difficoltà, da ultimo all'interno del documentario "Bella Ciao".

Per mio nonno Giorgio, che fu espulso dall’università in quanto di famiglia ebrea, e suo fratello Paolo, caduto partigiano nella Val Chisone a soli 22 anni, ucciso dai nazifascisti come suo padre Giuseppe, ignaro l'uno della morte dell'altro.

Per mio padre e i miei fratelli, con cui condivido l'impegno di rendere giustizia al cognome che ereditiamo.

Ma queste accuse sono inaccettabili anche per la mia comunità politica, che contro una politica fatta di slogan, si impegna per riconoscere e affrontare la complessità, contro ogni forma di superficialità e strumentalizzazione delle informazioni.

Riconoscere e denunciare le violazioni dei diritti fondamentali della popolazione palestinese e criticare le relative politiche del governo di Israele non ha nulla a che vedere con l'antisemitismo, che io, Alice e tuttə noi non solo condanniamo ma siamo impegnate da sempre a contrastare concretamente.
𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨, 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐥'𝐚𝐬𝐬𝐞𝐦𝐛𝐥𝐞𝐚, 𝐭𝐢 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐢 𝐚 𝐩𝐫𝐚𝐧𝐳𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐧𝐨𝐢?😋

🍝Il pranzo sociale, che costa 20€, comprende:
📌due antipasti
📌primo
📌secondo e contorno
📌dolce
📌bevande incluse
Il menù sarà interamente vegetariano.

Se vuoi prenotarti, compila il form che trovi cliccando qui:

[https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdeg9RqRCk1QL7afpU-7cC--I2x3v5sX8RjZj14FutbKjmZXw/viewform?usp=sharing](https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdeg9RqRCk1QL7afpU-7cC--I2x3v5sX8RjZj14FutbKjmZXw/viewform?usp=sharing)

Ci vediamo all'assemblea!👇
📅Sabato 25 febbraio, ore 9:30
📌Via Foligno 14, presso le Fonderie Ozanam
Un altro mondo è necessario! Al via il 𝐭𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑 (anche online!)

Aderisci anche tu e entra a far parte dell’associazione politica di Torino che coniuga la giustizia sociale e la giustizia climatica.

La tessera di Sinistra Ecologista vale per l’anno solare in corso, con un contributo minimo di 10 euro.

Durante il tesseramento, puoi lasciare i tuoi recapiti per essere inserito all’interno dei tavoli tematici e dei tavoli circoscrizionali, qualora volessi impegnarti nella tua area di competenza e lavorare in gruppo per migliorare la città.

Come tesserarti?

1. Presso la Sede di Sinistra Ecologista, in Piazza Moncenisio 3, a Torino, in giorni e orari da concordare scrivendo a info@sinistraecologista.it

2. Online, cliccando su www.sinistraecologista.it/tesseramento-2023/
Compilando il modulo online, il tuo tesseramento sarà finalizzato in un secondo momento: ti basterà seguire le indicazioni che ti arriveranno via e-mail una volta che la tua domanda sarà stata accolta dalla Segreteria!
𝐍𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐨𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐳𝐨𝐧𝐚 𝐍𝐨𝐫𝐝-𝐎𝐯𝐞𝐬𝐭- La posizione di Sinistra Ecologista Torino 🔴🟢

Sul nuovo ospedale della zona nord-ovest 𝐨𝐜𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐢 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐠𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐞𝐝𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐞 e scelte così importanti per il futuro della città siano più condivise, sia dal Consiglio comunale e dalle Circoscrizioni, sia dalla Conferenza socio-sanitaria. Serve anche, urgentemente, un 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐬𝐞𝐝𝐞 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 del mondo sanitario affinché il progetto possa trovare il massimo grado possibile di condivisione, ascoltando preoccupazioni e proposte, facendo conoscere meglio i dossier e le analisi predisposte tanto dalla Regione quanto dal Comune. Coinvolgere cittadini e attori interessati non è soltanto doveroso, ma è anche necessario affinché una progettazione così complessa possa partire nel modo più spedito possibile.

L'INAIL ha stanziato 𝟏𝟖𝟎 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐨𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐞, che sappiamo essere assolutamente necessario: è una cifra non sufficiente a gestire costi di bonifica o di acquisto di aree da privati, ed è per questo che le aree considerate dalla Città sono di proprietà pubblica e poco o per niente costruite.

Non lo abbiamo mai nascosto: per noi questo rappresenta un problema, perché 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐦𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐚𝐭𝐨 è 𝐮𝐧 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐮𝐥𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥'𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞.

In questi mesi abbiamo 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐬𝐢 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐬𝐬𝐞𝐫𝐨 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐝𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐞𝐥𝐥𝐞𝐫𝐢𝐧𝐚 e anche - come deciso con l'atto approvato a inizio gennaio in consiglio comunale - per far sì che il nuovo ospedale sia completamente a 𝐳𝐞𝐫𝐨 𝐞𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐭𝐭𝐞, che si predispongano eventuali compensazioni a partire dal progetto preliminare e che venga 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐨𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐀𝐦𝐞𝐝𝐞𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐯𝐨𝐢𝐚, per evitare speculazioni o vuoti urbani come insegna il Maria Adelaide.

Apprendiamo ora che nell'incontro di questa mattina le Giunte di Regione e Città sono arrivate ad un accordo di massima sulla Pellerina nonostante la contrarietà manifestata: 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐢𝐫𝐫𝐞𝐦𝐨𝐯𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐬𝐮𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢.

Nella Penisola fiumi e laghi in sofferenza, abbiamo già raggiunto uno stato di severità idrica. 𝐒𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐫𝐢𝐧𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐞. Per questi motivi chiediamo di destinare altrettanti mq edificati a area parco. Il consumo di suolo 0 e il recupero della permeabilità attraverso misure di de-sealing in ambiente urbano non può essere solo un slogan, ma deve essere concretamente considerato nel progetto sin da subito.

E 𝐚𝐧𝐝𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐫𝐞𝐚 𝐓𝐡𝐲𝐬𝐬𝐞𝐧: i soldi destinati all'ospedale non erano sufficienti al ripristino di quell'area, ma va superata la vergogna di uno stabilimento abbandonato da 15 anni dalla società che ne è proprietaria, che è di fatto fuggita dalla nostra città dopo essersi resa responsabile della strage sul lavoro del 6 dicembre 2007 e che certo ha tutti i mezzi finanziari per pagare le bonifiche.

✍️ Alice Ravinale e Emanuele Busconi, co-portavoce di Sinistra Ecologista
Il 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐞𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐬𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 ha portato nella nostra città una 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐚, che ha vandalizzato 7 negozi e 16 auto, e 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐦𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚𝐧𝐧𝐚𝐭𝐨.

Quella manifestazione di rabbia indiscriminata 𝐧𝐨𝐧 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐥'𝐞𝐫𝐠𝐚𝐬𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐨𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐮𝐧 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐞𝐬𝐭𝐞𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐫𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐮𝐫𝐨. Non aiuta a salvare la vita di #AlfredoCospito, cosa che il Consiglio Comunale di Torino ha chiesto al Ministro della Giustizia.

È una manifestazione, poi, terribilmente 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐥 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞 e ai desideri di repressione: sabato scorso la violenza di pochi ha oscurato la meravigliosa piazza di Firenze, dove in migliaia abbiamo manifestato per una scuola libera e antifascista.

Il corteo di sabato però ci interroga anche su un altro piano, che abbiamo immediatamente denunciato nel consiglio comunale dello scorso lunedì.

A corteo finito, infatti, vi è stata 𝐮𝐧'𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐧𝐨𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐞 𝐞 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 al Cecchi Point Casa del Quartiere, una delle case del Quartiere della nostra città, con un fitto lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine: lacrimogeni che hanno colpito una parte dei manifestanti a corteo ormai concluso, e dunque senza nessuna apparente ragione di ordine pubblico, una squadra di calcio di rifugiati somali che si stava allenando al campo del Cecchi, le famiglie che erano a cena lì il sabato sera, le persone che al Cecchi ci lavorano e che lo animano ogni giorno.

Il corteo si è svolto senza alcun tipo di contrasto per le vie del centro, mentre una volta arrivato a Borgo Dora e poi in Aurora sono cominciati gli scontri, poi conclusi con l'operazione del Cecchi. Siamo certi che la Questura saprà spiegare queste scelte alle molte associazioni che ora ne chiedono conto. Ma una cosa deve essere chiara: 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭à 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐳𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐢ù 𝐬𝐚𝐜𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐞, e la presenza delle istituzioni, comprese le forze dell'ordine, deve contribuire a garantire la sicurezza e il benessere di tutta la nostra città, non ad aumentarne le fragilità.

Alice Ravinale, capogruppo in Comune
Giuseppe Piras, consigliere in Circoscrizione 7
Ilaria Genovese, consigliera in Circoscrizione 7
NUOVO PROGETTO SU PIAZZA BALDISSERA 🚦

Il progetto predisposto dall'Assessora Chiara Foglietta per Piazza Baldissera sembra finalmente una 𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 che possa risolvere i disagi e far convivere le esigenze di chi si sposta con i diversi mezzi.

🚦Il nuovo piano prevede la sostituzione della rotatoria con un incrocio semaforizzato ed è stato scelto come alternativa alla proposta del tunnel, che avrebbe comportato costi di circa 70 milioni e cantieri di anni, invece dei 4 milioni e 12 mesi della soluzione di superficie scelta. La riduzione dell'ingombro dell'incrocio permette di ricavare spazi anche per le persone e le attività che affacciano su quell'area che ha finalmente la possibilità di diventare uno spazio e non solo un incrocio.

🚋Particolarmente importante è la notizia del ritorno del tram 10, una fondamentale infrastruttura per la mobilità dell'area che potrà ulteriormente ridurre il traffico interquartiere che porterà alla fine dei disagi che i cittadini da oltre un decennio subiscono nell’utilizzare la linea 10Navetta, inadeguata al servizio di trasporto pubblico dell’area.

👍 Come Sinistra Ecologista non possiamo che essere favorevoli: monitoreremo le evoluzioni del progetto per far sì che venga data la giusta priorità alla mobilità attiva e al TPL. La scelta del progetto va nella giusta direzione di avere in breve tempo un nodo funzionante, funzionale, di non perdere tempo dietro a progetti faraonici con spese a servizio della sola mobilità veicolare e di risolvere finalmente il problema della viabilità di Piazza Baldissera e dell’utilizzo più funzionale a tutta la cittadinanza di quello spazio.
𝐏𝐮𝐫𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨, 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐫𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚.

🛑 Anche a Milano, come a Torino, l’amministrazione comunale si è trovata costretta ad interrompere la positiva pratica delle iscrizioni e delle trascrizioni anagrafiche dei figli delle coppie omogenitoriali a seguito dell’intervento del prefetto che ha agito direttamente su indicazione del ministero dell’interno.

Nonostante i ripetuti appelli rivolti al parlamento dai sindaci delle grandi città, la tutela dei figli delle coppie dello stesso sesso resta ancora incompiuta. In un momento in cui la Commissione europea avanza una proposta di regolamento per garantire il mutuo riconoscimento delle famiglie arcobaleno in tutti gli stati membri, il nostro Paese resta fermo.

Siamo consapevoli della complessità del quadro giuridico della materia, accresciuta anche dalla recente sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che ha dettato principi ulteriormente restrittivi, ma tutto ciò ci induce a rafforzare il nostro appello al legislatore nazionale affinché proceda celermente all’approvazione di una riforma organica che permetta di tutelare i diritti di bambini e bambine. Continuiamo a ritenere che l’adozione in casi particolari rappresenti una forma di protezione solo parziale e che i figli che nascono dalle coppie dello stesso sesso abbiano diritto a vedersi riconosciuto, fin dalla nascita, il legame giuridico con i propri genitori.

La materia deve essere affrontata in modo omogeneo dal legislatore e non può essere lasciata alla discrezionalità di sindaci, prefetti e tribunali. L’obiettivo deve essere la tutela del superiore interesse del minore a vedersi riconosciuta la stabilità delle relazioni affettive con i due genitori. A questo diritto deve corrispondere la responsabilità dei padri e delle madri, fin dalla nascita, di mantenere, educare e istruire i propri figli.

🏳️‍🌈🏳️‍⚧️È necessario trovare soluzioni legislative che tutelino i diritti dei minori già nati e di quelli che nasceranno. Sono in gioco la giustizia sociale e di diritti fondamentali. Forse è venuto il tempo di una mobilitazione generale come fu "Sveglia Italia!" che contribuì a dare una spinta decisiva all'approvazione delle unioni civili nel 2016.

Jacopo Rosatelli - Assessore ai Diritti della Città di Torino
🔴𝐅𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚.
Con buona pace degli agitatori di 𝘤𝘢𝘯𝘤𝘦𝘭 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘦, non è mai esistito un piano per cambiare i nomi di vie e piazze legati al passato coloniale.

Esiste invece un 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐳𝐳𝐢𝐬𝐦𝐨 ed è frutto di un lungo lavoro partecipato realizzato nell’ambito del progetto europeo 𝘚𝘶𝘱𝘦𝘳 – 𝘴𝘶𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘪𝘯𝘨 𝘦𝘷𝘦𝘳𝘺𝘥𝘢𝘺 𝘧𝘪𝘨𝘩𝘵 𝘢𝘨𝘢𝘪𝘯𝘴𝘵 𝘳𝘢𝘤𝘪𝘴𝘮 portato avanti dall’assessore ai diritti e alle pari opportunità Jacopo Rosatelli in questa prima fase di mandato.

Il piano, che opera secondo un’ottica di intersezionalità, tra le altre cose mira ad evitare ogni forma di razzismo istituzionale, prevede il monitoraggio degli episodi di discriminazione nei vari aspetti della vita di ogni persona, il rafforzamento dei CPIA, l’accessibilità culturale e linguistica dei servizi offerti dal Comune, il coinvolgimento costante delle diaspore e delle comunità religiose, il supporto alle vittime di discriminazione, l’inserimento di criteri di uguaglianza ed equità nella valutazione delle politiche cittadine, la promozione di campagne di formazione, rivolte anche al personale dipendente comunale al fine di evitare qualsiasi forma di discriminazione, e di sensibilizzazione rivolte a tutta la cittadinanza. Tra queste attività, c’è anche quella di “𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘪𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘧𝘭𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘪 𝘤𝘳𝘪𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘴𝘶 𝘮𝘰𝘯𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘦 𝘵𝘰𝘱𝘰𝘯𝘰𝘮𝘢𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘊𝘪𝘵𝘵à 𝘢𝘭 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘦𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘥𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘱𝘳𝘦𝘵𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘷𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘪 𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘪𝘵à 𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘭𝘰𝘯𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘤𝘰𝘭𝘰𝘯𝘪𝘢𝘭𝘦”.

𝐈𝐧 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐬𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐫à 𝐟𝐚𝐫𝐞? Per esempio tramite la 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐮𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, mediante l’inserimento di idonee targhe o di QR Code o eventuali altri interventi di arte pubblica, accessibili in più lingue, degli odonimi e dei monumenti dedicati a luoghi e persone collegate al passato coloniale italiano, con il coinvolgimento delle Circoscrizioni e favorendo processi partecipati, al fine di consentirne una facile identificazione da parte della cittadinanza e favorire la conoscenza e la visione d’insieme di quel periodo della nostra storia: è la proposta di una mozione che il consigliere Abdullahi Ahmed ed io abbiamo depositato già da tempo e su cui si aprirà nei prossimi mesi la discussione in Consiglio Comunale.

È un'idea condivisa non solo da molte associazioni antirazziste, ma anche da autorevoli studiosi e studiose: perché conoscere il colonialismo italiano e riflettere su quanto accaduto è 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 al fine di addivenire ad una società compiutamente paritaria e priva di qualsiasi forma di discriminazione, posto che anche i mancati conti con il passato sono all’origine di tante forme del razzismo contemporaneo.

𝐄 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐢 𝐩𝐮ò 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐅𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐚𝐫𝐝𝐞𝐚𝐭𝐢𝐧𝐞 𝐟𝐮𝐫𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐜𝐜𝐢𝐬𝐞 𝟑𝟑𝟓 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 "𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐞", 𝐟𝐚𝐫 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 è 𝐮𝐧 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨.

Alice Ravinale - 𝘤𝘢𝘱𝘰𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘪𝘯 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘦 𝘤𝘰-𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘚𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘌𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘴𝘵𝘢
𝐈𝐧 𝐓𝐮𝐫𝐜𝐡𝐢𝐚, 𝐢𝐥 𝟏𝟒 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨, 𝐬𝐢 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞. Per la prima volta le opposizioni sono compatte da poter indicare un candidato contro l'attuale Presidente. 𝐈 𝐬𝐨𝐧𝐝𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨.

𝘊𝘰𝘴𝘢 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘪𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘛𝘶𝘳𝘤𝘩𝘪𝘢 𝘴𝘪𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘭𝘪𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘦𝘴𝘵𝘦𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭'𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰 𝘨𝘰𝘷𝘦𝘳𝘯𝘰? 𝘌 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘦𝘭𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘪?

📆Ne parliamo domani, giovedì 4 di maggio alle 21:00, presso la sede cittadina di Sinistra Ecologista Torino, in Piazza Moncenisio, 3, insieme al giornalista Murat Cinar e allo storico e nostro consigliere Francesco Pongiluppi.
DEMOCRAZIA, QUESTA SCONOSCIUTA AL GOVERNO

𝗦𝗲 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗵𝗶 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝗠𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗥𝗼𝗰𝗰𝗲𝗹𝗹𝗮, 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲 𝘂𝗻 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮.

Davvero stiamo discutendo del fatto che la contestazione di sabato avrebbe impedito alla Ministra Roccella di tenere la sua conferenza? Come se potesse esserci un problema di libertà di parola per un ministro!

L’ipotesi di reato per cui sono state denunciate 29 persone sarebbe violenza privata. Se la notizia fosse confermata, saremmo di fronte a un fatto di inaudita gravità: se un privato cittadino può rischiare quattro anni di carcere per aver contestato con le parole un’esponente del governo in carica c’è un enorme problema di tenuta democratica.

La Ministra ha dichiarato che l'obiezione non rappresenta un ostacolo all’interruzione di gravidanza, quando sono almeno 30 le strutture sanitarie in Italia con il 100% di obiettori di coscienza, più o meno 50 quelli con una percentuale superiore al 90% e oltre 80 quelli con un tasso di obiezione superiore all’80%.

Di fronte a parole che addirittura negano la realtà non si dovrebbe neanche fischiare?

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💊 𝗣𝗜𝗟𝗟𝗢𝗟𝗔 𝗔𝗡𝗧𝗜𝗖𝗢𝗡𝗖𝗘𝗭𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗘 𝗚𝗥𝗔𝗧𝗨𝗜𝗧𝗔 (𝗘 𝗡𝗢𝗡 𝗦𝗢𝗟𝗢 𝗤𝗨𝗘𝗟𝗟𝗔)

Dopo pochi ma importanti giorni di speranza condivisa, il 24 maggio i giornali hanno pubblicato la notizia che non avremmo mai voluto leggere.
L’Agenzia Italiana del Farmaco, dopo appena un mese dal via libera dato dal Comito Prezzi e Rimborsi, ha annunciato lo stop alla gratuità della pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d'età.

Questa misura, universale e innovativa, è già adottata in molti Paesi d'Europa, tredici per la precisione, nonché in sei Regioni italiane.
Si tratta di un provvedimento equo e giusto, urgente e necessario, che riduce le ineguaglianze e rende le donne uguali davanti alla salute, che favorisce l’equità di genere, che rappresenta una tutela fondamentale del diritto di autodeterminazione di ogni donna.

Non potevamo stare a guardare: abbiamo depositato un atto con urgenza, presentato in Comune dalla consigliera Sara Diena.

𝗖𝗵𝗶𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗹 𝗣𝗮𝗿𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲 𝗮𝗹 𝗚𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼
📍 di garantire la gratuità della pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d'età, confermando l'indirizzo espresso dall'AIFA lo scorso 21 aprile;
📍 di promuovere programmi di sensibilizzazione ed educazione alla sessualità, con particolare riferimento ai metodi contraccettivi.

𝗖𝗵𝗶𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲
📍 di sostenere, in attesa di un ripensamento da parte dell’AIFA, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, la procreazione responsabile e il diritto alla salute in particolar modo femminile, distribuendo gratuitamente e universalmente presso i consultori (senza distinzioni di età, condizione familiare, economico-sociale e lavorativa delle e dei pazienti che ne fanno richiesta) i contraccettivi ormonali, gli impianti sottocutanei, i dispositivi intrauterini, la contraccezione d’emergenza e i preservativi femminili e maschili.

𝗖𝗵𝗶𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮
📍 di sostenere, per quanto di propria competenza, ogni iniziativa che possa promuovere le intenzioni di cui sopra.

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