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MUD 2023, dichiarazione entro il 30 aprile

C'è tempo fino al 30 aprile 2024 per adempiere agli obblighi previsti dalla normativa ambientale in merito al Modello unico di dichiarazione ambientale Mud riferito all’anno 2023.
SORVEGLIANZA SANITARIA
(Nomina Medico Competente e visite mediche)

Per sorveglianza sanitaria si intende l’insieme degli accertamenti sanitari svolti dal Medico Competente finalizzati alla tutela dello stato di salute e alla sicurezza dei lavoratori, in relazione alle condizioni di salute degli stessi, all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.
Sono sottoposti a sorveglianza sanitaria i lavoratori e gli equiparati (ad es. studenti), per i quali nel Documento di Valutazione del Rischio (DVR) è indicato un livello di rischio per il quale la normativa vigente ne prevede l’obbligo.
Buon fine settimana!!!!!
Sono obbligatori gli esami del sangue per la visita del lavoro?
Gli esami del sangue ai lavoratori rientrano nel protocollo sanitario redatto dal Medico del Lavoro. Sono quindi OBBLIGATORI SE IL MEDICO LI PRESCRIVE.
Per alcune categorie di lavoratori non sono necessari, per altre sì.
Nei casi in cui il medico lo reputa opportuno, ai fini dell’accertamento dello stato di salute, procede con gli esami del sangue.
Gli esami ematochimici restituiscono dei valori utili al medico per formulare il giudizio di idoneità alla mansione o per prescrivere eventuali limitazioni.

Esempi di categorie di lavoratori sottoposti ad esami del sangue durante la visita medico del lavoro:
Autisti patente C o superiori
Carrellisti
Operai
Operai edili
Addetti alle pulizie
Elettricisti
Idraulici
Carrozzieri
Carpentieri
Infermieri
Interessante manuale realizzato dal Ministero del lavoro, un ottima lettura x augurarvi un buon fine settimana!😉🤗
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l’approvazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2024, che sarà utilizzato per le dichiarazioni riferite all’anno 2023.
Siccome il termine per la presentazione del Modello Unico di dichiarazione ambientale (MUD) è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione, la presentazione del MUD dovrà avvenire entro il giorno 30 giugno 2024. In considerazione del fatto che il 30 giugno 2024 coincide con un giorno festivo, il termine viene prorogato al primo giorno seguente non festivo ovvero al 1° luglio.

Vuoi sapere se la tua azienda è soggetta all’obbligo di presentazione del Modello unico di dichiarazione ambientale MUD?
Il 30 aprile 2024 scade il termine per il versamento dei diritti annuali di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Deve essere pagato un diritto per ogni categoria. In caso di iscrizione in più categorie, il versamento può essere cumulativo se la modalità di pagamento prevista è la stessa.
Gli importi del diritto annuale variano a seconda delle categorie e/o delle classi.
L’eventuale richiesta di variazione di classe (aumento o declassamento di una qualsiasi categoria) comporta, per l’anno in corso, il pagamento dell’importo corrispondente alla classe più alta.
Il pagamento del diritto annuale deve essere effettuato con modalità telematica.
Lavoro e sicurezza, controlli a tappeto nelle imprese
Più ispettori e dunque più controlli nelle imprese. Come preannunciato dalla ministra Marina Calderone, anche in Umbria c’è stato un potenziamento in organico del personale ispettivo, con il conseguente aumento dell’attività investigativa da parte degli ispettori del lavoro. Come mettersi in regola ed evitare pesanti sanzioni.

Quest’anno il ministero del Lavoro ha deciso di aumentare del 40% l’attività investigativa. Dopo le nuove assunzioni, l’Ispettorato del Lavoro è dunque partito con i controlli a tappeto anche in Umbria per verificare sia la regolarità contrattuale dei lavoratori (Lavoro nero, le sanzioni diventano maxi) che la corretta applicazione della normativa in materia di Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro.

Attenzione: in base alle segnalazioni pervenute, i controlli si riferiscono anche ad aspetti formali e le sanzioni sono piuttosto pesanti. In questi giorni diverse aziende del settore del terziario sono state ispezionate e l’attività di verifica ha puntato soprattutto al riscontro della documentazione obbligatoria e della formazione.

Se hai un’impresa con lavoratori, verifica la corretta predisposizione della seguente documentazione:
Documento di Valutazione del Rischio – DVR (aggiornato e regolarmente firmato da Datore di Lavoro, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione – RSPP, medico competente se nominato, Rappresentante della Sicurezza dei Lavoratori – RSL)
Piano di emergenza ed evacuazione
Nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione – RSPP se diverso dal datore di lavoro
Nomina addetti antincendio
Nomina addetti al primo soccorso
Nomina preposto se presente
Nomina del Rappresentante della Sicurezza dei Lavoratori – RLS


Ricorda: bisogna rispettare anche una serie di adempimenti in materia di formazione e aggiornamento:
corso di formazione base per RSPP e relativo aggiornamento ogni 5 anni (proprio oggi una impresa ha subito una sanzione di 1.900 euro per non aver fatto il corso di aggiornamento RSPP di 6 ore!)
corso di formazione base sulla sicurezza per tutti i lavoratori e relativo aggiornamento ogni 5 anni
Corso di formazione base per addetto antincendio e relativo aggiornamento ogni 5 anni
Corso di formazione base di primo soccorso e relativo aggiornamento ogni 3 anni
Corso di formazione base per RLS e relativo aggiornamento annuale
Corso di formazione base per preposto e relativo aggiornamento ogni 2 anni
La formazione fatta va documentata esibendo gli attestati dei corsi frequentati.
VIDEOSORVEGLIANZA NEI NEGOZI: QUALI OBBLIGHI X I TITOLARI

«Nel caso in cui un negozio volesse adottare un sistema antitaccheggio associato a telecamere di sorveglianza, quali adempimenti dovrebbe rispettare per essere conforme al Regolamento europeo 679/2016?», chiede un lettore di Sicurezza.

L’adozione di un sistema antitaccheggio con telecamere di sorveglianza, da parte di un negozio, implica inevitabilmente il trattamento di dati personali secondo i principi e le prescrizioni del Regolamento UE 679/2016 (GDPR). Dopo aver individuato la base giuridica e aver indicato la finalità del trattamento, il titolare dovrà realizzare l’impianto di videosorveglianza avendo cura di valutare l’eventuale presenza di personale dipendente.

In tal caso, infatti, non sarà sufficiente l’informazione tramite cartelli agli interessati, ma sarà necessario anche ottenere il benestare delle rappresentanze sindacali, ove presenti, oppure l’autorizzazione della locale Direzione Territoriale del Lavoro.

L’informativa, non solo tramite cartelli ma anche in formato esteso, dev’essere resa disponibile agli interessati in modo chiaro, conciso e facilmente accessibile, e deve includere, tra le altre cose, l’indicazione dei diritti che gli interessati possono esercitare e i dati di contatto del titolare del trattamento.

Il DVR o NVR dovrà essere protetto da adeguate misure di sicurezza, tecniche e organizzative, per proteggere i dati personali; meglio sarebbe se la gestione del dispositivo di memorizzazione venisse affidata a un soggetto esterno, da nominare responsabile del trattamento ex art. 28 del GDPR.

La conservazione dei dati dovrebbe essere limitata a 24 ore, salvo specifiche e documentate esigenze che richiedano tempi di memorizzazione più lunghi. Uno studio e una relazione sull’argomento, anche di natura tecnica, sarebbero utili a rendicontare la scelta in caso di eventuale controllo dell’autorità Garante.

Se il trattamento dei dati personali, per sua natura, presenta rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati, il titolare del trattamento deve effettuare una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati.

da Sicurezza Magazine