La tonnara di “Santa Panagia” a Siracusa
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Tonnara di “Santa Panagia” a Siracusa
Uno splendido aneddoto esiste sulla Tonnara di Santa Panagia, meraviglia antica e fragile che si può ammirare alla fine della Pista Ciclabile Rossana Maiorca.
Circa alla fine del 1700, Domenique Vivant Denon, studioso, scrittore e critico francese, si trovava a Siracusa seguendo e studiando le Mura Dionigiane per trovare il tracciato fatto edificare dal tiranno Dionisio I, nel suo libro “Viaggio in Sicilia”, scrive così: “Più avanzavamo lungo il porto Trogilo più le tracce delle mura diventavano evidenti; e dopo aver oltrepassato la Tonnara, chiamata “Santa Buonacia”, che è un luogo in cui il mare, rientrando nella città, forma una piccola insenatura stretta e profonda, abbiamo trovato le famose mura erette da Dionigi.”
Denon chiama “Santa Buonacia” Santa Panagia, il quartiere siracusano che corrisponde all’antico quartiere di Tiche, a nord-ovest della bella città siciliana. Santa Buonacia: dal greco “pan” – tutto – e “àghia” – santa: Maria, la “tutta santa”.
Qui, dall’inizio del XII secolo, fu costruita la prima tonnara. Ricostruita dopo il terremoto del 1693, visse anni di splendore fino alla sua chiusura.
Il luogo è ad oggi in ristrutturazione e chiuso al pubblico, ma il viaggiatore può comunque goderne l’imponenza dei ruderi visibili da un tratto di costa rocciosa, quello sul quale è situata, fra i più affascinanti e articolati di Siracusa.
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Uno splendido aneddoto esiste sulla Tonnara di Santa Panagia, meraviglia antica e fragile che si può ammirare alla fine della Pista Ciclabile Rossana Maiorca.
Circa alla fine del 1700, Domenique Vivant Denon, studioso, scrittore e critico francese, si trovava a Siracusa seguendo e studiando le Mura Dionigiane per trovare il tracciato fatto edificare dal tiranno Dionisio I, nel suo libro “Viaggio in Sicilia”, scrive così: “Più avanzavamo lungo il porto Trogilo più le tracce delle mura diventavano evidenti; e dopo aver oltrepassato la Tonnara, chiamata “Santa Buonacia”, che è un luogo in cui il mare, rientrando nella città, forma una piccola insenatura stretta e profonda, abbiamo trovato le famose mura erette da Dionigi.”
Denon chiama “Santa Buonacia” Santa Panagia, il quartiere siracusano che corrisponde all’antico quartiere di Tiche, a nord-ovest della bella città siciliana. Santa Buonacia: dal greco “pan” – tutto – e “àghia” – santa: Maria, la “tutta santa”.
Qui, dall’inizio del XII secolo, fu costruita la prima tonnara. Ricostruita dopo il terremoto del 1693, visse anni di splendore fino alla sua chiusura.
Il luogo è ad oggi in ristrutturazione e chiuso al pubblico, ma il viaggiatore può comunque goderne l’imponenza dei ruderi visibili da un tratto di costa rocciosa, quello sul quale è situata, fra i più affascinanti e articolati di Siracusa.
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Si svuota l'acqua della grotta in provincia di Salerno. Archeologi studiano il misterioso villaggio palafitticolo dell'Oscurità - Stile Arte
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Si svuota l'acqua della grotta in provincia di Salerno. Archeologi studiano il misterioso villaggio palafitticolo dell'Oscurità…
Le Grotte di Pertosa-Auletta, complesso di cavità carsiche ubicato alle falde dei Monti Alburni, in provincia di Salerno, sono state recentemente oggetto di un intervento di ricerca e documentazione speleo-archeologica realizzato grazie alla collaborazione…
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L'ombelico della Sicilia è la "piccola Atene", tra miniere e splendide architetture normanne
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L'ombelico della Sicilia è la "piccola Atene", tra miniere e splendide architetture normanne
La Sicilia è, senza ombra di dubbio, una terra meravigliosa, sia per il suo straordinario territorio, caratterizzato da un’ammaliante convivenza fra mare ed entroterra, sia per, o forse sarebbe più corretto dire soprattutto, resa unica dalle numerose e diverse…
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Castelluccio di Gela risale al XIII sec,
di origini Sveve, poggia in cima ad una collina di gesso e domina il golfo a difesa della città. Purtroppo ad oggi non è visitabile, se non dall’esterno, ma la visita vale comunque la pena: godrete di un panorama mozzafiato che spazia su tutta la piana di Gela.
E poi il Castelluccio è animato da una serie di leggende. Si narra infatti che in tempi remoti il castello fosse abitato da una bellissima castellana dalla lunga chioma e tutti gli abitanti del luogo erano attratti dalla sua bellezza, ma chi osava avvicinarsi finiva per scomparire nel nulla.
Non solo: secondo i contadini tra le mura del castello si aggiravano strane ombre, forse fantasmi di epoche lontane, rimasti lì a protezione di un prezioso tesoro (a truvatura, come si chiama in buona parte della Sicilia). Nessuno è mai riuscito a trovare l’ambito forziere...
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di origini Sveve, poggia in cima ad una collina di gesso e domina il golfo a difesa della città. Purtroppo ad oggi non è visitabile, se non dall’esterno, ma la visita vale comunque la pena: godrete di un panorama mozzafiato che spazia su tutta la piana di Gela.
E poi il Castelluccio è animato da una serie di leggende. Si narra infatti che in tempi remoti il castello fosse abitato da una bellissima castellana dalla lunga chioma e tutti gli abitanti del luogo erano attratti dalla sua bellezza, ma chi osava avvicinarsi finiva per scomparire nel nulla.
Non solo: secondo i contadini tra le mura del castello si aggiravano strane ombre, forse fantasmi di epoche lontane, rimasti lì a protezione di un prezioso tesoro (a truvatura, come si chiama in buona parte della Sicilia). Nessuno è mai riuscito a trovare l’ambito forziere...
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Visit Sicily
Castelli della Sicilia centrale - Visit Sicily
Abbondanza è la parola-chiave per comprendere la Sicilia nelle sue mille sfaccettature: da un versante all’altro dell’isola, sono infinite le soluzioni per itinerari di poche ore, giorni o settimane. Castelli della Sicilia centrale Itinerari Castelli della…
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La “Pompei di Sicilia”: uno dei siti archeologici più suggestivi della Sicilia | dove si trova
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La “Pompei di Sicilia”: uno dei siti archeologici più suggestivi della Sicilia | dove si trova
Immersa tra i paesaggi mozzafiato della Sicilia, la “Pompei di Sicilia” si erge come uno dei siti archeologici più suggestivi dell’isola.
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