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📍 Piraino (ME)
"Piraino paese Presepe"
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💡@voglia_di_sapere
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⚜#Siciliainfesta
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Sono i piccoli e antichi casolari, l’atmosfera raccolta del paesino, i vicoli e gli angoli incontaminati, la cornice ideale per rinnovare la tradizione del presepe.
La parte interessata del paese è quella che dall’antico Palazzo Ducale conduce al Santuario del SS. Ecce Homo. Alla fine della suggestiva scalinata, infatti, si può visitare la grotta della natività.
Piraino è situato su una collina, con altitudine media di 400 metri sul livello del mare, tra il Capo d’Orlando e il Capo Calavà. Ha di fronte il mare Tirreno con le isole Eolie, ma in giornate di cielo terso, dallo spiazzo della “Guardiola” (belvedere), il suo orizzonte si allarga fino a Cefalù e a Capo Milazzo.
Con un percorso di pochi chilometri si può raggiungere la splendida spiaggia di Gliaca, dove comincia la zona costiera e che si prolunga sino a Zappardino, al confine con Gioiosa Marea.
Piraino è anche appellato “Il Paese delle due torri”: una al centro dell’abitato, enorme, cilindrica, quella stessa che fece parte delle mura di cinta, impropriamente detta “saracena”, consolidata negli anni recenti, che si erge maestosa a dominare il panorama del paese; l’altra si trova nella frazione Gliaca, sulla sporgenza di una roccia sul mare, detta "Torre delle Ciavole” (XVI sec.), perché da secoli questi uccelli vi si annidano.
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La parte interessata del paese è quella che dall’antico Palazzo Ducale conduce al Santuario del SS. Ecce Homo. Alla fine della suggestiva scalinata, infatti, si può visitare la grotta della natività.
Piraino è situato su una collina, con altitudine media di 400 metri sul livello del mare, tra il Capo d’Orlando e il Capo Calavà. Ha di fronte il mare Tirreno con le isole Eolie, ma in giornate di cielo terso, dallo spiazzo della “Guardiola” (belvedere), il suo orizzonte si allarga fino a Cefalù e a Capo Milazzo.
Con un percorso di pochi chilometri si può raggiungere la splendida spiaggia di Gliaca, dove comincia la zona costiera e che si prolunga sino a Zappardino, al confine con Gioiosa Marea.
Piraino è anche appellato “Il Paese delle due torri”: una al centro dell’abitato, enorme, cilindrica, quella stessa che fece parte delle mura di cinta, impropriamente detta “saracena”, consolidata negli anni recenti, che si erge maestosa a dominare il panorama del paese; l’altra si trova nella frazione Gliaca, sulla sporgenza di una roccia sul mare, detta "Torre delle Ciavole” (XVI sec.), perché da secoli questi uccelli vi si annidano.
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“La gravità delle forze nascoste” Mostra di Sasha Vinci - Cappella dell’Incoronata, Museo Riso, Palermo - fino al 20 gennaio 2024.
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“Una dichiarazione d'amore ad una città, il cui ductus ardente viene simbolicamente auscultato, e decifrato, nelle sue armonie e dissonanze per essere restituito ai cittadini in una nuova forma espressiva come dono straordinario" (Serena Ribaudo, curatrice della Mostra)
Questa esposizione è un omaggio vibrante alla città di Palermo, un’esplorazione profonda e multisensoriale del tessuto urbano e sociale di questa antica città, un viaggio attraverso il quale l’artista siciliano ci svela il suo intimo legame con Palermo.
Nel cuore della mostra sorge infatti l’imponente installazione “Non si disegna il cielo / Il Canto di Palermo”. Parte di una serie avviata a Volterra nel 2015, quest’opera trasforma lo skyline e le costellazioni di Palermo in armonie musicali, incarnando un dialogo tra cielo e terra.
La struttura ottagonale, ispirata ai Quattro Canti di Palermo, simboleggia l’equilibrio cosmico e l’infinito. Realizzata in marmo grigio Billiemi, un materiale storico di Palermo, l’opera rappresenta un ponte tra il passato glorioso della città e la sua contemporaneità.
Proseguendo il percorso espositivo, si entra nella cripta che ospita un’installazione unica, una sorta di mappatura di una città ipotetica dove natura e storia si fondono. Infine, nella biblioteca, un’imponente scultura di alabastro si staglia, invitando il pubblico a un’interazione intima e luminosa.
(📸 Sasha Vinci – Artemagazine) Sasha Vinci è un artista poliedrico noto per la sua ricerca continua attraverso differenti linguaggi artistici.
Dal disegno alla scultura, dalla performance alla musica, Vinci ha costruito un percorso artistico che si interroga sulle problematiche dell’esistente, giungendo a una visione ampia e plurale.
Collaboratore attivo con varie gallerie d’arte e progetti culturali, Vinci ha contribuito significativamente alla scena artistica siciliana e italiana.
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Questa esposizione è un omaggio vibrante alla città di Palermo, un’esplorazione profonda e multisensoriale del tessuto urbano e sociale di questa antica città, un viaggio attraverso il quale l’artista siciliano ci svela il suo intimo legame con Palermo.
Nel cuore della mostra sorge infatti l’imponente installazione “Non si disegna il cielo / Il Canto di Palermo”. Parte di una serie avviata a Volterra nel 2015, quest’opera trasforma lo skyline e le costellazioni di Palermo in armonie musicali, incarnando un dialogo tra cielo e terra.
La struttura ottagonale, ispirata ai Quattro Canti di Palermo, simboleggia l’equilibrio cosmico e l’infinito. Realizzata in marmo grigio Billiemi, un materiale storico di Palermo, l’opera rappresenta un ponte tra il passato glorioso della città e la sua contemporaneità.
Proseguendo il percorso espositivo, si entra nella cripta che ospita un’installazione unica, una sorta di mappatura di una città ipotetica dove natura e storia si fondono. Infine, nella biblioteca, un’imponente scultura di alabastro si staglia, invitando il pubblico a un’interazione intima e luminosa.
(📸 Sasha Vinci – Artemagazine) Sasha Vinci è un artista poliedrico noto per la sua ricerca continua attraverso differenti linguaggi artistici.
Dal disegno alla scultura, dalla performance alla musica, Vinci ha costruito un percorso artistico che si interroga sulle problematiche dell’esistente, giungendo a una visione ampia e plurale.
Collaboratore attivo con varie gallerie d’arte e progetti culturali, Vinci ha contribuito significativamente alla scena artistica siciliana e italiana.
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Indovinate qual è la città europea in cui si vive peggio: la maglia nera va a una siciliana
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Indovinate qual è la città europea in cui si vive peggio: la maglia nera va a una siciliana
A fotografare la situazione è il "Rapporto sulla qualità della vita nelle città europee 2023", realizzato dalla Commissione europea. L'anno inizia con una bocciatura Sicilia Il 2023 è appena finito ma è ancora tempo di bilanci. E questa volta, nonostante…
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🗓️ 5 GENNAIO
📖Proverbiu du jionnu
"A iaddina fa l'ovu e o iaddu ci brucia u culu"😅
🗞Videmu chi succidiu na vota di sti tempi.
Il 5 gennaio 1948 nasceva a #Cinisi, in provincia di #Palermo, il giornalista Peppino Impastato. Il 5 gennaio 1984 moriva invece a #Catania il giornalista Pippo Fava, nativo di #PalazzoloAcreide.
Due giornalisti, due attivisti antimafia, due caduti, due eroi del novecento siciliano.
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Il 5 gennaio 1948 nasceva a #Cinisi, in provincia di #Palermo, il giornalista Peppino Impastato. Il 5 gennaio 1984 moriva invece a #Catania il giornalista Pippo Fava, nativo di #PalazzoloAcreide.
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