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📜 IL PRIMO PARLAMENTO BICAMERALE
Il 28 ottobre 1813, a pochi giorni di distanza dalla formazione del nuovo Ministero rappresentato da Giuseppe #Alliata di Villafranca agli Esteri, fu sciolto con decreto governativo il primo Parlamento Siciliano riformato secondo la Costituzione del 1812.
Per secoli, sin dalla sua fondazione nel 1130, il Parlamento Siciliano si era caratterizzato per la sua composizione tripartita, costituita dai tre "bracci" baronale, ecclesiastico e demaniale. Con la riforma promossa da Carlo Cottone nel 1812 l'assemblea legislativa del Regno di #Sicilia era invece passata ad una composizione bicamerale molto simile al modello inglese, con una Camera dei Pari ed una dei Comuni.
Il primo Parlamento riformato fu eletto poco dopo l'emanazione della Costituzione, ma il turbolento quadro politico di quel periodo, caratterizzato dagli scontri tra fazioni liberali, reazionarie e radicali ne rese assai travagliata l'attività.
In particolare, ad aggravare la situazione fu il conflitto tra i cosiddetti "cronici", sostenitori della Costituzione del 1812, ed il vasto schieramento degli "anticronici", che riuniva reazionari e radicali.
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🌟Nati Oggi 28 Ottobre
👐 1689: Nasce a #Messina lo scultore Simone Martinez.
📉 1871: Nasce a #Catania il fisico Quirino Majorana.
🔢 1880: Nasce a #Palermo il matematico Michele Cipolla.
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Il 28 ottobre 1813, a pochi giorni di distanza dalla formazione del nuovo Ministero rappresentato da Giuseppe #Alliata di Villafranca agli Esteri, fu sciolto con decreto governativo il primo Parlamento Siciliano riformato secondo la Costituzione del 1812.
Per secoli, sin dalla sua fondazione nel 1130, il Parlamento Siciliano si era caratterizzato per la sua composizione tripartita, costituita dai tre "bracci" baronale, ecclesiastico e demaniale. Con la riforma promossa da Carlo Cottone nel 1812 l'assemblea legislativa del Regno di #Sicilia era invece passata ad una composizione bicamerale molto simile al modello inglese, con una Camera dei Pari ed una dei Comuni.
Il primo Parlamento riformato fu eletto poco dopo l'emanazione della Costituzione, ma il turbolento quadro politico di quel periodo, caratterizzato dagli scontri tra fazioni liberali, reazionarie e radicali ne rese assai travagliata l'attività.
In particolare, ad aggravare la situazione fu il conflitto tra i cosiddetti "cronici", sostenitori della Costituzione del 1812, ed il vasto schieramento degli "anticronici", che riuniva reazionari e radicali.
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📍 Lago Maullazzo
Il lago Maulazzo (o Maullazzo) è un bacino artificiale di circa 5 ettari, situato nel Parco dei Nebrodi, alle pendici del Monte Soro.
Ricade nel comune di Alcara Li Fusi (città metropolitana di Messina, Sicilia).
🎥 @_aerialdrone_
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🌰Le caldarroste
Scopriamo insieme perché le caldarroste sono bianche.
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📍𝘚𝘪𝘳𝘢𝘤𝘶𝘴𝘢
“𝘈𝘭𝘻𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪 , 𝘚𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘭𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯’𝘢𝘭𝘣𝘢 𝘤𝘰𝘴ì 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘢 , 𝘪𝘭 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘦𝘮𝘱𝘪𝘦 𝘥𝘪 𝘦𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘶𝘯 𝘥𝘪𝘱𝘪𝘯𝘵𝘰 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘪𝘦𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘭’𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰.”
Video realizzato dal nostro amico
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Ictus, al Garibaldi di Catania un'avanzata tecnologia unica in Italia
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Ictus, al Garibaldi di Catania un'avanzata tecnologia unica in Italia
agenzia CATANIA (ITALPRESS) – Ogni anno nel mondo circa 15 milioni di persone sono colpite da ictus; tra queste 5 milioni vanno incontro a morte ed altri 5 milioni a disabilitá permanente. A livello mondiale l’ictus é la seconda causa di morte e la prima…
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👑 L'ULTIMO SVEVO ED IL GUANTO DEL VESPRO
Il 29 ottobre 1268, presso l'odierna Piazza Mercato a #Napoli, veniva decapitato Corradino di #Svevia, già Re di #Sicilia dal 1254 al 1258. Con lui, ucciso per mano angioina, venne meno l'ultimo erede maschio degli #Hohenstaufen, la legittima casa reale del Regno Siciliano spodestata da Carlo d'#Angiò con l'appoggio papale.
Catturato dopo la sconfitta nella battaglia di #Tagliacozzo del 23 agosto 1268, Corradino fu condannato a morte al fine di scongiurare la possibilità di un'ulteriore riscossa sveva. Al momento della sua morte il giovane Corradino aveva solo 16 anni.
Secondo la tradizione, prima della sua decapitazione il giovane erede al trono di Sicilia lanciò un guanto verso la folla, raccolto dal fedele alla Casa di Svevia Giovanni da #Procida, che nel 1282 si porrà a capo della Rivoluzione del #Vespro Siciliano che riporterà sul trono un'appartenente alla dinastia degli Hohenstaufen, la catanese Costanza II, figlia di Re Manfredi di Sicilia e moglie di Re Pietro III d'#Aragona.
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Il 29 ottobre 1268, presso l'odierna Piazza Mercato a #Napoli, veniva decapitato Corradino di #Svevia, già Re di #Sicilia dal 1254 al 1258. Con lui, ucciso per mano angioina, venne meno l'ultimo erede maschio degli #Hohenstaufen, la legittima casa reale del Regno Siciliano spodestata da Carlo d'#Angiò con l'appoggio papale.
Catturato dopo la sconfitta nella battaglia di #Tagliacozzo del 23 agosto 1268, Corradino fu condannato a morte al fine di scongiurare la possibilità di un'ulteriore riscossa sveva. Al momento della sua morte il giovane Corradino aveva solo 16 anni.
Secondo la tradizione, prima della sua decapitazione il giovane erede al trono di Sicilia lanciò un guanto verso la folla, raccolto dal fedele alla Casa di Svevia Giovanni da #Procida, che nel 1282 si porrà a capo della Rivoluzione del #Vespro Siciliano che riporterà sul trono un'appartenente alla dinastia degli Hohenstaufen, la catanese Costanza II, figlia di Re Manfredi di Sicilia e moglie di Re Pietro III d'#Aragona.
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L'altalena gigante a strapiombo sulle Madonie: "È la più alta d'Europa"
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L'altalena gigante a strapiombo sulle Madonie: "È la più alta d'Europa"
Battezzata l’altalena gigante di San Mauro Castelverde, nelle Madonie. "E' la più alta d'Europa", giurano i gestori. Le porte della struttura erano state già aperte al pubblico all’inizio del mese, questa mattina è avvenuta la cerimonia ufficiale con taglio…
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⚔️ LA VITTORIA DI PIRRO DI RAINULFO
Il 30 ottobre 1137 a #Rignano, sul #Gargano, Re Ruggero II di #Sicilia subì la seconda sconfitta per mano del cognato e rivale Rainulfo d'#Alife, che già a #Nocera nel 1132 aveva inferto al sovrano una nota sconfitta militare.
Rainulfo, marito della sorella di Ruggero Matilde d'#Altavilla, era ormai in guerra da anni contro il Re di Sicilia ed in tale contesa godeva dell'appoggio di Papa Innocenzo II e dell'Imperatore Lotario II. Costoro lo avevano addirittura nominato Duca di #Puglia in aperto contrasto con il sovrano siciliano, che per quel ruolo aveva designato il suo primogenito Ruggero III.
A Rignano Rainulfo si presentò forte dell'ausilio di 800 militari prestatigli dall'Imperatore germanico. Sul campo di battaglia l'esercito siciliano fu sconfitto, con i due Ruggeri costretti a riparare a #Salerno.
Tuttavia la sconfitta non condusse a gravi conseguenze politiche per gli Altavilla. E due anni dopo Ruggero II avrà definitivamente la meglio su Rainulfo e si vedrà riconosciuto finalmente il titolo di Re di Sicilia nonché quello di Duca di Puglia per i suoi discendenti.
Paradossalmente la sconfitta di Rignano darà inoltre a Ruggero II l'opportunità di prendere il diretto controllo del Ducato di #Napoli, affidandolo al figlio Alfonso dopo che il Duca Sergio era perito in battaglia al fianco delle armate siculonormanne.
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Rainulfo, marito della sorella di Ruggero Matilde d'#Altavilla, era ormai in guerra da anni contro il Re di Sicilia ed in tale contesa godeva dell'appoggio di Papa Innocenzo II e dell'Imperatore Lotario II. Costoro lo avevano addirittura nominato Duca di #Puglia in aperto contrasto con il sovrano siciliano, che per quel ruolo aveva designato il suo primogenito Ruggero III.
A Rignano Rainulfo si presentò forte dell'ausilio di 800 militari prestatigli dall'Imperatore germanico. Sul campo di battaglia l'esercito siciliano fu sconfitto, con i due Ruggeri costretti a riparare a #Salerno.
Tuttavia la sconfitta non condusse a gravi conseguenze politiche per gli Altavilla. E due anni dopo Ruggero II avrà definitivamente la meglio su Rainulfo e si vedrà riconosciuto finalmente il titolo di Re di Sicilia nonché quello di Duca di Puglia per i suoi discendenti.
Paradossalmente la sconfitta di Rignano darà inoltre a Ruggero II l'opportunità di prendere il diretto controllo del Ducato di #Napoli, affidandolo al figlio Alfonso dopo che il Duca Sergio era perito in battaglia al fianco delle armate siculonormanne.
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