♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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In cucina il cedro è utilizzato per preparare canditi e succhi, ma viene anche presentato in insalata. È eccellente consumato fresco, da solo o accompagnato da sale.

In passato la zona di Trabia era molto ricca di acqua ed è per questo che è diventata zona eletta di produzione di questo agrume. In passato, sotto l’autorità del principe Lanza, qui si coltivava la canna da zucchero, grazie alla presenza di una sorgente risalente ad almeno 400 anni fa. Oggi la fonte si è ridotta, quindi è diventato più problematico coltivare i cedri. La pianta ha due fioriture, una tra marzo e aprile e l’altra tra luglio e agosto, quindi richiede una maggiore quantità di acqua per l’irrigazione.
Le caratteristiche del cedro di Trabia

Il cedro di Trabia è stato inserito tra le specie da salvaguardare dalla Sopat 57 di Caccamo dell’Ente di Sviluppo Agricolo. Oggi i produttori sono pochi e la coltivazione non supera i 3-4 ettari, al di là delle piante che si trovano nei giardini privati e destinate al consumo familiare. Tra dicembre e febbraio si realizza il grosso della produzione, soprattutto perché da sempre il frutto si utilizza per la preparazione dei canditi.
I biscotti regina, chiamati anche reginelle, sono biscotti di pasta frolla ricoperti di semi di sesamo, tipici della provincia di Palermoma diffusi anche in altre province siciliane. In siciliano sono conosciuti come viscotti ca ciciulena (biscotti con il sesamo).

A Catania questi biscotti sono chiamati sesamini, perché nella città etnea il termine biscotti regina indica un altro tipo di biscotti simile ai biscotti catalani palermitani.

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Pane caldo e tanto gusto: arriva la Sagra della Mafalda con la mortadella
Sagra della Mafalda con la mortadella, arriva a Stazzo (frazione di Acireale) un evento dedicato a una preparazione tanto semplice quanto buona. Appuntamento sabato 13 e domenica 14 luglio a piazza Mantova, con una sorpresa: il sorbetto al pistacchio. Non mancheranno musica e animazione. A organizzare la manifestazione è l’associazione Vela d’Oro. La mafalda calda, condita con la mortadella è una delle merende più amate in Sicilia. Si tratta di un formato di pane tipico dell’isola, dalla forma inconfondibile.

Caratterizzato da semola di grano duro e semi di sesamo, può assumere diverse forme.

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Questo pane morbido, ma dalla crosta dorata e croccante, è uno dei prodotti da forno della gastronomia palermitana più venduti. Viene realizzato ancora secondo metodi tradizionali, e sembra possa essere di origini arabe, dato l’impiego della ‘giuggiulena’.

Questo pane, particolarmente profumato, è infatti caratterizzato da due ingredienti fondamentali: farina di semola e semi di sesamo, che venivano indicati con la parola siculo-araba di ‘giuggiulena’
Il pane palermitano, presenta poi un’altra caratteristica fondamentale: la sua forma. Viene infatti spesso foggiato dando una curiosa forma a S, che dovrebbe formare ‘gli occhi di Santa Lucia’. Allo stesso modo, quando la parte superiore del panetto viene tagliato in due punti prima della cottura, va a formare ‘la Corona’; nei punti incisi infatti, il pane si andrà ad aprire grazie al calore del forno, fino a disporsi con una forma a ventaglio.
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Sicilia bedda... Sicilia mia! - di Alessio Patti (Vers. 2015) - Poesia in Lingua Poetica Siciliana