📍Fonte Aretusa di Siracusa, un luogo storico in cui mito e storia si intrecciano inevitabilmente
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Fonte Aretusa di Siracusa, un luogo storico in cui mito e storia si intrecciano inevitabilmente
SIRACUSA – Ogni città conserva quasi gelosamente i suoi “luoghi storici” e, tra questi, vogliamo parlarvi della Fonte Aretusa di Siracusa: un posto dove il mito e la storia si intrecciano inevitabilmente. Di che si tratta? Un po’ di storia La Fonte Aretusa…
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“La paglia vicino al fuoco si è sempre bruciata”.
Si tratta di una metafora e del linguaggio figurato del popolo per indicare la debolezza della carne e rappresenta l'uomo e la donna come fuoco e paglia, cioè il binomio che per eccellenza porta alla combustione.La passione può scoppiare all'improvviso ed è difficile sottrarsi.
Dunque, conviene evitare l'eccessiva vicinanza, nei casi in cui secondo le regole sociali lo scoppio di un amore ardente sarebbe sbagliato.
Buongiorno Sicilia Terra Mia☀️☕️🌻💋
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⚜ #proverbi_siciliani
Si tratta di una metafora e del linguaggio figurato del popolo per indicare la debolezza della carne e rappresenta l'uomo e la donna come fuoco e paglia, cioè il binomio che per eccellenza porta alla combustione.La passione può scoppiare all'improvviso ed è difficile sottrarsi.
Dunque, conviene evitare l'eccessiva vicinanza, nei casi in cui secondo le regole sociali lo scoppio di un amore ardente sarebbe sbagliato.
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Fontana di Orione
La Fontana di Orione, legata al mito di fondazione della città, è una grande fontana al centro della piazza del Duomo.
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Fu realizzata per celebrare la costruzione del primo acquedotto cittadino nel '500 da Giovanni Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo, nel 1553 ed eseguita in collaborazione con Domenico Vanello.
“La più bella fontana del Cinquecento europeo”, è stata definita dallo storico d'arte Bernard Berenson, ed infatti è un'opera di una bellezza non comune, di grande significato e di forte impatto emozionale.
Fu voluta dal Senato messinese nel 1547 a scopo celebrativo, con l'idea di fissare nella memoria la realizzazione del primo acquedotto cittadino che sfruttava convogliando le acque dei torrenti Camaro e Bordonaro, iniziato nel 1530 ed ultimato nel 1547 su progetto dell'architetto taorminese Francesco La Cameola.
L'opera fu talmente apprezzata che il Senato messinese decise di commissionare allo scultore una seconda fontana, oggi conosciuta come fontana del Nettuno.
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“La più bella fontana del Cinquecento europeo”, è stata definita dallo storico d'arte Bernard Berenson, ed infatti è un'opera di una bellezza non comune, di grande significato e di forte impatto emozionale.
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Pachino, ecco il programma della 17^ edizione dell’Inverdurata
Inverdurata: work in progress
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♡ Sicilia Terra Mia ♡:
Dalla magia della realizzazione dei bozzetti coi vegetali su via Cavour, al via nel pomeriggio di venerdì 12 maggio, alla mattina di lunedì 15 maggio dedicata alla visita delle scolaresche, passando per il clou degli spettacoli tra sabato 13 e domenica 14, che crearono la cornice di festa in piazza Vittorio Emanuele per l’attesa diciassettesima edizione dell’Inverdurata di Pachino sul tema “Sicilia bedda tra storia, arte, miti e colori”.
Ecco i primi dettagli del ricco programma, a cura dell’Associazione Inverdurata Pachino.
Venerdì alle ore 16, artisti e scuole realizzeranno su via Cavour i sedici bozzetti selezionati dalla giuria del concorso, con l’agricoltura del territorio a tradursi in arte effimera.
Inizieranno quindi i lavori che, in molti casi, procedono fino all’alba del sabato. Musica dal vivo, sulla stessa via, accompagnerà le fasi realizzative, in uno scenario di luci e attrazioni assicurate anche dai mercatini dell’artigianato nelle adiacenti via Rossi e via Roma, dalla ore 17 alla mezzanotte. Sabato alle ore 10, l’inaugurazione istituzionale dell’Inverdurata, alla presenza delle autorità civili e religiose, con la benedizione impartita dal parroco e la marcia festosa della banda musicale “Vincenzo Rizza”.
Si animerà quindi piazza Vittorio Emanuele, con lo spazio gestito dal Consorzio di Tutela IGP Pomodoro di Pachino, oltre alle aziende vivaistiche e vinicole, e lo spazio laboratorio dell’Istituto superiore Calleri di Pachino indirizzi agrario e alberghiero.
Presenti numerosi stand delle associazioni di volontariato.
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Dalla magia della realizzazione dei bozzetti coi vegetali su via Cavour, al via nel pomeriggio di venerdì 12 maggio, alla mattina di lunedì 15 maggio dedicata alla visita delle scolaresche, passando per il clou degli spettacoli tra sabato 13 e domenica 14, che crearono la cornice di festa in piazza Vittorio Emanuele per l’attesa diciassettesima edizione dell’Inverdurata di Pachino sul tema “Sicilia bedda tra storia, arte, miti e colori”.
Ecco i primi dettagli del ricco programma, a cura dell’Associazione Inverdurata Pachino.
Venerdì alle ore 16, artisti e scuole realizzeranno su via Cavour i sedici bozzetti selezionati dalla giuria del concorso, con l’agricoltura del territorio a tradursi in arte effimera.
Inizieranno quindi i lavori che, in molti casi, procedono fino all’alba del sabato. Musica dal vivo, sulla stessa via, accompagnerà le fasi realizzative, in uno scenario di luci e attrazioni assicurate anche dai mercatini dell’artigianato nelle adiacenti via Rossi e via Roma, dalla ore 17 alla mezzanotte. Sabato alle ore 10, l’inaugurazione istituzionale dell’Inverdurata, alla presenza delle autorità civili e religiose, con la benedizione impartita dal parroco e la marcia festosa della banda musicale “Vincenzo Rizza”.
Si animerà quindi piazza Vittorio Emanuele, con lo spazio gestito dal Consorzio di Tutela IGP Pomodoro di Pachino, oltre alle aziende vivaistiche e vinicole, e lo spazio laboratorio dell’Istituto superiore Calleri di Pachino indirizzi agrario e alberghiero.
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L'evento
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Il lago di Ganzirri è distante circa 9 Km dal centro di Messina.Il toponimo Ganzirri deriva probabilmente dall’arabo Gadir (stagno,palude).Tale etimo appare verosimile, dato che nell’antichità l’intera zona dei laghi era paludosa,e solo con i primi stanziamenti e la creazione di nuclei abitativi stabili si determinò una progressiva bonifica del territorio. Le acque del lago sono in comunicazione con il mare adiacente per mezzo di canali, alcuni fatti costruire dagli Inglesi intorno al 1830,il primo dei quali,il canale Catuso,è coperto e si trova situato nella zona sud del lago,mentre il secondo,denominato Carmine o Due Torri,è scoperto e si trova quasi al confine nord del lago;un terzo canale, scavato in contrada Margi,collega il lago di Ganzirri con quello di Faro. Il lago di Faro è più ridotto ed è situato più a nord rispetto a quello di Ganzirri o Lago Grande;esso si trova cioè più vicino al Capo Peloro;quest’ultimo sarebbe stato in origine fortificato dagli Zanclei.
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Laguna di Capo Peloro
La loro origine è correlata alla formazione alluvionale della costa orientale dello Stretto di Messina e si fa risalire tra il 3000 ed il 2500 a.C. Il materiale alluvionale derivato principalmente da terreni cristallini che si estendevano da Capo Rasocolmo fino ai Peloritani, ha formato le colline che si affacciano sullo Stretto. Tutta la pianura costiera, che include i due laghi, è derivata quindi dall’apporto di sabbie detritiche e dall’azione delle correnti marine che hanno formato un cordone di dune che si è esteso fino a Capo Peloro.
La laguna così creatasi si è suddivisa in più parti, determinando la formazione di quattro pantani: Ganzirri, Faro, Madonna di Trapani e Margi.
Il Margi doveva trovarsi tra quello Madonna di Trapani e quello di Faro (propriamente nella località oggi chiamata Margi) ed era più che altro una palude pestifera al centro della quale, secondo gli antichi, sorgeva un tempio sacro dedicato al Dio Nettuno, fatto erigere da Orione. In seguito il pantano Margi fu del tutto, o almeno in parte, prosciugato da interramenti o per bonifica, mentre il Madonna di Trapani si unificò a quello di Ganzirri formando un unico lago che è l’attuale laguna di Ganzirri.
👉@sicilianewseinfo
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La loro origine è correlata alla formazione alluvionale della costa orientale dello Stretto di Messina e si fa risalire tra il 3000 ed il 2500 a.C. Il materiale alluvionale derivato principalmente da terreni cristallini che si estendevano da Capo Rasocolmo fino ai Peloritani, ha formato le colline che si affacciano sullo Stretto. Tutta la pianura costiera, che include i due laghi, è derivata quindi dall’apporto di sabbie detritiche e dall’azione delle correnti marine che hanno formato un cordone di dune che si è esteso fino a Capo Peloro.
La laguna così creatasi si è suddivisa in più parti, determinando la formazione di quattro pantani: Ganzirri, Faro, Madonna di Trapani e Margi.
Il Margi doveva trovarsi tra quello Madonna di Trapani e quello di Faro (propriamente nella località oggi chiamata Margi) ed era più che altro una palude pestifera al centro della quale, secondo gli antichi, sorgeva un tempio sacro dedicato al Dio Nettuno, fatto erigere da Orione. In seguito il pantano Margi fu del tutto, o almeno in parte, prosciugato da interramenti o per bonifica, mentre il Madonna di Trapani si unificò a quello di Ganzirri formando un unico lago che è l’attuale laguna di Ganzirri.
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Laguna di Capo Peloro – Fondazione Horcynus Orca
Laguna di Capo Peloro Le lagune salmastre di Ganzirri e Faro sono ubicate nella zona del promontorio di Capo Peloro, sulla costa nord-orientale della Sicilia, circa 9 Km a nord di Messina. La loro origine è correlata alla formazione alluvionale della costa…
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Auguri a tutte le mamme:
A quelle che lo sono già e vivono oggi giorno spezzando l'amore che custodiscono in tanti frammenti e li donano, come gemme preziose, a coloro che amano; a tutte quelle che ancora non lo sono ma che impareranno ad esserlo; a quelle che non potranno esserlo e a quelle che non lo sono più, perché trovino uno sbocco al fiume d'amore che hanno dentro, poiché rischia di portarle a fondo.
Auguri anche a tutti i loro compagni perché questi abbiamo la forza di sostenerle, amarle, proteggerle e comprenderle sempre nel loro abbraccio.
Buona festa della mamma.
A quelle che lo sono già e vivono oggi giorno spezzando l'amore che custodiscono in tanti frammenti e li donano, come gemme preziose, a coloro che amano; a tutte quelle che ancora non lo sono ma che impareranno ad esserlo; a quelle che non potranno esserlo e a quelle che non lo sono più, perché trovino uno sbocco al fiume d'amore che hanno dentro, poiché rischia di portarle a fondo.
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Amante della cultura? Scopri 5 luoghi imperdibili d'arte in Sicilia
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Amante della cultura? Scopri 5 luoghi imperdibili d'arte in Sicilia
13 Mag 2023 Conoscere la Sicilia Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui! UNISCITI
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Il Primo Ponte sullo Stretto di Messina fu realizzato dai Romani nel 250 a.C.
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Il Primo Ponte sullo Stretto di Messina fu realizzato dai Romani nel 250 a.C.
Unire la Sicilia all’Italia continentale, l’isola alla Penisola. E’ un sogno di moltissimi italiani, convinti delle opportunità che si coglierebbero grazie alla realizzazione di questo collegamento, di cui si fantastica praticamente da sempre. Se ne parla…
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Il 1° Ponte sullo STRETTO di MESSINA fu realizzato dai ROMANI nel 250 a.C.
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Torna risplendere il Castello di Serravalle, terrazza sulla Piana di Catania
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Torna risplendere il Castello di Serravalle, terrazza sulla Piana di Catania
Arrampicato su un’altura, domina da otto secoli la valle dei Margi, a sud della Piana di Catania. Il Castello di Serravalle, nel territorio di Mineo, è un gioiello di architettura medievale che è tornato a brillare dopo un recente restauro. Dal Duecento “sentinella”…
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