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Documentario sullo storico palazzo degli elefanti di Catania, la sede del comune che ospita al suo interno un gran numero di opere d'arte: dalle enormi tele di Giuseppe Sciuti agli affreschi di Francesco contraffatto e Carmelo Comes.
Video realizzato da 👇🏻
👉🏻🎥@passioneetna Grazie mille per aver condiviso questa meraviglia con noi😊
👉🏻©sicil_iaterramia
👉@sicilianewseinfo
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📍#catania
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Il Palazzo degli Elefanti, già Palazzo del Senato e attuale Municipio della Città di Catania, sorge sul lato Nord di Piazza Duomo.
Fu costruito dopo il violento terremoto del 1693 e sul progetto lavorarono diversi architetti tra cui Giovan Battista Longobardo, le facciate sud – est e ovest furono realizzate da Giovan Battista Vaccarini mentre quella nord da Carmelo Battaglia.
All’interno del palazzo esiste un cortile quadrangolare con i portici su due lati. Nell’androne del palazzo vengono custodite due carrozze del Settecento (chiamate “Carrozze del Senato“) che vengono usate durante i festeggiamenti di Sant’Agata per portare il sindaco alla chiesa di Sant’Agata alla Fornace in occasione della processione di giorno 3 Febbraio. Nel salone d’onore al primo piano sono conservati dipinti del pittore catanese Giuseppe Sciuti.
Palazzo degli Elefanti è stato protagonista di un gravoso incendio avvenuto il 14 dicembre 1944, a seguito di tumulti popolari, dove andarono persi i preziosi archivi storici del comune.
Dopo l’incendio le sale interne vennero nuovamente arredate nello stile originario e il palazzo venne riaperto il 14 Dicembre 1952 (anniversario dell’incendio).
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Fu costruito dopo il violento terremoto del 1693 e sul progetto lavorarono diversi architetti tra cui Giovan Battista Longobardo, le facciate sud – est e ovest furono realizzate da Giovan Battista Vaccarini mentre quella nord da Carmelo Battaglia.
All’interno del palazzo esiste un cortile quadrangolare con i portici su due lati. Nell’androne del palazzo vengono custodite due carrozze del Settecento (chiamate “Carrozze del Senato“) che vengono usate durante i festeggiamenti di Sant’Agata per portare il sindaco alla chiesa di Sant’Agata alla Fornace in occasione della processione di giorno 3 Febbraio. Nel salone d’onore al primo piano sono conservati dipinti del pittore catanese Giuseppe Sciuti.
Palazzo degli Elefanti è stato protagonista di un gravoso incendio avvenuto il 14 dicembre 1944, a seguito di tumulti popolari, dove andarono persi i preziosi archivi storici del comune.
Dopo l’incendio le sale interne vennero nuovamente arredate nello stile originario e il palazzo venne riaperto il 14 Dicembre 1952 (anniversario dell’incendio).
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Visit Catania
Piazza Duomo - Visit Catania
La piazza centrale di Catania, Piazza del Duomo, è il cuore del centro storico etneo ricostruita nel 1700, dopo un tragico terremoto che avvenne nel 1693
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🌋 Visitare l’Etna significa anche vivere e scoprire la cultura di chi vive sotto un vulcano attivo.
I comuni appartenenti a questa zona sono caratterizzati da un centro storico con chiese, cattedrali e palazzi antichi in pietra lavica.
L'estate sono moltissime le sagre con specialità eno-gastronomiche.
Come per altre zone della Sicilia sono innumerevoli i posti da non mancare o vedere.
📸 @viaggiaconme_sicilia
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I PAESI ETNEI IN TOTALE SONO 41.
🗒️ ECCO L'ELENCO
- ACI BONACCORSI
- ACI CASTELLO
- ACI CATENA
- ACI SANT'ANTONIO
- ACIREALE
- ADRANO
- BELPASSO
- BIANCAVILLA
- BRONTE
- CAMPOROTONDO ETNEO
- CASTIGLIONE DI SICILIA
- FIUMEFREDDO
- GIARRE
- GRAVIINA DI CATANIA
- LINGUAGLOSSA
- MALETTO
- MANIACE
- MASCALI
- MASCALUCIA
- MILO
- MISTERBIANCO
- MOTTA SANT'ANASTASIA
- NICOLOSI
- PATERNO'
- PEDARA
- PIEDIMONTE ETNEO
- RAGALNA
- RANDAZZO
- RIPOSTO
- SAN GIOVANNI LA PUNTA
- SAN GREGORIO
- SAN PIETRO CLARENZA
- SANT'AGATA LI BATTIATI
- SANT'ALFIO
- SANTA MARIA DI LICODIA
- SANTA VENERINA
- TRECASTAGNI
- TREMESTIERI ETNEO
- VALVERDE
- VIAGRANDE
- ZAFFERANA ETNEA
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🗒️ ECCO L'ELENCO
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Il posto del giorno è Messina
Buongiorno dalla mia bella
Messina!💛❤️
🎥 @bastaddu_da_meme
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Lo Stretto di Messina tra Capo Peloro e Torre Cavallo nella parte nord e tra Capo d’Alì e Punta Pellaro in Calabria, nella parte sud, è largo circa 3km e lungo 16.
Fin dall’antichità era considerato come un tratto di mare molto pericoloso a causa dei venti violenti e delle correnti rapide che possono raggiungere i 9km orari, caratterizzate da due flussi opposti che, nei punti in cui si incontrano formano dei vortici detti garofali; uno di loro viene chiamato Cariddi, mentre l’altro, chiamato Scilla.
Le acque dello Stretto brulicano di vita 365 giorni l’anno, ospitando una vastissima varietà di esemplari. È un punto di passaggio privilegiato da numerosi cetacei.
Sapevate che nello stretto di Messina si può ammirare, in alcune condizioni meteo, il miraggio detto ‘fata Morgana’? Quando fa molto caldo e il mare è calmo si riflettono all’orizzonte le sagome degli edifici presenti sulla sponda sicula in forme allungate e in continuo movimento creando un suggestivo effetto ottico.
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💻Fonte
Fin dall’antichità era considerato come un tratto di mare molto pericoloso a causa dei venti violenti e delle correnti rapide che possono raggiungere i 9km orari, caratterizzate da due flussi opposti che, nei punti in cui si incontrano formano dei vortici detti garofali; uno di loro viene chiamato Cariddi, mentre l’altro, chiamato Scilla.
Le acque dello Stretto brulicano di vita 365 giorni l’anno, ospitando una vastissima varietà di esemplari. È un punto di passaggio privilegiato da numerosi cetacei.
Sapevate che nello stretto di Messina si può ammirare, in alcune condizioni meteo, il miraggio detto ‘fata Morgana’? Quando fa molto caldo e il mare è calmo si riflettono all’orizzonte le sagome degli edifici presenti sulla sponda sicula in forme allungate e in continuo movimento creando un suggestivo effetto ottico.
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Italia da vivere
Tutte le curiosità sullo Stretto di Messina, tra passato e presente
Lo stretto di Messina si estende tra Capo Peloro e Torre Cavallo nella parte nord e tra Capo d’Alì e Punta Pellaro in Calabria, nella parte sud; è largo circa 3 km e lungo 16. Fin dall’antichità lo…
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A Messina esisteva un rarissimo esempio di Outsiders Art applicato all'architettura ha fatto una brutta fine!
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A partire dal 1970 il muratore in pensione Giovanni Cammarata (nominato Cavaliere per le sue gesta in guerra) comincia a decorare la sua casa/baracca. Si trova in una delle zone più brutalizzate dalla ricostruzione post 1908 di Messina, macerie e edifici industriali dominano le poche casette rimaste.
Cammarata, di sua iniziativa però, decide che la strada in cui abita si chiama via delle belle arti e per primo fa di quel poco che possiede qualcosa di "bello".
Di buona lena, con cemento cocci e pezzetti di vetro, con la sua casa racconta storie di paladini affiancati a Madonnine, il piccolor cortile si anima di animali esotici come coccodrilli e elefanti sullo sfondo di brani di Don Chisciotte.
Ma ha girato un po' nella sua vita, e si ricorda anche della romana Bocca della Verità e ha un vago ricordo della Venere di Botticelli che viene accostata in una composizione casuale alla Vergine Nera di Tindari.
È bello? È arte? È senza dubbio un dono, un'esternazione del proprio trascorso e una voglia di condividere ciò di cui quell'area aveva urgente bisogno: tornare a sognare.
La casa del Cavalier Giovanni Cammarata è riconosciuta a livello internazionale come uno dei più alti esempi di Art Brut, lo troverete in diversi libri dedicati, anche della collana #taschen e ricordata anche in uno dei romanzi di #nadiaterranova.
Il comune di Messina nel 2007 la abbatte lasciandone solo la facciata che da sulla strada, per costruire un parcheggio di un supermercato, che è sistematicamente sempre vuoto.
Un paio dei suoi colorati elefanti sono stari miracolosamente salvati da volontari, oggi sono custoditi alla #gammgalleriadartemessina
👉@sicilianewseinfo
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⚜#Messina
Cammarata, di sua iniziativa però, decide che la strada in cui abita si chiama via delle belle arti e per primo fa di quel poco che possiede qualcosa di "bello".
Di buona lena, con cemento cocci e pezzetti di vetro, con la sua casa racconta storie di paladini affiancati a Madonnine, il piccolor cortile si anima di animali esotici come coccodrilli e elefanti sullo sfondo di brani di Don Chisciotte.
Ma ha girato un po' nella sua vita, e si ricorda anche della romana Bocca della Verità e ha un vago ricordo della Venere di Botticelli che viene accostata in una composizione casuale alla Vergine Nera di Tindari.
È bello? È arte? È senza dubbio un dono, un'esternazione del proprio trascorso e una voglia di condividere ciò di cui quell'area aveva urgente bisogno: tornare a sognare.
La casa del Cavalier Giovanni Cammarata è riconosciuta a livello internazionale come uno dei più alti esempi di Art Brut, lo troverete in diversi libri dedicati, anche della collana #taschen e ricordata anche in uno dei romanzi di #nadiaterranova.
Il comune di Messina nel 2007 la abbatte lasciandone solo la facciata che da sulla strada, per costruire un parcheggio di un supermercato, che è sistematicamente sempre vuoto.
Un paio dei suoi colorati elefanti sono stari miracolosamente salvati da volontari, oggi sono custoditi alla #gammgalleriadartemessina
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Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda!
Noi ci dobbiamo ribellare.
Prima che sia troppo tardi.
Prima di abituarci alle loro facce.
Prima di non accorgerci più di niente.
<<Peppino Impastato>>
9 maggio 1978 L'Italia, 45 anni fa, assisteva attonita a due tragedie che cambiarono per sempre la storia del nostro Paese: il ritrovamento del corpo senza vita di Aldo Moro e l'uccisione del giornalista Peppino Impastato per mano della mafia.
Giornata delle vittime del terrorismo.
Tanti furono uccisi: politici, sindacalisti, giornalisti, forze dell’ordine, magistrati, semplici cittadini.
Non dobbiamo e non possiamo dimenticarli.
La memoria è fondamentale perché il passato non si ripeta.
👉@sicilianewseinfo
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👉🏻@IodicoTudiciEglidice🖋
💡@voglia_di_sapere
Noi ci dobbiamo ribellare.
Prima che sia troppo tardi.
Prima di abituarci alle loro facce.
Prima di non accorgerci più di niente.
<<Peppino Impastato>>
9 maggio 1978 L'Italia, 45 anni fa, assisteva attonita a due tragedie che cambiarono per sempre la storia del nostro Paese: il ritrovamento del corpo senza vita di Aldo Moro e l'uccisione del giornalista Peppino Impastato per mano della mafia.
Giornata delle vittime del terrorismo.
Tanti furono uccisi: politici, sindacalisti, giornalisti, forze dell’ordine, magistrati, semplici cittadini.
Non dobbiamo e non possiamo dimenticarli.
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