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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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FONDALI MARINI E ACQUE CRISTALLINE: MERAVIGLIE DI PANAREA!

Tra fondali marini incontaminati, relitti da esplorare e spiagge meravigliose, l’Isola di Panarea, la più piccola per dimensioni delle Isole Eolie, è una meta suggestiva per chi ama il turismo e gli sport marittimi. Affascinante, con i suoi paesaggi costieri e i colori tipici delle rocce di origine vulcanica, ed accogliente al tempo stesso, Panarea è una delle principali destinazioni per le vacanze.

Il turismo, a Panarea, non è soltanto quello familiare: qui si ritrovano, infatti, italiani e stranieri appassionati di immersioni, escursioni in barca, trekking.

Durante la stagione estiva, quando il clima diventa più caldo, Panarea acquista un fascino ancora più intenso. Una delle attrazioni più note dell’isola e, in generale, del bacino vulcanico da cui ebbe origine l’arcipelago eoliano, sono proprio i suoi fondali marini inesplorati, che presentano caratteristiche uniche.

@newseinfo
Tra fondali marini incontaminati, relitti da esplorare e spiagge meravigliose, l’Isola di Panarea, la più piccola per dimensioni delle Isole Eolie, è una meta suggestiva per chi ama il turismo e gli sport marittimi. Affascinante, con i suoi paesaggi costieri e i colori tipici delle rocce di origine vulcanica, ed accogliente al tempo stesso, Panarea è una delle principali destinazioni per le vacanze.

Il turismo, a Panarea, non è soltanto quello familiare: qui si ritrovano, infatti, italiani e stranieri appassionati di immersioni, escursioni in barca, trekking.

Durante la stagione estiva, quando il clima diventa più caldo, Panarea acquista un fascino ancora più intenso. Una delle attrazioni più note dell’isola e, in generale, del bacino vulcanico da cui ebbe origine l’arcipelago eoliano, sono proprio i suoi fondali marini inesplorati, che presentano caratteristiche uniche.

PANAREA SPIAGGE E FONDALI

I fondali marini di Panarea sono famosi in tutto il mondo. In questo sito, infatti, si trovano oltre 200 camini di origine vulcanica, sparsi tra le rive dell’isola ed il vicino isolotto di Basiluzzo. Questo luogo unico nel suo genere è stato denominato Smoking Land ed è formato da centinaia di coni in ossidi di ferro, dal diametro medio di 3,8 metri e dall’altezza variabile da 1 a 4 metri. Dalla sommità dei coni, simile ad una “bocca”, fuoriesce un fluido idrotermale acido, composto prevalentemente da anidride carbonica e da altri tipi di gas.

Basiluzzo e i fondali marini di Panareanecessitano di ulteriori studi ed approfondimenti: si tratta, infatti, dell’unico sito di questo genere in tutta l’area del Mediterraneo. Nei secoli, infatti, la zona ha subito trasformazioni radicali: basti pensare che Panarea era, un tempo, la maggiore delle isole che componevano un vasto arcipelago (Spinazzola, Basiluzzo, Bottaro, Dattilo, Lisca Bianca, Lisca Nera, Panarelli e Le Formiche) e che, ormai, hanno l’aspetto di piccoli scogli. Oggi è possibile esplorare i fondali marini che si trovano nei pressi di Panarea: gli appassionati di immersioni si dedicano spesso ad escursioni marittime, organizzate da figure esperte del luogo.

L’Isola di Panarea è, comunque, anche un luogo di relax, adatto per una piacevole vacanza estiva con il partner e la famiglia. Le spiagge di Panarea sono pulite ed accoglienti: nella parte settentrionale dell’isola, si trova la famosissima Spiagga della Calcara, dalla quale si vedono, in lontananza, le cosiddette “fumarole”, fuoriuscite di gas di origine vulcanica. Un altro sito di incredibile fascino è Cala Junco, un’insenatura stretta, nella quale l’acqua del mare assume una sfumatura di azzurro particolarmente intensa. A pochi passi da qui, è possibile visitare uno dei siti archeologici più antichi della Sicilia: un villaggio preistorico, risalente addirittura all’Età del Bronzo.

Infine, per rilassarsi e prendere la tintarella, vi è la suggestiva Cala Zimmari, conosciuta per la sabbia che, invece del colore classico, ha una tonalità prevalentemente rosata.
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Anfiteatro romano di Catania: la leggenda della scolaresca scomparsa

Tra le leggende metropolitane di Catania, quella della scolaresca scomparsa nei cunicoli dell’anfiteatro romano resta una delle più conosciute.

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Anfiteatro romano di Catania: la leggenda della scolaresca scomparsa

Tra le leggende metropolitane di Catania, quella della scolaresca scomparsa nei cunicoli dell’anfiteatro romano resta una delle più conosciute.

Gli abitanti etnei sono soliti riferirsi a esso come la “Catania Vecchia”, ma a buon diritto lo si potrebbe appellare anche “Colosseo nero”. L’anfiteatro romano di Catania, infatti, non ha nulla da invidiare al “fratello” romano, sia per la maestosità della sua architettura che per la sua storia centenaria. Situato nel centro della città, intorno a esso girano voci e leggende metropolitane, tra le quali spicca forse una delle più conosciute e avvolte dall’enigma, quella della scolaresca scomparsa nei cunicoli dell’Anfiteratro romano.

Le dicerie intorno a questo storico e amato monumento catanese non mancano di certo. Si narra, per esempio, che nel 252 d.C. una violenta eruzione dell’Etna abbia quasi sfiorato e rischiato di distruggere l’anfiteatro romano. L’intervento del velo di Sant’Agata, la quale aveva subito il martirio proprio nei pressi di quel luogo, avrebbe, però, arrestato l’avanzare della lava.L’intervento miracoloso del velo, comunque, non sembrerebbe aver difeso a lungo l’anfiteatro, considerato che esso fu sommerso più volte dal magma etneo, fino a diventare per l’appunto un patrimonio storico sommerso. I suoi cunicoli, infatti, sono oggi quasi interamente sotterranei, eccezion fatta per la parte del monumento visibile da piazza Stesicoro, e qui, si vocifera, negli anni Ottanta una scolaresca si sarebbe addentrata per non fare più ritorno.

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Anfiteatro romano di Catania: storia e struttura del monumento archeologico
Non si conosce con esattezza la data di costruzione dell’anfiteatro romano, ma si sa che, senza dubbio, si tratta di un monumento di età imperiale romana. Alcuni studiosi collocano la sua realizzazione nel II secolo d.C. e si suppone che ospitasse spettacoli di diverso tipo. È assodato, invece, che già a partire dall’epoca di Teodorico, cioè tra il 494 e il 526 d.C., l’anfiteatro romano si trovasse in condizioni di abbandono, al punto che i catanesi chiesero all’imperatore il consenso per utilizzare le sue pietre come materiale da costruzioni.

Costruito in pietra lavica e preziosi marmi, si estendeva per una circonferenza esterna di circa 300 metri, rendendolo, di fatto, il secondo anfiteatro più grande al mondo, subito dopo il Colosseo a Roma. Diverse eruzioni dell’Etna, nel tempo, finirono per ricoprire interamente la zona, che nel 1800 era interamente chiusa. Solo nel 1904, per volontà del sindaco De Felice, ebbero inizio i lavori di scavo, a opera dell’architetto Filadelfo Fichera, conclusi due anni dopo.
LE TANTE CITTÀ NASCOSTE SOTTO LA CITTÀ
Catania Sotterranea ti fa visitare Catania in un modo nuovo, o meglio vecchio.

Dall’esperienza di Etna ‘ngeniousa nasce Catania Sotterranea: visitare Catania alla scoperta della città nascosta. Itinerari personalizzati, con guide specializzate che ti faranno vivere il fascino di una storia millenaria che continua a vivere sotto i nostri piedi, nascosta ai nostri occhi.

Come una Fenice, sorta e risorta dalle sue ceneri per ben sette volte, la città diCatania racchiude in sé, nelle sue strade il suo passato. Un passato sopravvissuto a guerre, terremoti, eruzioni. Un passato che continua a vivere sotto i nostri occhi, sotto i nostri piedi … letteralmente …

Ci sono tante città sotterranee. 
Quelle frutto di una stratificazione storica che ha portato ad edificare la città moderna settecentesca sulle antica vestigia greche e romane. Ma c’è anche una città che cela le preziose testimonianze della sua storia dentro cortili e fra i vicoli del centro storico, poco conosciute e forse sotterranee più ancora dei grandi celebri edifici che vivono sotto le basole.

La memoria della città non è mai stata così viva. E, se per motivi quanto meno logistici, nel visitare Catania non possiamo tornare al nostro passato, possiamo però aprire gli occhi su quel che è stato. Le pietre ci parlano, vive più che mai..
Catania città del fuoco e le vie dell'acqua
Ed è proprio con l’obiettivo di riscoprire e di visitare Catania in modo nuovo, che nasce Catania Sotterranea, un’idea dell’Associazione Culturale e Naturalistica Etna’ngeniousa, da sempre impegnata nel territorio etneo nella salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e naturale della città.

Catania Sotterranea propone percorsi di trekking urbano unici nel loro genere per visitare Catania in modo diverso ed esclusivo. Non un comune itinerario nelle strade cittadine parlando del passato, ma un’occasione per guardare negli occhi la storia, scendendo fino al cuore della città.

Gli itinerari studiati da Catania Sotterranea si dipanano per tutto il centro storico, o meglio, sotto tutto il centro storico. Un viaggio sotto e dentro la città odierna alla ricerca di indizi, tracce e testimonianze del passato. La possibilità di visitare Catania alla scoperta di luoghi occultati, che oggi si affacciano alla luce sotto una nuova veste, mantenendo le radici restano ben salde nel passato.

Ma Catania Sotterranea non ti propone solo una nuova ottica per visitare Catania: su richiesta, le nostre guide – autorizzate con patentino della Regione Sicilia – possono accompagnarti, con lo stesso spirito, nelle più belle città e siti archeologici siciliani alla scoperta dell’anima e del cuore i questa meravigliosa isola.