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A Palermo scopri come i ciclopi diventarono nani: la (vera) storia degli elefanti in Sicilia
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A Palermo scopri come i ciclopi diventarono nani: la (vera) storia degli elefanti in Sicilia
I pachidermi hanno sempre suscitato ammirazione, tanto da fornire il materiale di perfetto per le leggende connesse all’origine siciliana dei giganti omerici Scheletro di elefante al Museo Gemmellaro La Sicilia, per quanto ricca di monumenti e di luoghi esotici…
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⛰Monte Adranone
Nell'antico percorso della Selinuntia odòs (l'area archeologica di Selinunte) echeggia silenziosamente il sito archeologico di Adranon.
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Si trova a circa 900 metri di altezza sul Monte Adranone. Incastonato tra due provincie che fa da cornice a una delle aree archeologiche che hanno rivestito una notevole importanza nella storia della Sicilia.
Un ambiente incastonato tra le province di Palermo e Agrigento che fa da cornice a una delle aree archeologiche che hanno rivestito una notevole importanza nella storia siciliana.
Nel 1885 venne scoperta la Tomba della Regina risalente al VI-V sec. a.C. Una tomba a camera in conci di tufo con copertura a falsa volta e apertura preceduta da un breve dromos con accesso a pozzetto.
Durante gli scavi (anni Sessanta e dal 1985 al 1989) sono stati rinvenuti diversi frammenti ceramici,utensili di uso domestico,oggetti votivi e rituali e statuette fittili.Sono conservati presso il Museo Archeologico Palazzo Pannitteri a Sambuca di Sicilia.
Grazie agli studi di Diodoro Siculo è stato possibile toccare con mano una realtà vasta,ricca e di spessore archeologico.
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Un ambiente incastonato tra le province di Palermo e Agrigento che fa da cornice a una delle aree archeologiche che hanno rivestito una notevole importanza nella storia siciliana.
Nel 1885 venne scoperta la Tomba della Regina risalente al VI-V sec. a.C. Una tomba a camera in conci di tufo con copertura a falsa volta e apertura preceduta da un breve dromos con accesso a pozzetto.
Durante gli scavi (anni Sessanta e dal 1985 al 1989) sono stati rinvenuti diversi frammenti ceramici,utensili di uso domestico,oggetti votivi e rituali e statuette fittili.Sono conservati presso il Museo Archeologico Palazzo Pannitteri a Sambuca di Sicilia.
Grazie agli studi di Diodoro Siculo è stato possibile toccare con mano una realtà vasta,ricca e di spessore archeologico.
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La porta delle farfalle: un batter d’ali (di terracotta) per la rinascita in Sicilia
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La porta delle farfalle: un batter d’ali (di terracotta) per la rinascita in Sicilia
di Gian Luca Bauzano A Librino un week end di eventi il 14 e 15 aprile per inaugurare l’installazione con 100mila forme in terracotta che ha coinvolto le famiglie di questo storico quartiere dalla difficile quotidianità
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📍Casalvecchio Siculo "Messina"
Una tra le più importanti opere architettoniche di tutta la Sicilia!
Abbazia SS.Pietro e Paolo D’Agró
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Era la fortezza che controllava l’accesso alla valle d’Agrò: lungo il corso del torrente, posizionata sul versante nord. È un monastero fortificato, che esercitava funzione difensiva, con feritoie, finestre, merlature e tetto calpestabile. Anche i monaci erano attrezzati non solo con sai e sandali, ma soprattutto con armi e spade, proprio per la particolare condizione di isolamento del Monastero. È il migliore in stato di conservazione della provincia di Messina: caratterizzato dalla policromia della pietra lavica, basalto e pietra pomice nera leggera, pietra calcarea, e cotto, utilizzato in vario modo: in strati paralleli di taglio, a coltello e a dente di lupo, in modo da creare contrasti cromatici.
Considerata la datazione del restauro, avvenuto nel 1172, grazie al contributo dell’abate Gerasimo e dell’architetto Gerardo il Franco, il monastero costituisce il prototipo, l’antesignano di quello che sarà il grande patrimonio delle cattedrali normanne di Messina, Catania, Monreale e Cefalù. Il territorio era già frequentato in epoca romana, come testimoniato dal villaggio di Scifì, frazione di Forza d’Agrò.
Nella struttura della chiesa si ritrovano una serie di mattoni greci, mentre varie tesi sostengono che gran parte e dei materiali lapidei di spoglio, come ad esempio le colonne, siano provenienti dal Teatro Antico di Taormina.
Secondo la prima fonte documentale, un monaco di nome Gerasimo chiese al Re Ruggero II il permesso e l’aiuto economico per riedificare un monastero sito lungo la fiumara di Agrò, evidentemente distrutto durante l’invasione musulmana e probabilmente risalente al 560 d.C, anno in cui arrivarono in Sicilia i Padri Basiliani. Ruggero II accolse la richiesta del monaco ed elargì denaro e mezzi sufficienti per la ricostruzione del complesso nel 1117. Nel 1131 il monastero dei Santi Pietro e Paolo di Agrò è dichiarato suffraganeo del San Salvatore di Messina.
La chiesa è orientata, cioè con le absidi rivolte verso est come tutte le chiese medievali: l’orientamento delle chiese è determinato dal sole, che nasce ad oriente (Cristo=Luce) ed è un simbolo della Risurrezione e della seconda venuta. Dal XVI secolo questa caratteristica verrà sempre meno rispettata per le architetture di carattere sacro. Le tre absidi all’esterno si differenziano fra loro per dimensioni e forma. Le due laterali, infatti, si presentano più piccole rispetto a quella centrale, e hanno forma semicircolare, all’esterno così come all’interno, mentre l’abside centrale ha forma rettangolare all’esterno, pur mantenendo la semicircolarità interna. Questo elemento lo ritroviamo anche nella Chiesa dell’Annunziata dei Catalani di Messina, dove le absidi laterali si presentano rettangolari mentre quella centrale è semicircolare. L’abside di destra serviva da “diakònikon” ovvero uno spazio utilizzato per custodire i paramenti sacri e i messali, mentre l’abside di sinistra è chiamato “pròtesis” dove venivano preparate le offerte del pane e del vino per l’officiazione liturgica.
La chiesa si caratterizza per la presenza di due cupole, un tempo presumibilmente quattro, che sormontano la struttura. La prima copre la parte centrale della navata, è caratterizzata da otto spicchi visibili oltre che all’esterno, anche all’interno, ed è sopraelevata su di un alto tamburo. La seconda cupola copre la parte centrale del transetto e, similmente alla prima, è divisa in otto spicchi ed poggia su un tamburo ottogonale.
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Considerata la datazione del restauro, avvenuto nel 1172, grazie al contributo dell’abate Gerasimo e dell’architetto Gerardo il Franco, il monastero costituisce il prototipo, l’antesignano di quello che sarà il grande patrimonio delle cattedrali normanne di Messina, Catania, Monreale e Cefalù. Il territorio era già frequentato in epoca romana, come testimoniato dal villaggio di Scifì, frazione di Forza d’Agrò.
Nella struttura della chiesa si ritrovano una serie di mattoni greci, mentre varie tesi sostengono che gran parte e dei materiali lapidei di spoglio, come ad esempio le colonne, siano provenienti dal Teatro Antico di Taormina.
Secondo la prima fonte documentale, un monaco di nome Gerasimo chiese al Re Ruggero II il permesso e l’aiuto economico per riedificare un monastero sito lungo la fiumara di Agrò, evidentemente distrutto durante l’invasione musulmana e probabilmente risalente al 560 d.C, anno in cui arrivarono in Sicilia i Padri Basiliani. Ruggero II accolse la richiesta del monaco ed elargì denaro e mezzi sufficienti per la ricostruzione del complesso nel 1117. Nel 1131 il monastero dei Santi Pietro e Paolo di Agrò è dichiarato suffraganeo del San Salvatore di Messina.
La chiesa è orientata, cioè con le absidi rivolte verso est come tutte le chiese medievali: l’orientamento delle chiese è determinato dal sole, che nasce ad oriente (Cristo=Luce) ed è un simbolo della Risurrezione e della seconda venuta. Dal XVI secolo questa caratteristica verrà sempre meno rispettata per le architetture di carattere sacro. Le tre absidi all’esterno si differenziano fra loro per dimensioni e forma. Le due laterali, infatti, si presentano più piccole rispetto a quella centrale, e hanno forma semicircolare, all’esterno così come all’interno, mentre l’abside centrale ha forma rettangolare all’esterno, pur mantenendo la semicircolarità interna. Questo elemento lo ritroviamo anche nella Chiesa dell’Annunziata dei Catalani di Messina, dove le absidi laterali si presentano rettangolari mentre quella centrale è semicircolare. L’abside di destra serviva da “diakònikon” ovvero uno spazio utilizzato per custodire i paramenti sacri e i messali, mentre l’abside di sinistra è chiamato “pròtesis” dove venivano preparate le offerte del pane e del vino per l’officiazione liturgica.
La chiesa si caratterizza per la presenza di due cupole, un tempo presumibilmente quattro, che sormontano la struttura. La prima copre la parte centrale della navata, è caratterizzata da otto spicchi visibili oltre che all’esterno, anche all’interno, ed è sopraelevata su di un alto tamburo. La seconda cupola copre la parte centrale del transetto e, similmente alla prima, è divisa in otto spicchi ed poggia su un tamburo ottogonale.
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Regione Siciliana - Regione Siciliana
IL MONASTERO FORTIFICATO DI CASTELVECCHIO SICULO - Regione Siciliana
Nella struttura della chiesa si ritrovano una serie di mattoni greci, mentre varie tesi sostengono che provengano dal Teatro Antico.
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Inaugurazione della Porta delle Farfalle!
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🦋 Venite a scoprire quest'opera maestosa: 50 pezzi d'arte in terracotta, 1,5 km di bellezza che riempiono il quartiere di Librino
🏙 Un'opera collettiva che ha coinvolto 15000 abitanti del quartiere, oltre che artigiani, artisti e tantissimi licei artistici della Sicilia.
🖼 Un'opera totalmente sovvenzionata da un privato, il mecenate Antonio Presti, che ha donato al quartiere per educarne i cittadini alla bellezza.
🗓 Oggi 14 e domani 15 Aprile.
Dopo 3 anni di duro lavoro, che ha superato lockdown, resistenze istituzionali, vuoti politici di una città che stenta a rinascere oggi 14 Aprile 2023 e domani 15, un week end di eventi per inaugurare a Librino Quartiere di Catania la «Porta delle farfalle».
🏺50 opere, 100.000 forme di terracotta lavorate da 15 mila bambini delle nove scuole di Librino insieme alle famiglie, più di 50 tra artisti e architetti, in collaborazione con una rete di giovani curatori, 5.000 studenti dei Licei Artistici Siciliani.
🦋Un’opera monumentale inaugurata dal presidente della Fondazione Fiumara D’arte.
«Le farfalle rappresentano quel processo di trasformazione, ricostruzione, evoluzione, che si nutre di gratitudine, afferma Antonio Presti. Attraverso una vera e propria “Democrazia della Luce”, che ha guidato scelte, visioni, azioni, innestando una nuova coscienza civile, ho scelto il quartiere di Librino 23 anni fa come spazio creativo per farne un Museo a cielo aperto»
Post di👉🏻©@sicil_iaterramia
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🗓 Oggi 14 e domani 15 Aprile.
Dopo 3 anni di duro lavoro, che ha superato lockdown, resistenze istituzionali, vuoti politici di una città che stenta a rinascere oggi 14 Aprile 2023 e domani 15, un week end di eventi per inaugurare a Librino Quartiere di Catania la «Porta delle farfalle».
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Invito rivolto ai siciliani iscritti al nostro canale 📌@sicil_iaterramia il canale interamente dedicato alla Sicilia e a tutti gli amanti di quest'isola meravigliosa tutta da scoprire.
Unitevi alla nostra chat discussione dedicata a tutti i Siciliani,per scambiare info sulla nostra meravigliosa Isola.
👉🏻https://t.me/siciliagruppi Obbligatori username e immagine profilo.
Iscrivi @MKforwardbot rendilo admin nei tuoi gruppi,per ricevere i nostri post sul tuo gruppo.
Se vi piacciono i contenuti che questo Canale offre vi preghiamo di inoltrare i post citando:
👉 @sicil_iatetramia rispettando così chi dedica del tempo per offrire questi piccoli contenuti.
Inoltre mi giungono segnalazioni di utenti che copiano e spacciano per propri ciò che invece è frutto di ricerca scrupolosa di chi vi scrive.
Onestà e riconoscimento dei meriti,la
differenza tra chi ci mette passione e chi fa copia e incolla.
Grazie ! Vi Aspettiamo☀️🌻
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📍Saponara
Siamo in provincia di Messina, in una frazione di Saponara,San Pietro
in provincia di Messina, esiste il Bubble glamping.
Sí! esiste! ed è anche molto particolare perché…
In cima ad un borgo di meno di 100 abitanti!
Il Bubble glamping offre alcuni servizi:
✨Come lo shatzu che potrai provare sia al chiuso sia in terrazza con le belle giornate o
✨Come l’esperienza a contatto con le api 🐝 tramite Gabriele di @tasta_saporiartigianali : mai avrei pensato a cotanto rigore in natura!
✨O come il giro per Borghi: Rometta ci è piaciuta tantissimo con il suo belvedere vista Eolie, a strapiombo, e le grotte saracene super particolari!
L’esperienza vi consentirà di:
✨dormire sotto le stelle
✨brindare dentro una vasca idromassaggio riscaldata a tutte le ore
✨far colazione con prodotti locali a km 0
E a questo potrete unire esperienze legate al territorio come quelle che ho provato io!
🎥@ticidevoportare_insicilia
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Forwarded from 📷 ♡ Cartoline di Sicilia Terra Mia ♡ ☀️ (👑🇶 🇺 🇪 🇪 🇳👑)
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𝐼𝑙 𝑡𝑟𝑎𝑚𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑇𝑎𝑜𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎 𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑘𝑦𝑙𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐸𝑡𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑠𝑔𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑓𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜.
𝑣𝑖𝑑𝑒𝑜 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎
🎥@𝑡𝑒𝑜_𝑎𝑝𝑝𝑖𝑜
𝐵𝑢𝑜𝑛𝑎 𝑆𝑒𝑟𝑎 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎𝑛𝑖💋
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