♡ Sicilia Terra Mia ♡
788 subscribers
3.93K photos
981 videos
2.58K links
La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

Canale👉 @sicil_iaterramia

Aggiungi👉 @MKforwardbot al tuo gruppo

👉discuti https://t.me/c/1099356382/1651287
Download Telegram
CALENDARIO DEI PROVERBI SICILIANI

Si voi campari mpaci, ascuta, varda e taci.

Se vuoi vivere in pace, ascolta, guarda e taci.

👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
💯1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Lampedusa terra di speranza

Secondo un'antica leggenda siciliana, gli abitanti di lampedusa discendono da due donne palermitane, Rosina e Clelia, sopravvissute ad un naufragio, le quali sull' isola si innamorarono di due eremiti, Guido e Sinibaldo, con cui si sposarono dopo che quest'ultimi rinunciarono alla loro vita da asceti.

🎨@emme_ma.de

👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
2
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
"Non è tuttu oru chiddu ca riluci, non è tuttu veru chiddu ca si dici".

Non è oro tutto ciò che luccica, non è tutto vero quello che si
dice.

👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
👏1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Citazioni sulla Scala dei Turchi.

Il profilo della parte più alta della collina di marna candida s'incideva contro l'azzurro del cielo terso,senza una nuvola,ed era incoronato da siepi di un verde intenso.Nella parte più bassa,la punta formata dagli ultimi gradoni che sprofondavano nel blu chiaro del mare, pigliata in pieno dal sole,si tingeva, sbrilluccicando,di sfumature che tiravano al rosa carrico.Invece la zona più arretrata del costone poggiava tutta sul giallo della rina.Montalbano si sentì sturduto dall'eccesso dei colori, vere e proprie grida, tanto che dovette per un attimo inserrare l'occhi e tapparsi le orecchie con le mano.C'era ancora un centinaro de metri per arrivare alla base della collina,ma preferì ammirarla a distanza: si scantava di venirsi a trovare nella reale irrealtà di un quadro,di una pittura,d'addivintare lui stesso una macchia – certamente stonata – di colore.
S'assittò sulla sabbia asciutta, affatato. (Andrea Camilleri)

🎥@matteo.ghisu

👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
💯1
Una delle 7 curiosità sulla Scala dei Turchi.

Il caratteristico bianco della scogliera è dovuto a una particolare formazione geologica chiamata “trubi”.

Questo tipo di roccia si è sedimentata tra 5 e 2 milioni di anni fa ed è composta da strati alternati di calcare e marna (un insieme di argilla e carbonato) ricchi di microrganismi marini fossili.

I trubi sono una formazione geologica tipica della Sicilia e la loro composizione è all’origine del profilo a gradoni della Scala dei Turchi.

Il vento e l’acqua consumano con maggiore facilità la marna, mentre la roccia calcarea è più resistente.

La differente velocità di erosione ha portato alla comparsa dei grandi “scalini”, mentre gli agenti atmosferici continuano a modellare la scogliera ancora oggi.

👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia

💻Fonte
💯1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Noto

Noto è una delle maggiori città d'arte e storia della Sicilia, autentica perla del barocco Siciliano e bella da sembrare dipinta. Sono tante le cose da vedere a Noto, ma tra le prime attrazioni da visitare c'è senza dubbio il suo imponente duomo.

La Cattedrale di San Nicolò, uno tra i più maestosi luoghi di culto di tutta la Sicilia, è un trionfo architettonico a tutti gli effetti.

La cattedrale presenta una facciata con un’ampia scalinata ottocentesca e due imponenti campanili a sormontarla.
L’interno, semplice e luminoso, presenta tre navate con cappelle laterali di cui una contenente le reliquie di San Corrado.

Noi vi consigliamo vivamente di farci un salto se siete in viaggio in Sicilia.

🎥@pioandreaperi


👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia

💻Fonte
😍1💯1
Due delle 6 curiosità su Noto che non sapevate.

👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
2
1) La Cattedrale di Noto nasconde una vita piuttosto travagliata, tant’è che i netini hanno a lungo creduto che la chiesa fosse “maledetta”.

Costruita nel 1700 dall’architetto Rosario Gagliardi, la storia della Cattedrale di Noto è stata segnata da tre gravi crolli: uno nel ‘700, uno nel 1844 e l’ultimo nel 1966, quando oltre alla cupola crollò anche buona parte dell’edificio.

La cosa curiosa è che dopo decenni di ipotesi sulle cause, durante il rifacimento più recente finalmente si capì cosa aveva determinato anche i crolli precedenti. Non furono infatti né delle infiltrazioni d’acqua né i frequenti terremoti a farla cadere, ma un difetto della costruzione originaria.

Le colonne delle navate erano state riempite con pietre di fiume, smussate dall’acqua: rese sempre più instabili dai frequenti movimenti tellurici, furono proprio queste a determinare l’ultimo fatale crollo.

2) San Nicolò e San Corrado, i due santi della Cattedrale di Noto.

Un’altra cosa curiosa da scoprire nella Cattedrale di Noto è legata a San Corrado, figura che in qualche modo spesso “ruba la scena” a San Nicolò, il vescovo di Myra a cui è intitolata la chiesa.

Nella Cattedrale infatti molti fedeli vengono a rendere omaggio a San Corrado Confalonieri, un personaggio molto caro ai netini, al punto che praticamente in ogni famiglia della città c’è almeno una persona che porta il nome di Corrado o una Corradina.

👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia

💻Fonte
1💯1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
👏2💯1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Il 30 marzo 1282 fu il giorno in cui si compí la rivolta dei Vespri siciliani, cioè la ribellione scoppiata a Palermo per cacciare i francesi dall'isola.

Karl Marx, Il famoso filosofo tedesco
considerato il padre dell’ideologia socialista e comunista, nei suoi scritti ha dedicato un articolo alla Sicilia e ai siciliani, soffermandosi sugli aspetti storico-culturali che hanno contribuito a renderla ciò che è, o almeno ciò che era fino al 1860, anno di pubblicazione di queste parole.

👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
📚#LetteraturaSiciliana

➡️ IG 👉🏻@sicil-iaterramia
👏1
IL POPOLO SICILIANO, SECONDO KARL MARX

“In tutta la storia della razza umana nessuna terra e nessun popolo hanno sofferto in modo altrettanto terribile per la schiavitù, le conquiste e le oppressioni straniere, e nessuno ha lottato in modo tanto indomabile per la propria emancipazione come la Sicilia e i siciliani.

Quasi dal tempo in cui Polifemo passeggiava intorno all'Etna, o in cui Cerere insegnava ai siculi la coltivazione del grano, fino ai giorni nostri, la Sicilia è stata il teatro di invasioni e guerre continue, e di intrepida resistenza.

I siciliani sono un miscuglio di quasi tutte le razze del sud e del nord; prima dei sicani aborigeni con fenici, cartaginesi, greci, e schiavi di ogni parte del mondo, importati nell'isola per via di traffici o di guerre; e poi di arabi, normanni, e italiani. I siciliani, durante tutte queste trasformazioni e modificazioni, hanno lottato, e continuano a lottare, per la loro libertà.

Più di trenta secoli fa gli aborigeni della Sicilia opposero resistenza come meglio poterono al predominio degli armamenti e all'arte militare degli invasori cartaginesi e greci. Vennero resi tributari, ma non furono mai del tutto sottomessi né dagli uni né dagli altri.

Per lungo tempo la Sicilia fu il campo di battaglia dei greci e dei cartaginesi; la sua gente fu ridotta in rovina e in parte resa schiava; le sue città, abitate da cartaginesi e greci, furono i centri da cui oppressione e schiavitù si diffusero all'interno dell'isola.

Questi primi siciliani, tuttavia, non persero mai l'occasione di lottare per la libertà, o almeno di vendicarsi quanto più potevano dei loro padroni cartaginesi e di Siracusa. I romani infine sottomisero cartaginesi e siracusani, vendendone come schiavi il maggior numero possibile. Furono così venduti tutti in una volta 30.000 abitanti di Panormo, la moderna Palermo.

I romani fecero lavorare la terra siciliana da innumerevoli squadre di schiavi, allo scopo di sfamare i proletari poveri della Città Eterna con il grano siciliano.

In vista di ciò, non solo resero schiavi gli abitanti dell'isola, ma importarono schiavi da tutti gli altri loro domini. Le terribili crudeltà dei proconsoli, pretori, prefetti romani sono note a chiunque abbia un certo grado di familiarità con la storia di Roma, o con l'oratoria ciceroniana.

In nessun altro luogo, forse, la crudeltà romana arrivò a tali orge. I cittadini poveri e i piccoli proprietari terrieri, se non erano in grado di pagare lo schiacciante tributo loro richiesto, erano senza pietà venduti come schiavi, essi stessi o i loro figli, dagli esattori delle imposte.

Ma sia sotto Dionigi di Siracusa che sotto il dominio romano, in Sicilia accaddero le più terribili insurrezioni di schiavi, nelle quali popolazione indigena e schiavi importati facevano spesso causa comune. Durante la dissoluzione dell'impero romano, la Sicilia fu assalita da vari invasori.

Poi i mori se ne impadronirono per un certo periodo; ma i siciliani, soprattutto le popolazioni originarie dell'interno, resistettero sempre, con più o meno successo, e passo dopo passo mantennero o conquistarono diversi piccoli privilegi.

Quando le prime luci avevano appena cominciato a diffondersi sulle tenebre medievali, i siciliani avevano già ottenuto con le armi non solo varie libertà municipali, ma anche i rudimenti di un governo costituzionale, quale allora non esisteva in nessun altro luogo.

Prima di ogni altra nazione europea, i siciliani stabilirono col voto il reddito dei loro governi e dei loro sovrani. Così il suolo siciliano si è sempre dimostrato letale per gli oppressori e gli invasori, e i Vespri siciliani restarono immortalati nella storia…”

(Da Marx-Engels, Opere complete, Editori Riuniti, vol. XVII, pagg. 375-377)

➡️ IG 👉🏻@sicil-iaterramia

👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
📚#LetteraturaSiciliana
👏1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Invito rivolto ai siciliani iscritti al nostro canale 📌@sicil_iaterramia il canale interamente dedicato alla Sicilia e a tutti gli amanti di quest'isola meravigliosa tutta da scoprire.

Unitevi alla nostra chat discussione dedicata a tutti i Siciliani, per scambiare info sulla nostra meravigliosa Isola.

👉🏻https://t.me/siciliagruppi Obbligatori username e immagine profilo.

Iscrivi @MKforwardbot rendilo admin nei tuoi gruppi, per ricevere i nostri post sul tuo gruppo.

Seguiteci anche su Instagram 😊
👇🏻
©@sicil_iaterramia

Grazie, Vi Aspettiamo☀️🌻

La grande qualità di @newseinfo.
💯1