♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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Non c’è siciliano che non ami la pasta con le sarde! Un primo piatto questo dal sapore intenso, che fa venire immediatamente l’acquolina in bocca.

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Le origini della pasta con le sarde: tra storia e leggenda

Molte delle ricette nascono quasi per caso, nascono dall’arte di arrangiarsi, dalla necessità cioè di portare in tavola un piatto ricco non solo di gusto ma anche di sostentamento, avendo però a disposizione pochi e semplici ingredienti.

Sono quindi ricette povere, che poi con il passare degli anni sono diventate tradizionali. È il caso della pasta con le sarde.

Si narra che sia stato un cuoco arabo ad inventare questo piatto durante il 1800, per la precisione il cuoco di Eufemio da Messina.

Di fronte ad un intero esercito da sfamare questo cuoco decise di accettare tutti i doni che questa meravigliosa isola offriva, sia quelli del mare che quelli della terra.

Sarde a cui aggiunse del finocchietto fresco così da smorzare un po’ il sapore intenso del pesce e donare freschezza al piatto, pinoli che erano considerati utilissimi per evitare eventuali intossicazioni, zafferano per amalgamare al meglio i sapori: con questi ingredienti dette vita ad un condimento eccezionale per la pasta, rimasto nella storia.

Ricetta:

Ecco la lista di tutti gli ingredienti necessari con le dosi:

320 g di tonnarelli
1 mazzo di finocchio selvatico
300 g di sarde fresche
4 acciughe
1 cipolla
30 g di uvetta
25 g di pinoli
1 bustina di zafferano
Olio extra vergine di oliva q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.

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📍Palermo

CASCATELLE ROCCA DEI FIORI: UNA MERAVIGLIA BEN NASCOSTA

Nei pressi del vallone Parco Vecchio, un luogo apparentemente incontaminato ed a metà strada tra i comuni di Marineo e Santa Cristina, un torrente un tempo chiamato Kokena e oggi vigoroso tendenzialmente nelle stagioni delle piogge, genera uno splendido gioco d'acqua.

Passando tra rocce ed arbusti e complici giochi di luci dovute al sole che vi si insinua in mezzo, si creano così le particolarissime cascatelle di Rocca dei Fiori.

Difficili da raggiungere per via della mancanza di una strada in buone condizioni, la vista regala però un riscatto agli esploratori che le ricercano.

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Proverbi siciliani

Il proverbio è: Nun c’è megghiu sarsa di la fami!

Traduzione lettere: Il miglior condimento che ci sia è l'appetito!

Spiegazione: Per apprezzare davvero qualcosa dobbiamo desiderarla!
Se abbiamo una gran fame anche un piatto di semplice pasta al pomodoro ci sembrerà delizioso e ne gusteremo ogni singolo boccone, allo stesso modo se desideriamo qualcosa di cui siamo stati privati la apprezzeremo ancora di più appena potremo nuovamente goderne.

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Cucuzza: cucurbita della varietà serpente di Sicilia. La zucchina lunga (a zucchina Logna) che si presenta con un colore verde chiarissimo e la lunghezza può raggiungere anche più di due metri ma generalmente è lunga circa 80 centimetri-un metro.
Taddi: le foglie di queste zucchine tipiche siciliane. Una poesia.

Pulisci i taddi. Devi togliere le parti “riccioline”, semplicemente sfilandole. Alcuni tolgono anche i gambi -usando solo le foglie- ma a me piacciono parecchio e hanno un sapore buonissimo.

Questione di gusti, come sempre. Lava per bene i taddi perché sono molto “saponose” e togli l’acqua in eccesso. Sbollentale in acqua salata fino a quando sono morbidissime. Puoi tagliare le foglie (e i gambi eventualmente) dopo o prima.

Prepara la salsa con uno spicchio d’aglio se ti piace e qualche pomodorino fresco che fa la differenza. La salsa deve essere poca. Deve solo colorare il brodino. È una minestrina a tutti gli effetti.

Deve avere il brodo (acqua di cottura dei taddi). Ed essere appunto insaporita e colorata dalla salsa profumata al basilico di datterino. Spezza gli spaghetti con un canovaccio -con una mappina- e cuocila dopo aver scolato i taddi nella stessa acqua.

Nel frattempo passa i taddi nella salsa e nei pomodorini e allunga anche con un pochino di acqua di cottura della pasta e dei taddi. Servi mettendo in un piatto del brodo, della pasta cotta e dei taddi. Gira per bene.

Alcuni la mangiano con la ricotta salata ma questo dipende dai tuoi gusti. Io ti consiglio di farlo, eccome. La ricotta salata nei piatti catanesi, del resto, non manca mai.

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Stonehenge in Sicilia.

C'è un angolo molto suggestivo in Sicilia, a Montalbano Elicona, eletto borgo dei borghi in provincia di Messina.

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Un angolo di piccolo paradiso che riporta con la mente a Stonehenge, in Bretagna.

è l'altopiano dell'Argimusco, un luogo al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani.

C'è un suggestivo quanto affascinante complesso di megaliti; grandissime rocce che svettano, mostrando le forme più estrose.

C'è un cancello all'ingresso. Appena varcato troverete un sentiero da percorrere.
vi troverete immersi nei colori della natura e vi sentirete piccolissime formiche 🐜 di fronte queste rocce immense.

Tanti sono i megaliti e tanta la fantasia che vi porterà a vedere le forme piu estrose: mammut, volti umani, aquile, donne in preghiera...

♥️Cosa ho amato di piu?

salire in vetta ad uno di essi, ammirare la potenza della natura, sentire il vento scorrere tra i capelli e sentirmi grata di vivere in una regione cosi piena di meraviglie.

Ho fatto due promesse a quel luogo:

1️⃣tornare con una guida, per conoscere ogni segreto di quelle grandi rocce e di quelle grandi distese di terra che mi hanno rapita, un pomeriggio di settembre

2️⃣assistere all'equinozio di primavera

Avreste mai pensato ci fosse un luogo cosi suggestivo in SIcilia?

e per i siciliani: quanti di voi hanno visitato questo posto?

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🏝La spiaggia “Pineta del Gelsomineto“, chiamata anche la spiaggia della “Marchesa di Cassibile“, è ubicata nel Comune di Avola ed è distante 2 km da Fontane Bianche e 5 km da Avola.


E’ una delle più belle spiagge della Sicilia, con mare sempre pulito di color cobalto, in questa spiaggia non c’è mai presenza di posidonia, anche dopo mareggiate consistenti.

Nella spiaggia sfocia il Fiume Cassibile, che da Palazzolo Acreide con un percorso di circa 30 km, attraversando la Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile, arriva sul Mar Ionio.

Il litorale di circa 500 metri, è una striscia di sabbia di color oro chiaro, all’estremità la scogliera forma due promontori accessibili di una bellezza naturalistica eccezionale, l’area molto riparata dal vento permette al mare di essere sempre calmo.

🎥 @lucamar90

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L'isola delle Correnti è una piccola isola tondeggiante della Sicilia, sulla costa ionica, situata nel territorio del comune di Portopalo, estesa per circa 10000 m² con un'altezza massima di 4 m sul livello del mare. È collegata alla terraferma tramite un braccio artificiale, distrutto varie volte dalle onde del mare.

All’interno dell’isola i pochi segni del passaggio dell’uomo sono rappresentati dal suggestivo faro, una piccola struttura militare in disuso e poche abitazione dove un tempo risiedevano il guardiano del faro assieme alla sua famiglia.

L’isola delle correnti per la sua posizione rappresenta una sorta di confine ideale tra lo Ionio e il Mar Mediterraneo. Le correnti che si generano dall’incontrarsi di questi due mari, danno vita a increspature e colori in continua evoluzione… da qui deriva il nome “Isola delle Correnti”.

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Così Giovanni Pascoli raccontò dello Stretto di Messina:

"Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. Ululano ancora le Nereidi obliate in questo mare, e in questo cielo spesso ondeggiano pensili le città morte. Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i vapori della sera, immagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle conchiglie. È un luogo sacro questo".

📸 Marco.D.

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