Cos’è Kontiland la Sicilia artistica in miniatura
Kontiland: la Sicilia artistica in miniatura è un parco artistico-culturale dedicato ai monumenti più rappresentativi della Sicilia. Si estende su un’area terrazzata di circa diecimila metri quadrati, dove sono presenti oltre trenta riproduzioni di monumenti siciliani. Le miniature sono realizzate in scale che vanno da 1:15 a 1:50, utilizzando come materiali la pietra, l’argilla e il cemento. Un sentiero in pietra riproduce il perimetro della Sicilia dalla sua particolare forma triangolare. La posizione delle singole riproduzioni nel terreno cerca, quindi, di essere il più vicino possibile alla realtà. All’interno del parco sono presenti anche spazi verdi dedicati ai bambini e un ristorante. Nel periodo estivo è possibile prenotarsi anche per una visita notturna.
La storia del parco di Kontiland
La storia di Kontiland: la Sicilia artistica in miniatura inizia nel 2000 grazie ad un’intuizione di Giuseppe Lo Conti. Dopo una vita passata a fare il muratore decide, infatti, di provare a realizzare una miniatura in scala del Duomo di Messina. Il monumento scelto, però, non è dei più semplici e infatti per finirlo ci impiega otto mesi. Dopo questa esperienza decide di puntare su monumenti più facili e abbattere così il tempo di realizzazione. A giugno del 2017 apre ufficialmente il parco artistico di Kontiland. Oggi sono presenti oltre trenta miniature e, ogni anno, ne vengono aggiunte di nuove. Ogni parte della Sicilia trova una sua rappresentazione. Dai monumenti più famosi delle città costiere come Palermo, Catania e Messina a quelli della Sicilia più interna e meno conosciuta.
Come raggiungere il parco di Kontiland
Il parco artistico di Kontiland: la Sicilia artistica in miniatura si trova a Rina, una frazione di Savoca. È molto facile da raggiungere perché si trova a soli 10 minuti di macchina dall’uscita autostradale di Roccalumera e a 15 minuti da quella di Taormina. Se state pensando di visitare Savoca, uno dei Borghi più belli d’Italia, potete anche pensare di aggiungere al vostro itinerario anche Kontiland. Partendo dal paese si impiegano solo 8 minuti di macchina.
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Kontiland: la Sicilia artistica in miniatura è un parco artistico-culturale dedicato ai monumenti più rappresentativi della Sicilia. Si estende su un’area terrazzata di circa diecimila metri quadrati, dove sono presenti oltre trenta riproduzioni di monumenti siciliani. Le miniature sono realizzate in scale che vanno da 1:15 a 1:50, utilizzando come materiali la pietra, l’argilla e il cemento. Un sentiero in pietra riproduce il perimetro della Sicilia dalla sua particolare forma triangolare. La posizione delle singole riproduzioni nel terreno cerca, quindi, di essere il più vicino possibile alla realtà. All’interno del parco sono presenti anche spazi verdi dedicati ai bambini e un ristorante. Nel periodo estivo è possibile prenotarsi anche per una visita notturna.
La storia del parco di Kontiland
La storia di Kontiland: la Sicilia artistica in miniatura inizia nel 2000 grazie ad un’intuizione di Giuseppe Lo Conti. Dopo una vita passata a fare il muratore decide, infatti, di provare a realizzare una miniatura in scala del Duomo di Messina. Il monumento scelto, però, non è dei più semplici e infatti per finirlo ci impiega otto mesi. Dopo questa esperienza decide di puntare su monumenti più facili e abbattere così il tempo di realizzazione. A giugno del 2017 apre ufficialmente il parco artistico di Kontiland. Oggi sono presenti oltre trenta miniature e, ogni anno, ne vengono aggiunte di nuove. Ogni parte della Sicilia trova una sua rappresentazione. Dai monumenti più famosi delle città costiere come Palermo, Catania e Messina a quelli della Sicilia più interna e meno conosciuta.
Come raggiungere il parco di Kontiland
Il parco artistico di Kontiland: la Sicilia artistica in miniatura si trova a Rina, una frazione di Savoca. È molto facile da raggiungere perché si trova a soli 10 minuti di macchina dall’uscita autostradale di Roccalumera e a 15 minuti da quella di Taormina. Se state pensando di visitare Savoca, uno dei Borghi più belli d’Italia, potete anche pensare di aggiungere al vostro itinerario anche Kontiland. Partendo dal paese si impiegano solo 8 minuti di macchina.
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Kontiland la Sicilia artistica in miniatura
Visita Kontiland: la Sicilia artistica in miniatura, un parco artistico dove sono riprodotti in scala i monumenti principali della Sicilia
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🏛Agrigento (Sicilia)
“Eccolo il tempio miracoloso, detto della Concordia, quasi ancora intatto con tutte le sue colonne, i suoi frontoni, le sue scalinate, solenne, pieno di grazia e di forza e di bellezza, nella sua magnifica ossatura e nel suo stile dorico…”
Così lo scrittore Giuseppe Longo descrive il tempio greco più famoso della Sicilia.
Che sia un miracolo è fuori da ogni dubbio! Ha resistito per oltre 2400 anni ad ogni cambiamento. Ha visto passare davanti alle sue pietre Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi. Ha sentito le bombe degli alleati cadere poco distante, ad Agrigento, nel luglio del ’43.
Eppure sta ancora là, immobile, a godersi il panorama e lasciarsi fotografare come un’attrice in passerella…
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“Eccolo il tempio miracoloso, detto della Concordia, quasi ancora intatto con tutte le sue colonne, i suoi frontoni, le sue scalinate, solenne, pieno di grazia e di forza e di bellezza, nella sua magnifica ossatura e nel suo stile dorico…”
Così lo scrittore Giuseppe Longo descrive il tempio greco più famoso della Sicilia.
Che sia un miracolo è fuori da ogni dubbio! Ha resistito per oltre 2400 anni ad ogni cambiamento. Ha visto passare davanti alle sue pietre Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi. Ha sentito le bombe degli alleati cadere poco distante, ad Agrigento, nel luglio del ’43.
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Messina la provincia con il prezzo del caffè espresso più basso d’Italia | All Food Sicily
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Messina la provincia con il prezzo del caffè espresso più basso d’Italia | All Food Sicily
Da diversi mesi il prezzo al bar di un caffè espresso è aumentato ormai in tutta Italia. La provincia dove il prezzo medio del caffè al banco è il più basso d’Italia è a Messina. Causa gli aumenti dell’energia elettrica e delle materie prime anche il prezzo…
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"Apri cancello... chiudi cancello": la Baia (dei Francesi), gemma siciliana incastonata tra le rocce
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via www.balarm.it
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"Apri cancello... chiudi cancello": la Baia (dei Francesi), gemma siciliana incastonata tra le rocce
Mettiamo da parte per un attimo le polemiche, le vicissitudine giudiziarie e i malumori e addentriamoci nella storia di questo luogo che potrebbe essere uno dei fiori all'occhiello della Sicilia La Baia dei Francesi (foto di Ninobiker) Tra Aspra e Capo Zafferano…
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📍Benvenuti a Motta Camastra!
Questo paesino incastonato nella montagna ha attirato l'attenzione di Francis Ford Coppola durante le riprese de "Il Padrino" facendolo partecipare ad alcune riprese del suo famoso film!
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🍝La pasta all’Eoliana è un piatto stupefacente: uno dei tanti esempi di come siano spesso le preparazioni più semplici, arricchite da ingredienti di grande qualità, a dare le maggiori soddisfazioni.
Pomodorini cresciuti al sole e resi sapidi dal sapore dell’aria di mare,le acciughe pescate dai nostri marinai di un tempo, olive mature raccolte a mano, origano essiccato sui muretti che si trovano in tutte le isole dell’arcipelago siciliano, piccoli capperi di Pantelleria custoditi gelosamente sottosale come le più preziose delle gemme: quanti tesori possono essere racchiusi in una sola forchettata.
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📚Eolie
Pomodorini cresciuti al sole e resi sapidi dal sapore dell’aria di mare,le acciughe pescate dai nostri marinai di un tempo, olive mature raccolte a mano, origano essiccato sui muretti che si trovano in tutte le isole dell’arcipelago siciliano, piccoli capperi di Pantelleria custoditi gelosamente sottosale come le più preziose delle gemme: quanti tesori possono essere racchiusi in una sola forchettata.
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SPAGHETTI ALLA EOLIANA
🫕Ingredienti per 4 persone:
✔️320 g di spaghetti
✔️40 g di olive verdi denocciolate
✔️40 g di olive nere denocciolate
✔️40 g di capperi di Salina
✔️2 acciughe sotto sale
✔️200 g di pomodorini ciliegino
✔️1 spicchio di aglio
✔️1 peperoncino
✔️1 cucchiaino di origano secco
✔️olio extravergine di oliva
✔️sale
🥣Preparazione:
Tagliuzzate le olive e i capperi e tritate le acciughe.
Tagliate i pomodorini giliegino, pulite l’aglio e tagliatelo a fettine facendolo poi soffriggere in una pentola con 3 cucchiai di olio insieme al peperoncino; lasciate leggermente imbiondire, quindi unite la polpa dei pomodori, i capperi, le olive e dopo le acciughe, facendo attenzione a non farle bruciare. Poi tenendo il fuoco a fiamma molto bassa aggiungete anche l’origano.
Cuocete gli spaghetti, conditela con la salsa di olive e capperi e servitela calda. A vostro gusto, potete guarnire con del prezzemolo o basilico.
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🥣Preparazione:
Tagliuzzate le olive e i capperi e tritate le acciughe.
Tagliate i pomodorini giliegino, pulite l’aglio e tagliatelo a fettine facendolo poi soffriggere in una pentola con 3 cucchiai di olio insieme al peperoncino; lasciate leggermente imbiondire, quindi unite la polpa dei pomodori, i capperi, le olive e dopo le acciughe, facendo attenzione a non farle bruciare. Poi tenendo il fuoco a fiamma molto bassa aggiungete anche l’origano.
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La Valle del Bove è una delle parti più caratteristiche del vulcano Etna.
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La Valle del Bove è una delle parti più caratteristiche del vulcano Etna. La sua formazione, anche se le origini non sono molto chiare, risale a circa 64000 anni fà quando a causa di un collasso dei teatri eruttivi del Trifoglietto, e del Trifoglietto II causarono una depressione tale da formare una caldera, oggi desertica, impressionante.
La Valle del Bove misura circa 5 km di larghezza e 6 km di lunghezza con punti di profondità che riescono a raggiungere anche 1 km.
A Nord della Valle del Bove ritroviamo un area chiamata Serra delle concazze in cui si possono notare delle creste naturali:
✔️Rocca della Valle
✔️Monte Scorsone
✔️Rocca Capra
questi punti si riescono a vedere anche arrivando in cima a quota 2900 metri con i bus 4×4.
A sud della valle del Bove ritroviamo un area chiamata Serra del Salifizio e anche qui possiamo notare le profonde pareti del:
✔️Monte Zoccolaro
✔️Schiena dell’asino
questi li riusciamo a vedere arrivando a quota 2750 con la funivia dell’Etna.
Grazie alla sua forma a ferro di cavallo la Valle del Bove riserva tantissimi accessi per poter ammirare la sua ampiezza e la sua particolarità, che con tutti i suoi “dicchi” e le sue “dagale” che verdeggiano tra il deserto lavico ti faranno capire la forza, e la vita della natura.
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La Valle del Bove misura circa 5 km di larghezza e 6 km di lunghezza con punti di profondità che riescono a raggiungere anche 1 km.
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✔️Rocca della Valle
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A sud della valle del Bove ritroviamo un area chiamata Serra del Salifizio e anche qui possiamo notare le profonde pareti del:
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Grazie alla sua forma a ferro di cavallo la Valle del Bove riserva tantissimi accessi per poter ammirare la sua ampiezza e la sua particolarità, che con tutti i suoi “dicchi” e le sue “dagale” che verdeggiano tra il deserto lavico ti faranno capire la forza, e la vita della natura.
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Sicilia-Etna.it
Valle del Bove - Vulcano Etna | Sicilia-etna.it
La valle del Bove è una delle parti più caratteristiche dal punto di vista vulcanologico dell'Etna. Leggi e vedi come visitarla.
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Nel profondo blu… Sono in Sicilia le mete ideali per fare immersione
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Nel profondo blu… Sono in Sicilia le mete ideali per fare immersione
Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI Un tuffo dove l'acqua è più blu, niente di più. L'estate si avvicina e la voglia di mare pure. In vista di quella che sarà la prima vera estate di libertà dopo due anni di restrizioni…
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🏝Ustica, Palermo.
Ringraziamo chi ha realizzato queste riprese meravigliose, noi abbiamo semplicemente montato il tutto. Grazie a 👇🏻
🎥@andreaalbini13
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🎥@van_venuti
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Ustica ha la peculiarità di essere l’unica isola di origine anorogenica del Mar Tirreno Meridionale: i suoi magmi non derivano dalla fusione di pezzi di crosta in subduzione, ma risalgono direttamente dalle profondità del mantello terrestre.
Ciò la rende molto simile all’Etna e alle Hawaii, destando l’interesse di molti studiosi di Scienze della Terra che hanno così la possibilità di osservare una grande varietà di rocce vulcaniche in totale sicurezza e facilità.
La storia naturale di Ustica inizia un milione di anni fa quando la crosta terrestre “stirandosi” e fratturandosi portò alla risalita di magma fuso che, grazie a ripetute eruzioni subacquee, cominciò ad edificarsi sul fondo del Tirreno.
Per centinaia di anni l’attività vulcanica si svolse sott’acqua con eruzioni alterne, sia lente e tranquille che violente. Una volta emersa dal mare, venne modellata da agenti atmosferici e dal mare stesso fino a quando la sua attività vulcanica cessò.
Ancora al giorno d'oggi è visibile il primo vulcano dell’isola in zona Monte Guardia dei Turchi che costituisce, ancora, il maggior rilievo dell’isola con i suoi 248 m sul livello del mare. Una volta cessata l’attività di questo vulcano si formò il Monte Costa del Fallo, sulla costa occidentale dell’isola, considerato il secondo dell’isola con eruzioni decisamente più violente del precedente, caratterizzate da potenti esplosioni che producevano depositi di ceneri e tufi.
Ma anche questo vulcano cessò la sua attività e il magma si aprì un altro varco sul fianco Sud – Occidentale del Monte. Da qui l’attività del “vulcano Ustica” ebbe un lungo periodo di stasi che provocò la trasformazione del magma da basico e fluido ad acido e viscoso, predisponendolo ad eruzioni esplosive e quindi molto violente (dette sub pliniane).
In seguito a queste forti eruzioni la camera magmatica si svuotò e ciò provocò il collasso dei condotti in zona Tramontana facendo abbassare tutta la zona settentrionale dell’isola. Altri eventi minori si susseguirono producendo piroclastiti nere utilizzate dall’uomo per attività costruttive.
L’isola fu poi sommersa in seguito allo scioglimento dei ghiacci polari. Ciò provocò la formazione di terrazzamenti che tornarono ad essere emersi, lasciando esposti sedimenti marini ancora oggi visibili.
L’ultima grande eruzione si ebbe circa 130.000 anni fa: una serie di eruzioni esplosive andò a costituire il cono di tufi della Falconiera che collassò poi in mare, rimanendo ad oggi l’unico cratere vulcanico facilmente riconoscibile.
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Ciò la rende molto simile all’Etna e alle Hawaii, destando l’interesse di molti studiosi di Scienze della Terra che hanno così la possibilità di osservare una grande varietà di rocce vulcaniche in totale sicurezza e facilità.
La storia naturale di Ustica inizia un milione di anni fa quando la crosta terrestre “stirandosi” e fratturandosi portò alla risalita di magma fuso che, grazie a ripetute eruzioni subacquee, cominciò ad edificarsi sul fondo del Tirreno.
Per centinaia di anni l’attività vulcanica si svolse sott’acqua con eruzioni alterne, sia lente e tranquille che violente. Una volta emersa dal mare, venne modellata da agenti atmosferici e dal mare stesso fino a quando la sua attività vulcanica cessò.
Ancora al giorno d'oggi è visibile il primo vulcano dell’isola in zona Monte Guardia dei Turchi che costituisce, ancora, il maggior rilievo dell’isola con i suoi 248 m sul livello del mare. Una volta cessata l’attività di questo vulcano si formò il Monte Costa del Fallo, sulla costa occidentale dell’isola, considerato il secondo dell’isola con eruzioni decisamente più violente del precedente, caratterizzate da potenti esplosioni che producevano depositi di ceneri e tufi.
Ma anche questo vulcano cessò la sua attività e il magma si aprì un altro varco sul fianco Sud – Occidentale del Monte. Da qui l’attività del “vulcano Ustica” ebbe un lungo periodo di stasi che provocò la trasformazione del magma da basico e fluido ad acido e viscoso, predisponendolo ad eruzioni esplosive e quindi molto violente (dette sub pliniane).
In seguito a queste forti eruzioni la camera magmatica si svuotò e ciò provocò il collasso dei condotti in zona Tramontana facendo abbassare tutta la zona settentrionale dell’isola. Altri eventi minori si susseguirono producendo piroclastiti nere utilizzate dall’uomo per attività costruttive.
L’isola fu poi sommersa in seguito allo scioglimento dei ghiacci polari. Ciò provocò la formazione di terrazzamenti che tornarono ad essere emersi, lasciando esposti sedimenti marini ancora oggi visibili.
L’ultima grande eruzione si ebbe circa 130.000 anni fa: una serie di eruzioni esplosive andò a costituire il cono di tufi della Falconiera che collassò poi in mare, rimanendo ad oggi l’unico cratere vulcanico facilmente riconoscibile.
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Com'è nata Ustica
Isola vulcanica, simile all'Etna e alle Hawaii per formazione, Ustica ha una storia naturale iniziata un milione di anni fa, scoprila con noi.