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Strage Falcone, la cronaca di quel maledetto 23 maggio 1992
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Strage Falcone, la cronaca di quel maledetto 23 maggio 1992
3' DI LETTURA Ventitre’ maggio 1992. Una giornata afosa a Palermo, preannuncio d’estate. Tutti ricordano quel sabato maledetto e cosa stavano facendo. Io ero di turno nella redazione insieme al collega Franco Viviano. Giornata tranquilla, poche e di routine…
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Ricordando Francesca Morvillo, grande donna, magistrato e moglie di Giovanni Falcone, rimasta vittima con lui nella strage di Capaci.
Consapevole del pericolo, rifiutò la richiesta di Giovanni di allontanarsi per proteggerla e rimase sempre vicino a lui, fino alla fine.
Una lettera fu ritrovata fra i libri di Giovanni Falcone:
"Giovanni, amore mio, sei la cosa più bella della mia vita. Sarai sempre dentro di me così come io spero di rimanere viva nel tuo cuore".
(Francesca Morvillo)
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Consapevole del pericolo, rifiutò la richiesta di Giovanni di allontanarsi per proteggerla e rimase sempre vicino a lui, fino alla fine.
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Novara di Sicilia (Nuè in dialetto galloitalico; Nuarra in siciliano)è un comune italiano di 1.171 abitanti della provincia di Messina.
La località fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia. Si trova al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani. E’ un antico borgo medievale, che grazie alla sua straordinaria bellezza si è conquistato un posto d’onore tra i Borghi più belli d’Italia.
Novara di Sicilia rapisce il cuore dei suoi visitatori con la sontuosità delle sue chiese e del suoi palazzi e per l’originalità del suo centro storico nel quale la pietra si impone come elemento decorativo principe.
Anche se tracce del borgo esistono fin dall’epoca preistorica, quando la zona era caratterizzata da rifugi scavati nella roccia, il vero e proprio paese di Novara di Sicilia prese forma solamente in epoca medievale.
Il legame del paese con la roccia grezza rimase vivo nei secoli e gli abitanti del luogo si dedicarono all’arte della lavorazione della pietra diventando abili maestri scalpellini.
Il borgo prese infatti il soprannome di Paese di Pietra ed ancora oggi l’arenaria locale è la protagonista di tutte le più importanti costruzioni del paese, ed il lavoro di scalpellino, viene tramandato con orgoglio di generazione in generazione.
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La località fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia. Si trova al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani. E’ un antico borgo medievale, che grazie alla sua straordinaria bellezza si è conquistato un posto d’onore tra i Borghi più belli d’Italia.
Novara di Sicilia rapisce il cuore dei suoi visitatori con la sontuosità delle sue chiese e del suoi palazzi e per l’originalità del suo centro storico nel quale la pietra si impone come elemento decorativo principe.
Anche se tracce del borgo esistono fin dall’epoca preistorica, quando la zona era caratterizzata da rifugi scavati nella roccia, il vero e proprio paese di Novara di Sicilia prese forma solamente in epoca medievale.
Il legame del paese con la roccia grezza rimase vivo nei secoli e gli abitanti del luogo si dedicarono all’arte della lavorazione della pietra diventando abili maestri scalpellini.
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Cattedrale di Sant'Agata
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Più volte distrutta e ricostruita dopo eventi naturali e incidenti, la cattedrale sorge sul sito delle Terme Achilliane romane e del martirio della Santa patrona della città.
La chiesa attuale fu edificata nel 1711, su progetto di Girolamo Palazzotto. La sontuosa facciata in tre ordini di Giovan Battista Vaccarini è in marmo bianco di Carrara, ornata da colonne e statue. Degni di nota sono il portale centrale, con 32 formelle lignee finemente scolpite, e le tre absidi in pietra lavica dell’Etna, eredità della precedente cattedrale di epoca normanna.
L’interno, con pianta a croce latina, è diviso in tre navate. Spiccano gli affreschi del romano Giovan Battista Corradini nell’abside centrale, con l’Incoronazione di Sant’Agata, mentre le due colonne alla base dell’arco absidale e la monofora sono di origine medievale. Nella navata destra si trova il monumento funebre del musicista Vincenzo Bellini, mentre nell’abside destra la sfarzosa cappella di Sant’Agata custodisce il sacello con le preziose reliquie. Il tempio ospita le tombe di numerosi reali normanni, svevi e aragonesi.
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La chiesa attuale fu edificata nel 1711, su progetto di Girolamo Palazzotto. La sontuosa facciata in tre ordini di Giovan Battista Vaccarini è in marmo bianco di Carrara, ornata da colonne e statue. Degni di nota sono il portale centrale, con 32 formelle lignee finemente scolpite, e le tre absidi in pietra lavica dell’Etna, eredità della precedente cattedrale di epoca normanna.
L’interno, con pianta a croce latina, è diviso in tre navate. Spiccano gli affreschi del romano Giovan Battista Corradini nell’abside centrale, con l’Incoronazione di Sant’Agata, mentre le due colonne alla base dell’arco absidale e la monofora sono di origine medievale. Nella navata destra si trova il monumento funebre del musicista Vincenzo Bellini, mentre nell’abside destra la sfarzosa cappella di Sant’Agata custodisce il sacello con le preziose reliquie. Il tempio ospita le tombe di numerosi reali normanni, svevi e aragonesi.
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📍CATANIA - SICILY
In piazza Duomo, a Catania, una statua di un elefante che sorregge un obelisco egizio prende il nome di Liotru o Diotru ed è il simbolo della città. Si narra che il famigerato elefante venne chiamato Liotru in onore di un mago: Eliodoro, detto anche Diodoro, Liodoro, Lidoro, ed anche Teodoro
🎥 @pioandreaperi
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In piazza Duomo, a Catania, una statua di un elefante che sorregge un obelisco egizio prende il nome di Liotru o Diotru ed è il simbolo della città. Si narra che il famigerato elefante venne chiamato Liotru in onore di un mago: Eliodoro, detto anche Diodoro, Liodoro, Lidoro, ed anche Teodoro
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