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📍 Modica, duomo di S. Giorgio
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La Chiesa di San Giorgio, posta tra la parte alta e bassa della città, in posizione panoramica con la facciata rivolta ad ovest, è l'architettura più imponente della città e di tutta la Sicilia sud-orientale.
L'unicità dell'opera, oltre alla sua intrinseca bellezza, è data dalla sua collocazione urbana, al centro di una città costruita su mensole irregolari collegate da scale e salite tortuose con ampi spazi che, anche nel '700, doveva essere destinato a giardini e orti.
L'attuale fisionomia della chiesa è il risultato di diversi secoli di trasformazioni, integrazioni e rifiniture con gli interventi più sostanziali che si collocano tra il XVII e il XIX secolo.
La prima fonte che parla dell'esistenza della chiesa è una bolla papale del 1150 di papa Eugenio III con la quale la chiesa fu posta sotto la protezione del Monastero di Mileto in Calabria.
Secondo la tradizione, la chiesa fu fondata dal conte Ruggero e, a ricordo di questo evento, all'interno, sopra il portale principale, è esposta l'armatura del conte Ruggero d'Altavilla, condottiero normanno e leggendario fondatore di San Giorgio.
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L'unicità dell'opera, oltre alla sua intrinseca bellezza, è data dalla sua collocazione urbana, al centro di una città costruita su mensole irregolari collegate da scale e salite tortuose con ampi spazi che, anche nel '700, doveva essere destinato a giardini e orti.
L'attuale fisionomia della chiesa è il risultato di diversi secoli di trasformazioni, integrazioni e rifiniture con gli interventi più sostanziali che si collocano tra il XVII e il XIX secolo.
La prima fonte che parla dell'esistenza della chiesa è una bolla papale del 1150 di papa Eugenio III con la quale la chiesa fu posta sotto la protezione del Monastero di Mileto in Calabria.
Secondo la tradizione, la chiesa fu fondata dal conte Ruggero e, a ricordo di questo evento, all'interno, sopra il portale principale, è esposta l'armatura del conte Ruggero d'Altavilla, condottiero normanno e leggendario fondatore di San Giorgio.
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Il MAESTRO delle MINIATURE in legno.
Nella bottega situata nel centro storico di Enna, il restauratore Angelo Scalzo crea vere e proprie opere d'arte partendo da legni antichi.
In particolare realizza piccole miniature di cassapanche siciliane dipinte con pitture policrome, intagliate e incassate, una diversa dall'altra.
La cassapanca rappresenta il mobile più importante che entra nella famiglia poiché anticamente dentro di essa venivano custoditi la dote della donna e il grano.
Una delle miniature è stata donata anche al Presidente della Repubblica Mattarella che, avendo apprezzato molto questo dono, ha telefonato a Scalzo per ringraziarlo.
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Nella bottega situata nel centro storico di Enna, il restauratore Angelo Scalzo crea vere e proprie opere d'arte partendo da legni antichi.
In particolare realizza piccole miniature di cassapanche siciliane dipinte con pitture policrome, intagliate e incassate, una diversa dall'altra.
La cassapanca rappresenta il mobile più importante che entra nella famiglia poiché anticamente dentro di essa venivano custoditi la dote della donna e il grano.
Una delle miniature è stata donata anche al Presidente della Repubblica Mattarella che, avendo apprezzato molto questo dono, ha telefonato a Scalzo per ringraziarlo.
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A Petralia Soprana, in provincia di Palermo, è possibile fare un salto nel tempo, nelle viscere della terra alla scoperta del sale e dei suoi segteti millenari.
Sulla catena montuosa delle Madonie, otto livelli, scavati sino al cuore della terra, e più di 80 km di gallerie compongono la miniera di salgemma purissimo dove ancora oggi si estrae il sale, un sito geologico che si è formato cinque milioni di anni fa a seguito del prosciugarsi del mar Mediterraneo.
Al suo interno: il Museo di Arte Contemporanea Sotto Sale, il Macss, che con le sue sculture di salgemma rappresenta un caso unico al mondo di museo dentro una miniera attiva. I capolavori sono frutto della maestria di artisti di fama internazionale che hanno modellato, lavorando blocchi di salgemma.
Una volta entrati in miniera basta chiudere gli occhi per poter sentire il rumore dei minatori impegnati nell'estrazione del sale.
Siete pronti ad addentrarvi in un luogo insolito e suggestivo.
👉@sicilianewseinfo
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🧂#MuseoArteContemporaneaSottoSale
Sulla catena montuosa delle Madonie, otto livelli, scavati sino al cuore della terra, e più di 80 km di gallerie compongono la miniera di salgemma purissimo dove ancora oggi si estrae il sale, un sito geologico che si è formato cinque milioni di anni fa a seguito del prosciugarsi del mar Mediterraneo.
Al suo interno: il Museo di Arte Contemporanea Sotto Sale, il Macss, che con le sue sculture di salgemma rappresenta un caso unico al mondo di museo dentro una miniera attiva. I capolavori sono frutto della maestria di artisti di fama internazionale che hanno modellato, lavorando blocchi di salgemma.
Una volta entrati in miniera basta chiudere gli occhi per poter sentire il rumore dei minatori impegnati nell'estrazione del sale.
Siete pronti ad addentrarvi in un luogo insolito e suggestivo.
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Si ha la sensazione di scendere nelle viscere della terra, addentrandosi in un labirinto di gallerie dove gli occhi fatica a distinguere cosa si cela tra nuvole di polvere fanno bianca. Il silenzio avvolge e custodisce il candore di un mondo sotterraneo surreale. Solo un leggero rumore, in lontananza, rompe l'incantesimo, invitando a lasciarsi andare alla scoperta dei millenari della "sostanza divina” di Omero.
Una incredibile storia geologica iniziata quasi 6 milioni di anni fa quando si cominciò a formare una vasta laguna salmastra isolata dal mar Mediterraneo dalle catene montuose Siciliane.
Dodici livelli, scavati fino a 400 metri di profondità, 85 km di tunnel, tra pilastri e pareti “ricamate” con eleganza e raffinatezza dall'avvitamento elicoidale di una fresa dai denti di diamante. Siamo nella miniera di vendita Italkali di Raffo, frazione di Petralia Soprana, nel Parco delle Madonie, uno dei giacimenti più ricchi d'Europa: un'enorme lente di salgemma racchiusa nel cuore di una montagna che raggiunge i 1.100 m slm.
🗞Fonte
👉@sicilianewseinfo
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Una incredibile storia geologica iniziata quasi 6 milioni di anni fa quando si cominciò a formare una vasta laguna salmastra isolata dal mar Mediterraneo dalle catene montuose Siciliane.
Dodici livelli, scavati fino a 400 metri di profondità, 85 km di tunnel, tra pilastri e pareti “ricamate” con eleganza e raffinatezza dall'avvitamento elicoidale di una fresa dai denti di diamante. Siamo nella miniera di vendita Italkali di Raffo, frazione di Petralia Soprana, nel Parco delle Madonie, uno dei giacimenti più ricchi d'Europa: un'enorme lente di salgemma racchiusa nel cuore di una montagna che raggiunge i 1.100 m slm.
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