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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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LA COCCINELLA DELL’ETNA

L'Etna, vulcano delle meraviglie e del mistero.
Ogni anno in questo periodo milioni di coccinelle si svegliano dal letargo invernale tra le rocce del vulcano. Uno spettacolo molto studiato da entomologi e biologi.
Gli studiosi non riescono a capire il perché dell'ibernarsi tra i ghiacci dell'Etna e cosa contenga il loro sangue.
Ma una cosa e` assicurata, la bellezza di tante coccinelle stese al sole tra le rocce brulle, la vegetazione scarna e il panorama quasi lunare.

Sull'Etna, numerosi insetti trasportati dalle correnti ascensionali risalgono le pendici del vulcano e trovano un ambiente freddo e ostile. La coccinella invece resiste alle basse temperature e, durante le ore più calde dei giorni di sole, si alimentano dei minuscoli artropodi nutrendosi dei malcapitati insetti.
A dispetto dell'apparente inoffensività e dell'aspetto simpatico, quasi tutti i coccinellidi sono difatti attivi predatori, e per questo motivo sono impiegati nella lotta biologica.

In primavera le coccinelle discendono alle quote più basse, volano sulle piante erbacee sulle quali, le femmine fecondate, depongono le uova fra le colonie di afidi a spese dei quali sviluppano le larve. Sia le coccinelle che le loro larve predano varie specie di afidi. Un singolo esemplare nel corso della sua vita può consumare oltre 5000 prede.
La coccinella e l’Etna, una simbiosi perfetta, uno spettacolo inedito che è possibile trovare solo a migliaia di chilometri di distanza dalla Sicilia, sulle vette del monte Himalaya.
Quante meraviglia ci riserva la nostra Sicilia.

✏️Claudio d'angelo

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La storia della città di Caltanissetta affonda le proprie radici in epoca preistorica ascrivendosi al IV millennio a.C. Infatti, in base alla presenza di reperti risalenti all’età del bronzo e di sepolcri a camera scavati nella roccia, si suppone che la città fosse abitata già in eta’ antichissima.

Tuttavia il centro si sviluppa in modo organico solo durante la colonizzazione greca dell’isola, tant’è che Caltanissetta viene considerata come la continuazione dell’antico sito di Nissa, una piccola città presidiata da Siracusa, posta sul Monte denominato Gibil-Gabib.

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L’abside centrale, le pareti del presbiterio e la volta del coro sono rivestite da mosaici realizzati da maestranze bizantine tra il regno di Ruggero II (tra il 1145 e il 1154) e il regno di Guglielmo I (tra il 1154 e il 1166).

Bellissima processione di figure ieratiche che seguono un preciso ordine gerarchico: nel catino dell’abside centrale, la figura del Cristo Pantocratore benedicente; nella fascia sottostante, la Vergine e quattro Arcangeli; nelle due zone inferiori, ai lati della finestra, i Dodici Apostoli.

Sulle due pareti del bema (la zona della chiesa riservata al clero e ai ministri) figure di Santi e Profeti, allineati su quattro fasce sovrapposte; nella volta a crociera, chiudono gli Angeli e i Serafini. Tutte le figure sono accompagnate dal nome del personaggio in greco o in latino. Al termine della decorazione absidale, si trova il nome di Ruggero II e la data 1148.

Sul fianco settentrionale della Cattedrale si apre il chiostro del XII secolo. A pianta quadrata, è circondato per due lati da un portico con arcate ogivali su capitelli figurati e istoriati (i colonnati delle altre due corsie sono andati distrutti tra il XIX e il XX secolo), opera di maestranze scultoree romaniche della metà circa del XII secolo, sorretti da colonne binate.

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📍Cappella del Sabato di Casa Professa, Palermo.

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Col suo porto a forma di falce, è sempre stata una città commerciale.

È la città più vicina alla Penisola, e nonostante da tempo si parli di costruire un tunnel subaqueo o un ponte, mai realizzato, per collegare la città alla terraferma, superando lo Stretto di Messina, la città è comunque ottimamente collegata al resto d'Italia da un sistema di traghetti.

Fu fondata dai greci che le diedero il nome di "Zancle", che vuol dire "Falce", legato proprio alla forma del suo porto. In seguito la conquistarono i Romani, poi i Bizantini e quindi gli Arabi. Infine arrivarono i Normanni.

Il massimo splendore fu raggiunto da Messina quando, sotto il dominio di Svevi, Angioini ed Aragonesi divenne la capitale del Regno di Sicilia e soprattutto una delle città del Mediterraneo più fiorenti, grazie soprattutto al La città di oggi si sviluppa lungo tutta la costa ed è quasi totalmente moderna, soprattutto a causa dei violenti terremoti che l'hanno colpita più volte e dei bombardamenti che la città ha subito durante la Seconda Guerra Mondiale.

Gli edifici attuali si affacciano su vie molto larghe e sono relativamente bassi, proprio perché ricostruiti secondo le norme antisismiche, in modo da limitare i danni causati nel passato dai frequenti terremoti

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CATANIA - SICILY

In piazza Duomo, a Catania, una statua di un elefante che sorregge un obelisco egizio prende il nome di Liotru o Diotru ed è il simbolo della città.

Si narra che il famigerato elefante venne chiamato Liotru in onore di un mago: Eliodoro, detto anche Diodoro, Liodoro, Lidoro, ed anche Teodoro

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Dopo Milano, Bologna e Sanremo – – , siamo onorati di poter esporre a Troina questa meravigliosa scultura, che ritrae uno dei più grandi cantautori italiani degli ultimi decenni.

Un’opera in bronzo dello scultore siciliano Carmine Susinni raffigura, infatti, il noto cantautore Lucio Dalla, scomparso improvvisamente nel 2012, mentre, seduto su una panchina, attende che un passante si accomodi accanto per scattare l’immancabile fotografia.

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