This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Ferrari omaggia l'Etna, arriva il 'Rosso Taormina'
#goodnews〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
via livesicilia.it
#goodnews〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
via livesicilia.it
Telegraph
Ferrari omaggia l'Etna, arriva il 'Rosso Taormina'
Un nuovo colore per Ferrari SF90 Stradale. La super ibrida di Maranello è disponibile – per ora veramente solo in rendering – nell’inedito Rosso Taormina, una tonalità di rosso più scura del solito, completamente ispirata allo spettacolo della lava e alla…
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
🌺 Aretusa, conosciuta in tutta la Grecia per la sua bellezza e la delicatezza dei suoi gesti, era una ninfa della dea Diana.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
Un giorno, mentre passeggiava nel bosco, Aretusa decise di rinfrescarsi in un bellissimo corso d’acqua immerso tra le piante.
Dopo essersi svestita, Aretusa si concedette ad un bagno rilassante in questo luogo ameno, ove il cinguettio degli uccelli, il vento tra le foglie e il dolce scorrere della acque suonavano come una melodia che rallegrava l'animo.
Improvvisamente però cadde il silenzio, gli uccellini smisero di cinguettare e il vento cessò, l'unico rumore che si udì fu un leggero mormorìo che spaventò la ninfa, la quale uscita dall’acqua inizio a correre impaurita .
Una voce maschile però le intimò di fermarsi; questi era il fiume Alfeo (figlio di Oceano e Teti), tramutato in un bel giovane biondo che, sollevando la testa fuori dell’acqua e crollandosi la folta chioma, si mostrò alla ninfa Aretusa, con gli occhi di un innamorato.
Ella cercò di scappare dal dio e chiamò Diana in aiuto.
La dea la nascose dentro una nuvola, ma Alfeo la sentì respirare e riprese l'inseguimento.
Allora Diana trasformò la ninfa Aretusa in nebbia e poi in acqua; aprì una voragine, dove Aretusa cominciò a scorrere in direzione della Sicilia.
Aretusa navigò sottoterra per parecchie miglia, finché non spuntò in un luogo incantato, pieno di fiori e uccelli variopinti e arrivata a Siracusa nei pressi dell'isola di Ortigia, si tramutò in una sorgente d’acqua dolce e fresca.
Alfeo, che non riusciva a darsi pace nell'aver perso il suo vero amore, chiese aiuto al padre Oceano che dopo aver appurato la sincerità dei sentimenti provati dal figlio per la ninfa Aretusa, aprì le acque dello Ionio e permise ad Alfeo di raggiungere Ortigia.
Aretusa, convinta da tanto amore e insistenza, cedette alle richieste di Alfeo.
🤍🖤 🌊Le acque di Alfeo e Aretusa si unirono e si mescolarono come il simbolo dello Yin Yang, così da non doversi lasciare mai più e insieme vissero felici per sempre.
⚜Buon San Valentino Sicilia Terra Mia❤️
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
Dopo essersi svestita, Aretusa si concedette ad un bagno rilassante in questo luogo ameno, ove il cinguettio degli uccelli, il vento tra le foglie e il dolce scorrere della acque suonavano come una melodia che rallegrava l'animo.
Improvvisamente però cadde il silenzio, gli uccellini smisero di cinguettare e il vento cessò, l'unico rumore che si udì fu un leggero mormorìo che spaventò la ninfa, la quale uscita dall’acqua inizio a correre impaurita .
Una voce maschile però le intimò di fermarsi; questi era il fiume Alfeo (figlio di Oceano e Teti), tramutato in un bel giovane biondo che, sollevando la testa fuori dell’acqua e crollandosi la folta chioma, si mostrò alla ninfa Aretusa, con gli occhi di un innamorato.
Ella cercò di scappare dal dio e chiamò Diana in aiuto.
La dea la nascose dentro una nuvola, ma Alfeo la sentì respirare e riprese l'inseguimento.
Allora Diana trasformò la ninfa Aretusa in nebbia e poi in acqua; aprì una voragine, dove Aretusa cominciò a scorrere in direzione della Sicilia.
Aretusa navigò sottoterra per parecchie miglia, finché non spuntò in un luogo incantato, pieno di fiori e uccelli variopinti e arrivata a Siracusa nei pressi dell'isola di Ortigia, si tramutò in una sorgente d’acqua dolce e fresca.
Alfeo, che non riusciva a darsi pace nell'aver perso il suo vero amore, chiese aiuto al padre Oceano che dopo aver appurato la sincerità dei sentimenti provati dal figlio per la ninfa Aretusa, aprì le acque dello Ionio e permise ad Alfeo di raggiungere Ortigia.
Aretusa, convinta da tanto amore e insistenza, cedette alle richieste di Alfeo.
🤍🖤 🌊Le acque di Alfeo e Aretusa si unirono e si mescolarono come il simbolo dello Yin Yang, così da non doversi lasciare mai più e insieme vissero felici per sempre.
⚜Buon San Valentino Sicilia Terra Mia❤️
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Porta Nuova, adiacente al Palazzo dei Normanni, fu costruita nel 1583 per volere del viceré Marcantonio Colonna in ricordo della vittoria di Carlo V nella battaglia di Tunisi.
Fu per secoli il principale ingresso alla città. Da questa porta si diramano Corso Vittorio Emanuele, detto il Cassaro, e la strada per Monreale. Molto interessanti sono i quattro telamoni che raffigurano i Mori, sconfitti, dei quali due hanno le braccia mozzate e due legate.
Completamente distrutta nel 1667, la porta fu ricostruita nel 1669 con l'aggiunta di una piramide maiolicata sulla sommità, decorata con un'aquila, simbolo di Palermo.
📍Porta Nuova, Palermo
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
Fu per secoli il principale ingresso alla città. Da questa porta si diramano Corso Vittorio Emanuele, detto il Cassaro, e la strada per Monreale. Molto interessanti sono i quattro telamoni che raffigurano i Mori, sconfitti, dei quali due hanno le braccia mozzate e due legate.
Completamente distrutta nel 1667, la porta fu ricostruita nel 1669 con l'aggiunta di una piramide maiolicata sulla sommità, decorata con un'aquila, simbolo di Palermo.
📍Porta Nuova, Palermo
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Un borgo immerso tra acque cristalline e palme: alla scoperta di Màcari, i Caraibi di Sicilia
#siciliadavedere〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
via www.balarm.it
#siciliadavedere〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
via www.balarm.it
Telegraph
Un borgo immerso tra acque cristalline e palme: alla scoperta di Màcari, i Caraibi di Sicilia
Per i siciliani non è certo una scoperta la bellezza che custodisce questo piccolo golfo, portato al successo del grande pubblico grazie alla serie tv da cui prende il nome Ha fatto il suo debutto in televisione lo scorso anno e torna anche quest'anno grazie…
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
È italiano il vulcano più bello del mondo
#goodnews〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
via siviaggia.it
#goodnews〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
via siviaggia.it
Telegraph
È italiano il vulcano più bello del mondo
Tra i vulcani più belli del mondo da visitare, per panorami ed ecosistema, c’è l’italianissimo: Etna. Che poi dovremmo chiamare al femminile, visto che i locali amano chiamarla ‘a Muntagna‘. Uno dei luoghi più affascinanti e carichi di suggestione di tutto…
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
La Chiesa risale ai primi decenni del XIV secolo in stile gotico "trecentesco". Come accade tante volte, la storia si unisce alla leggenda e c’è chi sostiene che il sovrano la fece costruire come ringraziamento per l’ospitalità ricevuta ad Erice, dove si era rifugiato durante un tumultuoso periodo di lotte tra opposte fazioni di baroni siciliani, divisi tra Angioini ed Aragonesi che si contendevano il dominio sulla Sicilia.
Bello il racconto della gratitudine di Federico III, però forse ci fu anche un altro motivo per edificare questa bella chiesa su una cappella preesistente, anch’essa dedicata alla Vergine Assunta (già nel periodo romano), e adiacente ad una preesistente torre di avvistamento, trasformata in campanile.
La vera sorpresa è l'interno!
Qui tutto è chiaro, le volte del soffitto sembrano un pizzo prezioso, le costolature ritorte, i disegni arabescati e l’altare maggiore con al centro la Vergine con il Bambino.
Tutto bianco.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
💻 @sicil_iaterramia
Bello il racconto della gratitudine di Federico III, però forse ci fu anche un altro motivo per edificare questa bella chiesa su una cappella preesistente, anch’essa dedicata alla Vergine Assunta (già nel periodo romano), e adiacente ad una preesistente torre di avvistamento, trasformata in campanile.
La vera sorpresa è l'interno!
Qui tutto è chiaro, le volte del soffitto sembrano un pizzo prezioso, le costolature ritorte, i disegni arabescati e l’altare maggiore con al centro la Vergine con il Bambino.
Tutto bianco.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
💻 @sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Nei continui tentativi di adeguare l’antico edificio allo stile architettonico dei tempi, nel 1767 Don Ferdinando Fuga, regio ingegnere alla corte dei Borboni, su commissione dell’arcivescovo Filangeri, elaborò un grandioso progetto di totale trasformazione e ammodernamento della chiesa.
Accantonato per molti anni, il progetto fu ripreso e affidato alla direzione degli architetti Giuseppe Venanzio Marvuglia e Salvatore Attinelli, che vi lavorarono dal 1781 al 1801.
Questi lavori comportarono la cancellazione di almeno tre quarti della primitiva architettura: gli interni dell’antica fabbrica furono totalmente riconfigurati.
La trasformazione più evidente riguardò l’area presbiteriale, modificando nelle proporzioni l’originale “titulo” (coro) ed “antititulo” dell’antica basilica gualteriana.
Il coro modificato fu prolungato fino all’abside maggiore, si ricostruì il transetto e nel contempo fu innalzata una solenne cupola neoclassica, la cui altezza doveva sovrastare tutte le altre della città.
La Basilica normanna venne pesantemente deturpata e si trasformò in un’austera chiesa della controriforma, abolendo così ogni ricordo di quella che fu la più grande delle Cattedrali normanne di Sicilia.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
📍Cattedrale di Palermo
Accantonato per molti anni, il progetto fu ripreso e affidato alla direzione degli architetti Giuseppe Venanzio Marvuglia e Salvatore Attinelli, che vi lavorarono dal 1781 al 1801.
Questi lavori comportarono la cancellazione di almeno tre quarti della primitiva architettura: gli interni dell’antica fabbrica furono totalmente riconfigurati.
La trasformazione più evidente riguardò l’area presbiteriale, modificando nelle proporzioni l’originale “titulo” (coro) ed “antititulo” dell’antica basilica gualteriana.
Il coro modificato fu prolungato fino all’abside maggiore, si ricostruì il transetto e nel contempo fu innalzata una solenne cupola neoclassica, la cui altezza doveva sovrastare tutte le altre della città.
La Basilica normanna venne pesantemente deturpata e si trasformò in un’austera chiesa della controriforma, abolendo così ogni ricordo di quella che fu la più grande delle Cattedrali normanne di Sicilia.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
📍Cattedrale di Palermo
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Stanotte, guardando mia figlia dormire, ho capito di essere Tifeo.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
Se non siete siciliani probabilmente non avete idea di chi sia, quindi ve la faccio breve: uno dei figli di Zeus la cui mamma, che era niente popò di meno che Gaia, la madre Terra, lo convinse a vendicare la morte dei fratelli titani combattendo contro il suo stesso padre.
Una genialità, proprio.
Cosa mai potrebbe andare storto se il tuo super potere è essere figlio di dio, quando decidi di combattere il dio di cui sei figlio?
Ma il colpo di genio non finisce qui.
Prendendo di sorpresa il padre, riesce ad avere la meglio su di lui, inizialmente, costringendo tutti gli dei a prendere sembianze animali e fuggire in Egitto, dando vita al culto faraonico per gli dèi animali.
E fu subito festa grande all'Olimpo.
E cosa mai farebbe chiunque, una volta raggiunte le alte sfere della società?
Ovviamente decide di impasticcarsi con un frutto che pare essere più potente dei funghetti allucinogeni, ma così, giusto per festeggiare.
Altro che mela di Eva, qui parliamo di potentissimo LSD.
Zeus, approfittando di questo momento di debolezza del figlio, decide di fustigarlo così tanto da fare scorrere sangue come se piovesse.
E poiché è un dio e in qualunque cultura un dio crea anche quando vorrebbe solo dare una valanga di mazzate, il sangue che scorre a seguito di questo pestaggio darà vita al monte Ema (sangue, in greco).
Finalmente il figlio si riprende e capisce che probabilmente non è stata la cosa più furba del mondo mettersi contro il proprio super potere.
Peggio di quella volta in cui Ulisse, prima di mettersi in mare, uccise il figlio di Poseidone, dio dei mari.
Insomma, la cultura greca è costellata da veri colpi di genio.
Dunque Tifeo, fuggito dall'Olimpo, decide di sollevare la Sicilia, terra mitologica secondo la cultura greca, per scagliarla contro il padre, ma Zeus lo colpisce così forte da fargli perdere l'equilibrio e farlo cadere sotto il peso dell'isola, costringendolo a vivere sottoterra.
La leggenda narra che Tifeo in posizione supina, da allora, con la mano destra tenga Peloro (Messina), con la sinistra Pachino, con le gambe sorregga Lilibeo (Marsala) e con la testa l’Etna, agitandosi spesso e sputando fiamme di lava dalla bocca.
Quando Tifeo si agita per cercare di liberarsi, la terra trema. E questi movimenti provocano frequenti terremoti.
Stanotte, come dicevo, ho capito che questa è praticamente la storia della mia vita.
Ho cercato la libertà combattendo i miei genitori per ritrovarmi legato alle catene del matrimonio e ogni volta che faccio un rutto o un peto le coperte tremano, in segno di un corpo che prova a liberarsi dalla stretta morsa del letto matrimoniale al cui interno, costretta sotto il piumone, c'è una figlia che da cinque anni ha deciso che non c'è un posto più comodo del mio collo per poggiare i propri talloni mentre dorme.
La leggenda narra che io in posizione supina, ogni notte, con la mano destra ripari i testicoli, con la sinistra ripari le gengive e con la bocca preghi di non svegliarmi a causa di una tallonata sul pomo d'Adamo.
E sì, anch'io vorrei poter sputare lava dal mio Etna, ma a quanto pare non sono il nipote di Kronos...
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
Una genialità, proprio.
Cosa mai potrebbe andare storto se il tuo super potere è essere figlio di dio, quando decidi di combattere il dio di cui sei figlio?
Ma il colpo di genio non finisce qui.
Prendendo di sorpresa il padre, riesce ad avere la meglio su di lui, inizialmente, costringendo tutti gli dei a prendere sembianze animali e fuggire in Egitto, dando vita al culto faraonico per gli dèi animali.
E fu subito festa grande all'Olimpo.
E cosa mai farebbe chiunque, una volta raggiunte le alte sfere della società?
Ovviamente decide di impasticcarsi con un frutto che pare essere più potente dei funghetti allucinogeni, ma così, giusto per festeggiare.
Altro che mela di Eva, qui parliamo di potentissimo LSD.
Zeus, approfittando di questo momento di debolezza del figlio, decide di fustigarlo così tanto da fare scorrere sangue come se piovesse.
E poiché è un dio e in qualunque cultura un dio crea anche quando vorrebbe solo dare una valanga di mazzate, il sangue che scorre a seguito di questo pestaggio darà vita al monte Ema (sangue, in greco).
Finalmente il figlio si riprende e capisce che probabilmente non è stata la cosa più furba del mondo mettersi contro il proprio super potere.
Peggio di quella volta in cui Ulisse, prima di mettersi in mare, uccise il figlio di Poseidone, dio dei mari.
Insomma, la cultura greca è costellata da veri colpi di genio.
Dunque Tifeo, fuggito dall'Olimpo, decide di sollevare la Sicilia, terra mitologica secondo la cultura greca, per scagliarla contro il padre, ma Zeus lo colpisce così forte da fargli perdere l'equilibrio e farlo cadere sotto il peso dell'isola, costringendolo a vivere sottoterra.
La leggenda narra che Tifeo in posizione supina, da allora, con la mano destra tenga Peloro (Messina), con la sinistra Pachino, con le gambe sorregga Lilibeo (Marsala) e con la testa l’Etna, agitandosi spesso e sputando fiamme di lava dalla bocca.
Quando Tifeo si agita per cercare di liberarsi, la terra trema. E questi movimenti provocano frequenti terremoti.
Stanotte, come dicevo, ho capito che questa è praticamente la storia della mia vita.
Ho cercato la libertà combattendo i miei genitori per ritrovarmi legato alle catene del matrimonio e ogni volta che faccio un rutto o un peto le coperte tremano, in segno di un corpo che prova a liberarsi dalla stretta morsa del letto matrimoniale al cui interno, costretta sotto il piumone, c'è una figlia che da cinque anni ha deciso che non c'è un posto più comodo del mio collo per poggiare i propri talloni mentre dorme.
La leggenda narra che io in posizione supina, ogni notte, con la mano destra ripari i testicoli, con la sinistra ripari le gengive e con la bocca preghi di non svegliarmi a causa di una tallonata sul pomo d'Adamo.
E sì, anch'io vorrei poter sputare lava dal mio Etna, ma a quanto pare non sono il nipote di Kronos...
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
👍1