♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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Il villino Florio all’Olivuzza è un’opera architettonica situata all’interno del vecchio parco Olivuzza di Palermo, precisamente nell’odierna viale Regina Margherita, vicino il noto quartiere della Zisa. Il palazzo è un tipico esempio di come l’Art Nouveau straripò in Italia, influenzando gli stili architettonici e artistici tra la fine dell’800 e il primo decennio del 1900. Le decorazioni interne del villino risultano coerenti con la struttura esterna del palazzo, che è considerato una delle massime espressioni dello stile Liberty in Italia. Nel 1962 il palazzo cadde in rovina a causa di un incendio doloso, dovuto a un attentato mafioso. Tuttavia, grazie all’efficace opera di ristrutturazione della Regione Siciliana, la Sovrintendenza ai Beni Culturali ricostruì gran parte dell’edificio cercando di riproporre gli stessi motivi decorativi e stilistici da cui era caratterizzato.

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📍Villino Florio, Palermo
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 Si racconta che Guglielmo II, detto il Buono, succeduto al padre, sul trono del regno di Sicilia, colto da stanchezza, per rifugiarsi dalla calura si sarebbe addormentato sotto un grande albero di carrubo, mentre era a caccia nei boschi di Monreale. In sogno gli apparve la Madonna, a cui era molto devoto, che gli rivelò il segreto di una “truvatura” (un immenso tesoro). Guglielmo, fiducioso del sogno rivelatore, ordinò ai suoi sudditi di sradicare il carrubo e di scavargli intorno. Con grande meraviglia i sudditi portarono alla luce un tesoro in monete d’oro come mai se ne erano visti prima di allora e questo fu subito destinato alla costruzione del grande Duomo di Monreale. La leggenda vuole che contemporaneamente il fratello, conosciuto come Guglielmo il Cattivo, si sia occupato della costruzione della Cattedrale di Palermo. Per i due questa diventò subito una vera e propria sfida, con l’obiettivo di superare l’avversario in magnificenza e bellezza. Guglielmo il buono si concentrò più sull’abbellimento interno del duomo, poiché accostava il concetto di bello all’essere umano, che fondamentalmente, secondo il suo punto di vista, doveva essere bello più nell’aspetto interiore che esteriore. Al contrario Guglielmo il cattivo curò maggiormente l’aspetto esterno della cattedrale di Palermo, poiché per lui la bellezza esteriore era quella che contava di più. Al termine dei lavori i due fratelli visitarono le rispettive cattedrali restando colpiti da quello che mancava alle loro e che l’altro aveva fatto e disperati prima l’uno e poi l’altro si tolsero la vita.

📍Cattedrale di Palermo

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❤️ SCICLI <3

Scicli è una splendida cittadina della Sicilia Sud orientale facente parte del del libero consorzio comunale di Ragusa. Per la sua importanza culturale, nel 2002 il centro storico è stato insignito del titolo di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO.

Curiosità: Scicli è uno dei luoghi siciliani dove vengono girate le riprese della famosissima fiction "Il commissario Montalbano" in particolare Il palazzo del commissariato di Vigata è in realtà il municipio di Scicli.

📸A.G.

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🌺 Aretusa, conosciuta in tutta la Grecia per la sua bellezza e la delicatezza dei suoi gesti, era una ninfa della dea Diana.

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Un giorno, mentre passeggiava nel bosco, Aretusa decise di rinfrescarsi in un bellissimo corso d’acqua immerso tra le piante.

Dopo essersi svestita, Aretusa si concedette ad un bagno rilassante in questo luogo ameno, ove il cinguettio degli uccelli, il vento tra le foglie e il dolce scorrere della acque suonavano come una melodia che rallegrava l'animo.

Improvvisamente però cadde il silenzio, gli uccellini smisero di cinguettare e il vento cessò, l'unico rumore che si udì fu un leggero mormorìo che spaventò la ninfa, la quale uscita dall’acqua inizio a correre impaurita .

Una voce maschile però le intimò di fermarsi; questi era il fiume Alfeo (figlio di Oceano e Teti), tramutato in un bel giovane biondo che, sollevando la testa fuori dell’acqua e crollandosi la folta chioma, si mostrò alla ninfa Aretusa, con gli occhi di un innamorato.

Ella cercò di scappare dal dio e chiamò Diana in aiuto.
La dea la nascose dentro una nuvola, ma Alfeo la sentì respirare e riprese l'inseguimento.
Allora Diana trasformò la ninfa Aretusa in nebbia e poi in acqua; aprì una voragine, dove Aretusa cominciò a scorrere in direzione della Sicilia.

Aretusa navigò sottoterra per parecchie miglia, finché non spuntò in un luogo incantato, pieno di fiori e uccelli variopinti e arrivata a Siracusa nei pressi dell'isola di Ortigia, si tramutò in una sorgente d’acqua dolce e fresca.
Alfeo, che non riusciva a darsi pace nell'aver perso il suo vero amore, chiese aiuto al padre Oceano che dopo aver appurato la sincerità dei sentimenti provati dal figlio per la ninfa Aretusa, aprì le acque dello Ionio e permise ad Alfeo di raggiungere Ortigia.
Aretusa, convinta da tanto amore e insistenza, cedette alle richieste di Alfeo.

🤍🖤 🌊Le acque di Alfeo e Aretusa si unirono e si mescolarono come il simbolo dello Yin Yang, così da non doversi lasciare mai più e insieme vissero felici per sempre.

Buon San Valentino Sicilia Terra Mia❤️

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Porta Nuova, adiacente al Palazzo dei Normanni, fu costruita nel 1583 per volere del viceré Marcantonio Colonna in ricordo della vittoria di Carlo V nella battaglia di Tunisi.

Fu per secoli il principale ingresso alla città. Da questa porta si diramano Corso Vittorio Emanuele, detto il Cassaro, e la strada per Monreale. Molto interessanti sono i quattro telamoni che raffigurano i Mori, sconfitti, dei quali due hanno le braccia mozzate e due legate.

Completamente distrutta nel 1667, la porta fu ricostruita nel 1669 con l'aggiunta di una piramide maiolicata sulla sommità, decorata con un'aquila, simbolo di Palermo.

📍Porta Nuova, Palermo

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