♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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Statua della Madonna Nera del Tindari "Messina"

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La leggenda della Madonna Nera del Tindari.

La bambina caduta.

La leggenda legata al culto della Madonna Nera del Tindari viene comunemente chiamata “leggenda siciliana”. Si narra che una donna, giunta al Santuario per venerare la Vergine che le aveva fatto la grazia di guarire la figlia gravemente ammalata, sia rimasta delusa dal suo colorito scuro ed abbia esclamato: “Sono venuta da lontano per vedere una più brutta di me”.

Poco dopo la bambina cadde all’improvviso dalla finestra dell’antico Santuario finendo in mare dopo un volo di 268 metri. La madre tornò allora a pregare la Vergine Nera: “Se siete voi la miracolosa Vergine che per la prima volta avete salvato mia figlia, salvatela una seconda volta”.

Il miracolo avvenne: la piccola si salvò e venne ritrovata da un marinaio su una lingua di terra formatasi laddove sorgono oggi i laghetti di Marinello. “Veramente voi siete la grande Vergine miracolosa” fu l’ultima esclamazione della madre.

Beddra Matri du Tinnuru
siti beddra vicinu e luntanu,
Jo vi mannu stu salutu
bedda Matri, datimi aiutu.
Datimi aiutu, cunsigghiu e riparu,
bedda Matri di lu Tinnuru.
E si i grazi nui vulemu
a Maria arricurremu.
E cu cori ludata sia,
di lu Tinnuru Maria.
Si Maria 'n'avissi u mantu,
fussimu persi tutti quantu,
e cu cori ludata sia,
di lu Tinnuru Maria.

Buona notte Sicilia

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Cappella Palatina,Palermo

La Cappella Palatina è ubicata al primo piano del Palazzo dei Normanni e fu dedicata, per volere di Ruggero II come si evince da uno scritto del 1132, a San Pietro Apostolo già prima del documento ufficiale del 1140. Reca l’anno 1143 l’iscrizione sulla base della cupola, che pone una datazione coeva ai mosaici del presbiterio e lasciando, come viene comprovato dalle analisi stilistiche, contemporanei al regno di Guglielmo I i mosaici delle navate.

Essa è l’esempio più elevato dal punto di vista storico-artistico, della convivenza tra culture, religioni e modi di pensare apparentemente inconciliabili, poiché furono coinvolte dalla sapiente gestione del potere di Ruggero II, maestranze bizantine, musulmane e latine.

La Cappella sorse per sintetizzare le necessità liturgiche del rito latino e di quello greco, ne è d’altronde prova la pianta basilicale (latina) a tre navate ed il presbiterio (bizantino), sormontato da una cupola.

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Oggi vi mostro le bellissime Pietre Incantate di Parco Ronza, non molto lontano da Piazza Armerina e Valguarnera Caropepe (EN).

L'area ha assunto particolare fama per via delle antropomorfe o simili ad animali assunte dalle rocce !

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Dopo appena 24 ore la Scala dei Turchi, la celeberrima scogliera di marna bianca sulla costa sud della Sicilia è stata completamente ripulita.

Sabato mattina era stata ritrovata imbrattata e vandalizzata da ignoti che avevano cosparso la pietra con una sostanza di colore rosso.

Il rapido intervento di ripristino è stato possibile grazie all’intervento dei tecnici del comune di Realmonte (Agrigento) nel quale si trova la Scala dei Turchi, della Soprintendenza, ma soprattutto da quello di decine di volontari che colpiti dal gesto sconsiderato compiuto da ignori oggi sono arrivati sul posto per offrire la loro opera.

Già nel primo pomeriggio la pietra a picco sul mare appariva di nuovo come la natura l’ha modellata nei secoli.

🎥 @siciliamondo.paesaggi

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Oggi, il Sacrario di Cristo Re si erge sugli antichi muraglioni del Castello di Matagriffone o Roccaguelfonia.

Dal belvedere antistante si gode l’intera veduta dello stretto, con uno dei panorami più belli e suggestivi della città.

🎥 @pioandreaperi

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#Messina
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ROSOLINI, terra di olio, carrubi, grano e vino, un piccolo paesino della provincia di Siracusa, mostra ancora una volta come la SICILIA sia un luogo di preziose meraviglie di cui poco si parla. Ai piedi dei MONTI IBLEI, all’interno di CAVA ISPICA (tratto che ricade nel comune di Rosolini), troviamo delle CHIESE RUPESTRI SCAVATE nella ROCCIA dell’EREMO di CROCE SANTA.

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Costituito da 4 chiese: La prima delle quattro chiese fu costruita nel primo millennio dalla comunità cristiana che si era stabilita nella zona. Era un piccolo edificio, scavato nella roccia, accanto al quale dopo qualche anno se ne aggiunse un altro più ampio. Delle due chiese oggi è rimasto ben poco: nel 1167 furono entrambe distrutte da un violento terremoto che fece crollare la falda rocciosa, già fortemente intaccata da un precedente sisma del 786. Nelle pareti laterali sono ancora visibili dei loculi costruiti nella roccia, usati un tempo come tombe.

La terza chiesa scavata nel 1500, fu dedicata a san Teodoro. L’interno era abbellito con affreschi e graffiti dei quali oggi purtroppo rimane ben poco.

La quarta chiesa infine è detta grotta del BOVE perché ad essa è legata una leggenda: si narra infatti che un bue non facendo ritorno alla masseria venisse ritrovato dal bovaro dentro una grotta in ginocchio davanti ad una CROCE lignea che fu ritrovata nel 1553 e che oggi è custodita nella chiesa del Santissimo Crocifisso.

Per arrivarci si percorre una stradina che attraversa boschi di carrubo e piante di acanto, un percorso caratterizzato da pareti di roccia alte più di cinquanta metri che scendono a picco e che conduce anche sotto gli archi di un antico acquedotto. Fino al 1974 il luogo è stato abitato da eremiti e anacoreti. Un luogo dove la storia, la natura e la religiosità si fondono creando bellezza ed emozione.

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