🇮🇹 Il trasmettitore RAI di Caltanissetta è la struttura più alta d’Italia con i suoi 286 metri d’altezza. Inaugurata nel 1951, fu struttura più alta d’Europa fino al 1964. Dal 2004, ormai dismessa, è stata acquisita dal comune.
🇬🇧 The RAI transmitter in Caltanissetta is the highest structure in Italy with its height of 286 meters. Inaugurated in 1951, it was the tallest structure in Europe until 1964. Since 2004, now abandoned, it has been acquired by the municipality.
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🇬🇧 The RAI transmitter in Caltanissetta is the highest structure in Italy with its height of 286 meters. Inaugurated in 1951, it was the tallest structure in Europe until 1964. Since 2004, now abandoned, it has been acquired by the municipality.
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Avete mai sentito parlare degli Archi di Pane? A San Biagio Platani (paese dell’entroterra siciliano in provincia di Agrigento).
Costituiscono il momento clou della liturgia pasquale e sono talmente cari alla popolazione da finire, ogni anno, in un museo creato appositamente per non disperderne la memoria!
Canne, asparago, rosmarino, alloro, salice, cereali, datteri e addirittura pane (tutti materiali con un alto valore simbolico) vengono utilizzati per creare delle installazioni che vedono impegnate, per mesi, le due confraternite cittadine (Madunnara e Signurara) in una sfida a colpi di scenografie mozzafiato lungo Corso Umberto.
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Costituiscono il momento clou della liturgia pasquale e sono talmente cari alla popolazione da finire, ogni anno, in un museo creato appositamente per non disperderne la memoria!
Canne, asparago, rosmarino, alloro, salice, cereali, datteri e addirittura pane (tutti materiali con un alto valore simbolico) vengono utilizzati per creare delle installazioni che vedono impegnate, per mesi, le due confraternite cittadine (Madunnara e Signurara) in una sfida a colpi di scenografie mozzafiato lungo Corso Umberto.
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Nel Centenario del grande Verista etneo, visitiamo i luoghi dello scrittore
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Nel Centenario del grande Verista etneo, visitiamo i luoghi dello scrittore
Le origini di Verga partono da Vizzini. La corrente letteraria del Verismo italiano nasce... fra i contadini di Vizzini. Nell'arte di Verga, scriveva il critico letterario Giuseppe Petronio, viene ritratta la società “nella sua nudità”, e all'inizio del '900…
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La leggenda della Madonna Nera del Tindari.
La bambina caduta.
La leggenda legata al culto della Madonna Nera del Tindari viene comunemente chiamata “leggenda siciliana”. Si narra che una donna, giunta al Santuario per venerare la Vergine che le aveva fatto la grazia di guarire la figlia gravemente ammalata, sia rimasta delusa dal suo colorito scuro ed abbia esclamato: “Sono venuta da lontano per vedere una più brutta di me”.
Poco dopo la bambina cadde all’improvviso dalla finestra dell’antico Santuario finendo in mare dopo un volo di 268 metri. La madre tornò allora a pregare la Vergine Nera: “Se siete voi la miracolosa Vergine che per la prima volta avete salvato mia figlia, salvatela una seconda volta”.
Il miracolo avvenne: la piccola si salvò e venne ritrovata da un marinaio su una lingua di terra formatasi laddove sorgono oggi i laghetti di Marinello. “Veramente voi siete la grande Vergine miracolosa” fu l’ultima esclamazione della madre.
Beddra Matri du Tinnuru
siti beddra vicinu e luntanu,
Jo vi mannu stu salutu
bedda Matri, datimi aiutu.
Datimi aiutu, cunsigghiu e riparu,
bedda Matri di lu Tinnuru.
E si i grazi nui vulemu
a Maria arricurremu.
E cu cori ludata sia,
di lu Tinnuru Maria.
Si Maria 'n'avissi u mantu,
fussimu persi tutti quantu,
e cu cori ludata sia,
di lu Tinnuru Maria.
Buona notte Sicilia✨
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La bambina caduta.
La leggenda legata al culto della Madonna Nera del Tindari viene comunemente chiamata “leggenda siciliana”. Si narra che una donna, giunta al Santuario per venerare la Vergine che le aveva fatto la grazia di guarire la figlia gravemente ammalata, sia rimasta delusa dal suo colorito scuro ed abbia esclamato: “Sono venuta da lontano per vedere una più brutta di me”.
Poco dopo la bambina cadde all’improvviso dalla finestra dell’antico Santuario finendo in mare dopo un volo di 268 metri. La madre tornò allora a pregare la Vergine Nera: “Se siete voi la miracolosa Vergine che per la prima volta avete salvato mia figlia, salvatela una seconda volta”.
Il miracolo avvenne: la piccola si salvò e venne ritrovata da un marinaio su una lingua di terra formatasi laddove sorgono oggi i laghetti di Marinello. “Veramente voi siete la grande Vergine miracolosa” fu l’ultima esclamazione della madre.
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Jo vi mannu stu salutu
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E si i grazi nui vulemu
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E cu cori ludata sia,
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Chi è la «meglio gioventù» che ha ripulito Scala dei Turchi. «Quando è tornata a splendere, ci si sono illuminati gli occhi»
#goodnews〽️
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via meridionews.it
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Chi è la «meglio gioventù» che ha ripulito Scala dei Turchi. «Quando è tornata a splendere, ci si sono illuminati gli occhi»
«Un colpo al cuore». È così che sia la sindaca di Realmonte Sabrina Lattuca, sia uno dei giovanissimi volontari che hanno ripulito scala dei Turchi, hanno descritto la sensazione provata di fronte alla ferita rosso sangue che sabato scorso è stata inferta…
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Cappella Palatina,Palermo
La Cappella Palatina è ubicata al primo piano del Palazzo dei Normanni e fu dedicata, per volere di Ruggero II come si evince da uno scritto del 1132, a San Pietro Apostolo già prima del documento ufficiale del 1140. Reca l’anno 1143 l’iscrizione sulla base della cupola, che pone una datazione coeva ai mosaici del presbiterio e lasciando, come viene comprovato dalle analisi stilistiche, contemporanei al regno di Guglielmo I i mosaici delle navate.
Essa è l’esempio più elevato dal punto di vista storico-artistico, della convivenza tra culture, religioni e modi di pensare apparentemente inconciliabili, poiché furono coinvolte dalla sapiente gestione del potere di Ruggero II, maestranze bizantine, musulmane e latine.
La Cappella sorse per sintetizzare le necessità liturgiche del rito latino e di quello greco, ne è d’altronde prova la pianta basilicale (latina) a tre navate ed il presbiterio (bizantino), sormontato da una cupola.
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La Cappella Palatina è ubicata al primo piano del Palazzo dei Normanni e fu dedicata, per volere di Ruggero II come si evince da uno scritto del 1132, a San Pietro Apostolo già prima del documento ufficiale del 1140. Reca l’anno 1143 l’iscrizione sulla base della cupola, che pone una datazione coeva ai mosaici del presbiterio e lasciando, come viene comprovato dalle analisi stilistiche, contemporanei al regno di Guglielmo I i mosaici delle navate.
Essa è l’esempio più elevato dal punto di vista storico-artistico, della convivenza tra culture, religioni e modi di pensare apparentemente inconciliabili, poiché furono coinvolte dalla sapiente gestione del potere di Ruggero II, maestranze bizantine, musulmane e latine.
La Cappella sorse per sintetizzare le necessità liturgiche del rito latino e di quello greco, ne è d’altronde prova la pianta basilicale (latina) a tre navate ed il presbiterio (bizantino), sormontato da una cupola.
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Oggi vi mostro le bellissime Pietre Incantate di Parco Ronza, non molto lontano da Piazza Armerina e Valguarnera Caropepe (EN).
L'area ha assunto particolare fama per via delle antropomorfe o simili ad animali assunte dalle rocce !
✍🏻@newseinfo
💡@vogliadisapere
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Dopo appena 24 ore la Scala dei Turchi, la celeberrima scogliera di marna bianca sulla costa sud della Sicilia è stata completamente ripulita.
Sabato mattina era stata ritrovata imbrattata e vandalizzata da ignoti che avevano cosparso la pietra con una sostanza di colore rosso.
Il rapido intervento di ripristino è stato possibile grazie all’intervento dei tecnici del comune di Realmonte (Agrigento) nel quale si trova la Scala dei Turchi, della Soprintendenza, ma soprattutto da quello di decine di volontari che colpiti dal gesto sconsiderato compiuto da ignori oggi sono arrivati sul posto per offrire la loro opera.
Già nel primo pomeriggio la pietra a picco sul mare appariva di nuovo come la natura l’ha modellata nei secoli.
🎥 @siciliamondo.paesaggi
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Sabato mattina era stata ritrovata imbrattata e vandalizzata da ignoti che avevano cosparso la pietra con una sostanza di colore rosso.
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