Forza D'Agro (Messina)
Forza d'Agrò
(a Forza in siciliano)
è un comune italiano di 867 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e all'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani. Il primo insediamento risale al X secolo, con il nome di Vicum Agrillae, mentre l'attuale denominazione risale al XIV secolo.
Numerosi ritrovamenti archeologici, effettuati negli anni scorsi, nei pressi del castello della Forza testimoniano che il sito era frequentato sia in età protostorica (dai Sicani e dai Siculi) che in epoche successive come il periodo greco-siceliota, ellenistico e romano. Il sito di Forza d'Agrò sorgeva infatti sulla linea di confine tra la sfera di giurisdizione della polis siceliota di Messana e quella di Naxos.
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è un comune italiano di 867 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e all'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani. Il primo insediamento risale al X secolo, con il nome di Vicum Agrillae, mentre l'attuale denominazione risale al XIV secolo.
Numerosi ritrovamenti archeologici, effettuati negli anni scorsi, nei pressi del castello della Forza testimoniano che il sito era frequentato sia in età protostorica (dai Sicani e dai Siculi) che in epoche successive come il periodo greco-siceliota, ellenistico e romano. Il sito di Forza d'Agrò sorgeva infatti sulla linea di confine tra la sfera di giurisdizione della polis siceliota di Messana e quella di Naxos.
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Vi auguriamo una meravigliosa serata con questo maglifico tramonto di Noto
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Scorcio del paese con la chiesa della Santissima Trinità
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Durante l'epoca dell'Emirato di Sicilia e per tutti i secoli XII e XIII, il villaggio era ubicato in contrada Casale, nella parte occidentale del monte Calvario. Distrutto da una frana, venne riedificato attorno al 1300 nel sito ove oggi noi lo ammiriamo. Dell'antico centro abitato rimangono i resti della chiesa di San Michele Arcangelo, probabilmente di epoca bizantina.
Nel 1116, il villaggio era denominato Agrilla e il Re di Sicilia Ruggero II Altavilla lo proclamò terra inalienabile donandolo all'Abate del monastero dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò che vi esercitò per secoli il mero e misto imperio. L'amministrazione del villaggio era affidata ai Due Giurati che duravano in carica un anno e venivano sorteggiati estraendo i nomi da una lista di persone gradite all'Abate. Tra le cariche esistenti all'epoca si ricordino: il Iudice, che amministrava la giustizia nel villaggio, il Capitano Giustiziere che amministrava l'ordine pubblico, il Baglivo che aveva poteri di polizia campestre ed infine la commissione dei Deputati che aveva una miriade di poteri tra cui la manutenzione e la cura del castello. Gli abitanti di Forza d'Agrò erano obbligati a coltivare i campi dell'Abate e a donare ai monaci del convento, nei giorni di Natale e Pasqua due galline e una capra.
Nel 1282, durante la Guerra del Vespro, Re Pietro I di Sicilia ordinò ai forzesi di inviare trenta arcieri nella vicina Taormina agli ordini di Giovanni Chelamidi. Nel 1302, passa sotto la giurisdizione dello Strategoto Messinese ed è inclusa nella comarca di Taormina. Nel XV secolo, Forza d'Agrò conosce un periodo di grande espansione edilizia, vengono costruiti il Duomo della Santissima Annunziata e la Chiesa della Triade.
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Nel 1116, il villaggio era denominato Agrilla e il Re di Sicilia Ruggero II Altavilla lo proclamò terra inalienabile donandolo all'Abate del monastero dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò che vi esercitò per secoli il mero e misto imperio. L'amministrazione del villaggio era affidata ai Due Giurati che duravano in carica un anno e venivano sorteggiati estraendo i nomi da una lista di persone gradite all'Abate. Tra le cariche esistenti all'epoca si ricordino: il Iudice, che amministrava la giustizia nel villaggio, il Capitano Giustiziere che amministrava l'ordine pubblico, il Baglivo che aveva poteri di polizia campestre ed infine la commissione dei Deputati che aveva una miriade di poteri tra cui la manutenzione e la cura del castello. Gli abitanti di Forza d'Agrò erano obbligati a coltivare i campi dell'Abate e a donare ai monaci del convento, nei giorni di Natale e Pasqua due galline e una capra.
Nel 1282, durante la Guerra del Vespro, Re Pietro I di Sicilia ordinò ai forzesi di inviare trenta arcieri nella vicina Taormina agli ordini di Giovanni Chelamidi. Nel 1302, passa sotto la giurisdizione dello Strategoto Messinese ed è inclusa nella comarca di Taormina. Nel XV secolo, Forza d'Agrò conosce un periodo di grande espansione edilizia, vengono costruiti il Duomo della Santissima Annunziata e la Chiesa della Triade.
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Visitare i megaliti dell'Argimusco: il mistero della Stonehenge italiana
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Visitare i megaliti dell'Argimusco: il mistero della Stonehenge italiana
A circa 7 km dal centro abitato di Montalbano Elicona (eletto borgo più bello d’Italia nel 2015), si trova uno dei luoghi probabilmente più misteriosi e suggestivi di tutta la Sicilia, ovvero l’altipiano dell’Argimusco. Siamo a 1.200 metri di altitudine,…
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Dal paesello siciliano a Milano con una lapa di libri: Salvatore e la sua libreria d'asporto
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Dal paesello siciliano a Milano con una lapa di libri: Salvatore e la sua libreria d'asporto
Il piccolo grande sogno su quattro ruote di Salvatore Lanno adesso è realtà: la Libreria d’Asporto. Lui, scrittore, che vuole che tutti possano godere di un amico come il libro Dalla Sicilia alla Lombardia per creare una libreria itinerante, d'asporto, che…
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Acqua di Noto Profumi
Cultura, tradizione e storia rappresentano l’emblema di unicità che distingue il nostro prodotto Made in Sicily, che nasce per rafforzare l’identità della città di Noto attraverso la riscoperta e la valorizzazione del suo patrimonio artistico e paesaggistico, dal 2002, appartenente all’umanità.
Ci prefiggiamo di generare un valore identitario ancora più rilevante, nell’ ottica di renderlo condiviso.
La missione è stata quella di raccogliere l’eredità culturale della città di Noto, patrimonio dell’umanità, come fonte inesauribile di vita e di ispirazione, per trasmetterne l’eccezionale valore universale.
"Quel ch’è più memorabile è l’odore di un luogo, prima o poi le sue note torneranno a far vibrare le corde della nostra anima nel suo fluire".
~Acqua di Noto~
🎥 @fulviogap
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Cultura, tradizione e storia rappresentano l’emblema di unicità che distingue il nostro prodotto Made in Sicily, che nasce per rafforzare l’identità della città di Noto attraverso la riscoperta e la valorizzazione del suo patrimonio artistico e paesaggistico, dal 2002, appartenente all’umanità.
Ci prefiggiamo di generare un valore identitario ancora più rilevante, nell’ ottica di renderlo condiviso.
La missione è stata quella di raccogliere l’eredità culturale della città di Noto, patrimonio dell’umanità, come fonte inesauribile di vita e di ispirazione, per trasmetterne l’eccezionale valore universale.
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Marzamemi di Acqua di Noto
Marzamemi è stato lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Fiore di Limone e Bergamotto; le note di cuore sono Foglia di Tabacco, Mirra, Lavanda e Gelsomino; le note di base sono Vaniglia, Ambra, Benzoino e Fava Tonka.
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Marzamemi è stato lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Fiore di Limone e Bergamotto; le note di cuore sono Foglia di Tabacco, Mirra, Lavanda e Gelsomino; le note di base sono Vaniglia, Ambra, Benzoino e Fava Tonka.
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Stizzi d'Amore di Acqua di Noto
Stizzi d'Amore è stato lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Bergamotto e Fiore di Limone; le note di cuore sono Elemi, Mirra, Iris e Ambra; le note di base sono Legno di Cedro, Muschio e Vaniglia.
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Stizzi d'Amore è stato lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Bergamotto e Fiore di Limone; le note di cuore sono Elemi, Mirra, Iris e Ambra; le note di base sono Legno di Cedro, Muschio e Vaniglia.
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Don Giacomo di Acqua di Noto
Don Giacomo è stato lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Bergamotto e Salvia; le note di cuore sono Cannella, Incenso, Patchouli e Chiodi di Garofano; le note di base sono Vaniglia, Ambra, Pelle Scamosciata e Benzoino.
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Don Giacomo è stato lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Bergamotto e Salvia; le note di cuore sono Cannella, Incenso, Patchouli e Chiodi di Garofano; le note di base sono Vaniglia, Ambra, Pelle Scamosciata e Benzoino.
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Vendicari di Acqua di Noto
Vendicari è stato lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Bergamotto, Mandarino, Neroli e Note Acquatiche; le note di cuore sono Gardenia, Gelsomino, Magnolia, Ylang Ylang, Orchidea e Iris; le note di base sono Vaniglia, Patchouli, Legno di Cedro e Muschio.
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Vendicari è stato lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Bergamotto, Mandarino, Neroli e Note Acquatiche; le note di cuore sono Gardenia, Gelsomino, Magnolia, Ylang Ylang, Orchidea e Iris; le note di base sono Vaniglia, Patchouli, Legno di Cedro e Muschio.
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Infiorata di Acqua di Noto
Infiorata è stato lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Bergamotto, Giacinto e Rosa Bianca; le note di cuore sono Gelsomino, Giglio, Lillà, Gardenia e Violetta; le note di base sono Patchouli, Vaniglia, Muschio e Sandalo.
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Infiorata è stato lanciato sul mercato nel 2021. Le note di testa sono Bergamotto, Giacinto e Rosa Bianca; le note di cuore sono Gelsomino, Giglio, Lillà, Gardenia e Violetta; le note di base sono Patchouli, Vaniglia, Muschio e Sandalo.
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