♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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🗺 A Marzamemi, guardando verso il Mar Ionio, al largo del porticciolo, possiamo ammirare l'Isolotto Brancati.

Alla fine dell’Ottocento fu dato in concessione demaniale dal principe Ottavio Nicolaci ad un nobile di Noto, che vi costruì un piccolo immobile da utilizzare nel periodo estivo.

Dopo la sua morte, nel 1918, nessuno degli eredi rinnovò la concessione demaniale e così la ottenne il dottor Raffaele Brancati che nel 1935 la sdemanializzò, divenendo così proprietario dell'isolotto.
Qui, fece costruire una villa, un gioiello che spicca nel bellissimo mare di Marzamemi.

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Il lago di Ganzirri è una formazione idrologica che appartiene, assieme al Lago di Faro alla duna costiera di Capo Peloro, nell'area urbana di Messina.

È anche detto Pantano Grande

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🌀La Spirale Archimedea, opera ideata e progettata dal professore Salvo Raeli.

La città omaggia il genio di Archimede con un’installazione di grande impatto realizzata dagli studenti della scuola superiore di architettura attraverso l’impiego di una vernice color oro.

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Sono numerose le STRADELLE STERRATE che consentono di attraversare il BOSCO DI BAULI, dove natura selvaggia e storia antica si uniscono. Il BOSCO si trova a PALAZZOLO ACREIDE, in provincia di Siracusa.

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Nel bosco, si trovano i “ddieri”, posti sul versante opposto della cava omonima. Si tratta di abitazioni e luoghi religiosi RUPESTRI abitati da piccole comunità di età bizantina, databili tra il IV e il V secolo d.C., costrette dalle ripetute ed impunite incursioni saracene, a rifugiarsi nell’entroterra.

La natura selvaggia domina questo territorio e si possono osservare diverse piante tipiche della macchia mediterranea. Si estende per circa un chilometro la cava, percorsa dal RUSCELLO Baulì che si unisce al MANGHISI. È caratterizzata dalla presenza di un bosco costituito da pioppo nero, i più antichi pioppi presenti sugli Iblei e alcuni di essi monumentali.

La valle è stata utilizzata da sempre dall’uomo per la produzione di legna e carbone. Qui alla fine degli anni 50 sono state rinvenute le abitazioni rupestri ed in particolare il Ddiere Grande e quello Piccolo, di periodo islamico, utilizzati come abitazioni civili con tanto di spazi adibiti per gli animali da pascolo.

E’ possibile individuare tracce che attraversano tutte le fasi dell’età del bronzo fino all’arrivo dei greci, per poi proseguire nell’alto medioevo ed in particolare durante la dominazione bizantina; è proprio in questo periodo che la cava e il pianoro soprastante si popolano.

L’abbandono del vicino centro urbano di Akrai (l’antica Palazzolo) favorisce una capillare antropizzazione delle contrade verso est ed in particolare, lungo la direttrice stradale Akrai-Noto Antica; qui sorge il monastero di Santa Lucia di Mendola, uno dei luoghi più importanti per la spiritualità durante tutto il medioevo.

I campi che circondano la cava riportano vaghe testimonianze di questi insediamenti, poiché il lungo sfruttamento agricolo ne ha disperso i resti, ed oggi solo pochi conci squadrati si distinguono nei muri a secco, mentre nei campi arati emergono una grande quantità di ceramica, di frammenti di metallo e persino di monete.

Più il là, verso la lecceta del vecchio bosco, silos, frantoi e sepolture affiorano dallo spesso strato di foglie, ma è quasi al centro della cava, che si aprono complesse abitazioni rupestri fra le ripide pareti a picco, dove molti secoli fa uomini alla ricerca di un sicuro rifugio le scavarono disperati.

Per gli amanti del trekking, della natura selvaggia e della storia, Bauli è sicuramente il posto ideale dove fare un’escursione.

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La PORTA REALE di NOTO: simbolo dell'ingresso nella città

Il progetto della porta reale ha inizio nel 1838 quando a Noto si venne a sapere della venuta del re FERDINANDO II di BORBONE detto il RE DELLE DUE SICILIE.

La Porta in stile NEOCLASSICO, presenta due lesene con capitelli corinzi, all’interno del fornice, due stemmi rappresentano, da un lato, la città di Noto e dall’altro lato lo stemma della famiglia Cannicarao.

Il materiale utilizzato è il tipico CALCARE dorato che veniva usato nella costruzione di chiese e palazzi e che conferisce alle costruzioni una tonalità giallognola.
Oltrepassandola ci si immette su Corso VITTORIO EMANUELE, il SALOTTO BAROCCO della città.

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Durante i tramonti, la Sicilia, e nel caso specifico Centuripe, non solo ci deliziano con colori stupefacenti, armoniosi, morbidi, ma ci offrono quell’elemento che, accostato a qualunque cosa, sprigiona bellezza: l’Etna.

Qualche giorno fa questi elementi si sono in qualche modo incrociati ed io ero lì, spettatore privilegiato e non pagante.
Mi sono sentito come i passanti che assistono ad una performance fra un artista di strada e una star, accorsa lì per caso: stanno facendo tutt’altro, i passanti, ma appena si accorgono dell’esibizione, stanno lì, a godersi uno spettacolo che non si aspettavano.
Il più bello gratis.

Avete anche voi questa sensazione quando assistente a spettacoli come questo?

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Buona sera
Sapevate che in Sicilia esiste un palazzo considerato uno dei più belli al mondo?

Ecco dove si trova.

Palazzo Biscari è il più importante palazzo di Catania. Venne realizzato dalla famiglia Paternò Castello dei principi di Biscari a partire dalla fine del Seicento e per gran parte del secolo successivo. Il palazzo venne edificato sulle mura costruite per volere dell'imperatore Carlo V nel Cinquecento e che avevano in parte resistito alla potenza del terremoto del 1693.

Data la sua bellezza, palazzo Biscari è considerato uno dei palazzi più belli d'Italia e del mondo intero.

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