Era consuetudine, soprattutto per le famiglie più ricche, comprare i blocchi di ghiaccio dai nivaroli e conservari in delle neviere private, in modo da avere la propria scorta personale durante l’estate.
La massa di ghiaccio veniva così grattata (da qui l’origine del nome) e utilizzata nella preparazione di sorbetti e gelati da degustare nei caldi momenti d’estate. Inizialmente, per dare un gusto, veniva spremuto il limone e si aggiungeva un po’ di miele. Con il tempo si sono sperimentati tanti nuovi gusti che sono arrivati fino ai giorni nostri (mandorla, caffè, fragola, gelsi, pistacchio ecc.).
- L'evoluzione -
Intorno al XVI secolo venne apportato un notevole miglioramento alla fase di preparazione dello sherbet, scoprendo di poter usare la neve mista al sale marino, come espediente per refrigerare. La neve raccolta passò così da ingrediente a refrigerante.
La massa di ghiaccio veniva così grattata (da qui l’origine del nome) e utilizzata nella preparazione di sorbetti e gelati da degustare nei caldi momenti d’estate. Inizialmente, per dare un gusto, veniva spremuto il limone e si aggiungeva un po’ di miele. Con il tempo si sono sperimentati tanti nuovi gusti che sono arrivati fino ai giorni nostri (mandorla, caffè, fragola, gelsi, pistacchio ecc.).
- L'evoluzione -
Intorno al XVI secolo venne apportato un notevole miglioramento alla fase di preparazione dello sherbet, scoprendo di poter usare la neve mista al sale marino, come espediente per refrigerare. La neve raccolta passò così da ingrediente a refrigerante.
Nacque il primo pozzetto, che non era altro che un tino di legno con all’interno un secchiello di zinco, che poteva essere girato con una manovella. Lo spazio tra il legno e il pozzetto veniva riempito con la miscela di sale e neve, che congelava il contenuto al suo interno. Il movimento rotatorio di alcune palette all’interno del pozzetto impediva la formazione di cristalli di ghiaccio troppo grossi e garantiva quella consistenza unica che contraddistinse sin da subito la granita siciliana.
Antico pozzetto per granita
Nel corso del XX secolo la neve fu sostituita con l’acqua, il miele con lo zucchero e il pozzetto manuale dalla gelatiera. Questi importanti miglioramenti, hanno consentito di perfezionare la produzione di quell’inconfondibile consistenza cremosa che è conosciuta in tutto il mondo con il nome di “Granita Siciliana”.
Antico pozzetto per granita
Nel corso del XX secolo la neve fu sostituita con l’acqua, il miele con lo zucchero e il pozzetto manuale dalla gelatiera. Questi importanti miglioramenti, hanno consentito di perfezionare la produzione di quell’inconfondibile consistenza cremosa che è conosciuta in tutto il mondo con il nome di “Granita Siciliana”.
A brioscia
Non riesco ad immaginare una granita senza la sua brioche (in siciliano brioscia). Per rendervi l’idea, dire Granita&Brioscia è come dire Bud Spencer e Terence Hill, Bonnie e Clyde, Paolo Bonolis e Luca Laurenti e così via. Rappresentano la coppia perfetta, non può esserci l’uno senza l’altro.
Le origini della brioche siciliana, però, non sono così chiare come abbiamo visto per la granita. Inoltre, la brioche esiste da meno tempo, infatti, i nostri nonni ricorderanno con nostalgia quando, nella stagione estiva, usavano inzuppare la zuccarata nella granita al limone. Questa, non è altro che un biscotto (solitamente a forma di ciambella) che, contrariamente al nome, non ha zucchero, ma è ricoperta di semi di sesamo (in siciliano detti ciciulena).
Non riesco ad immaginare una granita senza la sua brioche (in siciliano brioscia). Per rendervi l’idea, dire Granita&Brioscia è come dire Bud Spencer e Terence Hill, Bonnie e Clyde, Paolo Bonolis e Luca Laurenti e così via. Rappresentano la coppia perfetta, non può esserci l’uno senza l’altro.
Le origini della brioche siciliana, però, non sono così chiare come abbiamo visto per la granita. Inoltre, la brioche esiste da meno tempo, infatti, i nostri nonni ricorderanno con nostalgia quando, nella stagione estiva, usavano inzuppare la zuccarata nella granita al limone. Questa, non è altro che un biscotto (solitamente a forma di ciambella) che, contrariamente al nome, non ha zucchero, ma è ricoperta di semi di sesamo (in siciliano detti ciciulena).
Naturalmente, ancora oggi è possibile assaggiare uno di questi biscotti, solitamente consigliati con la granita al limone. Tuttavia, oggi come oggi, si preferisce affiancare la brioscia, se possibile appena sfornata.
La brioche siciliana ha un requisito in particolare, deve avere il tuppo. In Sicilia, questo termine viene utilizzato per descrivere la tipica acconciatura della donna siciliana, corrispondente allo chignon. Si dice, infatti, che la forma della brioche siciliana derivi proprio da esso.
La brioche siciliana ha un requisito in particolare, deve avere il tuppo. In Sicilia, questo termine viene utilizzato per descrivere la tipica acconciatura della donna siciliana, corrispondente allo chignon. Si dice, infatti, che la forma della brioche siciliana derivi proprio da esso.
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Musica siciliana
La tradizione musicale della Sicilia
La musica siciliana riguarda la tradizione musicale della Sicilia, maggiore isola del mar Mediterraneo. È in stretta correlazione con le vicende storiche e le dominazioni succedutesi nei secoli in Sicilia. Negli ultimi decenni, sono nati anche gruppi e musicisti di musica popolare che interpretano nuove canzoni in lingua siciliana.
La tradizione musicale della Sicilia
La musica siciliana riguarda la tradizione musicale della Sicilia, maggiore isola del mar Mediterraneo. È in stretta correlazione con le vicende storiche e le dominazioni succedutesi nei secoli in Sicilia. Negli ultimi decenni, sono nati anche gruppi e musicisti di musica popolare che interpretano nuove canzoni in lingua siciliana.
La pasta con la zucchina fritta (pasta ca’cucuzza fritta) è un primo piatto caratteristico della cucina siciliana. Considerato un piatto povero della tradizione palermitana, oggi quando si prepara è un successone.
Un primo piatto facilissimo, velocissimo e buonissimo. Siano spaghetti o rigatoni o fusilli, con le zucchine fritte è tutto buono. Poi finiamo con pecorino o provolone grattugiato, grossolanamente o con ricotta salata, e magari con una foglia di basilico o di menta. E una spolverata di pepe a chi piace. Da leccarsi i baffi!
Un primo piatto facilissimo, velocissimo e buonissimo. Siano spaghetti o rigatoni o fusilli, con le zucchine fritte è tutto buono. Poi finiamo con pecorino o provolone grattugiato, grossolanamente o con ricotta salata, e magari con una foglia di basilico o di menta. E una spolverata di pepe a chi piace. Da leccarsi i baffi!