La fontana del Ratto di Proserpina è una monumentale opera scultorea ed idraulica della città di Catania, realizzata nel 1904 e posta al termine della via VI Aprile in posizione laterale all'edificio principale della stazione centrale di Catania.
La fontana di Proserpina rappresenta il momento in cui la figlia della dea Demetra viene rapita da Ade, per passare primavera ed estate assieme a lui, negli inferi.
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Due fine settimana alla scoperta di 58 borghi della Sicilia
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Due fine settimana alla scoperta di 58 borghi della Sicilia
Il prossimo fine settimana, sabato e domenica (28 e 29 agosto) e il primo di settembre (4 e 5). Sul sito de Le Vie dei Tesori è possibile prenotare e acquistare i coupon. Si potrà partire alla scoperta dei castelli medievali, attorno cui spesso i borghi sono…
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Ebbene sì.. anche in Sicilia abbiamo una piramide..
Siamo su una leggera altura del territorio di Motta d’Affermo, in provincia di Messina.
La Piramide fa parte della Fiumara d’Arte ed è opera di Mauro Staccioli.
🎥 @pioandreaperi
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Il sito prescelto per la scultura di Staccioli è una leggera altura del territorio di Motta d’Affermo: un avamposto in quota sul mare e prospiciente gli scavi di Halaesa, le cui coordinate geografiche centrano esattamente la consistenza matematica del trentottesimo parallelo.
Nominando la propria opera, l’artista traduce l’astrazione della misura terrestre in creativa percezione metafisica e suggella l’intrinseco legame dell’opera alla geografia del luogo, in perfetta sintonia con la poetica che contraddistingue sin dagli anni sessanta le proprie creazioni.
L’opera è un tetraedro titanico cavo realizzato in acciaio corten.
Parzialmente sprofondata nel territorio roccioso, presenta una fessura lungo lo spigolo occidentale che rende ancora più preciso il suo collocarsi nella specificità del luogo e nello spazio cosmico.
Come un faro introverso, testimone consapevole del ciclico e irreversibile scorrere del tempo, cattura la luce solare attraverso la fessura, registrando nel proprio ventre geometrico i riverberi luminosi dallo zenit al tramonto.
Al concetto di immortalità, notoriamente correlato alla piramide faraonica, subentra qui il concetto più responsabile di transitorietà, attraverso il quale l’artista celebra la vita nel suo incessante anelito all’eterno.
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Nominando la propria opera, l’artista traduce l’astrazione della misura terrestre in creativa percezione metafisica e suggella l’intrinseco legame dell’opera alla geografia del luogo, in perfetta sintonia con la poetica che contraddistingue sin dagli anni sessanta le proprie creazioni.
L’opera è un tetraedro titanico cavo realizzato in acciaio corten.
Parzialmente sprofondata nel territorio roccioso, presenta una fessura lungo lo spigolo occidentale che rende ancora più preciso il suo collocarsi nella specificità del luogo e nello spazio cosmico.
Come un faro introverso, testimone consapevole del ciclico e irreversibile scorrere del tempo, cattura la luce solare attraverso la fessura, registrando nel proprio ventre geometrico i riverberi luminosi dallo zenit al tramonto.
Al concetto di immortalità, notoriamente correlato alla piramide faraonica, subentra qui il concetto più responsabile di transitorietà, attraverso il quale l’artista celebra la vita nel suo incessante anelito all’eterno.
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Il Ponte dei Saraceni.
E’ un ponte in pietra probabilmente risalente al periodo romano e ricostruito e modificato nel XII secolo sul fiume Simeto.
Collega il territorio di Adrano (CT) con quello di Centuripe (EN), presso il passo del Pecoraio, e benché sia denominato Ponte dei Saraceni sembra essere stato costruito in epoca medievale normanna.
ATTUALE STATO:
Ad oggi per colpa del grande caldo che ha investito in questi mesi la Sicilia, metà del fiume Simeto sembra essersi prosciugato.
📸 @desireephotographer
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E’ un ponte in pietra probabilmente risalente al periodo romano e ricostruito e modificato nel XII secolo sul fiume Simeto.
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Fishtuna Festival, il tonno diventa protagonista isole Egadi - Sicilia
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Fishtuna Festival, il tonno diventa protagonista isole Egadi - Sicilia
(ANSA) - PALERMO, 30 AGO - Torna "Fishtuna Festival", la kermesse sulle tradizioni legate alla pesca sostenibile del tonno e al territorio, che si svolgerà a Favignana dall'1 al 5 settembre prossimi. Un'intensa settimana di incontri, spettacoli, cooking show…
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In STILE GOTICO CATALANO, è uno dei palazzi più belli di ENNA: PALAZZO POLLICARINI!
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Di fronte la piazza Colajanni, si può ammirare il Palazzo Pollicarini, dimora fortificata di stile gotico. Un portale barocco immette nel cortile all’interno del quale si possono ammirare il portico, i due piani del palazzo ornati da cornici riccamente sagomate, traforati e arabeschi polibolati, il tutto conferisce un’immagine di raffinatezza alla suggestiva costruzione.
Dimora gentilizia e fortificata risalente al XVI secolo, in stile gotico-catalano. L'imponente portale di ingresso, sormontato da un'elegante cornice, introduce nel cortile, in cui si apre un portico a sesto acuto, coronato a raggiera.
L'edificio si sviluppa su due piani. Una grande scalinata monumentale collega il cortile al piano nobile e alle sale di rappresentanza (tra cui la sala Magna); il piano è illuminato da tre finestre rettangolari a cui si sovrappone una cornice traforata con arabeschi; mentre al piano sottotetto si trovavano ubicati gli alloggi della servitù. A coronamento si trova un cornicione composto da archetti e cornici sagomate aragonesi.
Fu dimora di famiglie illustri e nobili, tra cui Falanga e Petroso, che contribuirono nei secoli a mantenere il decoro e lo splendore di questo edificio, ma ad oggi ingiustamente trascurato.
Dal secolo XIX il Palazzo è di proprietà della famiglia Patelmo, avvocati e latifondisti ennesi, che hanno proceduto al restauro della facciata del piano nobile.
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Dimora gentilizia e fortificata risalente al XVI secolo, in stile gotico-catalano. L'imponente portale di ingresso, sormontato da un'elegante cornice, introduce nel cortile, in cui si apre un portico a sesto acuto, coronato a raggiera.
L'edificio si sviluppa su due piani. Una grande scalinata monumentale collega il cortile al piano nobile e alle sale di rappresentanza (tra cui la sala Magna); il piano è illuminato da tre finestre rettangolari a cui si sovrappone una cornice traforata con arabeschi; mentre al piano sottotetto si trovavano ubicati gli alloggi della servitù. A coronamento si trova un cornicione composto da archetti e cornici sagomate aragonesi.
Fu dimora di famiglie illustri e nobili, tra cui Falanga e Petroso, che contribuirono nei secoli a mantenere il decoro e lo splendore di questo edificio, ma ad oggi ingiustamente trascurato.
Dal secolo XIX il Palazzo è di proprietà della famiglia Patelmo, avvocati e latifondisti ennesi, che hanno proceduto al restauro della facciata del piano nobile.
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Caltabellotta Agrigento, Il borgo della Pace, dove il santo uccise il drago.
Caltabellotta è un piccolo paesino, in provincia di Agrigento che conta poco più di 4000 abitanti.
La sua caratteristica peculiare è quella di sorgere a 950 m sopra il livello del mare, offrendo ai suoi visitatori un paesaggio a dir poco incantevole, che rende Caltabellotta simile a un antico presepe.
Visitate questo piccolo gioiello, ricco non solo di un grande patrimonio naturalistico ma anche di importanti risorse storiche e culturali.
Il 31 agosto del 1302 a Caltabellotta fu firmata la pace tra Federico II di Aragona e Carlo di Valois che concluse la guerra del Vespro. Il cuore antico è Terravecchia, stradine tortuose e angoli medievali; dal Calvario si vede in lontananza il mare, all’Eremo le guide vi racconteranno la storia di San Pellegrino e il drago.
Lasciatevi trasportare da questo meraviglioso video e scoprirete quanta bellezza.
🎥 @ignazioaph
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⏳#accadeoggi
Caltabellotta è un piccolo paesino, in provincia di Agrigento che conta poco più di 4000 abitanti.
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Il 31 agosto del 1302 a Caltabellotta fu firmata la pace tra Federico II di Aragona e Carlo di Valois che concluse la guerra del Vespro. Il cuore antico è Terravecchia, stradine tortuose e angoli medievali; dal Calvario si vede in lontananza il mare, all’Eremo le guide vi racconteranno la storia di San Pellegrino e il drago.
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👆Post del 27/05/2021 👇🏻
https://t.me/c/1369304324/3668
P.S diffidate da chi copia in colla i nostri post senza vergogna
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