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Inaugurata la mostra permanente della Vara e dei Giganti. Il programma delle iniziative
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Inaugurata la mostra permanente della Vara e dei Giganti. Il programma delle iniziative
È stata inaugurata questa mattina al Palacultura la “Mostra comunale permanente della Vara e dei Giganti”, inserita nel progetto delle politiche identitarie del territorio messinese, curato dall’Assessore al Turismo e alla Cultura Enzo Caruso. Alla cerimonia…
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Individuato antico rostro in mare a Levanzo, l'incredibile scoperta porta alla luce un relitto antichissimo
via newsicilia.it
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Individuato antico rostro in mare a Levanzo, l'incredibile scoperta porta alla luce un relitto antichissimo
LEVANZO – Nei fondali di Levanzo è stato individuato il 24esimo rostro della battaglia delle Egadi disputata tra Romani e Cartaginesi. Succede esattamente 3 giorni dopo il ritrovamento di una nave romana del V secolo d.C. carica di anfore. A fare la scoperta…
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TONNARA DI VENDICARI
Detta anche Bafutu (da Capo Bojutu) la tonnara di Vendicari, costruita nel 1700, rimase in funzione sino alla Seconda Guerra Mondiale.
Accanto si erge una Torre normanno-sveva utilizzata anticamente per difendere l’attigua salina, la tonnara e l’adiacente approdo utilizzato, per secoli, per caricare sulle navi i raccolti di cereali della piana di Noto.
Un luogo pieno di fascino, assolutamente da visitare!
🎥 @inviaggioconbianca
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
🌍@postidavedere
Detta anche Bafutu (da Capo Bojutu) la tonnara di Vendicari, costruita nel 1700, rimase in funzione sino alla Seconda Guerra Mondiale.
Accanto si erge una Torre normanno-sveva utilizzata anticamente per difendere l’attigua salina, la tonnara e l’adiacente approdo utilizzato, per secoli, per caricare sulle navi i raccolti di cereali della piana di Noto.
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PASTA CU NIURU DI LI SICCI
Di li sicci lu niuru è 'na ducizza,
e 'n chilu di pasta ci va di pisu,
ci havi di lu mari la squisitizza,
'nsemi li sicci e cucinatu misu;
a pezzi 'na siccia ci veni misa,
e di lu gustu so' si vo cumpleta,
tali jurnata è la megghiu spisa,
scrivi lu giustu vantu lu pueta;
piaci e di manciari non stancu,
lu gran sapuri non si po' scurdari,
veni sirvutu 'nsemi a lu vinu jancu,
stu diliziu e un piattu di vantari ;
E' sapurusu lu sucu assai scuru,
e di lu sapuri ci nesciu pazzu,
di supra grattu lu pipatu duru,
e cu fami la gran manciata fazzu.
🖌R.G.
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Di li sicci lu niuru è 'na ducizza,
e 'n chilu di pasta ci va di pisu,
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'nsemi li sicci e cucinatu misu;
a pezzi 'na siccia ci veni misa,
e di lu gustu so' si vo cumpleta,
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piaci e di manciari non stancu,
lu gran sapuri non si po' scurdari,
veni sirvutu 'nsemi a lu vinu jancu,
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È uno dei ponti più belli d'Italia e si trova in Sicilia: Ponte Umbertino, inconfondibile paesaggio da cartolina
via www.siciliafan.it
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È uno dei ponti più belli d'Italia e si trova in Sicilia: Ponte Umbertino, inconfondibile paesaggio da cartolina
31 Mar 2021 Siracusa Uno dei ponti più belli d’Italia è in Sicilia. Il Ponte Umbertino è indubbiamente una delle cose da vedere a Siracusa. Dalla seconda metà dell’Ottocento collega l’isola di Ortigia alla terraferma. È il prolungamento di “u rettifilu“,…
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La Vara di Messina è un grande carro votivo dedicato alla Madonna Assunta portato in processione il 15 agosto di ogni anno.
Il ciclo di eventi culminanti con la festa della Madonna Assunta rappresentano il momento di massima espressione religiosa da parte del popolo messinese, nonostante la festa patronale cittadina sia quella della Madonna della Lettera, la cui ricorrenza liturgica cade il 3 giugno.
Adesso purtroppo per via covid è stato creato un Museo della
“Mostra comunale permanente della Vara e dei Giganti”, per chi è appassionato di storia della Vara e delle tecniche costruttive delle “Macchine Festive” della Vara e dei Giganti.
✍🏻@sicilianewseinfo
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Il ciclo di eventi culminanti con la festa della Madonna Assunta rappresentano il momento di massima espressione religiosa da parte del popolo messinese, nonostante la festa patronale cittadina sia quella della Madonna della Lettera, la cui ricorrenza liturgica cade il 3 giugno.
Adesso purtroppo per via covid è stato creato un Museo della
“Mostra comunale permanente della Vara e dei Giganti”, per chi è appassionato di storia della Vara e delle tecniche costruttive delle “Macchine Festive” della Vara e dei Giganti.
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Vi augura un Buon Ferragosto a tutti
Lo staff @newseinfo @chatitaly
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Un piccolissimo BORGO collinare di 600 abitanti circa, ricco di ACQUA e di MULINI.
SCILLATO, in provincia di Palermo.
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SCILLATO, in provincia di Palermo.
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Il borgo, che offre una spettacolare vista su paesaggi di mezza collina tra FRUTTETI e AGRUMETI di straordinaria bellezza, è adagiato ai piedi del versante sud-occidentale del monte FANUSI, non distante dalla MADONIE, è famoso per la presenza delle sorgenti di acqua MINERALE, che alimentano l’acquedotto di Palermo.
Le origini del borgo, si fanno risalire a gruppi di ATENIESI fuggiti dalla distruzione di Troia.
Una pergamena del 1196, attesta la concessione di un mulino da parte della normanna Contessa Adelasia alla Diocesi di Cefalù: si evince con chiarezza che la fonte si trovava “Apud Xillatum”.
Tra i mulini visitabili che conservano ancora in certa misura l’aspetto originario:
Il mulino l’ASINIDDARU è uno dei meglio conservati, si trovano in buono stato sia i locali, sia alcuni elementi tecnici che servivano per far funzionare l’intero meccanismo.
Il mulino “PARATURI”, che prende il nome dall’attività di follare i tessuti cioè presare i tessuti dopo un bagno speciale, che veniva svolta nel mulino ed è l’unico che venne utilizzato per la realizzazione di tessuti, attivo ancora nell’Ottocento.
Una parte di esso è adibito a garage e la restante parte completamente inutilizzata
Il mulino “RASU”, si trova vicino la Chiesa Madre del paese ed stato l’ultimo a cessare l’attività di macinatura del grano, negli anni 1960.
Tra i mulini più antichi, da recupere:
Il FAMUNIA SUTTANU è il più grande tra quelli posti lungo il torrente Gulfone. Di esso si ha notizia già in un documento del 1196.
È conosciuto anche come mulinu a cruci, per la presenza su un muro interno di un bassorilievo raffigurante una croce con la scritta “Alberum (INRI) Salutiferum”.
Si trova completamente sommerso da una folta vegetazione.
Un altro mulino storico è il FAMUNIA SUPRANU anch’esso citato in documenti del XII secolo, tra tutti è l’unico mulino di Scillato a presentare adiacente l’abitazione del mugnaio.
Inoltre a Scillato all’interno di un piccolo museo ed assistere all’antica lavorazione della ZABBARA, i filamenti di agave con cui si realizzavano anticamente cordami per uso agricolo.
Pronti per un’esperienza fantastica, tra i corsi d’acqua Agnello e Gulfone, e mulini di Scillato?
✍🏻@sicilianewseinfo
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📚#sicil_iaterramia
Le origini del borgo, si fanno risalire a gruppi di ATENIESI fuggiti dalla distruzione di Troia.
Una pergamena del 1196, attesta la concessione di un mulino da parte della normanna Contessa Adelasia alla Diocesi di Cefalù: si evince con chiarezza che la fonte si trovava “Apud Xillatum”.
Tra i mulini visitabili che conservano ancora in certa misura l’aspetto originario:
Il mulino l’ASINIDDARU è uno dei meglio conservati, si trovano in buono stato sia i locali, sia alcuni elementi tecnici che servivano per far funzionare l’intero meccanismo.
Il mulino “PARATURI”, che prende il nome dall’attività di follare i tessuti cioè presare i tessuti dopo un bagno speciale, che veniva svolta nel mulino ed è l’unico che venne utilizzato per la realizzazione di tessuti, attivo ancora nell’Ottocento.
Una parte di esso è adibito a garage e la restante parte completamente inutilizzata
Il mulino “RASU”, si trova vicino la Chiesa Madre del paese ed stato l’ultimo a cessare l’attività di macinatura del grano, negli anni 1960.
Tra i mulini più antichi, da recupere:
Il FAMUNIA SUTTANU è il più grande tra quelli posti lungo il torrente Gulfone. Di esso si ha notizia già in un documento del 1196.
È conosciuto anche come mulinu a cruci, per la presenza su un muro interno di un bassorilievo raffigurante una croce con la scritta “Alberum (INRI) Salutiferum”.
Si trova completamente sommerso da una folta vegetazione.
Un altro mulino storico è il FAMUNIA SUPRANU anch’esso citato in documenti del XII secolo, tra tutti è l’unico mulino di Scillato a presentare adiacente l’abitazione del mugnaio.
Inoltre a Scillato all’interno di un piccolo museo ed assistere all’antica lavorazione della ZABBARA, i filamenti di agave con cui si realizzavano anticamente cordami per uso agricolo.
Pronti per un’esperienza fantastica, tra i corsi d’acqua Agnello e Gulfone, e mulini di Scillato?
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