♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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Questo gioiello di Sicilia è il comune più alto delle Madonie. Si trova sul versante meridionale della catena montuosa e il suo territorio è percorso dal fiume Salso, a un’altitudine compresa tra i 600 e i 1657m

Da un punto di vista storico, Petralia Soprana viene identificata come Petra, la città sicana. Diodoro Siculo riporta che nel 254 aC la cittadina passò sotto la dominazione romana. Era una delle principali fornitrici di grano.

Raggiunse l’aspetto che ha oggi dopo la conquista da parte dei Normanni di Ruggero, conte di Altavilla, avvenuta nel 1062. Per la prima volta in un documento del 1258 appaiono distinte Petra “inferior” e “superior”, cioè Petralia Sottana e Soprana.

Cosa vedere: Chiesa di Santa Maria di Loreto. È un’antica fortezza trasformata in chiesa. Chiesa di Santa Maria di Gesù e convento e Piazza del Popolo con il palazzo del municipio, con merli medievali a coronamento della facciata.

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✍🏻Post del 1/01/20 👇🏻
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Un'ISOLA ricca di TESORI e BELLEZZE: LEVANZO!

La più piccola delle Isole Egadi, Levanzo, è una perla dalla bellezza semplice ma caratteristica. Un mare cristallino circonda gli appena 5 km quadrati di terra e rocce calcaree che formano l'isola sulla quale uno sparuto gruppo di case bianche, intorno alla spiaggia di Cala Dogana, crea l'unico insediamento umano. Nessuna strada, nessun segno di ingombrante modernità, solo un forte legame con il territorio. Sopra e sotto la superficie del mare due importanti siti archeologici: la Grotta del genovese con alcuni graffiti rupestri e il sito subacqueo del relitto della nave romana nei pressi di Cala Minnola, con le anfore e i resti di vasellame.

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Levanzo perla della Sicilia
Insieme a Favignana, Levanzo è l'isola del gruppo delle Egadi più vicina alla terraferma. Posta a ovest di Trapani, da cui dista 6,5 miglia, si estende per 10 kmq, è lunga 5 km ed è larga 2. Il punto più alto è rappresentato da Pizzo del Monaco, che raggiunge i 278 metri e dalla cui sommità è possibile ammirare un panorama unico.

La popolazione residente è di circa 200 persone, quasi tutte concentrate a Cala Dogana, un piccolo borgo di pescatori, unico vero centro abitato dell'isola che è completamente sprovvista di strade rotabili e si appoggia per l'approvvigionamento di acqua a un solo pozzo, situato nella parte meridionale. Proprio all'abitudine di tirare la "leva in su" del pozzo potrebbe essere all'origine del nome Levanzo, che secondo altri deriverebbe piuttosto dal nome di un uomo illustre, Laepantio, o dai marinai di Levanzo.

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Alcune delle spiagge più belle della Sicilia sono conosciute in tutto il mondo. A renderle così celebri è la loro bellezza, che si inserisce in un contesto che ha molto da offrire in termini di natura, arte e cultura. 

La Scala dei Turchi di Realmonte è sicuramente un perfetto esempio di quanto abbiamo appena detto. Bianca e splendente, si trova lungo il tratto di mare tra Realmonte e Porto Empedocle (Agrigento).

La sua roccia è fatta di marna tenera e calcarea. A creare questo paesaggio è stata la natura: il mare e la brezza salmastra hanno dato a questa falesia la forma che vediamo oggi.

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Ci sono terrazze e angoli smussati, contorni sinuosi che creano una Scala unica nel suo genere. A contrastare il candore della scogliera, ci pensa il mare, con le sue tinte che vanno dall’azzurro al blu più intenso.

La Scala dei Turchi di Realmonte è un luogo che invita alla riflessione e al relax. Il sole sa essere abbagliante e si riflette sulla marna. Il nome deriva dalle passate incursioni dei pirati saraceni, genti arabe e, per convenzione, turche. I pirati turchi, infatti, trovavano riparo in questa zona meno battuta dai venti e rappresentante un più sicuro approdo.

Da oltre un anno il sito è sotto sequestro, la Scala dei Turchi continua a perdere pezzi. L’ennesimo crollo è stato documentato dall’associazione ambientalista Mareamico : «Come neve al sole, la Scala dei Turchi crolla ancora. Una porzione della falesia di marna è venuta nuovamente giù, precipitando sulla spiaggia, fortunatamente deserta»

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SENZA CIATU

Signura quannu a mari vo scinniti,
‘na fimmina vidu di maravigghia,
vi guardu e senza ciatu mi viditi,
e 'nta li vini lu focu mi pigghia,
mi guardati e la risata faciti,
e chi provu assai forti s’arrusbigghia,
spasimu e mezzu mortu mi vuliti,
a focu lentu sugnu 'nta gradigghia.

🖌Giovanni R.

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Tabaccara (Lampedusa)

La Tabaccara è posta sul versante sud dell'isola di Lampedusa.

A fianco di essa si trova la suggestiva Spiaggia dei Conigli, assieme formano una grande baia con acqua cristallina, da una trasparenza unica al mondo. Infatti, grazie alla particolare trasparenza delle sue acquee, la Tabaccara, è definita da molti una piscina naturale, riempita con acqua salata. La sensazione che si prova vedendola dall'alto è unica, così come quella di tuffarsi.

La Tabaccara è conosciuta, sopratutto nei paesi orientali, come la la baia delle "Fly Boats", le barche volanti, infatti vedendo la baia dalla scogliera, dall'alto, sembra quasi che l'acqua non ci fosse e che le barche ancorate sotto stessero volando.

Molto controversa è la storia sul nome.

Si pensa che il nome "Tabaccara" derivi dal commercio e scambio di tabacco e sigari che avveniva molti anni addietro all'interno della grotta che si affaccia sull'azzuro mare che circonda la cala.

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Una curiosità del castello Maniace.

In molti blocchi di pietra sono presenti delle scritte che indicano la cava di provenienza o il lavoratore che le ha applicate. Ciò per consentire il riconoscimento dei blocchi utilizzati e il successivo pagamento.

🇬🇧 A curiosity of the Maniace castle.

In many stone blocks there are writings indicating the quarry of origin or the worker who applied them. This is to allow the recognition of the blocks used and the subsequent payment.

🎥markus.spatola

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“Fari a sarsa” è un momento condiviso, fatto di gioia, fatica e soddisfazione.

🎥 @corinne.teri
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Un gesto che nasce dal cuore e richiede pazienza e attenzione.
I preparativi, infatti, cominciano con un po’ di anticipo, mettendo da parte le bottiglie di vetro vuote, quindi si cerca il pomodoro migliore, rigorosamente siciliano, e si acquista tutto il necessario. 

Ogni famiglia ha le sue preferenze in tal senso e segue una propria ricetta, ma alcuni passaggi sono comuni per tutti: scopriamoli.  

Le bottiglie da riempire, messe di lato durante tutto l’anno, i pomodori, pronti per essere cotti.
I grandi tavoli all’aperto, sotto il sole caldo: fare la salsa in Sicilia è una splendida arte.


Non si tratta della semplice preparazione di un prodotto, ma di un vero e proprio rituale, che si tramanda da una generazione all’altra.
Per prima cosa si lava bene il pomodoro e si rimuove il picciolo, quindi lo si lascia riposare per una notte. I pomodori, conservati in grosse cassette di legno o plastica, vengono tagliati in pezzi e messi nei contenitori.

C’è chi, prima di metterli in pentola, li spreme un po’ a mano. Generalmente le operazioni si svolgono all’aperto.

Una vera e propria prova di resistenza, visto il caldo dell’estate siciliana! Serve, per fare la salsa, una pentola molto grande, un bel “pignatone”, per dirla alla siciliana. Si usa una pentola alta di alluminio, adatta alla cottura del pomodoro.

Si aggiungono cipolla e basilico, quindi si cuoce tutto per un’oretta, avendo cura di mescolare bene, onde evitare che si attacchi al fondo

L’ultimo passaggio, ultimata la cottura, si ha quando la salsa viene passata, in modo da renderla più vellutata ed omogenea. Viene dunque versata di nuovo nella pentola e poi si procede all’imbottigliamento.

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MARZAMEMI SICILY

Marzamemi (nome che deriva dall’arabo “Marsà al hamen”, Rada delle Tortore), tutta la bellezza del sud del Mediterraneo in un borgo sul mare costruito intorno ad una antica tonnara a pochissima distanza dalla Riserva Naturale di Vendicari.

🎥 @italiait

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