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La meravigliosa Isola dei Conigli a Lampedusa e la sua Spiaggia da Sogno.
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Non esiste classifica delle spiagge più belle al mondo in cui non sia presente,
é senza dubbio uno dei luoghi più belli al mondo, da visitare almeno una volta nella vita.
Assieme alla spiaggia adiacente dà origine alla famosa baia dei conigli, territorio naturale di incomparabile bellezza.
Nella parte meridionale della costa lampedusana vi sono molte spiagge meravigliose, Cala Pulcino, una piccola spiaggia con sabbia bianca attorniata da grotte, Cala Greca, delimitata da splendide scogliere.
La vegetazione tipicamente mediterranea, l'acqua cristallina dalle mille sfumature, la sabbia bianca e scenari marini tra i più suggestivi del mediterraneo.
Come ogni luogo prezioso deve essere difeso: dal 1995 è sotto la tutela di Legambiente che ne assicura la conservazione e vigila sul rispetto delle (fortunatamente) rigide regole da rispettare all'interno del territorio.
É vietata la navigazione di qualunque tipo nelle vicinanze e la balneazione è consentita solo con accesso dalla terra ferma.
Si può sostare solo in determinate zone dell'isola e della spiaggia adiacente per non interferire con la fauna presente.
Proprio in questa zona depongono le uova le tartarughe Caretta Caretta.
Quando si va all'Isola dei conigli occorre ricordare che siamo ospiti della natura.
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💻spiaggedasogno.com
é senza dubbio uno dei luoghi più belli al mondo, da visitare almeno una volta nella vita.
Assieme alla spiaggia adiacente dà origine alla famosa baia dei conigli, territorio naturale di incomparabile bellezza.
Nella parte meridionale della costa lampedusana vi sono molte spiagge meravigliose, Cala Pulcino, una piccola spiaggia con sabbia bianca attorniata da grotte, Cala Greca, delimitata da splendide scogliere.
La vegetazione tipicamente mediterranea, l'acqua cristallina dalle mille sfumature, la sabbia bianca e scenari marini tra i più suggestivi del mediterraneo.
Come ogni luogo prezioso deve essere difeso: dal 1995 è sotto la tutela di Legambiente che ne assicura la conservazione e vigila sul rispetto delle (fortunatamente) rigide regole da rispettare all'interno del territorio.
É vietata la navigazione di qualunque tipo nelle vicinanze e la balneazione è consentita solo con accesso dalla terra ferma.
Si può sostare solo in determinate zone dell'isola e della spiaggia adiacente per non interferire con la fauna presente.
Proprio in questa zona depongono le uova le tartarughe Caretta Caretta.
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CAPO D’ORLANDO
Capo d'Orlando (U Capu in siciliano) è un comune italiano di 13 146 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Centro a prevalente vocazione turistica e commerciale del comprensorio dei Nebrodi, del quale è uno dei poli, insieme a Patti e Sant'Agata di Militello (rispetto ai quali vanta un maggior numero di abitanti), è nato come borgo di pescatori.
Originariamente frazione di Naso, il paese ha raggiunto l'autonomia il 1º agosto 1925, dopo uno sviluppo legato principalmente all'attività dei pescatori.
Oggi è il quarto comune più popoloso della città metropolitana di Messina, dopo il capoluogo e i centri di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo.
È sede di attività artistiche (pinacoteca comunale, museo Villa Piccolo, Castello Bastione) ed archeologiche (Terme di Bagnoli, Cave del Mercadante).
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Capo d'Orlando (U Capu in siciliano) è un comune italiano di 13 146 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.
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Originariamente frazione di Naso, il paese ha raggiunto l'autonomia il 1º agosto 1925, dopo uno sviluppo legato principalmente all'attività dei pescatori.
Oggi è il quarto comune più popoloso della città metropolitana di Messina, dopo il capoluogo e i centri di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo.
È sede di attività artistiche (pinacoteca comunale, museo Villa Piccolo, Castello Bastione) ed archeologiche (Terme di Bagnoli, Cave del Mercadante).
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Forza D'Agro (Messina)
Forza d'Agrò
(a Forza in siciliano) è un comune italiano di 867 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e all'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani. Il primo insediamento risale al X secolo, con il nome di Vicum Agrillae, mentre l'attuale denominazione risale al XIV secolo.
Numerosi ritrovamenti archeologici, effettuati negli anni scorsi, nei pressi del castello della Forza testimoniano che il sito era frequentato sia in età protostorica (dai Sicani e dai Siculi) che in epoche successive come il periodo greco-siceliota, ellenistico e romano. Il sito di Forza d'Agrò sorgeva infatti sulla linea di confine tra la sfera di giurisdizione della polis siceliota di Messana e quella di Naxos.
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Forza d'Agrò
(a Forza in siciliano) è un comune italiano di 867 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e all'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani. Il primo insediamento risale al X secolo, con il nome di Vicum Agrillae, mentre l'attuale denominazione risale al XIV secolo.
Numerosi ritrovamenti archeologici, effettuati negli anni scorsi, nei pressi del castello della Forza testimoniano che il sito era frequentato sia in età protostorica (dai Sicani e dai Siculi) che in epoche successive come il periodo greco-siceliota, ellenistico e romano. Il sito di Forza d'Agrò sorgeva infatti sulla linea di confine tra la sfera di giurisdizione della polis siceliota di Messana e quella di Naxos.
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La Fonte Aretusa apre alle visite: la magia del mito che vive per sempre
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La Fonte Aretusa apre alle visite: la magia del mito che vive per sempre
13 Lug 2021 Siracusa Il luogo simbolo di Siracusa visitabile dal 10 luglio. Fonte Aretusa aperta alle visite, un percorso nella bellezza. I visitatori sono accompagnati dalle voci di Isabella Ragonese, Sergio Grasso e Stefano Starna. Sono loro a raccontare…
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Riconoscimento per uno studio di avvocati siciliani - Live Sicilia
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Riconoscimento per uno studio di avvocati siciliani - Live Sicilia
P.MMS LEGAL Mangano Miceli Stallone & Partners è stato inserito tra i Migliori Avvocati e Studi Legali Corporate 2021dalla rivista Capital. In particolare, sulla base dell’Analisi aggiornata di PVB Monitor, lo Studio PMMS Legal è stato inserito nella classifica…
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Petralia Soprana (Palermo Sicily)
🎥 ignazioaph
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Questo gioiello di Sicilia è il comune più alto delle Madonie. Si trova sul versante meridionale della catena montuosa e il suo territorio è percorso dal fiume Salso, a un’altitudine compresa tra i 600 e i 1657m
Da un punto di vista storico, Petralia Soprana viene identificata come Petra, la città sicana. Diodoro Siculo riporta che nel 254 aC la cittadina passò sotto la dominazione romana. Era una delle principali fornitrici di grano.
Raggiunse l’aspetto che ha oggi dopo la conquista da parte dei Normanni di Ruggero, conte di Altavilla, avvenuta nel 1062. Per la prima volta in un documento del 1258 appaiono distinte Petra “inferior” e “superior”, cioè Petralia Sottana e Soprana.
Cosa vedere: Chiesa di Santa Maria di Loreto. È un’antica fortezza trasformata in chiesa. Chiesa di Santa Maria di Gesù e convento e Piazza del Popolo con il palazzo del municipio, con merli medievali a coronamento della facciata.
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✍🏻Post del 1/01/20 👇🏻
https://t.me/c/1369304324/2390
Da un punto di vista storico, Petralia Soprana viene identificata come Petra, la città sicana. Diodoro Siculo riporta che nel 254 aC la cittadina passò sotto la dominazione romana. Era una delle principali fornitrici di grano.
Raggiunse l’aspetto che ha oggi dopo la conquista da parte dei Normanni di Ruggero, conte di Altavilla, avvenuta nel 1062. Per la prima volta in un documento del 1258 appaiono distinte Petra “inferior” e “superior”, cioè Petralia Sottana e Soprana.
Cosa vedere: Chiesa di Santa Maria di Loreto. È un’antica fortezza trasformata in chiesa. Chiesa di Santa Maria di Gesù e convento e Piazza del Popolo con il palazzo del municipio, con merli medievali a coronamento della facciata.
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Un'ISOLA ricca di TESORI e BELLEZZE: LEVANZO!
La più piccola delle Isole Egadi, Levanzo, è una perla dalla bellezza semplice ma caratteristica. Un mare cristallino circonda gli appena 5 km quadrati di terra e rocce calcaree che formano l'isola sulla quale uno sparuto gruppo di case bianche, intorno alla spiaggia di Cala Dogana, crea l'unico insediamento umano. Nessuna strada, nessun segno di ingombrante modernità, solo un forte legame con il territorio. Sopra e sotto la superficie del mare due importanti siti archeologici: la Grotta del genovese con alcuni graffiti rupestri e il sito subacqueo del relitto della nave romana nei pressi di Cala Minnola, con le anfore e i resti di vasellame.
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La più piccola delle Isole Egadi, Levanzo, è una perla dalla bellezza semplice ma caratteristica. Un mare cristallino circonda gli appena 5 km quadrati di terra e rocce calcaree che formano l'isola sulla quale uno sparuto gruppo di case bianche, intorno alla spiaggia di Cala Dogana, crea l'unico insediamento umano. Nessuna strada, nessun segno di ingombrante modernità, solo un forte legame con il territorio. Sopra e sotto la superficie del mare due importanti siti archeologici: la Grotta del genovese con alcuni graffiti rupestri e il sito subacqueo del relitto della nave romana nei pressi di Cala Minnola, con le anfore e i resti di vasellame.
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Levanzo perla della Sicilia
Insieme a Favignana, Levanzo è l'isola del gruppo delle Egadi più vicina alla terraferma. Posta a ovest di Trapani, da cui dista 6,5 miglia, si estende per 10 kmq, è lunga 5 km ed è larga 2. Il punto più alto è rappresentato da Pizzo del Monaco, che raggiunge i 278 metri e dalla cui sommità è possibile ammirare un panorama unico.
La popolazione residente è di circa 200 persone, quasi tutte concentrate a Cala Dogana, un piccolo borgo di pescatori, unico vero centro abitato dell'isola che è completamente sprovvista di strade rotabili e si appoggia per l'approvvigionamento di acqua a un solo pozzo, situato nella parte meridionale. Proprio all'abitudine di tirare la "leva in su" del pozzo potrebbe essere all'origine del nome Levanzo, che secondo altri deriverebbe piuttosto dal nome di un uomo illustre, Laepantio, o dai marinai di Levanzo.
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Insieme a Favignana, Levanzo è l'isola del gruppo delle Egadi più vicina alla terraferma. Posta a ovest di Trapani, da cui dista 6,5 miglia, si estende per 10 kmq, è lunga 5 km ed è larga 2. Il punto più alto è rappresentato da Pizzo del Monaco, che raggiunge i 278 metri e dalla cui sommità è possibile ammirare un panorama unico.
La popolazione residente è di circa 200 persone, quasi tutte concentrate a Cala Dogana, un piccolo borgo di pescatori, unico vero centro abitato dell'isola che è completamente sprovvista di strade rotabili e si appoggia per l'approvvigionamento di acqua a un solo pozzo, situato nella parte meridionale. Proprio all'abitudine di tirare la "leva in su" del pozzo potrebbe essere all'origine del nome Levanzo, che secondo altri deriverebbe piuttosto dal nome di un uomo illustre, Laepantio, o dai marinai di Levanzo.
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Alcune delle spiagge più belle della Sicilia sono conosciute in tutto il mondo. A renderle così celebri è la loro bellezza, che si inserisce in un contesto che ha molto da offrire in termini di natura, arte e cultura.
La Scala dei Turchi di Realmonte è sicuramente un perfetto esempio di quanto abbiamo appena detto. Bianca e splendente, si trova lungo il tratto di mare tra Realmonte e Porto Empedocle (Agrigento).
La sua roccia è fatta di marna tenera e calcarea. A creare questo paesaggio è stata la natura: il mare e la brezza salmastra hanno dato a questa falesia la forma che vediamo oggi.
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La Scala dei Turchi di Realmonte è sicuramente un perfetto esempio di quanto abbiamo appena detto. Bianca e splendente, si trova lungo il tratto di mare tra Realmonte e Porto Empedocle (Agrigento).
La sua roccia è fatta di marna tenera e calcarea. A creare questo paesaggio è stata la natura: il mare e la brezza salmastra hanno dato a questa falesia la forma che vediamo oggi.
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Ci sono terrazze e angoli smussati, contorni sinuosi che creano una Scala unica nel suo genere. A contrastare il candore della scogliera, ci pensa il mare, con le sue tinte che vanno dall’azzurro al blu più intenso.
La Scala dei Turchi di Realmonte è un luogo che invita alla riflessione e al relax. Il sole sa essere abbagliante e si riflette sulla marna. Il nome deriva dalle passate incursioni dei pirati saraceni, genti arabe e, per convenzione, turche. I pirati turchi, infatti, trovavano riparo in questa zona meno battuta dai venti e rappresentante un più sicuro approdo.
Da oltre un anno il sito è sotto sequestro, la Scala dei Turchi continua a perdere pezzi. L’ennesimo crollo è stato documentato dall’associazione ambientalista Mareamico : «Come neve al sole, la Scala dei Turchi crolla ancora. Una porzione della falesia di marna è venuta nuovamente giù, precipitando sulla spiaggia, fortunatamente deserta»
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La Scala dei Turchi di Realmonte è un luogo che invita alla riflessione e al relax. Il sole sa essere abbagliante e si riflette sulla marna. Il nome deriva dalle passate incursioni dei pirati saraceni, genti arabe e, per convenzione, turche. I pirati turchi, infatti, trovavano riparo in questa zona meno battuta dai venti e rappresentante un più sicuro approdo.
Da oltre un anno il sito è sotto sequestro, la Scala dei Turchi continua a perdere pezzi. L’ennesimo crollo è stato documentato dall’associazione ambientalista Mareamico : «Come neve al sole, la Scala dei Turchi crolla ancora. Una porzione della falesia di marna è venuta nuovamente giù, precipitando sulla spiaggia, fortunatamente deserta»
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