♡ Sicilia Terra Mia ♡
790 subscribers
3.93K photos
981 videos
2.58K links
La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

Canale👉 @sicil_iaterramia

Aggiungi👉 @MKforwardbot al tuo gruppo

👉discuti https://t.me/c/1099356382/1651287
Download Telegram
Il palazzo non ebbe mai una funzione militare, infatti la costruzione dell'edificio iniziò nel 1928, venne ultimato nel 1933 ed inaugurato l'anno successivo. Il progetto era dell'architetto Giovan Battista Santangelo, professore della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Palermo, che lo eseguì per volere del cavaliere Michele Utveggio. Il cavaliere, che aveva acquistato nel 1927 i terreni dal comune di Palermo, finanziò l'intera opera, compresa la strada di collegamento e il sistema di approvvigionamento idrico.

L'edificio venne quindi adibito ad albergo di lusso, al quale venne dato il nome di Grand Hotel Utveggio. La posizione fu scelta per sfruttare l'invidiabile vista sul golfo di Palermo e sull'intera città e, allo stesso tempo, emulare l'hotel Villa Igiea costruito nelle vicinanze.

Nel 1984 venne acquistato e restaurato dalla Regione Siciliana ed affidato nel 1988 ad un ente con personalità giuridica per la realizzazione di una scuola manageriale, il Cerisdi, centro ricerche e studi direzionali, centro di alta formazione non più operante[2]. In questa occasione vennero aggiornati gli interni originali e furono adeguati gli impianti idraulici, elettrici ed informatici per rendere la struttura moderna.

Dopo ventisei anni di attività – fu diretto, fra gli altri, da padre Ennio Pintacuda, Calogero Mannino e Adelfio Elio Cardinale (quest'ultimo in carica dal 2009 e al 2013) –, il centro controllato dall'Assessorato alle Attività Produttive, è stato chiuso definitivamente dall'IRCA il 23 marzo 2016. Nel 2019 Striscia la notizia ha annunciato in un servizio l'imminente recupero della struttura a nuovo centro di formazione per la pubblica amministrazione regionale e per le autonomie locali.

Ai piedi dell'altura viveva Paolo Borsellino, che aveva raccomandato alla moglie Agnese "di tenere abbassate in casa le tende delle finestre perché temeva di essere osservato dai servizi segreti che avevano una postazione al castello Utveggio di Palermo"

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Torre Faro (Messina) Sicily

Quando sei in pace totalmente con te stesso,niente può scuoterti.

Buona notte 💋

Cit. -Sun-

📸@Femminacomelaguerra
👉@iodicotudicieglidice🖋

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Piazza Università: La sua esistenza risale almeno al 1696 quando, sul lato ovest, venne edificato il palazzo dell'Università dopo le distruzioni causate dall'evento sismico del 1693. Il palazzo venne edificato su progetto di diversi architetti fra i quali Francesco e Antonino Battaglia e Giovanni Battista Vaccarini. Sul lato est, di fronte al palazzo dell'Università, si trova il palazzo San Giuliano costruito nel 1738, per i Paternò Castello marchesi di San Giuliano, su progetto dell'architetto Giovan Battista Vaccarini.

A sud della piazza sono situati il lato posteriore di palazzo degli Elefanti, sede del municipio, e palazzo Cilestri risalente alla seconda metà del Settecento. Il lato nord, che conclude la piazza, ospita il palazzo Gioeni d'Angiò, coevo dei precedenti a nord-est e il palazzo La Piana a nord-ovest.

Nella piazza sono presenti quattro candelabri artistici in bronzo, realizzati nel 1957 dagli scultori catanesi Mimì Maria Lazzaro e Domenico Tudisco, su progetto dell'architetto Vincenzo Corsaro, rappresentanti quattro antiche leggende catanesi: Gammazita, il Paladino Uzeda, i fratelli Pii e Colapesce.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Trapani (Tràpani in siciliano) è un comune italiano di 65 036 abitanti, capoluogo dell'omonimo libero consorzio comunale in Sicilia.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
Trapani ha sviluppato nel tempo una fiorente attività economica legata all'estrazione e al commercio del sale, giovandosi della sua posizione naturale, proiettata sul Mediterraneo, e del suo porto, antico sbocco commerciale per Eryx (l'odierna Erice), sita sul monte omonimo che sovrasta Trapani.

L'economia oggi si basa sul terziario, sulla pesca (anticamente quella del tonno rosso, con la mattanza), sull'estrazione ed esportazione del marmo, sulle attività legate al commercio e al turismo.

L'agglomerato urbano include anche la popolosa frazione di Casa Santa, appartenente tuttavia al comune di Erice.

Le origini del nome

La mitologia vuole che una falce caduta dalle mani di Cerere oppure di Saturno, quest'ultimo il tradizionale dio patrono della città, si mutò in una lingua di terra arcuata sulla quale sorse poi la città, per tale forma detta appunto Drepanon ("falce" in greco antico).

Nell'Eneide, Virgilio racconta che il padre di Enea, Anchise morì a Drepanum e, dopo la fuga da Didone, l'eroe troiano vi ritornò per celebrarvi dei giochi, i ludi novendiali.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
La storia narra di questo ragazzo di umili origini che riuscì a diventare cavaliere sotto Federico II per la sua bravura. Quando gli venne chiesto di combattere contro gli Ursini, dei giganti saraceni, accettò e vinse. Dal nome dei giganti sarebbe derivato, secondo la leggenda, quello del Castello al centro del capoluogo etneo. Le vere origini del nome sono da attribuirsi all'espressione latina "castrum sinus", cioè "castello del golfo".

Uzeta, eroe dell'Opera dei Pupi e protagonista dell'omonima storia, nasce nel 1900 dalla fantasia del famoso puparo don Raffaele Trombetta, che volle regalare al suo pubblico un "paladino" catanese. Figlio di un povero tessitore della via Naumachia, Uzeta, da semplice palafreniere, dopo esser stato corsaro e dopo aver salvato Catania dagli Algerini, Roma dai Berberi, Vienna dai Tartari, diventerà Principe del Simeto, Gonfaloniere della Chiesa, Arciduca di Vienna e Cavaliere della Legion d'Onore. Il paladino di Catania indossa una magnifica armatura listata di nero con l'insegna dell'Elefante ('u Liotru). Personaggio amatissimo dal pubblico dell'Opira, le sue avventure sono rappresentate dalla Marionettistica dei fratelli Napoli, pupari in Catania dal 1921.

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia

#catania #sicilia #cataniastoriaecultura #leggende
Uzeta è il protagonista di una leggenda di Catania inventata agli inizi del Novecento dal giornalista Giuseppe Malfa e immortalata in uno dei lampioni di piazza Università dagli scultori Mimì Maria Lazzaro e Domenico Tudisco.

📸 @cataniastoriaecultura

✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM