♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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Mandanici (Mannanici in siciliano) è un comune italiano di 551 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.

Fa parte dell'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani.

Mandanici nasce in un'ampia vallata alle falde di Pizzo Ilici (686 m s.l.m.), di Pizzo Rotolia (1 001 m s.l.m.) e di Monte Cavallo (1 216 m s.l.m.), rilievi facenti parte della catena dei Peloritani. Si trova a 10 chilometri dallo scalo ferroviario di Roccalumera e dalla SS 114 (Messina-Catania), da dove si accede per mezzo della rotabile provinciale n. 25 Roccalumera-Mandanici.

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Si adagia sulle pendici dei Peloritani, ad una altezza di 417 m.s.l., al centro di un arco che da Monte Scuderi (m. 1.253 s.l.m.) tocca Monte Cavallo (m. 1.216 s.l.m.), Pizzo Cipolla (m. 1.169 s.l.m.) e Pizzo Mualio (m. 1.200 s.l.m.). Dal 20 gennaio al 2 febbraio 1880, per 13 giorni e 13 notti consecutivi senza interruzioni, vennero le piogge dopo che la neve aveva coperto i monti per parecchie settimane.

I danni che ne derivarono furono ingenti. In tutto il territorio, compreso quello del limitrofo comune di Pagliara, vi furono parecchie frane che trascinarono nei torrenti abitazioni, alberi, animali e manufatti di ogni genere. Crollarono varie case e vi furono tre morti.

Probabilmente il quartiere più danneggiato è stato quello del SS. Salvatore compresa la locale chiesa.

L'origine di Mandanici è incerta: si ritiene comunque sia stato fondato dai Siculi, ai quali si aggiunsero, durante l'emigrazione calcidese, genti provenienti dalla Grecia.

Notizie più sicure si hanno a partire dal XII secolo, con la nascita del Regno di Sicilia, come si può leggere in "Sicilia Sacra" di Don Rocco Pirri, storiografo regio. I principali siti di interesse storico-culturale sono: il Duomo, nel quale si possono ammirare diverse tele di autori vari, presenta una copertura lignea a cassettoni sorretta da capriate.

Di origine probabilmente normanna, la struttura odierna è barocca. La chiesa della SS. Trinità, presenta una struttura ad unica navata, risalente al XII secolo, è forse uno degli edifici di culto più antichi del paese.

Altro monumento di valore storico è la ex chiesa del SS. Salvatore risalente al XVII secolo restaurata e destinata a Museo Etnoantropologico. Da citare, inoltre, sono la chiesetta di Sant'Antonio Abate, la cui piccola campana in passato fungeva da allarme in caso di incendi nel paese e la chiesa della Madonna del Carmine, ricostruita negli anni '60 e posta nel quartiere Rocca.

Nella frazione Badia è situata l'abbazia basiliana dedicata a Maria Santissima Annunziata, la sua fondazione risale all'anno 1100 e fu fondata dal gran Conte Ruggero d'Altavilla.

Acquisita al patrimonio comunale negli anni '80, è stata restaurata negli anni tra il 1990 e il 2004. Il palazzo Longo-Mastroeni, in piazza Duomo, ospita la biblioteca comunale.

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"La scalinata della memoria", Castrofilippo si colora di ricordi e legalità, da don Pino Puglisi fino a Peppino Impastato, passando per Falcone e Borsellino.

L’hanno chiamata la “Scalinata della memoria” e si trova a Castrofilippo. 
Un angolo di paese trasformato in vero memoriale dedicato sia all’appuntato dei carabinieri, Salvatore Bartolotta, ma anche a tutte le vittime di mafia.

Castrofilippo si dedica una scalinata bella, che lancia un messaggio chiaro: la città non dimentica chi ha sacrificato la propria vita per servire il Paese. Il tricolore sulle scale si trova in via Brodolini, tra gli autori dell’iniziativa anche Tatiana Pletto.

Questa idea appartiene a una giovane avvocatessa che da circa un anno è diventata assessore al Comune di Castrofilippo facendo di questa sua idea una realtà. Falcone, Borsellino ma anche Peppino Impastato, nomi importanti scalfiti nei cuori della gente e adesso anche in una scalinata di superba bellezza in quel di Castrofilippo.

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Torre Faro (Messina) Sicily

Quando sei in pace totalmente con te stesso,niente può scuoterti.

Buona notte 💋

Cit. -Sun-

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La storia millenaria della Sicilia ha lasciato un'eredità molto ricca.
Mare, sole, natura, arte ma anche piatti tipici.

La Sicilia invita per le mille pietanze da gustare al tavolo o per strada.
Dal dolce al salato per tutti i gusti dal più fine al più coraggioso.

Non resta che provare.

🎥 @vivo_sicilia

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In volo sul Castello Utveggio 🏰

Il castello Utveggio è un imponente palazzo in stile neogotico simile ad un castello dal caratteristico colore rosa pallido, posto sul promontorio del monte Pellegrino (parte integrante e caratterizzante del "più bel promontorio del mondo", come Goethe definì monte Pellegrino nel suo celebre Viaggio in Italia) a 346 m sul livello del mare, con vista sulla città di Palermo.

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Il palazzo non ebbe mai una funzione militare, infatti la costruzione dell'edificio iniziò nel 1928, venne ultimato nel 1933 ed inaugurato l'anno successivo. Il progetto era dell'architetto Giovan Battista Santangelo, professore della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Palermo, che lo eseguì per volere del cavaliere Michele Utveggio. Il cavaliere, che aveva acquistato nel 1927 i terreni dal comune di Palermo, finanziò l'intera opera, compresa la strada di collegamento e il sistema di approvvigionamento idrico.

L'edificio venne quindi adibito ad albergo di lusso, al quale venne dato il nome di Grand Hotel Utveggio. La posizione fu scelta per sfruttare l'invidiabile vista sul golfo di Palermo e sull'intera città e, allo stesso tempo, emulare l'hotel Villa Igiea costruito nelle vicinanze.

Nel 1984 venne acquistato e restaurato dalla Regione Siciliana ed affidato nel 1988 ad un ente con personalità giuridica per la realizzazione di una scuola manageriale, il Cerisdi, centro ricerche e studi direzionali, centro di alta formazione non più operante[2]. In questa occasione vennero aggiornati gli interni originali e furono adeguati gli impianti idraulici, elettrici ed informatici per rendere la struttura moderna.

Dopo ventisei anni di attività – fu diretto, fra gli altri, da padre Ennio Pintacuda, Calogero Mannino e Adelfio Elio Cardinale (quest'ultimo in carica dal 2009 e al 2013) –, il centro controllato dall'Assessorato alle Attività Produttive, è stato chiuso definitivamente dall'IRCA il 23 marzo 2016. Nel 2019 Striscia la notizia ha annunciato in un servizio l'imminente recupero della struttura a nuovo centro di formazione per la pubblica amministrazione regionale e per le autonomie locali.

Ai piedi dell'altura viveva Paolo Borsellino, che aveva raccomandato alla moglie Agnese "di tenere abbassate in casa le tende delle finestre perché temeva di essere osservato dai servizi segreti che avevano una postazione al castello Utveggio di Palermo"

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